29
Giu
2021

Odontoiatri: Ecco s’avanza uno strano emendamento

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Francesco Bruno.

In una seduta al Senato della Commissione permanente dedicate alle Politiche dell’Unione europea, un Senatore del Movimento 5 Stelle, Onorevole Pietro Lorefice, ha presentato un emendamento ad un articolo del Ddl “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2019-2020”. L’emendamento in questione, per il momento accantonato dalla Commissione, prevederebbe -per quanto interessa in questa sede- una modifica alla Legge annuale sulla concorrenza del 2017. Così recita l’emendamento:

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28
Giu
2021

L’emergenza del diritto, il rischio che sia permanente

I temi sanitari e quelli giuridici continuano a essere connessi, come dimostrano recenti accadimenti. Ad esempio, l’ordinanza del Ministro della Salute del 23 giugno scorso ha disposto dal prossimo lunedì il cessato obbligo di indossare le mascherine, all’aperto e in zona bianca, salvo impossibilità di distanziamento o assembramenti. La norma su tale obbligo, oltre a essere controversa per la sua formulazione, da ultimo era molto disattesa anche per l’assenza di controlli, nonché oggetto di pressioni politiche per la sua modifica. 

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21
Giu
2021

Coronavirus: la tentazione dello Stato-padrone

Pubblichiamo alcuni brani tratti dal capitolo “La tentazione dello Stato-padrone” contenuto nel libro L’ospite inatteso. Il Coronavirus nello scontro tra statalisti e liberisti, di Attilio Romita e Michele Cozzi (Cacucci editore, 2021, 262 pp., 18 euro)

Si riaffaccia con la pandemia il ruolo invasivo, “direttivo” e non “regolatore” dello Stato nell’economia e nel mercato? La verticalizzazione del potere, il rapporto populista tra Dominus e popolo, l’annullamento (forzato?) dell’intermediazione e persino la neutralizzazione, più o meno parziale del Parlamento, rilanciano il “racconto”, caro ai populismi di destra e di sinistra, del ruolo prioritario e salvifico dello Stato. I cui sostenitori, sulle orme degli economisti neokeynesiani, Piketty e Mazzucato, si rivitalizzano, e puntano a prendersi la loro rivincita contro la rivoluzione liberale, di Reagan e Thatcher, nonché i timidi epigoni di sinistra, da Blair a Renzi a Macron, che hanno tentato di innervare la vecchia pianta con nuova linfa. Il nuovo verbo: tutto il potere allo Stato. È l’effetto del cosiddetto “covidalism”, come efficacemente lo definisce Alberto Orioli, vice direttore del Sole24Ore.

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27
Mag
2021

Mi ritorni in mente, bella come sei, legge annuale sulla concorrenza

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Piero Cecchinato.

Concorrenza, parola di cui ormai ci eravamo scordati.

L’adozione di una legge annuale per il mercato e la concorrenza venne prevista dall’art. 47 della legge 23 luglio 2009, n. 99 con la dichiarata finalità di rimuovere gli ostacoli all’apertura dei mercati, di promuovere lo sviluppo della concorrenza, anche con riferimento alle funzioni pubbliche e ai costi regolatori condizionanti l’esercizio delle attività economiche private, e di garantire la tutela dei consumatori. 

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21
Mag
2021

C’è un sacco di spazio lì sotto: per una gestione liberale del rischio

“L’unica libertà degna di questo nome è quella di perseguire il proprio bene a proprio modo.”

John Stuart Mill – Saggio sulla libertà

“There’s plenty of room at the bottom”: così si intitola la celebre lezione tenuta del fisico Richard P. Feynman il 29 dicembre 1959, alla riunione annuale della American Physical Society presso il Caltech. In genere, viene considerata come l’atto fondativo della nanotecnologia: in essa, infatti, Feynman prendeva in esame alcune applicazioni della possibilità di manipolare la materia alla scala di singoli atomi. Il titolo si riferisce al fatto che gli atomi sono molto piccoli, e dunque possono essere assemblati per costruire sistemi di dimensioni ancora più ridotte di quelle visibili tramite microscopio elettronico. Un sacco di spazio lì sotto, appunto.

