18
Gen
2012

Hazlitt. Capitolo 5 – Le tasse scoraggiano la produzione

I sostenitori della spesa pubblica sono alla radice dei problemi principali che affliggono società ed economia. Questo avviene anche nel caso delle difficoltà connesse alla produzione e all’occupazione.

In effetti, per Hazlitt esiste un limite superato il quale le tasse smettono di essere indispensabili a garantire le funzioni essenziali dello Stato. Oltre quella soglia, la spesa pubblica si rivela distruttrice di ricchezza e opportunità. Read More

17
Gen
2012

Una Repubblica basata sulle corporazioni

Il decreto liberalizzazioni dovrebbe passare in Consiglio dei ministri il prossimo giovedì. Un decreto che dovrebbe affrontare l’apertura di molti mercati, in un paese, quale è l’Italia, che da troppi anni è fermo.

Cosa ha fermato le liberalizzazioni? Diversi Governi in Italia hanno annunciato le liberalizzazioni, senza poi riuscire a mettere in pratica le promesse. Da ultimo il Governo Berlusconi, che le aveva annunciate, ma arrivate in Parlamento, si fermarono di fronte alle modifiche dei diversi parlamentari, rappresentanti delle stesse lobbies corporative.

Questo è il primo pericolo per il Governo Monti: che nel passaggio parlamentare il decreto venga stravolto. Ma questa volta i vincoli dei mercati sono troppo stringenti ed è impossibile che i parlamentari non se ne accorgano.

Lo spread è stabilmente sopra i 500 punti e il 7 per cento di tasso d’interesse non è sopportabile a lungo, con un debito che viaggia intorno al 120 per cento del prodotto interno lordo.

L’Italia è una Repubblica basata sulle corporazioni. Storicamente è stato così, dato che sono nate addirittura sotto il fascismo e si sono stabilizzate nel corso dei decenni.

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17
Gen
2012

Hazlitt. Capitolo 4 – Niente lavori pubblici senza tasse

L’oggetto polemico del quarto capitolo è la fiducia acritica negli effetti benefici della spesa pubblica.

Hazlitt non mette in discussione i servizi pubblici essenziali, ma invece fa notare come si vada diffondendo in modo pervasivo la propensione a passare da ciò che è necessario fare a ciò che è possibile fare o “inventare grazie alla spesa pubblica.

In tal modo, quest’ultima ottiene un consenso irrazionale e incondizionato, diventando un miracoloso strumento per accontentare le diverse parti sociali e per “far lavorare la gente”, ignorando del tutto i costi-opportunità. Quanto non è chiaramente e immediatamente visibile, viene insomma negato. In tal modo si pensa di essere gli abili artefici della creazione di nuovi posti di lavoro, mentre in realtà si sta solo spostando lavoro. Con l’intervento statale, in effetti, taluni lavori vengono annullati o distrutti in quei settori economici che non sono particolarmente interessanti agli occhi di questo o quel gruppo particolare. Read More

16
Gen
2012

Go, Monti go!

Liberalizzare è necessario. L’Italia è in recessione e la manovra più semplice e a costo zero per rilanciare l’economia è senza dubbio quella di aprire alla concorrenza.

Liberalizzare tutto e velocemente, senza tappe intermedie. È obbligatorio, altrimenti si rimane in un limbo dove tutte le categorie si mettono di traverso per evitare di perdere una rendita da posizione dominante.   Read More

16
Gen
2012

Hazlitt. Capitoli 2 e 3 – La finestra rotta e i supposti benefici della distruzione

Recuperando la lezione dell’economista francese Frédéric Bastiat, Hazlitt racconta la storia di un vandalo che rompe la vetrina di un panettiere. Le persone accorse sul posto articolano un comune ragionamento: la cosa non è poi così dannosa per la società, perché darà lavoro a un vetraio. I passanti non sviluppano che una relazione immediata con quanto hanno visto e ignorano, in tal modo, l’altro aspetto della vicenda: il fatto che il panettiere prevedeva di spendere quei 50 dollari, che ora gli serviranno per sostituire il vetro, per comprare un vestito nuovo. Read More

15
Gen
2012

Hazlitt. Capitolo 1 – La lezione

Il 6 febbraio uscirà per IBL Libri “L’economia in una lezione” di Henry Hazlitt, un testo classico della divulgazione economica. Da oggi fino a quella data pubblicheremo ogni giorno un breve riassunto di ciascun capitolo del volume.

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Per Henry Hazlitt, l’arte della politica economica sta nel prevedere tutte le conseguenze (non solo immediate ma anche lontane) di ogni programma e provvedimento, e nel considerare non solo le conseguenze su una parte della società, ma sull’intera collettività.

All’origine della gran parte degli errori compiuti dagli economisti moderni c’è proprio la negazione di questo principio. Read More

14
Gen
2012

L’Europa affonda, l’Italia pure

L’Europa affonda. Questo è quanto si puó comprendere dalla bocciatura da parte di Standard & Poor’s che ha abbassato il rating sul debito di ben nove Paesi dell’Unione Europea. Una strage di bocciature che non colpisce solo il Sud dell’Europa, ma è arrivata fino all’Austria. Alcuni Paesi che potevano pensare di restare tranquilli, evidentemente non potranno continuare a beneficiare dell'”effetto Germania”.

Il caso piú forte, mediaticamente parlando, è certamente la perdita della tripla A da parte della Repubblica Francese. A dire il vero, tale bocciatura era ampiamente aspettata dal mercato, poichè erano mesi che si sussurrava di questo downgrading.

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