26
Apr
2012

La prossima sfida monetaria – di Gerardo Coco

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gerardo Coco.

Alla radice degli accadimenti mondiali regna l’inaspettato. Ma forse è più esatto dire che l’inatteso accade quando si è distratti.

Il dipanarsi della la crisi europea ha adombrato un avvenimento che preannuncia un cambiamento radicale nell’equilibrio economico mondiale. L’idea eliminare il dollaro dal sistema monetario è nell’aria già da tempo. Ma l’ipotesi avanzata dal FMI e dall’ONU di moneta globale indipendente e espressione di un paniere di divise è irrealistica. Invece è realistico pensare che la nuova valuta globale nasca dall’azione concertata dei paesi emergenti.

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25
Apr
2012

Quando avremo il 25 aprile della libertà economica?

Quanto sono liberi gli italiani oggi? Se si ammette che la libertà economica è una parte importante della libertà individuale (si vedano, ad esempio, le definizioni di libertà economica dell’Economic Freedom of the World 2011 del Fraser Institute: «l’assenza di ogni tipo di coercizione o vincolo alla produzione, alla distribuzione o al consumo di beni e servizi al di là dei limiti necessari agli individui per preservare la libertà stessa»; oppure quella dell’Index of Economic Freedom dell’Heritage Foundation; “la libertà economica è una condizione o stato di essere in cui gli individui possono agire in autonomia mentre cercano sostentamento”), allora lo sono poco. L’Index of Economic Freedom non lascia dubbi in proposito e da un punteggio pari al 58,8% alla libertà economica nel nostro paese: per capirci, siamo al 92esimo posto su 184 nella classifica mondiale e al 36esimo su 43 in quella europea. Read More

25
Apr
2012

Pareggio di bilancio in Costituzione: davvero?

Il 20 aprile scorso il Presidente della Repubblica ha promulgato la legge costituzionale n. 1/2012 introduttiva del pareggio di bilancio in Costituzione, approvata in entrambe le Camere a una maggioranza sufficiente ad evitare l’eventuale referendum. La legge, frutto di un progetto risultante dalla riunione in unico testo di varie proposte, entrerà dunque a breve in vigore e si applicherà a decorrere dall’anno finanziario del 2014.
È una buona notizia, questa novella costituzionale?  Read More

24
Apr
2012

Autorità per i trasporti. Dove?

Entro il 30 aprile il governo dovrà identificare la sede della costituenda Autorità per i trasporti, ed entro la fine del mese di maggio designarne i componenti. Sul Sole 24 Ore di oggi ho sollevato una serie di punti riguardo le scelte iniziali che dovranno definire il perimetro del nuovo regolatore, dalle quali dipenderà, in buona misura, la sua efficacia. Vorrei qui soffermarmi su un aspetto che forse può apparire di dettaglio, ma non lo è: perché non a Roma?

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24
Apr
2012

L’errore sulla spesa che obbliga a una scelta. La mia: né Monti né Montez

Che cosa non funziona, nella linea del governo Monti sulla spesa pubblica? Semplificando, tre cose. Un equivoco sull’obiettivo. Non puntare su una discontinuità profonda. Una grave sottovalutazione delle conseguenze fiscali. Attenti perché per noi ne discendono conseguenze as-so-lu-ta-men-te divisive non solo nel giudizio su Monti. Ma per l’offerta politica attuale. E soprattutto per quella da costruire nei prossimi pochi mesi.

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24
Apr
2012

Snam: privatizzare, privatizzare, privatizzare

Ripubblico su CB un articolo scritto originariamente per Libertiamo.

Quale futuro per Snam? Il decreto liberalizzazioni prevede la separazione proprietaria, con l’obbligo per Eni di scendere al di sotto del 5 per cento del capitale, coerentemente coi requisiti europei del modello dell’ “ownership unbundling”. La questione politica attorno a cui si sta giocando un incredibile scontro di interessi, nell’attesa del dpcm che dovrà regolamentare il passaggio, è in che modo dovrebbe avvenire la transizione. Oggi Snam è per il 51 per cento di Eni, possiede circa il 5 per cento di azioni proprie, e per il resto è in mano al mercato. La capitalizzazione del gruppo è di circa 12 miliardi di euro. La metà delle quote da cedere, dunque, vale circa 8-9 miliardi, se si include il premio di controllo. L’intero processo dovrà svolgersi da qui a settembre 2013.

