15
Gen
2022

Inflazione, il momento di agire è ora

Desta scalpore scoprire come negli USA l’inflazione abbia raggiunto il 7%, un valore che non si vedeva da 40 anni. Ma è da una dozzina di anni almeno che le banche centrali sbagliano le proprie previsioni sul tasso d’inflazione. Dapprima dando per scontato che le loro politiche espansive sarebbero state capaci di far risalire la crescita annua dei prezzi verso quel 2% che era e rimane il loro obiettivo canonico. Poi, dopo la crisi pandemica del 2019, scommettendo sul fatto che solo a causa di fattori accidentali e transitori il tasso di inflazione stesse lievemente superando il solito obiettivo.

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10
Gen
2022

La scuola deve continuare in presenza

La scuola riparte. Regolarmente. Nessuna DAD, nessun ritardo. I profeti di sventura, ancora una volta, rimarranno delusi: i loro catastrofici vaticini non si avvereranno. Il Governo, le Regioni, tutte le Istituzioni si sono spese affinché la scuola potesse ripartire in presenza dopo la pausa natalizia. L’eredità nefasta della DAD ha fatto sì che tutti comprendessero l’importanza del diritto all’istruzione, un diritto che può essere garantito solo da una scuola aperta, solo da una scuola che vede studenti e docenti fisicamente presenti, nella stessa aula, non dietro uno schermo. Certamente, tutto nella massima sicurezza. E proprio a questo il Governo, con tutte le Istituzioni, ha lavorato e ancora lavora. Ripartire in presenza significa investire nel nostro futuro.

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6
Gen
2022

Don’t look up

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Cesare Giussani

Si fa un gran parlare di Don’t look up, film prodotto e diretto da Adam McKay. La pellicola narra della scoperta da parte di due astronomi di una cometa in corsa verso la terra, in grado di annientare l’umanità alla scadenza di sei mesi. La drammaticità della scoperta viene sottovalutata da una opinione pubblica ormai interessata solo  ad avvenimenti fatui  e nascosta dai politici che temono ripercussioni negative in sede elettorale. Quando poi i responsabili politici decidono per l’intervento, consistente in un bombardamento del meteorite con razzi che ne facciano deviare la traiettoria, l’operazione viene fermata dalla lobby dell’industria tecnologica, che persegue l’obiettivo di frantumare la cometa così da poterne  recuperare il contenuto una volta caduto a pezzi sul nostro pianeta.

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10
Dic
2021

Michael Oakeshott: alcuni motivi per riconsiderare il suo pensiero

di Giovanni Giorgini (professore ordinario di Storia delle dottrine politiche all’Università di Bologna)

Esattamente 120 anni fa, l’11 dicembre 1901, nasceva Michael Oakeshott, uno dei più originali filosofi britannici del Novecento. Ancora poco noto in Italia, la recente pubblicazione della traduzione italiana della sua più celebre opera, Razionalismo in politica e altri saggi (IBL Libri, 2020), segnala un rinnovato interesse per questo autore eccentrico e, sperabilmente, susciterà un certo dibattito sulle sue idee, già controcorrente all’epoca, e oggi ancor più.

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6
Dic
2021

Domanda e offerta per banchieri centrali

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Geoffrey Wood

Molti anni fa ho avuto una discussione con Alan Meltzer su come scegliere tra i candidati per l’ammissione ai corsi post-universitari di specializzazione in economia. Alan suggerì di fare una domanda molto adatta a valutare la loro comprensione del pensiero economico, più che la padronanza degli strumenti tecnici.

La domanda, semplicemente, era: “Cosa accadrà alla quantità di un bene venduto quando il suo prezzo sale?”

I banchieri centrali di tutto il mondo hanno dovuto venire alle prese con una versione di questa domanda e molti di loro non hanno saputo rispondere correttamente.

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9
Nov
2021

Rischi e potenzialità dell’amministrazione giudiziaria

A partire da una recente decisione del Tribunale di Milano

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Mario Arbotti

I. Come è noto, le più recenti linee di politica criminale per il contrasto dell’infiltrazione criminale nell’economia lecita paiono aver (almeno in parte) superato l’obiettivo di un’ablazione patrimoniale definitiva coûte que coûte, attraverso la valorizzazione di strumenti maggiormente flessibili in grado di adattare l’intervento preventivo alla specificità della situazione contingente, in una logica di minore invasività possibile della reazione statale.

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