17
Apr
2012

Lo Stato è drogato, e Monti lo asseconda

Lo Stato è drogato. Drogato di entrate in crecita, per sostenere spesa in crescita. Come tutti i drogati, concepisce e persegue solo l’aumento delle dosi. Invece, bisognerebbe farlo smettere. Ho sperato che il governo tecnico fosse per lo Stato l’equivalente di San Patrignano, o della comunità di recupero che voi preferite. Invece no. Il governo asseconda il tossicodipendente, invece di contrastarlo e curarlo. Riprova: la delega fiscale approvata ieri.  Read More

14
Apr
2012

“Esosati” e Stato fiscale: eccovi la questione morale

Eccovi servita la “questione morale”. Non c’entra la filippica scagliata contro i tangentisti da parte di chi le tangenti le pigliava dall’Unione Sovietica. Non c’entra neppure la gestione allegra dei soldi pubblici ad opera di quei comitati d’affari che ancor oggi si fregiano, impropriamente, del nome di “partiti”. Da Tangentopoli a Partitopoli sono trascorsi vent’anni ma ben poco è cambiato. I soldi sono troppi, la trasparenza troppo poca.

Non è questa però la “questione morale” di cui voglio parlarvi. Berlinguer la sventolava come pedigree di una presunta superiorità morale, i fatti lo smentirono. Oggi la questione morale riguarda il rapporto tra le casse dello Stato e le tasche dei contribuenti. Se abbandoniamo infatti la mistica dello Stato al pari della sua ipostatizzazione, se in altre parole vediamo nello Stato nient’altro che persone che gestiscono la cosa pubblica con il potere (e che potere!) di decidere quanto prelevare dalle tasche altrui, allora alcune domande s’impongono con urgenza. E’ forse moralmente giustificabile uno Stato che ti toglie quasi la metà di quello che guadagni col tuo lavoro? Read More

14
Apr
2012

Le rinnovabili non sono un derby

di Gionata Picchio e Antonio Sileo

In questi ultimi giorni il dibattito intorno all’incentivazione, che su queste colonne non possiamo non chiamare sussidi, ha avuto largo spazio sui media, superato solo da temi monstre come l’articolo 18. La guerra di cifre che si è scatenata, in tempi ordinari terreno di scontro per gli addetti ai lavori, ha portato i suoi fumi addosso ai consumatori finali, che di certo sanno solo che sono loro a sborsare. Sull’affidabilità, poi, delle stime circa la disponibilità a pagare dei già tartassati per consumare energia verde (o anche acquistare auto elettriche), ci sia consentito per inciso, spesso c’è da dubitare. Come spesso succede è partita la guerra delle cifre, a volte sparate un’ po’ fuori bersaglio come ci hanno ricordato C.Stagnaro e S.Verde. Read More

14
Apr
2012

Obbedienza cieca pronta e assoluta? Mai

My country, right or wrong? Con un accorato articolo di fondo sul Corriere della sera, Dario Di Vico ha voluto ribadire quello che, se si ragiona con la testa dei partiti, è un fatto ovvio: non c’è alternativa al governo Monti. Non esistono altre alchimie parlamentari che potrebbero reggere, tutti temono un “salto nel buio” elettorale, le forze politiche che sostengono Monti non contemplano neppure l’ipotesi di smettere di farlo, in attesa della sospirata revisione della legge elettorale. Che, per inciso, sarà probabilmente cucita addosso a uno schema di nuova grande coalizione, post-voto.

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14
Apr
2012

L’isola italiana dei tesorieri

“Rinunciare all’ultima tranche dei rimborsi elettorali? Impossibile, i partiti chiuderebbero”.  (On. Misiani, tesoriere del PD)

Il Fatto Quotidiano del 14.4.2012: Lega Nord e Italia dei Valori hanno annunciato che non prenderanno l’ultima tranche dei soldi dovuti dallo Stato. Il Partito democratico non può farlo: “Abbiamo speso tutto” ha confessato chi gestisce le casse democratiche.