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24
Apr
2012

Governo Monti: tacchini pubblici spacciati per aquile

Ieri il  Financial Times ha tirato un altro sberlone al governo Monti: fronte, privatizzazioni-liberalizzazioni. Tema: la rete gas di Snam. Il governo preferisce cederla a Cdp, cioè rinazionalizzarla, piuttosto che aggiungerla alla rete elettrica di trasporto in alta tensione di Terna, che nel suo capitale ha decine e decine di investitori esteri. Monti preferisce la veste di ristatalizzatore? E’ veramante singolare. Per certi versi, pazzesco. Come lo è  stato da parte sua chiedere che fossero  i Patroni Griffi, i Terzi, i direttori generali dei ministeri e degli enti pubblici a indicare i tagli da apportare alle loro risorse e perimetro! Significa ignorare l’ABC della fisiologia della PA: non può essere il tacchino a scegliere la data del Ringraziamento!  Da che cosa nasce, questa pessima abbinata di delusioni sul versante liberalizzazioni-privatizzazioni? Read More

21
Apr
2012

Perché non festeggiamo il Giorno della Terra

Domani, 22 aprile, essendo domenica, molti borghesi, scartando i pasticcini, trascorreranno il Giorno della Terra lamentandosi della disattenzione verso l’ambiente, del capitalismo che tutto distrugge e dei pomodori che non hanno più il sapore di una volta. Contemporaneamente, più di 1,3 miliardi di esseri umani passeranno la giornata, come ogni altro fottutissimo giorno, senza poter accendere la luce, perché non hanno accesso all’energia elettrica. Noi dell’Istituto Bruno Leoni siamo con questo 1,3 miliardi di individui, e non ci sentiremo a nostro agio a festeggiare alcunché fino a quando anche loro non potranno godere, come noi, i frutti dello sviluppo economico.

L’Earth Day è stato celebrato per la prima volta il 22 aprile 1970, e da allora si ripete sempre uguale a se stesso, trascinandosi appresso il medesimo cahier de doléance. Ma queste lamentele sono davvero giustificate, e distinguono correttamente cause ed effetti? Qualche esempio preso a caso. I dati con cui giocare, e di fronte ai quali stupirsi, sono qui.

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20
Apr
2012

Spagna, Svezia ed Italia: chi spende di più?

Il titolo di questo articolo è volutamente provocatorio e riprende una pubblicazione di Oscar Giannino di pochi giorni fa proprio su queste colonne. È dunque facile rispondere a questo quesito, ma per molti potrebbe essere anche una sorpresa.

È l’Italia il “Paese della spesa pubblica” e tale livello è molto superiore sia a quello svedese che a quello spagnolo. Come ricorda giustamente e tristemente il prof. Ugo Arrigo la spesa pubblica italiana ha raggiunto il 50 per cento del prodotto interno lordo, ma quest’ultima variabile tiene conto anche dell’economia sommersa. Al netto dell’economia sommersa, circa il 20 per cento del totale, la spesa pubblica italiana ormai supera abbondantemente il 60 per cento.

Un triste primato, perché la Svezia, che per lungo tempo è stata presa come “scusa” o testimonianza ha ormai un livello di spesa molto inferiore a quella italiana. Siamo ormai nell’ordine di 10 punti percentuali di differenza, ma il livello dei servizi è totalmente di un altro “pianeta”.

Cosa si è fatto a metà anni novanta nel paese scandinavo per raggiungere tale obiettivo? Semplice, si è andato verso una riforma della pubblica amministrazione e si è spinto sull’acceleratore delle liberalizzazioni. Ad esempio si decise per una separazione della rete ferroviaria dall’incumbent, ma si introdusse anche il principio della licenziabilità dei dipendenti pubblici.  Read More