14
Mar
2012

Ohoh, anche Berlino fallisce l’obiettivo di deficit…e se in Francia…

Leggete qui. Der Spiegel ci informa che  anche la rigorosissima Germania fallisce i suoi obiettivi di rientro del deficit pubblico. per carità, è pora roba nel 2011, quando secondo autorevole Isttuto di Colonia per la Ricerca Economica sono in realtà stati adottati tagli reali solo di 4,7 miliardi di euro rispetto ai 6,1 annunciati. Ma per il 2012 ne mancano ancora più della metà dei 19,1 miliardi annunciati, mentre il budget per il 2013 è previsto entro fine di questo marzo, e dei tagli pluriennali annunciati per l’anno a venire meno di un terzo sono stati identificati e predisposti. Ci sono due modi di guardare alla cosa. Il primo è accusare i tedeschi di due pesi e due misure, visto che la Spagna  che ha sfondato di 2,5 punti di Pil il limite del 6% di deficit pubblico previsto per il 2011 dal programma pluriennale di rientro, all’Ecofin appena concluso è stata costretta a scendere nel 2012 al 5,3%, il che implica altri 3,2 punti di Pil di tagli e aggravi fiscali anche quest’anno, dopo due anni in cui la Spagna ha varato quattro manovre molto ma molto restrittive. Il secondo è quello di tenere gli occhi aperti su che cosa succede alle presidenziali elezioni francesi, primo turno il 22 aprile e ballotaggio due settimane dopo. La domanda che vorrei farvi, prima di dirvi come la penso io nei prossimi giorni, è questa: preferireste una vittoria del socialista Hollande che annuncia la riscrittura del trattato franco-tedesco e quella del fiscal compact in nome di più Stato e più deficit rispetto al suo rientro brutale e rapido? In questi giorni, ho scoperto che a tifare Hollande in Italia sono tanti, sia a sinistra uil che è ovvio a partire da D’Alema, sia a destra anche se non lo dicono, sia tra chi a prescindere dalla scassatissima politica italiana pensa invece che comunque il fiscal compact non risolve niente, e poiché la LTRO della BCE è un palliativo per prendere tempo ma non risolve i problemi, tanto vale che qualcuno dia una botta al rigore oland-finnic-tedesco. Sono curioso di sapere comma la pensano i lettori del nostro blog.

13
Mar
2012

Viva Pizzetti, lo Stato fiscale è neototalitario

Sia lode e gloria al giustissimo allarme lanciato ieri dal garante della privacy, Francesco Pizzetti, a chiusura del settennato del suo incarico. Pizzetti insegna diritto costituzionale – ho dato l’esame con lui, a Torino –  e l’impronta liberal-cristiana ne ha sempre ispirato la dottrina.  Lode e gloria a lui che afferma finalmente come sia giusta sì la lotta all’evasione fiscale, ma che «siamo in presenza di strappi forti allo Stato di diritto e al concetto di cittadino che ne è la radice». Perché «è proprio dei sudditi essere considerati dei potenziali mariuoli. È proprio dello Stato non democratico pensare che i propri cittadini siano tutti possibili violatori delle leggi. In uno Stato democratico, il cittadino ha il diritto di essere rispettato fino a che non violi le leggi, non di essere un sospettato a priori. Per questo è importante che si consideri questa una fase di emergenza dalla quale uscire al più presto. Se così non fosse – ha concluso – anche lo spread fra democrazia italiana e democrazie occidentali sarebbe destinato a crescere». In piccolo, lo ricordo tutte le mattine agli ascoltatori di radio24, e spesso c’è chi dice che difendo gli evasori. Il solo fatto che lo Stato abbia inculcato tale riflesso condizionato, per cui ogni misura finisce per essere buona purché l’erario incassi di più, testimonia il rischio strisciante di diventare sudditi prima nella psiche, e poi di fatto. Read More

13
Mar
2012

Cina in deficit commerciale. NON una buona notizia

E se avviene un imprevisto nuovo, cioè è la Cina a lasciarci in braghe di tela deragliando dal ruolo di traino dell’economia mondiale? C’è un dato che ha fatto trasalire l’intero mondo avanzato, appena aveva tirato un sospiro di sollievo al venir meno dell’ipotesi di un default incontrollato della Grecia con incorporato rischio di break up dell’euroarea. Si tratta del deficit commerciale della Cina nei primi due mesi del 2012: qualcosa a cui il mondo non era preparato, e che ha fatto risalire a picco il coefficiente di rischio implicito in ogni modello di trading mondiale. La bilancia commerciale cinese nei primi due mesi dell’anno ha registrato un passivo di 4,2 miliardi di dollari. E’ qualcosa di assolutamente stupefacente, non si vedeva addirittura dagli anni Ottanta.Tuttavia, i classici critici della Cina come origine di tutti i mali farebbero bene a non goire. Al contrario, sono cavoli amari per noi. Read More

