6
Mag
2012

“Hunger Games” e i sacrifici umani allo Stato padrone

È da poco uscito nelle sale cinematografiche “Hunger Games”, film tratto dal romanzo di fantascienza di Suzanne Collins. E’ la storia, ambientata in un’epoca futura non meglio identificata, di un gruppo di giovani sudditi di uno Stato molto potente, Panem, in nome del quale vengono sorteggiati per un sacrificio esemplare che serve ad allietare con uno spettacolo crudele gli abitanti della capitale e per manifestare l’incondizionata potenza del governo centrale sulle comunità periferiche e dissuaderle dal ribellarsi.

Il film trasmette un messaggio libertario: se ne è discusso molto negli Stati Uniti. Read More

5
Mag
2012

Ipocrisia o disinformazione?

La recentissima lettera del Direttore Attilio Befera ai dipendenti dell’Agenzia delle Entrate dopo il grave episodio di Romano di Lombardia (BG) (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-05-04/lettera-attilio-befera195251.shtml?uuid =AbgXPqXF) è certamente un atto dovuto del Capo, ma per chi ha a che fare con gli Uffici finanziari dimostra Read More

5
Mag
2012

Spending review? Forse è meglio fare le riforme

È la novità degli ultimi giorni ed ancora una volta è una parola inglese: spending review. Dopo la parola spread che è entrata nei vocabolari di tutti gli italiani in pochi mesi, ora è il turno di un altro termine di origine anglosassone.

Lo spread ha angosciato gli italiani e messo sotto pressione un’intera classe politica, mentre il nuovo termine dovrebbe essere un sollievo per i contribuenti.

Ma è davvero così? Come ci ricorda Oscar Giannino non è tanto il fatto che i tecnici siano commissariati dai tecnici a stupire, quanto il fatto che il Governo Monti ricorda che i tagli non serviranno a ridurre le tasse.

Si parla di meno di 5 miliardi di tagli, su una spesa pubblica che supera il 60 per cento del PIL e che in termini reali sta per abbattere gli 800 miliardi di euro: quisquiglie dunque.

Una cifra irrisoria nei confronti degli italiani che ormai pagano la benzina più cara d’Europa e che molto probabilmente subiranno l’aumento dell’IVA a partire da settembre fino a toccare il 23 per cento. Read More

4
Mag
2012

Bloomberg batte Fornero due a zero

Sono testuali parole pronunciate dal sindaco di New York Michael Bloomberg, il 24 aprile scorso. Per annunciare il veto alle due delibere assunte dal City Council di New York, in materia di salari minimi e aumenti contributivi per migliorar e il mercato del lavoro. Quando le ho lette, ho pensato immediatamente di dedicarle a Elsa Fornero, il ministro del Lavoro. Perché la batteria di pesantissimi aggravi disposti dalla sua riforma per praticamente tutti i canali di ingresso nel mercato del lavoro diversi dall’assunzione a tempo indeterminato, quegli aggravi sono esattamente la stessa cosa e hanno gli stessi effetti di quelli disposti dal Comune di New York a cui giustamente il sindaco Bloomberg si è opposto. Nascono dalla fervida fantasia di politici che pensano di affermare miglior vita e più generosi diritti per i lavoratori, obbligando le imprese ad aggravare il costo e le condizioni d’impiego del lavoro. Per di più, i fervidi idealisti dello statalismo occupazionale di solito si scatenano nei loro interventi aggrava costi esattamente quando le crisi alzano il numero di disoccupati. Con il bell’effetto di accrescerne ulteriormente il numero, distogliendo le imprese a impiegare coloro il cui costo si è alzato per volontà della politica e dello Stato. Ma abbeveriamoci di Bloomberg, per consolarci. Read More

4
Mag
2012

Domenica Armageddon antiMerkel, e noi risaliamo verso 500 di spread

Non abbiamo simpatia per i tassa e spendi, per gli apparati pubblici obesi nella spesa e tossicodipendenti di tasse, cioè “tassicodipendenti” . Non possiamo essere confusi con gli assatanati difensori dello Stato anche quando è pessimo proprietario, pessimo regolatore e peggio che pessimo spenditore e tassatore. Come in Italia. Ma detto che in Italia le cose vanno da farci star male, visto che neanche il governo tecnico ha impresso la svolta che secondo noi serve, temo sia venuto il momento di tirare un bilancio anche fuori da casa nostra. Sulla guida europea di questi anni di crisi. Cioè sulla leadership europea di Angela Merkel. Noi che vorremmo un’Italia capace di tagliare spesa e tasse e di rilanciare produttività nelle aziende come fecero i tedeschi tra il 2002 e il 2007, non abbiamo pregiudizi ostili. Ma va detto: la leadership della Merkel presenta un bilancio pessimo. La colpa non è solo sua. I guai sono quelli dei Paesi eurodeboli, Italia in primis purtroppo ben compresa. Ma la storia a un certo punto compie delle accelerazioni. Che equivalgono a giudizi sui leader. Senza appello. Ecco allora le dieci ragioni più gravi della requisitoria che la storia sta pronunciando su una leadership fallimentare. Quella tedesca, appunto. Read More

3
Mag
2012

Agenzia delle uscite: il tempo è arrivato – di Enrico Zanetti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Enrico Zanetti.

La nomina di Enrico Bondi a supertecnico dei tagli di spesa non sortirà effetti miracolistici se non sarà accompagnata anche dall’attribuzione di superpoteri.

Servono poteri coercitivi, responsabilità chiare e conseguenze sanzionatorie rilevanti e veloci per eliminare sprechi ed inefficienze delle pubbliche amministrazioni centrali e di quelle periferiche.

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3
Mag
2012

Chi vince (e chi perde) al gioco del lotto unico? – di Ivan Beltramba

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Ivan Beltramba.

La Commissione UE vorrebbe che i servizi di trasporto pubblico sia su gomma che su ferro venissero affidati con procedure ad evidenza pubblica, con pubblicazione sulla GUCE (principalmente le Direttive UE 2004/17 e 18, il Regol UE 1370/2007, cd. Settori “speciali” ex –“esclusi”).

Come spesso succede, ogni stato membro “interpreta” queste prescrizioni a proprio modo. In Italia, la materia è demandata agli Enti concedenti il servizio: Regioni (e Province Autonome) per i servizi ferroviari e Regioni/Province/Comuni per i servizi autofilotranviari ed eventuali metropolitane, con ampia facoltà di scelta delle procedure, fino all’affidamento “in house”.

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1
Mag
2012

Per festeggiare il Lavoro, non regalate soltanto Leggi

“In Italia siamo tanto pronti a batterci per le tutele formali del lavoro, per i diritti del lavoratore, quanto pronti a chiudere non uno, ma due occhi su tutto quel lavoro irregolare e su tutte quelle persone che il lavoro non ce l’hanno”. Così ricordava (cito a memoria) Pietro Ichino in una conferenza qualche mese fa. Quello che dovremmo ricordare oggi, nella Festa dei lavoratori, è che tutte quelle tutele formali contenute nelle leggi del lavoro, create per difendere il lavoratore dalla disoccupazione, garantirgli un salario non troppo basso e difenderlo dai “ricatti” del datore di lavoro, semplicemente non sono bastate.  Read More