21
Mag
2021

C’è un sacco di spazio lì sotto: per una gestione liberale del rischio

“L’unica libertà degna di questo nome è quella di perseguire il proprio bene a proprio modo.”

John Stuart Mill – Saggio sulla libertà

“There’s plenty of room at the bottom”: così si intitola la celebre lezione tenuta del fisico Richard P. Feynman il 29 dicembre 1959, alla riunione annuale della American Physical Society presso il Caltech. In genere, viene considerata come l’atto fondativo della nanotecnologia: in essa, infatti, Feynman prendeva in esame alcune applicazioni della possibilità di manipolare la materia alla scala di singoli atomi. Il titolo si riferisce al fatto che gli atomi sono molto piccoli, e dunque possono essere assemblati per costruire sistemi di dimensioni ancora più ridotte di quelle visibili tramite microscopio elettronico. Un sacco di spazio lì sotto, appunto.

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19
Mag
2021

Chi controlla la parola controlla anche il pensiero: il ruolo chiave dei social nel gestire gli spazi pubblici-informali

Opinioni e idee si scambiano in spazi e luoghi sociali diversi. Una suddivisione utile è quella tra spazio privato, spazio informale-pubblico e spazio formale-pubblico. Lo spazio privato è quello che ci vede interagire con persone con cui condividiamo molti valori e interessi, come quando, a tu per tu, ci si scambia un pettegolezzo tra amici (“mi raccomando non dirlo a nessuno”). Lo spazio formale-pubblico è quello in cui il nostro agire è, per così dire, “responsabile”, come quando siamo intervistati, scriviamo un articolo o parliamo rilasciando dichiarazioni in nome del nostro ruolo pubblico o esercitando la nostra professione. Tra questi due spazi, tuttavia, esiste uno spazio intermedio che consente l’interazione sociale tra persone né vicine né lontane, la cerniera naturale di una società libera e multivaloriale.

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17
Mag
2021

Dalla lettera di Draghi del 2011 al PNRR di oggi, qualcosa è cambiato?

Il procedere a zig zag della storia di una nazione ha messo per ben due volte in dieci anni il proprio futuro prossimo nelle mani di Mario Draghi: la prima volta – il 5 agosto del 2011 – Draghi sottoscrisse, insieme con Jean-Claude, una lettera riservata all’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in cui erano contenute prescrizioni molto severe a cui il governo avrebbe dovuto attenersi per riconquistare quella fiducia sui mercati internazionali che era venuta meno e che aveva spinto lo spread e i tassi di interessi in prossimità del limite di guardia. Come è noto, in quel periodo era in corso tra i due banchieri un avvicendamento ai vertici della BCE e ciò rendeva ancora più autorevole la loro presa di posizione, al punto di suonare il de profundis per quel governo e aprire la strada all’esecutivo dei tecnici presieduto da Mario Monti.

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13
Mag
2021

Maratona Pnrr. Istruzione e ricerca: mancano autonomia e competizione

di Samuele Murtinu

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La Missione 4 “istruzione e ricerca” del PNRR individua puntualmente alcune criticità del sistema nazionale di istruzione e ricerca come, per esempio, la necessità di (i) digitalizzare le strutture scolastiche e potenziarne le infrastrutture per lo sport, (ii) ampliare l’offerta di asili nido e di servizi di tempo pieno nelle scuole primarie (con conseguente impatto positivo sul tasso di partecipazione delle donne al mercato del lavoro) e ridurre il numero di alunni per classe, (iii) favorire lo sviluppo di competenze matematiche, informatiche e di problem solving e consolidare l’uso dei test INVALSI, (iv) introdurre dei grant (stile ERC) individuali per i ricercatori, e (v) porre l’accento sulla produttività, frenata negli ultimi 30 anni dalla ridotta R&S pubblica e privata, come driver per la crescita del Paese.  

Tuttavia, la Missione “lato istruzione” manca di due componenti fondamentali: autonomia e competizione.

