5
Feb
2012

Hazlitt. Capitolo 23 – L’attacco al risparmio

Per gli economisti classici il risparmio rappresentava la condotta più saggia tanto per gli individui come per gli Stati, ma oggi vengono invece addotti sempre nuovi argomenti a sostegno della dottrina della spesa, in base alla quale il risparmio ostacolerebbe lo sviluppo dell’economia.
L’ingenuo argomento secondo cui chi risparmia non spende e quindi non fa circolare il denaro, fa coincidere il risparmio con una sua forma particolare: la “tesaurizzazione”, intesa come un accumulo di denaro che non viene impiegato in alcuna attività. Read More

4
Feb
2012

Hazlitt. Capitolo 22 – Il miraggio dell’inflazione

La moneta e la politica monetaria sono legate in modo indissolubile al processo economico.
In questo capitolo Hazlitt pone la questione delle ragioni dell’ampio consenso accordato nel corso della storia alle politiche inflazionistiche e alle loro conseguenze, e lo fa sottolineando come la confusione tra denaro e ricchezza sia un classico errore, il quale si trova anche nella Ricchezza delle Nazioni di Adam Smith ed è alla base delle politiche inflazionistiche.
In realtà, la vera ricchezza cresce con il benessere prodotto dalla capacità di produrre e consumare, mentre le illusioni che generano inflazione distolgono dall’analisi dai principi basilari del processo economico. Read More

3
Feb
2012

Uno Stato meno ladro: paghi i suoi debiti come pretende le nostre tasse

Tra le tante condizioni ostili alla crescita del nostro Paese, campeggia un’asimmetria ruggente in Italia, tra ciò che lo Stato chiede alle imprese e ai contribuenti, e ciò che invece lo Stato riserva a sé. Ogni singolo secondo nell’adempimento dei doveri fiscali dovuti allo Stato si traduce in aggi, interessi e sanzioni. La pubblica amministrazione invece non ti paga a discrezione, per mesi e per anni. E tu non puoi farci niente. La dimensione dei ritardati pagamenti non ha una sola stima attendibile, perché la PA si guarda bene dal dare numeri sui propri debiti commerciali. Ma si pensa non sia ormai inferiore ai 70 miliardi di euro. Cinque punti di Pil. Poiché si tratta di una cifra che non solo ammazza imprese a centinaia, ma ha anche un impatto diretto sul totale del debito pubblico, è ovvio che la risposta al problema impone una strategia duplice. Da una parte, si tratta di risolvere l’oscena asimmetria nei rapporti tra creditori e debitori, se uno dei due è pubblico. Dall’altra, di cambiare strada nella gestione del debito pubblico in quanto tale, il peggior nemico della solvibilità e della crescita per l’intero sistema-Italia. Si può fare? Certo che sì. Read More

3
Feb
2012

Hazlitt. Capitolo 21 – La funzione del profitto

L’avversione ideologica al profitto è in contrasto con la sua utilità reale per l’economia.
Una funzione fondamentale del profitto è quella di orientare e incanalare i fattori produttivi, in modo che la produzione dei vari beni sia conforme alla domanda. Per quanto preparato, nessun funzionario pubblico può risolvere in maniera discrezionale questo problema, mentre soltanto i prezzi liberi e i liberi guadagni consentono alla produzione di raggiungere il suo massimo livello, ponendo rimedio più rapidamente di ogni altro sistema alla scarsità. Read More

2
Feb
2012

Contro la crescita, l’imposta sulla finanza

Il presidente Sarkozy, in vista delle imminenti elezioni ha deciso di introdurre la “famosa” e fumosa Tobin Tax o tassa sulle transazioni finanziarie.

E proprio ieri sul primo quotidiano economico italiano, il Sole 24 Ore è uscito un articolo a firma del Commissario Europeo alla Finanza, Algirdas Semeta a favore di questa nuova tassa che avrebbe, a suo dire, degli effetti miracolosi per la crescita.

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2
Feb
2012

Hazlitt. Capitolo 20 – “Quanto basta per riacquistare quel che si è prodotto”

Hazlitt contrappone la nozione medievale di prezzi e salari “giusti” (ripresa da alcuni economisti moderni) e quello di prezzi e salari funzionali, elaborata dagli economisti classici. Purtroppo la nozione dei salari funzionali è stata riformulata in forma corrotta dai marxisti ed è nata una “scuola del potere d’acquisto”, secondo cui gli unici salari a funzionare, cioè a evitare crisi economiche sistemiche, sono quelli che consentono all’operaio di “riacquistare il prodotto del suo lavoro”. All’interno di questa prospettiva saranno giusti quei datori di lavoro che rispetteranno questa condizione, ma rimane ben poco chiaro come si possa stabilire quando il lavoratore è in grado di “riacquistare ciò che egli produce”. Read More

1
Feb
2012

Giustizia sempre più cara … e c’è chi ne approfitta

Rivolgersi ad un Giudice per domandare Giustizia costa caro: in base al valore della controversia si deve versare anticipatamente un “contributo unificato” (cfr. art. 13 del D.P.R. 115/2002) che, a seconda del tipo di procedimento e del tipo di Giudice, per il primo grado va da un minimo di € 18,50 ad un massimo di € 4.000,00 (fino al 05.07.2011 andavano da € 16,50 ad € 2.000,00, poi aumentati dall’art. 37 c. 6 lett. f del D.L. 98/2011); la “Legge di stabilità” per il 2012 ha ulteriormente elevato l’importo del balzello del 50% per il grado di appello portandolo da un minimo di € 27,75 ad un massimo di € 6.000,00 e del doppio per i ricorsi davanti alla Corte di Cassazione portandolo da € 37,00 ad € 8.000,00 (art. 28 c. 1 lett. a della L. 183/2011).
Pazienza! Significa che, … Read More

1
Feb
2012

Il localismo protezionista delle Nazioni Unite

Il belga Olivier De Schutter è lo Special Rapporteur delle Nazioni Unite on the right of food. Pochi giorni fa è intervenuto su Poverty Matters, l’ottimo blog del Guardian sostenuto dalla Bill & Melinda Gates Foundation, che rappresenta una delle finestre più complete ed aggiornate sulle crisi alimentari globali, proponendo obiettivi ambiziosi:

E’ necessaria una risposta immediata per evitare una devastante crisi alimentare. Nel rispondere, però, dobbiamo anche ridefinire lo stesso vocabolario delle crisi alimentari. E’ il nostro stesso sistema alimentare globale ad essere in crisi.

Secondo De Schutter le crisi alimentari, come la grave carestia che ha colpito recentemente il Corno d’Africa, non sono eventi estremi, ma la regolare manifestazione di un sistema alimentare in crisi. L’approccio, vagamente malthusiano, è suggestivo, e peraltro molto popolare tra le organizzazioni sovrannazionali: se non si riconoscono gli elementi che rendono in qualche modo prevedibili le crisi, e non si interviene per tempo, si finisce per intervenire quando ormai è troppo tardi, con politiche di emergenza necessariamente inadeguate.

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1
Feb
2012

Hazlitt. Capitolo 19 – L’azione sindacale fa crescere davvero i salari?

I sindacati svolgono una funzione utile e legittima, ma il loro potere di elevare i salari è sopravvalutato, proprio mentre è sottostimata l’efficacia del fattore che in realtà è il più determinante: la produttività.
Quando i sindacati riescono a imporsi senza rivendicare l’efficienza produttiva dei loro iscritti, ma usando la loro forza politica o la loro posizione strategica, arrecano complessivamente un danno alla società e ai lavoratori. Read More