27
Nov
2011

L’intervento del FMI aiuta l’Italia, ma non risolve i problemi europei

Perchè l’Italia non dovrebbe accettare l’eventuale aiuto del Fondo Monetario Internazionale per 400-600 miliardi di euro, come anticipato oggi da “La Stampa”? Più di tre settimane fa, il direttore Oscar Giannino su queste colonne annunciava “arriva pure il FMI, il Governo non lo sa”.

Si parlava in quel caso del monitoraggio da parte dell’Istituzione creata a Bretton Woods, mentre oggi si parla ormai di un intervento diretto con denaro sonante.

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26
Nov
2011

Diritti acquisiti (e le risorse a chi le sottraiamo?)

Poiché le condizioni della finanza pubblica e il duro giudizio su di noi dei mercati finanziari ci impediscono di continuare con deleterie ma consolidate abitudini di  spreco delle risorse collettive bisogna con immediatezza ripristinare rigide regole di comportamenti virtuosi ai quali saranno drasticamente assoggettati …  i successori dell’attuale classe politica. Un pò prima delle calende greche, lustro più lustro meno, ma non sappiamo se prima o dopo il default.

Questa è la lettura delle recenti decisioni, regionali e parlamentari, di abolizione dei vitalizi che decorrerà tuttavia solo dalle prossime legislature e solo per i membri di nuova elezione: Read More

25
Nov
2011

Ma i mercati finanziari sono davvero solo dannosi?

Come ha già scritto, Nicolò è un po’ angosciato dall’orologio del debito che, sul sito dell’Istituto Bruno Leoni, scandisce l’inesorabile crescita delle tasse che dovrà pagare solo per rimediare ai danni prodotti da chi lo ha preceduto. Ed è alla ricerca di un meccanismo che fermi la giostra impazzita. Anche se non ha ancora compiuto gli otto mesi di vita, non gli riesce difficile comprenere che i politici hanno una evidente convenienza a spendere soldi,  che creano consenso,  senza imporre tasse, che invece il consenso lo fanno perdere. Read More

25
Nov
2011

E se abbassassimo gli stipendi pubblici?

E siamo a otto. Non stiamo dando i numeri, ma è il mercato che mette il nostro paese sempre più sotto pressione, dato che otto, è il tasso d’interesse per i nostri titoli di Stato a due anni. Un tasso tanto elevato è impossibile da sopportare a lungo e non è dunque un caso che il Fondo Monetario Mondiale abbia già preparato un fondo di salvataggio per l’Italia e per la Spagna di 46 miliardi di dollari ciascuno.

E la stessa Spagna, nonostante il cambio al vertice del paese con l’arrivo del Partito popolare guidato da Mariano Rajoy vede sul mercato secondario i tassi d’interessi dei buoni a due anni al 7,5 per cento.

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25
Nov
2011

In difesa di Efsa

Due giorni fa Lucia Quaglino ha pubblicato un post su Chicago Blog dal titolo “l’Unione Europea affonda in un bicchiere d’acqua“. Lucia giustamente criticava la normativa europea che vieterebbe di indicare, sulle etichette delle bottiglie d’acqua, ogni riferimento alla possibilità che bere (acqua) prevenga la disidratazione, sulla base di una ricerca condotta da Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare con sede a Parma.

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24
Nov
2011

L’Europa allo sbando

Le elezioni spagnole, tenutesi lo scorso weekend hanno stabilizzato la situazione spagnola. La vittoria di Mariano Rajoy, con una schiacciante maggioranza assoluta, era prevista e prevedibile, dopo i grandi problemi economici irrisolti dal Governo Zapatero. Nonostante questo lo spread spagnolo rimane molto elevato nelle ultime settimane.

E non solo dalla Spagna arrivano grandi preoccupazioni. Il contagio della crisi del debito sovrano è ormai una questione europea. Il Belgio e la Francia hanno visto il loro spread esplodere nella scorsa settimana in un clima di sfiducia totale nei confronti dell’Euro e dell’Europa.

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24
Nov
2011

Gli ordini professionali: dov’è il vero illecito? Continuano le affermazioni selvagge

Dopo quello degli avvocati, anche l’ordine dei medici si oppone alle offerte low cost. Secondo il presidente dell’Ordine, Giancarlo Piazza, non si può approfittare delle offerte di Groupon perché “il codice deontologico vieta l’apparentamento di un medico, l’associazione del proprio nome a soggetti commerciali”. Quali i reali motivi per contrastare le nuove proposte e chi davvero viene danneggiato da tali cambiamenti? Read More

24
Nov
2011

“Pareggio di bilancio, si parte malissimo”

L’onorevole Giorgio Stracquadanio ci scrive da Montecitorio

Ieri è iniziata alla Camera la discussione sulla riforma dell’articolo 81 e l’introduzione del principio del pareggio di bilancio in Costituzione. Ed è iniziata nel peggiore dei modi. Intanto perché il testo che le due commissioni competenti – Affari Costituzionali e Bilancio – hanno adottato come testo base non contiene nemmeno l’espressione pareggio di bilancio. Secondo la proposta delle commissioni approvata con il voto pressoché unanime dei partiti, la Costituzione dovrebbe fissare l’obbligo per il Parlamento all’equilibrio di bilancio, un concetto ignoto alla dottrina economica e al diritto.

Come spesso accade lo Stato, il potere pubblico, riserva a se stesso quello che vieta a cittadini ed imprese. Provate a depositare in tribunale un bilancio di impresa in equilibrio come quello dello Stato italiano e vedete se non vi troverete dritti dritti alla sezione fallimentare.
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23
Nov
2011

Società in perdita triennale penalizzate dal fisco

 Allo scopo di tentare di arginare fenomeni elusivi realizzati con lo schermo societario e disincentivare l’utilizzo dell’istituto societario per nascondere i patrimoni personali, già da vari anni il legislatore fiscale si è inventato un sistema in base al quale, applicando ad alcune voci dell’attivo patrimoniale (titoli di partecipazione e similari, immobili strumentali e altre immobilizzazioni) specifici coefficienti percentuali, arriva a determinare un reddito minimo imponibile da assoggettare comunque ad IRES ed IRAP (art. 30, commi 1-3, della legge 724/1994) e a negare la fruizione del credito IVA (art. 30 comma 4 della stessa legge). Read More