17
Gen
2012

Hazlitt. Capitolo 4 – Niente lavori pubblici senza tasse

L’oggetto polemico del quarto capitolo è la fiducia acritica negli effetti benefici della spesa pubblica.

Hazlitt non mette in discussione i servizi pubblici essenziali, ma invece fa notare come si vada diffondendo in modo pervasivo la propensione a passare da ciò che è necessario fare a ciò che è possibile fare o “inventare grazie alla spesa pubblica.

In tal modo, quest’ultima ottiene un consenso irrazionale e incondizionato, diventando un miracoloso strumento per accontentare le diverse parti sociali e per “far lavorare la gente”, ignorando del tutto i costi-opportunità. Quanto non è chiaramente e immediatamente visibile, viene insomma negato. In tal modo si pensa di essere gli abili artefici della creazione di nuovi posti di lavoro, mentre in realtà si sta solo spostando lavoro. Con l’intervento statale, in effetti, taluni lavori vengono annullati o distrutti in quei settori economici che non sono particolarmente interessanti agli occhi di questo o quel gruppo particolare. Read More

16
Gen
2012

Go, Monti go!

Liberalizzare è necessario. L’Italia è in recessione e la manovra più semplice e a costo zero per rilanciare l’economia è senza dubbio quella di aprire alla concorrenza.

Liberalizzare tutto e velocemente, senza tappe intermedie. È obbligatorio, altrimenti si rimane in un limbo dove tutte le categorie si mettono di traverso per evitare di perdere una rendita da posizione dominante.   Read More

16
Gen
2012

Hazlitt. Capitoli 2 e 3 – La finestra rotta e i supposti benefici della distruzione

Recuperando la lezione dell’economista francese Frédéric Bastiat, Hazlitt racconta la storia di un vandalo che rompe la vetrina di un panettiere. Le persone accorse sul posto articolano un comune ragionamento: la cosa non è poi così dannosa per la società, perché darà lavoro a un vetraio. I passanti non sviluppano che una relazione immediata con quanto hanno visto e ignorano, in tal modo, l’altro aspetto della vicenda: il fatto che il panettiere prevedeva di spendere quei 50 dollari, che ora gli serviranno per sostituire il vetro, per comprare un vestito nuovo. Read More

15
Gen
2012

Hazlitt. Capitolo 1 – La lezione

Il 6 febbraio uscirà per IBL Libri “L’economia in una lezione” di Henry Hazlitt, un testo classico della divulgazione economica. Da oggi fino a quella data pubblicheremo ogni giorno un breve riassunto di ciascun capitolo del volume.

***

Per Henry Hazlitt, l’arte della politica economica sta nel prevedere tutte le conseguenze (non solo immediate ma anche lontane) di ogni programma e provvedimento, e nel considerare non solo le conseguenze su una parte della società, ma sull’intera collettività.

All’origine della gran parte degli errori compiuti dagli economisti moderni c’è proprio la negazione di questo principio. Read More

14
Gen
2012

L’Europa affonda, l’Italia pure

L’Europa affonda. Questo è quanto si puó comprendere dalla bocciatura da parte di Standard & Poor’s che ha abbassato il rating sul debito di ben nove Paesi dell’Unione Europea. Una strage di bocciature che non colpisce solo il Sud dell’Europa, ma è arrivata fino all’Austria. Alcuni Paesi che potevano pensare di restare tranquilli, evidentemente non potranno continuare a beneficiare dell'”effetto Germania”.

Il caso piú forte, mediaticamente parlando, è certamente la perdita della tripla A da parte della Repubblica Francese. A dire il vero, tale bocciatura era ampiamente aspettata dal mercato, poichè erano mesi che si sussurrava di questo downgrading.

Read More

13
Gen
2012

Smog: un’emergenza normativa?

Nella prima settimana dello scorso dicembre, a Milano ha attuato due giorni di blocco totale del traffico, con annessa chiusura delle scuole. Provvedimenti analoghi, anche se meno drastici, sono stati adottati da altre amministrazioni locali dopo molti giorni di sforamento dei limiti di concentrazione delle polveri. Divieti di questo tipo hanno scarsa efficacia, sia perché nel breve periodo i livelli di concentrazione sono fortemente correlati alle condizioni atmosferiche, sia perché gli effetti più rilevanti sulla salute si manifestano nell’arco di molti anni. In tale ottica, il parametro più significativo è la concentrazione media annuale e non quanto accade in una singola giornata o settimana. Prosegui la lettura…

13
Gen
2012

Da Cortina una svolta a favore dei controlli “live”? (gli unici che fanno deterrenza)

di Dubito*

I controlli eseguiti a Cortina nella notte di San Silvestro – al netto del clamore mediatico che ne è seguito per via del contesto tutto particolare in cui sono maturati – testimoniano la grande efficacia che essi hanno,  molto più degli accertamenti, nell’azione di contrasto alla evasione di massa.  Accertamento e controllo, infatti, non sono la stessa cosa. Il controllo si fa tramite sopralluogo e significa limitarsi a vedere se sotto gli occhi del pubblico ufficiale viene commessa o meno una infrazione. L’accertamento è invece un controllo più ampio, fatto però in differita, e che non necessita per forza di un sopralluogo. Vuol dire accendere i fari del fisco quando ormai è passato almeno un anno dai fatti, e addebitare al contribuente le maggiori imposte conteggiate in modo unilaterale, in via retrospettiva e quindi, per forza di cose, con prove talvolta labili ed inevitabilmente piene di valutazioni soggettive fatte su basi ipotetico-presuntive. Read More

13
Gen
2012

Liberalizzare le Poste: un passo importante per l’economia italiana

Poste Italiane sono state spesso prese ad esempio negli ultimi anni come caso di successo di ristrutturazione. In parte c’è del vero, dato che hanno avuto la capacità di spostare il proprio business verso il settore finanziario e da questo ottenere buona parte degli utili. Tuttavia, come dimostra anche l’indice delle liberalizzazioni, il settore postale è poco liberalizzato e permangono dei grandi problemi che riguardano l’incumbent. La principale conseguenza di questa mancata liberalizzazione è la contrazione del mercato postale.

La posizione di dominanza di Poste Italiane è stata messa in dubbio dalla legislazione europea, che lentamente nel corso degli anni, è andata in direzione di un’apertura del mercato.

Tuttavia l’azienda di Stato, continua ad avere un trattamento di favore, come dimostra anche l’analisi dell’Antitrust presentata al Parlamento una settimana fa.

Read More