30
Apr
2012

Spending review vintage

Nel giorno del debutto della spending review 2012, segnalo la spending review vintage del 1981:

Art. 32 legge 30 marzo 1981, n. 119:
È istituita, presso il Ministero del tesoro, una Commissione tecnica per la spesa pubblica. La Commissione opera, sulla base delle direttive del CIPE con il compito di: Read More

30
Apr
2012

Tagli di spesa, peggio ancora

E’ ‘ peggio di quel che immaginassi. Non soloper i tagli alle spese  c’è il commissario tecnico – al quale faccio gli auguri di cuore, per Bondi inteso come Enrico lavorerei gratis a vita e l’unica cosa giusta è che l’Italia pubblica è fallita con disonore per via della politica come la Parmalat cui si occupò fallì spogliiata da e depredata dai Tanzi –  al governo dei tecnici che così affermano la propria incompetenza o impotenza: come la vecchia Dc,  i ministri tecnici conferiscono a commissari e commissisoni esterne le responsabilità che non vogliono esercitare.  Non solo si conferiscono incarichi esterni a Giavazzi – così la pianta di criticare, ma ben vengano i tagli ai trasferimenti  a fondo perduto alle imprese, su questoi la penso come lui – e Amato – voglio vedere che cosa taglierà ail finanziamento dei partiti, il coraggiosissimo commissario del Psi craxiano che fece finta poi di  non conoscerlo.  Soprattutto, Monti  aggiunge indispettito che l’IMU si può al massimo sostituire con una patrimoniale sulle ricchezze, mica con tagli alle spese, così gli statalisti son contenti e Lerner già inneggia. Da oggi, per chi vuole seguire ls atrada di meno tasse meno spese ogni velo è caduto. Questo governo è politico, e ha deciso di sposare e difendere  lo Stato ladro. E’ un giudizio aspro, me ne rendo conto. Ma la depredazione d’Italia lo è ancora di più. Se Bondi e Giavazzi sono coerenti come spero, pur non avendo responsabilità politiche dirette e dovendo fungere da scudi e parafulmine a difesa di una insospettabile mancanza di decisione, mi auguro facciano proposte toste senza tener conto del premier stizzito e inconigliato a difesa di una spesa e di un fisco indifendibili.

30
Apr
2012

Tagli, che farsa…

Non voglio credere a nessuna delle indiscrezioni che circolano sul Consiglio dei ministri. Se dopo cinque mesi il governo dei tecnici chiama un altro tecnico come Enrico Biondi a occuparsene come commissario straordinario, è una commedia perché Bondi è un tagliatore aziendale eccezionale e io lo stimo e conosco da decenni come uomo integerrimo alieno da interessi impropri pubblici e privati, ma fatto sta che di bilancio pubblico ne sa nulla e dunque per l’ennesima volta si comincia daccapo. Se poi si nomina una commissione, allora è ben noto che in Italia si fa così per rinviare le decisioni. E se poi tutto questo è per 4-5 miliardi e senza restituzione fiscale, passiamo dalla commedia alla farsa e vuol dire che il governo tecnico ha proprio perso il senso della misura, rispetto alle sue esose pretese fiscali che atterrano l’Italia. Per questo dico: no, non ci voglio credere! E aspetto di capire. Ma prima vi avviso. Perché alle farse malriuscite si risponde coi pomodori  tirati sul palco!

27
Apr
2012

TAV: i numeri del Governo non convincono

Da lungo tempo i critici del progetto sollecitavano il governo a presentare una valutazione costi-benefici della nuova linea alta velocità Torino – Lione. Ieri i risultati dell’analisi sono stati resi noti. Come ci si poteva aspettare, la valutazione del governo è di segno opposto a quella, fortemente negativa, formulata tempo addietro da esperti indipendenti. D’altra parte: quale governo avrebbe potuto rendere pubblica una valutazione che contraddiceva una scelta già adottata? Read More

27
Apr
2012

Meno spesa e tasse? Macché, ci sfottono!

