4
Mag
2021

Maratona Pnrr. La semplificazione burocratica: questa volta è diverso?

L’elenco degli articoli della Maratona PNRR è disponibile qui.

La realizzazione dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e gli impatti che essi saranno idonei a generare dipendono da una serie di riforme tese a migliorare la capacità di spesa. «In questo senso le riforme devono considerarsi, allo stesso tempo, parte integrante dei piani nazionali e catalizzatori della loro attuazione», afferma il PNRR.

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4
Mag
2021

Maratona Pnrr. La salute non è una priorità

L’elenco degli articoli della Maratona PNRR è disponibile qui.

Ultimo e più breve dei sei capitoli dedicati alle missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, quello della missione “Salute” non appare certo come un capitolo prioritario, visto anche l’ammontare degli investimenti a esso dedicato: 15,63 miliardi di euro di fronte a un totale di 191,5 miliardi (a cui si aggiungono le risorse di ReactEU e quelle del fondo complementare). Non fosse in corso una pandemia che ha sconvolto il nostro modo di vivere e che è essa stessa la ragione principale dell’esistenza del piano qui analizzato, verrebbe da pensare che del capitolo salute non ci saremmo nemmeno curati più di tanto.

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3
Mag
2021

Col Pnrr sarà vera ripresa? Maratona su LeoniBlog

Articoli della maratona PNRR:
4 maggio 2021 – Paolo Belardinelli: La salute non è una priorità
5 maggio – Vitalba Azzollini: La semplificazione burocratica: questa volta è diverso?
6 maggio – Francesco Ramella: Sostenibilità e convergenza economica: la mission impossible per le ferrovie
7 maggio – Giuseppe Portonera: Sulla giustizia buone intenzioni, vaghi strumenti
10 maggio – Carlo Amenta: Una transizione digitale per molti, ma non per tutti?
11 maggio – Giuseppe Portonera: Pubblica amministrazione: assunzioni tante, riforme poche
12 maggio – Carlo Stagnaro: Transizione ecologica: money for nothing
13 maggio – Samuele Murtinu: Istruzione e ricerca: mancano autonomia e competizione

Il 25 aprile il Governo Draghi ha inviato al Parlamento la bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza. A valle del dibattito alla Camera e al Senato, e dopo alcune limature, il Pnrr è stato sottoposto alla Commissione europea che dovrà esprimere valutazioni sia sull’ammissibilità degli investimenti proposti, sia sull’adeguatezza delle riforme promesse. Si tratta probabilmente del documento più importante del Governo perché condizionerà la disponibilità di risorse europee e, se queste saranno ben impiegate, la capacità del paese di risollevarsi dalla tragedia del Covid. 

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19
Apr
2021

Le origini liberali del femminismo

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Antonella Marty

Il femminismo, alle sue origini, era un movimento liberale, o almeno non proponeva soluzioni basate sullo Stato: il femminismo liberale fa parte di una tradizione individualista, come si può vedere nella storia degli Stati Uniti. Molte persone presumono che le prime attiviste e sostenitrici femministe fossero socialiste e interventiste, ma la realtà è diametralmente opposta. Queste donne non chiedevano fondi a tutti i cittadini per sostenere la causa, chiedevano l’uguaglianza davanti alla legge, e lo facevano sfidando lo Stato. Le prime, a metà del XVIII secolo, furono Mary Wollstonecraft in Inghilterra e Judith Sargent Murray negli Stati Uniti, entrambe concentrate sull’uguaglianza educativa. Entrambe ispirarono altre femministe individualiste negli Stati Uniti, come Elizabeth Cady Stanton, Susan Brownell e Matilda Gage. Queste donne lottarono per un’educazione uguale, per il diritto di voto e furono anche abolizioniste.

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16
Apr
2021

Perché Guariremo: una recensione del libro di Roberto Speranza

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Alvise Pedrotti.