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12
Mag
2021

Maratona Pnrr. Transizione ecologica: money for nothing

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La transizione ecologica è uno dei pilastri fondamentali del programma Next Generation EU, che vi dedica almeno il 37 per cento delle risorse. Questo intervento è dedicato alla Missione 2 del Pnrr, intitolata “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, che complessivamente impegna poco meno di 70 miliardi di euro (29,8 per cento del totale del Piano), di cui 59,3 provenienti dal Dispositivo europeo per la ripresa e resilienza, 1,3 da React EU e 9,3 dal Fondo complementare. Altre risorse ancora sono dedicate ai temi ambientali nell’ambito della Missione 3 – Infrastrutture per una mobilità sostenibile, che prevede un massiccio investimento nei trasporti su ferro, come illustrato da Francesco Ramella su Leoni Blog. 

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11
Mag
2021

Maratona Pnrr. Pubblica amministrazione: assunzioni tante, riforme poche

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Uno dei temi più presenti nel dibattito pubblico è la riforma della Pubblica Amministrazione. Non sorprende, allora, che il PNRR individui proprio in essa la prima da realizzare al fine di conseguire «innovazioni strutturali dell’ordinamento, idonee a migliorare l’equità, l’efficienza e la competitività e, con esse, il clima economico del Paese». Tuttavia, come si è osservato trasversalmente a proposito dei vari capitoli del PNRR, anche nelle pagine dedicate alla riforma del P.A. la sensazione che si ricava è quella della fissazione di importanti obiettivi, cui si accompagna poca chiarezza su come conseguirli.

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10
Mag
2021

Maratona Pnrr. Una transizione digitale per molti, ma non per tutti?

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La digitalizzazione è un grande classico delle politiche di spesa pubbliche ormai da qualche anno. Lo chiede l’Europa, lo richiede la competizione mondiale, ce lo ricordano i commentatori in tv e i politici più raffinati; tra un po’ finiremo anche con il sentirci dire che lo chiede la Patria e non possiamo sottrarci ai nostri doveri di cittadini! Digitalizzare per tornare a crescere, come in uno spot sul detersivo che restituisce colore e pulizia a un capo ormai un po’ logoro. Nel nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che l’Italia ha presentato alla Commissione Europea per ottenere i soldi previsti dal fondo Next Generation EU, per la missione «Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura», sono previsti 43,6 miliardi, di cui 10 per la pubblica amministrazione, 27,5 per la competitività del sistema produttivo e circa 6 per turismo e cultura.

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6
Mag
2021

Maratona Pnrr. Sulla giustizia buone intenzioni, vaghi strumenti

Tra le riforme cosiddette “orizzontali” il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) individua anche quella del sistema giudiziario. Il Piano contiene obiettivi di riforma trasversali all’intero comparto della giustizia, che interessano dunque la giustizia civile, penale e tributaria (nulla si dice a proposito della amministrativa), e che si spingono fino alle modalità di accesso alla magistratura e alle modalità di autogoverno della stessa. 

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6
Mag
2021

Maratona Pnrr. Sostenibilità e convergenza economica: la mission impossible per le ferrovie

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Ottenere la convergenza economica tra le diverse zone del Paese e la sostenibilità ambientale investendo in ferrovie: sono i due obiettivi della Missione n. 3 del PNRR alla quale vengono attribuite risorse per un totale di 25 miliardi, più del 10% dell’intero piano. 

Si legge nel documento che: “l’attuale sistema delle infrastrutture del trasporto in Italia sconta carenze e ritardi che hanno effetti significativi sul potenziale di crescita e sulla competitività del Paese…lasciando intere comunità isolate”. Non si sa quali siano tali comunità isolate. Forse perché in realtà non esistono. La incauta affermazione probabilmente è da interpretarsi all’unisono con un’altra che segue nel testo: “nel sistema ferroviario destinato al trasporto di passeggeri, la principale infrastruttura di collegamento del Paese, la rete ad alta velocità si ferma alla Napoli/Salerno. La popolazione residente a sud di Salerno risulta pertanto scollegata dalla rete ad alta velocità e nel complesso, al Sud, la capacità, l’affidabilità e la frequenza dei servizi ferroviari sono limitate, con lunghi tempi di percorrenza. Questa situazione riguarda anche il Centro”.

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