16
Feb
2012

“Classe dominante”, di Angelo M. Codevilla – recensione

“Nel breve periodo la country class non può che affidarsi ai Repubblicani, ma i candidati repubblicani e le loro idee e posizioni sono risultati perdenti […] Nel lungo periodo la country class non è disposta a sostenere un partito che intende cooptare i rappresentanti del popolo nella classe dominante”.

 

Mentre si svolgono le primarie del Partito Repubblicano e si avvicinano le elezioni presidenziali, il libro Classe Dominante di Angelo Codevilla (Grantorino libri, 2011, con postfazione di Alberto Mingardi) offre una visione critica della sempre più indifferenziata e autoreferenziale classe politica americana. Read More

16
Feb
2012

Distribuzione locale gas: se il decreto liberalizzazioni protegge gli incumbent pubblici

Con la conversione in legge del decreto “cresci Italia“, anche la distribuzione locale del gas può trovare un assetto compatibile con le regole della concorrenza o, viceversa, potrebbe riprecipitare in un contesto di fatto monopolistico. Lo sapremo tra pochi giorni, quando il Senato avrà deciso se votare a favore o contro gli emendamenti presentati dal senatore Nicola Latorre e altri e dal senatore Enrico Musso e altri, che consentirebbero di bandire gare anche per “sub ambiti”.

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16
Feb
2012

Le esternalità negative delle fonti rinnovabili

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Giuseppe Artizzu.

Venerdì scorso l’Autorità per l’Energia ha enunciato principi e modalità per assoggettare, in via d’urgenza, le fonti rinnovabili non programmabili (principalmente solare, eolico e idroelettrico ad acqua fluente) ad oneri di sbilanciamento. Gli impianti non programmabili, al pari di quelli programmabili (termoelettrici convenzionali e idroelettrici a bacino), saranno cioè assoggettati a penali per le deviazioni della produzione effettiva da quella programmata (basata necessariamente su previsioni meteo).

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15
Feb
2012

In Spagna, lavoratori pubblici licenziabili! Da noi?

Ha perfettamente ragione il Foglio di oggi. Nessuno in Italia ha mostrato di accorgersi di una delle novità più clamorose della riforma del mercato del lavoro appena varata dal governo Rajoy. Non si è solo ridotta l’indennità economica per i licenziamenti economici non sottoposti al vaglio del giudice – già prima il mercato del lavoro spagnolo come flòessibiolitùà in uscita era assai meglio del nostro attuale  – abbassandola di un quarto a 33 giorni di salario l’anno e per un massimo dell’equivalente di due anni di stipendio invece dei 42 mesi precedenti.  La grande novità è che si è introdotta la possibilità di licenziamento economico dietro versamento di eguale indennizzo e senza filtro giudiziale anche per i dipendenti pubblici! O meglio, per più di un quinto dei dipendenti pubblici, 685mila su 3,1 milioni totali, quelli che hanno un contratti di lavoro equiparato al privato non essendo coperti dalla qualifica di funzionario pubblico. Il criterio è che se un’amministrazione pubblica è in deficit per più di 9 mesi, chi la guida può praticare licenziamenti. Nove mesi! Che ne direste di una misura simile da parte del governo Monti? Perché nessuna misura di energuica ridefinizione del perimetro pubblico è stata sin qui indicata dal governo dei professori? perchè sono tali e quali ai politici di destra e di sinistra? O ci vogliono e ci possono ancora stupire? Read More

15
Feb
2012

La diatriba sul sindaco unico

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Sara Sileoni.

La legge di stabilità ha innovato la disciplina dei controlli sia nelle srl sia nelle spa, introducendo la figura del sindaco unico, verso cui potevano optare i soci, inserendo apposita previsione nello statuto.

Ciò al dichiarato fine di semplificare e ridurre gli oneri per le società, con ciò attuando l’impegno, preso nella famosa lettera indirizzata alla Comunità europea, ad “ispirare i controlli sulle imprese a criteri di semplicità e proporzionalità per evitare duplicazioni e sovrapposizioni che possano recare intralcio al normale esercizio delle imprese”.

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14
Feb
2012

La Grecia in fiamme, la democrazia in pericolo

Partiamo da un’affermazione del sindacato della Polizia greca: “devono essere arrestati i membri della Trojka internazionale UE – FMI”.

Potrebbe sembrare una barzelletta, ma così non è, purtroppo. Gli scontri di Atene di ieri hanno mostrato al mondo che la Grecia non è solo sull’orlo del baratro economico, ma anche civile.

Scontri durissimi e incendi che hanno illuminato il cielo di Atene.

Durante le proteste e il lancio di molotov si sono viste bandiere tedesche con il simbolo nazista bruciare.

Sono davvero i tedeschi i cattivi della situazione?

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14
Feb
2012

I due SuperMario: qualche obiezione. Si può?

Dal numero di Tempi in uscita

Viviamo settimane in cui è obbligo di buona educazione affermare e ripetere che la BCE con la sua LTRO – sta per Long Term Refinancing Operation, le aste straordinarie di liquidià a scadenza triennale, bassissimo interesse e collaterali accettati da BCE a maglie iperestese di bassa qualità solvibile, la prima tenuta a inizio anno e la seconda prevista per fine febbraio – abbia di fatto sopperito a tutto ciò che la politica europea rinvia e rifiuta di are. La Bce di Mario Draghi avrebbe dunque trasformato l’euroatmosfera dei mercati da depressa a sostenuta. Come l’altro Mario, il premier Monti, con l’operatività del suo governo avrebbe energicamente allontanato dall’Italia il sospetto di prestarsi per ignavia e inerzia a essere il detonatore dell’euro, dotato di ben altra carica esplosiva e di contagio della piccola Grecia, che vale il 2% scarso del Pil dell’eurozona e il 4% dell’eurodebito. Contrastare queste opinioni largamente diffuse, e ripetute come mantra dai media italiani, espone al forte rischio di apparire nostalgici del governo precedente. Ma come sapete e qui ho più volte scritto in tempi non sospetti, non è il mio caso. Lo premetto perché spero di non essere equivocato, nel sostenere che si tratta in entrambi i casi di esagerazioni. Read More

13
Feb
2012

Aggiungi un posto a tavola: se lo Stato s’invita da solo, no grazie.

Agricoltori vs industria. Frutta e verdura vs snack. Magro vs grasso. Ormai il dibattito sul junk food sembra tutto incentrato sulla dicotomia tra quanto è sano e magro e quanto, all’opposto, è nocivo e grasso, come se fosse sempre possibile definire in modo chiaro e univoco la collocazione di ogni cibo all’interno di questa o quella categoria. Nonostante ciò, è comunemente accettato credere e dire che grasso è sinonimo di colpa e, quindi, va punito. Read More