La terza e ultima puntata dei consigli di lettura per le feste natalizie e per i prossimi dodici mesi da parte di membri del team IBL e collaboratori dell’Istituto
Read MoreLa seconda puntata dei consigli di lettura per le feste natalizie e per i prossimi dodici mesi da parte di membri del team IBL e collaboratori dell’Istituto
Read MoreQuali libri leggere o regalare per ripensare alle ragioni di una libertà così precaria come abbiamo sperimentato nel corso di questi ultimi tempi? Anche quest’anno, membri del team IBL e collaboratori dell’Istituto consigliano alcune letture per le feste natalizie e per i prossimi dodici mesi.
Read Moredi Giovanni Giorgini (professore ordinario di Storia delle dottrine politiche all’Università di Bologna)
Esattamente 120 anni fa, l’11 dicembre 1901, nasceva Michael Oakeshott, uno dei più originali filosofi britannici del Novecento. Ancora poco noto in Italia, la recente pubblicazione della traduzione italiana della sua più celebre opera, Razionalismo in politica e altri saggi (IBL Libri, 2020), segnala un rinnovato interesse per questo autore eccentrico e, sperabilmente, susciterà un certo dibattito sulle sue idee, già controcorrente all’epoca, e oggi ancor più.
Read MoreRiceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Geoffrey Wood
Molti anni fa ho avuto una discussione con Alan Meltzer su come scegliere tra i candidati per l’ammissione ai corsi post-universitari di specializzazione in economia. Alan suggerì di fare una domanda molto adatta a valutare la loro comprensione del pensiero economico, più che la padronanza degli strumenti tecnici.
La domanda, semplicemente, era: “Cosa accadrà alla quantità di un bene venduto quando il suo prezzo sale?”
I banchieri centrali di tutto il mondo hanno dovuto venire alle prese con una versione di questa domanda e molti di loro non hanno saputo rispondere correttamente.
Read MoreA partire da una recente decisione del Tribunale di Milano
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Mario Arbotti
I. Come è noto, le più recenti linee di politica criminale per il contrasto dell’infiltrazione criminale nell’economia lecita paiono aver (almeno in parte) superato l’obiettivo di un’ablazione patrimoniale definitiva coûte que coûte, attraverso la valorizzazione di strumenti maggiormente flessibili in grado di adattare l’intervento preventivo alla specificità della situazione contingente, in una logica di minore invasività possibile della reazione statale.
Read MoreLa digitalizzazione della Pubblica Amministrazione è il santo graal di tutte le riforme finalizzate a migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi pubblici. Lo stesso Piano nazionale di ripresa e resilienza impegna nella PA circa un quarto delle risorse assegnate alla digitalizzazione nel suo complesso (9,75 miliardi di euro su un totale di 40,32).
Se guardiamo la situazione di partenza, vediamo luci e ombre: sotto alcuni profili la nostra PA ha fatto passi da gigante, sotto altri richiede sforzi ulteriori. Che sia la volta buona? Per rispondere, dobbiamo anzitutto capire dove intervenire e come. La Commissione europea da anni pubblica un indice sull’economia e la società digitale, Desi, che misura tanto la diffusione delle nuove tecnologie quanto il loro effettivo utilizzo. Ebbene, il nostro paese è un apparente paradosso: da un lato (e forse contro le aspettative) la PA appare sorprendentemente digitalizzata; dall’altro (e questo conferma l’esperienza quotidiana) i servizi di e-government non sembrano avere quei tassi di utilizzo che ci si potrebbe aspettare. Infatti, la valutazione per quanto riguarda la completezza dei servizi digitali è del 92% rispetto al punteggio massimo, i servizi digitali per le imprese arrivano addirittura al 94%, in entrambi i casi nettamente al di sopra della media Ue. Come si spiega, allora, questo disallineamento tra quello che (apparentemente) è e quello che tutti percepiamo? E come mai, se le cose stanno come sembrano stare, non c’è governo che non metta in campo un proprio programma di informatizzazione della PA?
Read MoreEnrico Letta pensa che l’esito delle consultazioni amministrative nelle grandi città e la sua elezione a Siena siano una conferma della linea che punta alla costruzione di un’area larga a sinistra (con il M5S ridotto a soggetto gregario) in grado di dire agli elettori “o di qua o di là” in contrapposizione al centrodestra. Ovviamente il successo di questa strategia richiede che la nuova alleanza abbia un’agenda autonoma (anche se non contrapposta) rispetto a quella di Mario Draghi e un “pensiero” politico che riscopra i valori “autentici” della sinistra (nonostante che essa abbia vinto grazie ai voti dei quartieri ZTL).
Read MoreL’esperienza della pandemia ci ha costretti a scoprire le opportunità e i limiti della didattica a distanza. Se sapremo farne tesoro, potremo offrire ai nostri giovani un’esperienza formativa migliore e più estesa.
Questo è uno dei campi in cui l’innovazione digitale ha avuto un impatto maggiore e più visibile. Senza le piattaforme online, i ragazzi avrebbero perso letteralmente mesi e mesi di scuola, in una fase dello sviluppo in cui ogni giorno è cruciale. Contemporaneamente, abbiamo potuto cogliere l’importanza della didattica in presenza e, su un piano differente, la pervasività del digital divide che deriva non solo dalle disparità nell’accesso alla banda larga, ma anche nella disponibilità di device adeguati e di competenze digitali.