22
Dic
2011

Letterina a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,

nel confortevole e tiepido brodo primordiale nel quale mi libravo piacevolmente lo scorso anno di questi tempi non mi era giunta voce della Tua esistenza. Questa è dunque la prima volta in cui mi rivolgo a Te. Mi perdonerai l’inesperienza. Se ho ben capito la prassi, si tratta di fare uno scambio: io assumo l’impegno di essere buono, di obbedire ai genitori, di mangiare tutta la pappa e simili; tu in cambio mi fai qualche bel regalo. Ebbene, accetto lo scambio. Io assumo tutti gli impegni rituali. In cambio Ti chiedo …. Read More

21
Dic
2011

Se lo Stato Italiano si mangia i due terzi del PIL italiano

Aumentare gli stipendi. Questa è la richiesta dei sindacati al Ministro del Welfare Elsa Fornero. La richiesta arriva subito dopo la chiusura della CGIL alla ridiscussione dell’articolo 18.

È da considerarsi assurda questa richiesta dopo che per molto tempo si è affermato che la produttività italiana è troppo bassa? Nelle precedenti settimane su queste colonne sono stati riportati studi che evidenziano che i salari italiani (soprattutto quelli pubblici) sono troppo elevati.

Affermando di aumentare i salari si cade nella contraddizione?

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21
Dic
2011

E ora il fisco ci vuole mettere a dieta

Lo Stato non si mette a dieta, ma vuole metterci a dieta. Quale premura, quale solerzia. Dalla rivolta degli studenti di Los Angeles contro i menù a base di verdure e zuppe fino alla moda dilagante di una “fat tax” contro i chili di troppo.

L’ultima frontiera nell’isteria salutista collettiva si chiama così, tassa antigrasso. La Danimarca ha sdoganato per prima la grasso-esazione: dal primo ottobre burro, olio e biscotti hanno subito un sensibile aumento di prezzo. Per duecentocinquanta grammi di burro i danesi spendono il 14,1% in più, mentre il prezzo di un litro di olio d’oliva è salito di quasi sei euro. In questo modo entreranno nelle casse dello Stato danese circa duecento milioni di euro all’anno.
La grasso-fobia insita nella ricetta danese ha inaugurato la crociata europea contro i cibi spazzatura. In Francia dal 2012 arriva la taxe obésité contro le bibite zuccherate, Coca-cola inclusa. Ungheria, Norvegia e Finlandia hanno già affilato l’arma fiscale contro i consumatori di patatine e cioccolata; Svezia e Regno Unito si candidano a fare altrettanto.

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21
Dic
2011

A margine del caso AT&T / T-Mobile

Dopo una battaglia lunga quanto una gravidanza, AT&T ha annunciato la rinuncia alla trattativa che le avrebbe garantito per 39 milardi di dollari il controllo della divisione statunitense di T-Mobile. È nel nome dei consumatori che regolatori, funzionari governativi e concorrenti hanno celebrato l’interruzione della trattativa. Non è, però, chiaro quali sarebbero i consumatori beneficiati dal fallimento dell’accordo: quelli di AT&T, che vedono sfumare l’opportunità di un necessario e sperato aggiornamento della rete? quelli di T-Mobile, che continueranno ad essere serviti da un’azienda che avrebbe preferito disimpegnarsi dal mercato americano? quelli dei concorrenti, che perdono una potenziale alternativa credibile? Read More

20
Dic
2011

Mercato del lavoro, l’assenza liberale

Dal prossimo Panorama

“Se credete di chiamarci a discutere solo per parlare di licenziamenti, levatevelo dalla testa e tra noi allora è guerra”. Chi l’ha detto a quattr’occhi e a muso duro a Monti, Grilli e Fornero? Susanna Camusso? No, sbagliato. Rispondere alla domanda equivale per molti versi a dire chi sia in condizioni migliori, per aggiudicarsi la partita in onda a gennaio sullo schermo del governo tecnico. La riforma del mercato del lavoro. Mettiamola così. Il governo è partito bene per un verso, male per l’altro. Il Pdl fino a questo momento ha giocato ancora di rimessa. Ma se l’azzecca ha buone possibilità di guadagnare credito e peso. Ho detto “se”, e sotto spiego perché. Il Pd ha un problema serio. La novità, rispetto al governo Berlusconi, è in campo sindacale. E’ Raffaele Bonanni, infatti, ad aver pronunciato con tono sdegnato la frase da cui siamo partiti. Read More

20
Dic
2011

Liberalizzazioni? Si, grazie!

Liberalizzazioni? Si, grazie. Esattamente il contrario di quando dice uno studio della CGIA di Mestre. I risultati presentati dall’inchiesta dell’Associazioni di Artigiani e Piccole Imprese Veneta sono a dir poco sconcertanti. Nell’analisi si dimostra che i prezzi, laddove vi siano state le liberalizzazioni siano addirittura aumentati più dell’inflazione.

Ma è veramente cosi? E soprattutto, questo indica qualcosa?

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