8
Mar
2012

Gli hamburger asseteranno il pianeta?

Scriveva ieri Fulco Pratesi sul Corriere della sera che, secondo lo studio Global Monthly Water Scarcity (dell’università olandese di Twente, Nature Conservancy, Water Footprint Network e Wwf internazionale), in 201 su 405 bacini idrografici nel mondo si registra una periodica scarsità idrica. A fronte di questa carenza è però in aumento la domanda, per via della crescita demografica e delle attività agricole in espansione, che sarebbero responsabili di un’impronta idrica del 92% a livello globale. Rientra nel campione dell’indagine anche il fiume Po, dove il settore agricolo preleva circa il 70% della portata.
Read More

7
Mar
2012

TAV, Brindisi etc: la natura mistico-identitaria della scelta altero-civiltaria

Stamane a radio24 puntata dedicata all’addio all’Italia di British Gas, dopo 11 anni attesi invano per far partire il rigassificatore di Brindisi su cui si era impegnata. Nel Galles un impianto analogo, di cui nello stesso 2001 è iniziata la procedura autorizzativa, è attivo da 5 anni. Puntuali, da coloro che hanno obiettatato all’impianto tra VIA, impugnative e inchieste amministrartive e giudiziarie, le osservazioni di non capire che il problema era “ben altro” di quello da me sollevato. Cioè dell’impossibilità per un Paese serio di poter continuare a decidere con un complesso di norme tanto scassate, senza tempi certi, con la tutela dei terzi aperta a qualunque grado del procedimento. E’ un argionamento che vale anche per la TAV, come pert tutte le diverse 331 opere pubbliche di ogni tipo a cui nelle diverse regioni italiane si dice no no e poi no da anni e anni. Read More

7
Mar
2012

I dubbi sui soldi facili BCE-Draghi

Da Panorama Economy

Ora  che la BCE di Mario Draghi tra gennaio e febbraio con le due maxi aste di liquidità sembra aver placato la domanda a breve dei mercati se l’euro fosse dotato sul serio di un’istituzione capace di esprimere in tempi rapidi la piena e inequivocabile volontà di rendere disponibili strumenti finanziari adeguati a fronteggiare qualsiasi necessità per quanto estrema, pur di impedire il collasso dell’euro, per molti osservatori anche per l’istituto centrale europeo è tempo di interrogarsi sulle politiche non ortodosse che ha intrapreso. Per la FED, il dibattito è aperto da tempo. Per la BCE, ci ha pensato la Bundesbank ha squarciare il velo del consenso. E’ ovvio che ai più sembrino obiezioni  accademiche e lussi da teoreti, rispetto all’esigenza di far scendere gli spread salvando insieme le banche, ed evitare il collasso del credito come degli Stati. Tuttavia è bene non perdere di vista i complessi problemi posti da politiche monetarie “creative”. Read More

6
Mar
2012

Euro TAV Parade

Dopo aver sentito molte opinioni dei NoTAV e dei SiTAV credo sia venuto il momento di accantonare almeno per un attimo i giudizi per mettere in primo piano fatti che siano sintetizzabili attraverso numeri. Propongo pertanto un  esercizio di confronto a livello europeo tra tre grandi opere di trasporto che collegano coppie di paesi: due esistono da tempo e di esse sappiamo con precisione quanto sono costate e quali livelli di domanda soddisfano, la terza è il progetto di nuovo collegamento italo-francese del Fréjus  noto col nome di TAV. Le due opere internazionali sono l’Eurotunnel, che non ha bisogno di presentazioni, e l’Oresund Link, collegamento fisso sia ferroviario che stradale tra Svezia e Danimarca, costituito da un ponte, un’isola artificiale e un tunnel. Read More

6
Mar
2012

Sarò minoritario, ma l’IMU-CEI è un errore irrisolto di Stato

La vicenda “Imu ecclesiastica” mi ha lasciato molto amaro in bocca. Lo dico da vecchio laicone che ha poi riaggiustato le sue convinzioni, senza per questo diventare beghino né oltranzista all’opposto. Di fatto, il partito anticlericale per pregiudizio e non per giudizio ha vinto come aveva vinto in Europa, visto che la minaccia d’infrazione in Europa dagli anticlericali italiani è nata. Ok, ci può stare per chi sia convinto che in Italia vi sia ancora un  problema di eccessiva invadenza ecclesiastica: a me sembra roba risolta decenni fa, con buona pace del recente libro scritto da Sergio Romano e da suo figlio Beda. Come di tanti laici osservanti in servizio vigile permanente effettivo, che rispetto perché lì è stata la mia scuola di formazione anche se ho dismesso le armi. Solo che grazie a questa pressione Monti e ministri suoi hanno finito per partorire un pastrocchio. Un errore di Stato dovuto alla solita sete inconsulta di entrate. Riepilogo ciò che non mi convince affatto, perché non credo che la vicenda sia finita. Read More

5
Mar
2012

L’odore dei soldi e il male oscuro dei partiti – di Pier Luigi Petrillo

Riceviamo e volentieri pubblichiamo di Pier Luigi Petrillo.

Siamo alle solite: scoppia lo scandalo (Lusi in questo caso) e tutti urlano, prendono le distanze, si vergognano e, soprattutto, sembrano finalmente accorgersi – stupiti come un bimbo che vede la prima neve – che manca trasparenza nei bilanci dei partiti. Oibò, che sorpresa! Così, per fare fronte a questa nuova ondata di moralismo, fioccano le idee geniali (tradotte in disegni di legge) come quella di permettere alla Corte dei Conti di controllare i finanziamenti alla politica.

Read More

4
Mar
2012

La TAV non supera il Thatcher test

Dopo il tunnel (virtuale) tra il Gran Sasso e il CERN di Ginevra, trafficato da una miriade di neutrini, un altro tunnel  è ritornato al centro dell’interesse dell’opinione pubblica, quello della TAV Torino-Lione, contestato con metodi ragionevoli dagli abitanti della Val di Susa ma anche da frange estremiste la cui protesta spesso non disdegna dallo sfociare in atti violenti o comunque inaccettabili quali blocchi stradali e ferroviari. Di fronte a progetti come questo non dovrebbe  essere tuttavia difficile conseguire il consenso di gran parte dell’opinione pubblica nazionale: basta dimostrare che il gioco vale la candela, nel caso specifico che i treni futuri valgono la costruzione dei nuovi binari e che in conseguenza i nuovi binari varranno di più dei soldi necessari a costruirli. Read More

4
Mar
2012

Novità Monti per gli Studi di Settore

Il Decreto Monti di fine anno ha introdotto rilevanti modifiche peggiorative al regime degli studi di settore (D.L. 201/2011, convertito nella L. 214/2011), già in parte modificati (sempre in senso peggiorativo per i Contribuenti) dalla manovra estiva del 2011 (cfr. art. 23 del D.L. 98/2011, convertito nella L. 111/2011): come a dire “cambia il direttore d’orchestra, ma la musica è sempre la stessa”; aumenta solo l’intensità e fa male alle orecchie!
Ormai è un atteggiamento cronico: salvare l’Italia o incentivare la crescita in Italia passa attraverso la solita tiritera della “lotta all’evasione” che si traduce sempre in Read More