1
Set
2011

Bandiera bianca: il governo si arrende a Visco

“Quando un governo basa fonda la sua politica di bilancio sulla lotta all’evasione vuol dire che è a corto di idee e di volontà politica”. Questo scriveva ieri del governo italiano il Financial Times, commentando l’ipotesi che  ha trovato puntualmente conferma, e cioè che è la lotta all’evasione la posta con la quale il governo ritiene di poter integralmente coprire il buco da 3,8 miliardi determinato dalla caduta della sovrattassa sui redditi oltre i 90 mila euro annui denominata “contributo di solidarietà”. Travolta in 24 ore l’idea di defalcare il riscatto di laurea, specializzazione e militare dal computo degli anni di lavoro necessari a godere attualmente delle pensioni di anzianità, pressato dalla dura protesta di Comuni e Regioni di cassare tutti i 6 miliardi di tagli aggiuntivi alle Autonomie e non solo i meno di due miliardi che il governo ricava dalla Robin Hood Tax sui gruppi energetici, il governo non ha trovato misure strutturali aggiuntive di contenimento della spesa. Dunque, la soluzione è quella di una nuova intensificazione della lotta all’evasione. Un grave errore. Vediamo perché. Read More

30
Ago
2011

Via la sovrattassa, la pressione resta bassa

Le aspre e giuste critiche rivolte al governo per la manovra bis hanno iniziato ieri a ottenere ieri qualche significativo risultato. Nel lungo vertice tra Berlusconi, Bossi e Tremonti, ciascuno ha dovuto fare marcia indietro rispetto ad alcuni punti del testo che era stato varato. Esso comprendeva scelte in violento contrasto con le promesse elettorali del centrodestra, depressive per effetto sull’economia, inique perché aggravavano la pressione fiscale su chi, con aliquote tra le più alte nei Paesi avanzati,già le tasse le paga e sostiene una parte significativa dei consumi. Il centrodestra si apprestava ad alzare le aliquote delle imposte sia dirette sia indirette e ad introdurre anche una patrimoniale, mentre al contempo sblocca le tasse locali. Sarebbe stato un massacro sicuro: per i contribuenti prima, ma certo per il centrodestra poi. Read More

30
Ago
2011

Gioco d’azzardo libero purché non si pecchi in pubblico – di Vito Kahlun

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Vito Kahlun

Texas Hold’em, scommesse sportive, poker, gratta e vinci, lotto, superenalotto, win for life, roulette e blackjack: in Italia 30 milioni di persone – un italiano su due – giocano d’azzardo. Di questi 500 mila sono affetti da ludopatia ovvero gioco d’azzardo patologico. Il dato non è nuovo, cosi come non è nuovo il fatto che le recenti misure riguardanti il gioco online porteranno maggiori introiti alle casse dello Stato. Fin qui niente da eccepire: si tratta di una scelta di politica economica legittima. Read More