Perché Guariremo. Dai giorni più duri a una nuova idea di salute, il libro di Roberto Speranza edito da Feltrinelli, è uscito lo scorso ottobre ma è stato prontamente ritirato dal mercato per una serie di motivi, tra cui la mancanza di tempo per presentarlo al pubblico dell’autore e il contestuale arrivo della seconda ondata del virus. Non è facile procurarselo ma nemmeno impossibile: Perché Guariremo è reperibile sul sito spagnolo di Amazon.

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15
Apr
2021

Ventisette anni di Organizzazione Mondiale del Commercio

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Dario Ciccarelli.

Ventisette anni fa, il 15 aprile 1994, veniva firmato a Marrakech il Trattato che istituiva l’Organizzazione Mondiale del Commercio. Con la firma del Ministro del Commercio con l’estero del tempo, Paolo Baratta, l’Italia diveniva Membro fondatore della nuova Organizzazione. Fu una rivoluzione. Nel sistema giuridico del mercato globale, disegnato dal Trattato dell’Organizzazione Mondiale del Commercio nel suo combinarsi con le altre fonti del diritto internazionale, le imprese degli Stati aderenti hanno il diritto di esportare. Ciascuno Stato importatore, vero, può contribuire a modellare – con regole nazionali non discriminatorie, che tutelino interessi nazionali extracommerciali riconosciuti come meritevoli di protezione (morale pubblica; salute umana, animale e vegetale; tutela del patrimonio storico-artistico; tutela del consumatore; etc.) – tale diritto a esportare. Tuttavia, grazie all’Organizzazione Mondiale del Commercio, dal 1 gennaio 1995 è ormai il diritto, e non più l’arbitrio opaco del potere, a disciplinare la competizione internazionale tra i talenti. Ogni volta che un Membro contesta una presunta violazione delle norme dell’Organizzazione Mondiale del Commercio commessa da un altro Membro, ai tavoli di Ginevra si attiva un interessante confronto tecnico-giuridico, attraverso il quale, con il contributo di tutte le delegazioni interessate, ed eventualmente con l’intervento di autorevoli giudici, l’umanità intera, di fatto, consegue ogni giorno equilibri più avanzati nel rapporto tra dimensione commerciale e dimensione extracommerciale e nel processo di sviluppo sostenibile del pianeta. 

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13
Apr
2021

Maratona concorrenza: quello che l’Antitrust non dice

Di Luigi Ceffalo e Carlo Stagnaro.

Nei giorni scorsi, LeoniBlog ha ospitato numerosi commenti sui contenuti della segnalazione dell’Antitrust ai fini della legge annuale per la concorrenza. In generale, gran parte delle proposte dell’Autorità sono apparse convincenti e coraggiose, sebbene in alcuni casi abbiamo espresso delle perplessità. Ma che dire di quello che il rapporto non contiene? Ci sono almeno tre ambiti che il Garante lascia scoperti, e che invece meriterebbero un approfondimento: la revisione della governance portuale, le professioni e il ruolo generale dello Stato nell’economia. 

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12
Apr
2021

Maratona concorrenza: liberare le spiagge

L’AGCM, da tempo, si sta impegnando per la liberalizzazione del comparto balenare. A fronte di uno scenario politico che, seppure con diverse sfumature, sostiene compatto le ragioni degli attuali gestori dei lidi privati, chi esercita le funzioni di garante della concorrenza è sempre stato coerente nel caldeggiare l’applicazione dei principi di libera prestazione di servizi e libertà di stabilimento anche a questo comporto, facendosi promotore anche di iniziative giudiziarie per ottenere finalmente la messa a gara delle spiagge a tutt’oggi detenute in forza di ripetute proroghe dei titoli concessori originariamente acquisite sulla base delle procedure previste dal codice della navigazione del 1942 e del relativo regolamento attuativo.

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8
Apr
2021

Davvero è stata abolita la censura cinematografica?

Dalla censura al “sistema di classificazione”: si tratta solamente di novità lessicali o c’è qualcosa di sostanziale? In questi giorni si è parlato diffusamente dell’abolizione della censura cinematografica. “Definitivamente superato quel sistema di controlli e interventi che consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti”, ha dichiarato il ministro Franceschini.

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