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19
Mag
2021

Chi controlla la parola controlla anche il pensiero: il ruolo chiave dei social nel gestire gli spazi pubblici-informali

Opinioni e idee si scambiano in spazi e luoghi sociali diversi. Una suddivisione utile è quella tra spazio privato, spazio informale-pubblico e spazio formale-pubblico. Lo spazio privato è quello che ci vede interagire con persone con cui condividiamo molti valori e interessi, come quando, a tu per tu, ci si scambia un pettegolezzo tra amici (“mi raccomando non dirlo a nessuno”). Lo spazio formale-pubblico è quello in cui il nostro agire è, per così dire, “responsabile”, come quando siamo intervistati, scriviamo un articolo o parliamo rilasciando dichiarazioni in nome del nostro ruolo pubblico o esercitando la nostra professione. Tra questi due spazi, tuttavia, esiste uno spazio intermedio che consente l’interazione sociale tra persone né vicine né lontane, la cerniera naturale di una società libera e multivaloriale.

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17
Mag
2021

Dalla lettera di Draghi del 2011 al PNRR di oggi, qualcosa è cambiato?

Il procedere a zig zag della storia di una nazione ha messo per ben due volte in dieci anni il proprio futuro prossimo nelle mani di Mario Draghi: la prima volta – il 5 agosto del 2011 – Draghi sottoscrisse, insieme con Jean-Claude, una lettera riservata all’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in cui erano contenute prescrizioni molto severe a cui il governo avrebbe dovuto attenersi per riconquistare quella fiducia sui mercati internazionali che era venuta meno e che aveva spinto lo spread e i tassi di interessi in prossimità del limite di guardia. Come è noto, in quel periodo era in corso tra i due banchieri un avvicendamento ai vertici della BCE e ciò rendeva ancora più autorevole la loro presa di posizione, al punto di suonare il de profundis per quel governo e aprire la strada all’esecutivo dei tecnici presieduto da Mario Monti.

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13
Mag
2021

Maratona Pnrr. Istruzione e ricerca: mancano autonomia e competizione

di Samuele Murtinu

L’elenco degli articoli della Maratona PNRR è disponibile qui.

La Missione 4 “istruzione e ricerca” del PNRR individua puntualmente alcune criticità del sistema nazionale di istruzione e ricerca come, per esempio, la necessità di (i) digitalizzare le strutture scolastiche e potenziarne le infrastrutture per lo sport, (ii) ampliare l’offerta di asili nido e di servizi di tempo pieno nelle scuole primarie (con conseguente impatto positivo sul tasso di partecipazione delle donne al mercato del lavoro) e ridurre il numero di alunni per classe, (iii) favorire lo sviluppo di competenze matematiche, informatiche e di problem solving e consolidare l’uso dei test INVALSI, (iv) introdurre dei grant (stile ERC) individuali per i ricercatori, e (v) porre l’accento sulla produttività, frenata negli ultimi 30 anni dalla ridotta R&S pubblica e privata, come driver per la crescita del Paese.  

Tuttavia, la Missione “lato istruzione” manca di due componenti fondamentali: autonomia e competizione.

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12
Mag
2021

Maratona Pnrr. Transizione ecologica: money for nothing

L’elenco degli articoli della Maratona PNRR è disponibile qui.

La transizione ecologica è uno dei pilastri fondamentali del programma Next Generation EU, che vi dedica almeno il 37 per cento delle risorse. Questo intervento è dedicato alla Missione 2 del Pnrr, intitolata “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, che complessivamente impegna poco meno di 70 miliardi di euro (29,8 per cento del totale del Piano), di cui 59,3 provenienti dal Dispositivo europeo per la ripresa e resilienza, 1,3 da React EU e 9,3 dal Fondo complementare. Altre risorse ancora sono dedicate ai temi ambientali nell’ambito della Missione 3 – Infrastrutture per una mobilità sostenibile, che prevede un massiccio investimento nei trasporti su ferro, come illustrato da Francesco Ramella su Leoni Blog. 

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