La risoluzione con cui Pd, Pd e Terzo Polo hanno accompagnato ieri l’approvazione del Documento Economico-Finanziario del governo è apprezzabile, e insieme è una solenne presa in giro. Così funzionava l’Italia della destra e della sinistra. Allo stesso modo, purtroppo, quella dei tecnici. E una presa in giro è tanto più abominevolmente sanguinosa, quanto più incide una ferita aperta.  Read More

26
Apr
2012

Il ruolo delle multiutilities per l’innovazione – di Mario Dal Co

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Mario Dal Co.

Le aziende di utility hanno un ruolo importante per lo sviluppo dell’innovazione.

Da un lato esse sono interlocutori importanti delle autorità pubbliche e delle amministrazioni locali in particolare. Alle amministrazioni pubbliche le cosiddette multiutility possono veicolare un’offerta di servizi e di soluzioni nella gestione delle risorse (ciclo dell’energia, ciclo dell’acqua, inquinamento dell’aria, trattamento dei rifiuti, inquinamento luminoso) che oggi è ancora molto limitata. Farla crescere significa diversificarla in due direzioni: in orizzontale offrendo nuovi servizi oltre il tradizionale contratto-calore oggi prevalente (con un approccio, appunto, multiutility); in verticale portando competenze consulenziali, dall’energy management a risparmio delle risorse, al public procurement, al life cycle cost. Questi servizi di consulenza sono necessari per garantire efficienza alla pubblica amministrazione; anzi sono assolutamente necessari per una pubblica amministrazione che voglia innovare, cioè che voglia ridurre i propri costi. E’ un’affermazione controcorrente in un fase in cui si spara a zero sulle consulenze.

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26
Apr
2012

La prossima sfida monetaria – di Gerardo Coco

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gerardo Coco.

Alla radice degli accadimenti mondiali regna l’inaspettato. Ma forse è più esatto dire che l’inatteso accade quando si è distratti.

Il dipanarsi della la crisi europea ha adombrato un avvenimento che preannuncia un cambiamento radicale nell’equilibrio economico mondiale. L’idea eliminare il dollaro dal sistema monetario è nell’aria già da tempo. Ma l’ipotesi avanzata dal FMI e dall’ONU di moneta globale indipendente e espressione di un paniere di divise è irrealistica. Invece è realistico pensare che la nuova valuta globale nasca dall’azione concertata dei paesi emergenti.

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25
Apr
2012

Quando avremo il 25 aprile della libertà economica?

Quanto sono liberi gli italiani oggi? Se si ammette che la libertà economica è una parte importante della libertà individuale (si vedano, ad esempio, le definizioni di libertà economica dell’Economic Freedom of the World 2011 del Fraser Institute: «l’assenza di ogni tipo di coercizione o vincolo alla produzione, alla distribuzione o al consumo di beni e servizi al di là dei limiti necessari agli individui per preservare la libertà stessa»; oppure quella dell’Index of Economic Freedom dell’Heritage Foundation; “la libertà economica è una condizione o stato di essere in cui gli individui possono agire in autonomia mentre cercano sostentamento”), allora lo sono poco. L’Index of Economic Freedom non lascia dubbi in proposito e da un punteggio pari al 58,8% alla libertà economica nel nostro paese: per capirci, siamo al 92esimo posto su 184 nella classifica mondiale e al 36esimo su 43 in quella europea. Read More

25
Apr
2012

Pareggio di bilancio in Costituzione: davvero?

Il 20 aprile scorso il Presidente della Repubblica ha promulgato la legge costituzionale n. 1/2012 introduttiva del pareggio di bilancio in Costituzione, approvata in entrambe le Camere a una maggioranza sufficiente ad evitare l’eventuale referendum. La legge, frutto di un progetto risultante dalla riunione in unico testo di varie proposte, entrerà dunque a breve in vigore e si applicherà a decorrere dall’anno finanziario del 2014.
È una buona notizia, questa novella costituzionale?  Read More