29
Ago
2011

Una provocazione per smascherare l’ipocrisia della Cassa Integrazione

Riceviamo dal Dr Massimo Peruzzo e volentieri pubblichiamo

Vorrei aprire una discussione con i lettori di questo blog sull’utilizzo, e sui costi, della Cassa Integrazione. A prima vista, la cassa integrazione, è un ottimo ammortizzatore sociale per i lavoratori di aziende in crisi. Però, se andiamo ad analizzare l’utilizzo che ne viene fatto in questi periodi di crisi, si scopre che in realtà è una “droga” che altera le giuste e normali economie del mercato. Personalmente sono a conoscenza di numerosi esempi di aziende decotte che utilizzano la cassa integrazione come un bancomat. 100 dipendenti sul libro paga, si fanno lavorare circa 5 – 7 giorni al mese, e poi a casa in cassa integrazione fino al prossimo ordine. Questo si protrae da mesi e mesi. La mia osservazione è questa: quid prodest? Perché lo Stato dovrebbe mettere soldi dei contribuenti (la cassa integrazione guadagni penso che ce la siamo fumata da un pezzo), per mantenere in vita aziende che oggettivamente sono morte? Secondo me, l’esercizio della cassa integrazione dovrebbe essere un aiuto che lo stato offre alle aziende (ed ai lavoratori) a fronte di un piano industriale credibile e ben contingentato, e non un regalo alla “aspetta e spera”. Propongo una commissione a livello territoriale con rappresentanti dei sindacati, della associazione di categoria competente, e magari anche della camera di commercio, con il preciso scopo di valutare il piano industriale per il rilancio dell’azienda. A fronte di questo piano, la commissione decreta se concedere, o meno, la cassa integrazione e per quanto tempo. Al termine del periodo concesso si torna in commissione per valutare i risultati ottenuti. Ovviamente, nel frattempo, i lavoratori coinvolti nel processo di ristrutturazione aziendale, hanno l’obbligo di frequentare corsi di aggiornamento, o di effettuare lavori alle dipendenze della Pubblica Amministrazione nei vari tribunali, ASL ecc… in fin dei conti lo Stato li paga ed è giusto che loro offrano un lavoro a fronte della retribuzione ottenuta. Non mi sembra molto educativo pagare gente perché stia a casa. In questo modo si lascerebbe operare la legge di selezione naturale delle aziende, si insegna alla gente che è finito il periodo di percepire soldi stando a casa o in piscina, e si risparmierebbero diversi milioni di euro (a tal proposito se qualcuno a dati precisi gliene sarei grato). Cosa ne pensate?

26
Ago
2011

Tobin Tax, tutti ne parlano ma nessuno dice come (non) funziona

Ci stiamo arrivando: alla fine la Tobin Tax verrà adottata, ne sono sicuro. Resta da vedere in quale modo, in che tempi, su quali basi, con quali eccezioni… insomma resta da vedere tutto, ma io sono sicuro che qualcosa verrà messo, e verrà definito Tobin Tax. Perché? Perché si vuol frenare la speculazione e finalmente riprendere il controllo dei mercati? Perché le autorità finalmente hanno deciso di intervenire per risollevare questa economia così sofferenze? Macché… Lo faranno perché sono al bivio tra la riduzione dello Stato o la spremitura fiscale di tutto il possibile; e siccome i nostri supereroi, piuttosto che ridurre la macchina politica che dà loro il pane (e molto companatico) si taglierebbero le gonadi, hanno bisogno di trovare molti soldi, e pur di averli potrebbero mandare in malora tutto l’ambiente economico che gira attorno alla loro macchinona. 

La scusa è un classico: introduciamo una imposta che freni la speculazione, che liberi i prezzi di Borsa dal bieco gioco al ribasso dei grandi fondi, e così proteggeremo il risparmio nonché il prestigio dei nostri titoli di Stato; la Tobin Tax, la tassazione delle operazioni sul mercato finanziario in quanto tali è la soluzione.

Provo a dirvi io come stanno le cose riguardo la Tobin Tax. Read More

25
Ago
2011

Altre “castronerie” sulle Province

Per Berlusconi sono tutte da abolire, per Calderoli i ragionamenti intorno a eventuali risparmi dovuti alla cancellazione delle Province sono solamente “castronerie”. PDL e Lega non potrebbero essere più in disaccordo: chi l’avrà vinta? Su qualche punto il Carroccio dovrà pur cedere: se le pensioni non si toccano, se la protesta degli amministratori in camicia verde deve essere placata con qualche contentino, se le province rappresentano un tabù… che fare? Si fa una manovra incentrata sulla delazione e sull’istituzione di taglie sugli evasori fiscali? Ormai la Lega è divenuta chiaramente il partito della conservazione, sfugge però la logica di questa scelta: se la situazione attuale è catastrofica, che senso ha conservarla? Read More