17
Ott
2011

L’Italia ed il dilemma del prigioniero – di Piero Torazza

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Piero Torazza.

Questo scritto è la continuazione del precedente “Tutti giù per terra!”, giugno 2011 quando la Grecia era il problema e l’Italia sembrava messa bene. A posteriori direi che ho portato molta sfortuna.

Parto da una considerazione amara ma fondata: il problema economico numero uno dell’occidente non è più il Pil, non è più la Disoccupazione, non è più l’Inflazione. Oggi il problema numero uno è il Debito. Read More

15
Ott
2011

Gli indignados hanno ragione?

Oggi la città in cui Nicolò vive è stata teatro di una grande manifestazione di giovani indignados. Sono successi gravi incidenti, proprio nella zona dove Nicolò vive. L’odore dei lacrimogeni e della gomma bruciata gli è entrato fin dentro casa. Nicolò ne è rimasto colpito. Ha visto in TV ragazzi con caschi e passamontagna sfasciare tutto. Li ha considerati delinquenti, e di loro non ha null’altro da dire. Ma non lo hanno affatto convinto neanche gli altri manifestanti. Hanno sì il merito – ma è poi un merito? – di manifestare pacificamente. Ma in nome di idee in larga misura sbagliate.

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15
Ott
2011

Le contraddizioni della nuova PAC – 1: il ‘Greening’

Il 12 ottobre la Commissione Europea ha ufficialmente presentato il pacchetto di iniziative volte a riformare la Politica Agricola Comune (PAC) da qui al 2014, quando la riforma entrerà in vigore. E’ una serie di misure molto complesse, che merita migliore approfondimento. Intanto vorrei dedicare alcuni brevi post alle contraddizioni più evidenti della proposta appena approvata, seguendo il canovaccio  dell’efficace sintesi riportata sul periodico online “Agronotizie”.

Prima puntata: Il “Greening”

Il 30% dei sostegni agli agricoltori sarà condizionato al cosiddetto ‘Greening‘. Chi non si conformerà alle misure previste per garantire la sostenibilità ecologica della produzione agricola perderà dunque questa parte di finanziamenti. Non solo: potrebbe rischiare sanzioni aggiuntive. Tre le pratiche ambientali obbligatorie: diversificare le coltivazioni (un minimo di tre colture); prevedere pascoli permanenti; dedicare il 7% del terreno a fini ecologici. Con quest’ultima misura, si intendono tutte le forme, anche non direttamente produttive, per mantenere la terra fertile, ad esempio piantare alberi per contrastare l’erosione dei suoli.

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13
Ott
2011

È tutta colpa delle rinnovabili!

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Giuseppe Artizzu e Carlo Durante.

L’ultima volta ci siamo sentiti a marzo. Ci dicevano che eravamo a 7.000 MW di fotovoltaico e che era una follia. Tagliare! Tagliare! Poi qualcuno glielo spiega, e gli sorge il dubbio che i soldi dati alle rinnovabili non siano solo buttati a quattro bucanieri in cerca di soldi facili. Intanto però il danno era fatto. Read More

12
Ott
2011

Rinnovabili: l’asta chi l’ha vista?

Durante la prima metà di quest’anno – sembra un secolo fa ma era marzo! – si è ferocemente discusso della rimodulazione degli incentivi alle fonti rinnovabili. Gran parte dell’attenzione pubblica è stata catalizzata dalla faccenda del fotovoltaico, perché, per qualche ragione, il solare poteva contare sulle lobby più chiassose e, apparentemente, più efficaci, dato il livello dei sussidi vigenti fino alla fine del 2011. Ma l’intervento normativo, contenuto nel decreto legislativo 28/2011 di recepimento della direttiva 2009/28/CE, ha in realtà investito l’intero mondo delle energie “pulite” introducendo, tra l’altro, un meccanismo di incentivazione tramite aste. Sulla questione, come Ibl eravamo e siamo tiepidamente favorevoli, in quanto le aste possono essere uno strumento utile a superare le asimmetrie informative tra regolatore e produttori e tarare l’incentivo a un livello effettivamente compatibile coi costi – piuttosto che con la caccia alle rendite. A che punto siamo?

PS Questo post vuole anche essere un (molto tardivo) tentativo di risposta a Sandro Brusco che mi chiedeva quale informazione in più sul disegno delle aste.

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11
Ott
2011

Il caso Arenaways: che figuraccia Trenitalia

Arenaways è una società privata nata nel 2006 con l’intento di offrire ai passeggeri un servizio ferroviario alternativo a quello del monopolista nazionale. La tratta interessata riguardava quella tra Torino e Milano, a cui si è in seguito aggiunta una seconda linea Torino-Livorno con fermate alle Cinque Terre. Dal primo agosto 2011, dopo nemmeno un anno di attività, è stato nominato il curatore fallimentare. Questo significa che la liberalizzazione del servizio ferroviario è fallita? No. Read More

11
Ott
2011

Disarming the Greens: L’accetta contro i pregiudizi


Esiste un ambientalismo non ideologico. E’ possibile battersi per la tutela dell’ambiente senza brandire la clava antimercatista, senza dichiarare guerra alla scienza, senza addossare ai Paesi ricchi la responsabilità per ogni sventura di quelli poveri. E’ possibile perché non tutto è come appare. “Ce qu’on voit et ce qu’on ne voit pas”, prendendo in prestito la celebre distinzione di Frédéric Bastiat.

Greenpeace  e WWF possono esser contente: anche la Barbie aderisce alla loro campagna contro la deforestazione. La Mattel infatti si è convertita al marchio FSC (Forest Stewardship Council) impegnandosi a utilizzare esclusivamente legno e prodotti da esso derivati, che provengano da foreste gestite nel rispetto dell’ambiente. Carta a basso tasso di deforestazione, diciamo così.  Si dirà: deforestare fa male; multinazionali, per di più occidentali, fanno molto male; FSC Fonte di Salvezza Collettiva. Read More

11
Ott
2011

Eutanasia – di Gerardo Coco

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gerardo Coco.

In una situazione così incerta come l’attuale e’ difficile fare delle previsioni nei prossimi mesi sull’esito della crisi europea anche perché essa è intrecciata con la crisi americana che l’amplifica. Alcune brevi premesse. Gli Stati Uniti, fra poco, per contrastare le forze deflazionistiche che premono l’economia, opteranno per un ulteriore espansione monetaria e l’Europa, per salvare l’eurozona attuerà una politica analoga attraverso l’European Financial Stability Facility (EFSF) una specie di fondo di mutua assistenza predisposto per combattere il debito.

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10
Ott
2011

Né condono, né patrimoniale

Dal prossimo numero di Tempi

E’ ufficiale, il direttore di Tempi ormai si diverte a utilizzarmi come le mitiche rubriche della Settimana Enigmistica, tipo “gianni te lo dice” o “lo sai che?”. Questa volta il quesito impossibile che mi prega di affrontare è il seguente. Ma siamo proprio sicuri che il condono tombale edilizio e fiscale non sia meglio della patrimoniale alla quale Confindustria, banche, assicurazioni, cooperative, artigiani e commercianti hanno aperto nel loro manifesto in cinque punti per salvare l’Italia? Devo premettere un’osservazione. A mio giudizio, trattasi di alternativa capziosa. Io dico no e poi no. Read More