“…. le donazioni da privati sono poche. I cittadini hanno molta poca propensione a donare ai partiti, anche per effetto del logoramento del rapporto con la politica”.  (On. Misiani dal Fatto Quotidiano del 14.4.2012)

Possiamo a questo punto ipotizzare un’intervista a un imprenditore immaginario in stile Misiani:

“Rinunciare all’ultima tranche dei fondi pubblici? Impossibile, l’azienda chiuderebbe. … i ricavi da privati sono pochi. I consumatori hanno molta poca propensione a spendere in favore delle nostre aziende, anche per effetto del logoramento della fiducia nel nostro settore”. 

Insomma la domanda non c’è più ma noi (partiti) abbiamo comunque bisogno di tanto denaro perché abbiamo un elevato livello di spese. Ma non avevamo già sentito una teoria del genere?

“Avevamo bisogno effettivamente di tanto denaro perché abbiamo un alto tenore di vita”. (Sig.ra Tarantini, da L’Espresso del 4.9.2011)

13
Apr
2012

IMU, Accise, IVA. Bye bye Italia.

Tasse, tasse e ancora tasse. Non era ancora finita la paura per una nuova tassa di due centesimi sugli SMS, che sembra arrivare una nuova stangata sulla benzina.

Il finanziamento alla protezione civile dimostra che il Governo è in grado di agire solo da un lato: quello delle entrate. La spending review del Ministro Giarda serve a ben poco, se ogni volta che si parla di manovre finanziarie, si sentono solo nuove tasse.

In questo caso la proposta è quella di aumentare di cinque centesimi l’accisa sui carburanti. Un’altra volta, dato che negli ultimi dodici mesi gli incrementi delle tasse sulla benzina hanno portato il prezzo vicino ai 2 euro al litro.

È mai possibile che si agisca sempre dal lato dell’entrate e mai da quello delle uscite? Read More

13
Apr
2012

Finanziamento pubblico ai partiti: serviva decreto, tagli e altra visione

Mi pare singolare e stupefacente, che il trio A-B-C Alfano Bersani Casini possa davvero pensare di uscire come si è letto dalla crisi verticale di credibilità del finanziamento pubblico ai partiti dopo l’uno-due Lusi-Belsito. Far restare i contributi intatti per almeno qualche anno, certificazione esterna dei bilanci, e barocca commisisone fatta da presidenti di Corte dei Conti, Cassazione e altri pennacchi di Stato con sanzioni affidate però ai presidenti delle Camere cioè a uomini politici, è a mia modestissiam opinione ri-di-co-lo. Io, al posto di Monti, sarei intervenuto per decreto legge tagliando i contributi, e senza ledere le prerogative dei partiti. Aggiungo due considerazioni su come dovrebbe funzionare un “altro” sistema, rispetto allo schifo di questi anni, avvenuto in pieno disprezzo del referendum e del voto degli italiani in materia, nel 1993. Read More

13
Apr
2012

L’autoesclusione dell’Italia dal brevetto unitario

Un freno allo sviluppo economico del nostro paese e una ulteriore possibilità perduta

di Antonio Salerno e Serena Sileoni

L’Unione europea si sta muovendo rapidamente verso l’istituzione del Brevetto Unitario, un titolo brevettuale valido in tutti gli Stati dell’Unione, che porterà molti vantaggi alle industrie europee che più investono nel settore della ricerca.

L’Italia e la Spagna, determinate a difendere la lingua nazionale nel contesto del Brevetto Unitario, hanno presentato ricorso alla Corte di giustizia, rimanendo così escluse dalle possibilità di sviluppo economico che l’adesione al Brevetto comporta.

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12
Apr
2012

Finanziamento pubblico ai partiti, una modesta proposta

(originariamente pubblicato su Libertiamo)

L’accordo sui finanziamenti pubblici raggiunto dai partiti sembra servire a poco. Le regole sulla trasparenza che verranno scritte in queste settimane danno l’illusione di tenere a bada l’opinione pubblica senza toccare i portafogli dei partiti. Difficile che i partiti arroccati in Parlamento rinuncino loro sponte al bottino che gli è garantito dalla legge sui rimborsi elettorali.

La linea scelta, tuttavia, stride troppo con l’esigenza avvertita dal paese di rigenerare la classe politica e di restituire la sovranità ai cittadini. L’elevato ammontare dei finanziamenti pubblici ai partiti, impropriamente chiamati rimborsi elettorali, fa gridare vendetta al contribuente. Ma non è solo questione di austerity. Gli elettori chiedono di poter scegliere quale politica ci traghetterà alla terza repubblica.

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