12
Mar
2012

Lo Stato Imperialista delle Multiutility e le privatizzazioni-mutuo

Con le ristrettezze di bilancio, le privatizzazioni tornano di moda? La cessione delle aziende di servizi pubblici ai privati, cacciata dalla porta politica del referendum, sembra rientrare dalla finestra delle ristrettezze di bilancio dei comuni. Per fare solo qualche esempio, a Milano si discute della parziale privatizzazione di Sea, a Torino di Gtt, a Roma di Acea (con annesse teorie del complotto), mentre a Genova il tema è tabù per ragioni elettorali ma tutti i candidati sindaci hanno ben presente il dossier su alcune aziende comunali. Intanto tiene banco il dibattito sulla “utility del nord” che dovrebbe coagularsi sull’asse A2a-Iren-Hera-Edipower. Necessità, virtù o illusione ottica?

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11
Mar
2012

Tirannia fiscale: marchiati dall’erario

Come ampiamente riportato dalla stampa di questi giorni, il direttore dell’Agenzia dell’entrate ha esposto, a margine di un convegno, l’idea che i negozianti in regola con l’erario possano applicare un bollino blu sulla vetrina dei loro esercizi commerciali, il quale attesti la loro virtuosità fiscale.
Una sorta di certificazione di qualità, insomma, della posizione contributiva.

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11
Mar
2012

Non c’è limite all’espansione dei mezzi fiduciari – Gerardo Coco

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gerardo Coco.

In questi anni di crisi il lessico finanziario si è arricchito di una terminologia esotica tra cui spiccano gli acronimi QE e LTRO che significano denaro gratis alle banche sull’orlo della bancarotta. Il primo, quantitative easing, tecnica già utilizzata (ma non con questo nome) dalla banca centrale giapponese vent’anni or sono per combattere la deflazione, è stato adottato dalla banca centrale USA dopo il credit crunch del 2009 per ridar fiato all’economia. In base al QE la FED acquistava titoli dal sistema bancario in cambio di denaro fresco. Un’espansione “gratuita” di mezzi finanziari servita a pulire i loro bilanci e salvarle dal fallimento trasferendo le loro perdite nel bilancio della FED che si espandeva, aumentando in proporzione la base monetaria (mezzi di pagamento per effettuare gli scambi). Il QE, che comportava il ribasso del tasso di interesse fino allo zero (che significa, per l’economia, completa distruzione del risparmio e del capitale), ha avuto per effetto l’indebolimento dell’economia e della valuta americana.

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9
Mar
2012

Ryanair e Alitalia. La compagnia low cost rimarrà leader?

È certamente bello santificare Ryanair, ma questa volta i mezzi stampa hanno davvero esagerato. Non che Ryanair non abbia sorpassato Alitalia per numero di passeggeri nel 2011. 28 milioni di passeggeri contro i 25 della compagnia italiana dimostrano l’effervescenza del mercato aereo e del vettore irlandese; quanto per il fatto che si sono riportati i dati della compagnia guidata da O’Leary senza guardare neanche il sito inglese del vettore.

Nei giorni scorsi, durante la conferenza stampa della compagnia irlandese ha annunciato lo storico sorpasso. Questo in realtà era atteso da tempo e se non era avvenuto nel 2010 era stato per poco. Si parlava già allora infatti di qualche centinaia di migliaia di passeggeri di differenza.

Molto più importante, ma ha fatto molto meno notizia, è stato il sorpasso di Ryanair nei confronti di AirFrance – KLM nel mercato europeo avvenuto proprio nel 2011. Oltre 76 milioni di passeggeri hanno scelto la compagnia irlandese contro i 75 milioni del colosso franco-olandese. Read More

9
Mar
2012

Abolire la legge sul prezzo dei libri, lo dice anche Pietro Citati

Nel luglio scorso, come IBL e Chicago-blog, ci attivammo per contrastare – anche attraverso una petizione che raccolse al momento dell’invio al presidente della Repubblica circa 1.500 sottoscrizioni – la legge che regolamenta il prezzo dei libri. Tale legge, attualmente in vigore, disciplina la scontistica e regolamenta le promozioni. In sostanza, le novità e la gran parte dei libri in commercio possono essere venduti con uno sconto massimo del 15%. Si tratta dell’ennesima norma che limita la libertà economica, attraverso un controllo dei prezzi. Read More

9
Mar
2012

Ando’ vai se la quotata non ce l’hai?

La conversione in legge del decreto liberalizzazione all’artic. 25 (comma 3, lettera 1) prevede che anche nel settore della distribuzione locale del gas la possibilità di partecipare alle gare sia preclusa agli operatori con affidamenti diretti. Sono escluse le società quotate, così come già prevedeva il decreto-legge n. 138 del 2011 per gli altri servizi pubblici locali. Si tratta di una disposizione normativa limitante della concorrenza e contrapposta agli obiettivi di apertura al mercato del servizio. Read More