La proprietà intellettuale? Cambierà, ma è molto più efficiente del populismo vaccinale
Il percorso per l’immunità della popolazione mondiale contro il Covid ha avuto, tra i suoi momenti chiave, l’annuncio dato dal presidente Joe Biden lo scorso maggio sull’appoggio americano alla “sospensione temporanea” dei diritti di proprietà intellettuale legati a questo scopo.
Ben prima che dei vaccini fossero pronti per essere inoculati nelle braccia delle persone, IBL aveva sostenuto che non è proclamando il vaccino bene comune che se ne sarebbe potuto garantire un accesso più diffuso: semmai, era vero anzi il contrario. Ebbene, anche adesso nei paesi più avanzati l’accesso al vaccino è ormai universale, la soluzione per altre regioni del mondo non sembra affatto passare dalla sospensione dei diritti di proprietà intellettuale.