31
Mag
2012

“Lettere di cortesia” dal Fisco

Stanno arrivando proprio in questi giorni ai Contribuenti alcune lettere con cui l’Agenzia delle Entrate comunica le anomalie riscontrate fra le dichiarazioni annuali dei redditi relative al periodo d’imposta 2010 ed i dati presenti nell’archivio dell’Anagrafe Tributaria: si tratta di ben 300.000 informative per avvertire del rischio di incorrere in accertamenti sintetici sulla base dell’equazione “tot speso nell’anno = tot guadagnato nel medesimo anno” con una tolleranza fino al +20% rispetto al reddito dichiarato (se nel 2010 è stato dichiarato un reddito complessivo di € 25.000,000 non si deve aver speso più di € 30.000,00 altrimenti son dolori!).

E’ l’effetto dell’applicazione Read More

30
Mag
2012

Stato padre? No padrino, alla Coppola

Decine di migliaia di contribuenti italiani stanno ricevendo la lettera dell’Agenzia delle Entrate che vi allego ricopiata sotto. Mentre il governo Monti di fronte al sisma non fa altro che seguire il pessimo esempio dei suoi predecessori, aggiungere una tassa “finta” di scopo sulla benzina che resterà puntualmente incorporata nella fiscalità generale con logica incrementale, come avviene dai tempi della Guerra in Abissinia: una vera e documentata prassi da Stato ladro. Mentre questo avviene, i contribuenti ricevono la lettera su cui vi invito a riflettere. Prima di ogni controllo e accertamento su ciascuno di loro: un invito al ravvedimento operoso offerto dalla normativa fiscale. Un chiaro “avvertimento”: non dite poi che non vi avevamo avvisato. Trovo questa maniera di procedere assolutamente impropria e, per la mia sensibilità, assai grave. Conferma la presunzione d’evasione generale prima di ogbni controllo, è finalizzata alla raccolta di gettito aggiuntivo, e in quanto “ultimo avviso” rappresenta l’adozione da parte dello Stato di prassi mafiose. Capisco che l’Agenzia si sia mossa con l’intento di voler essere e apparire, invece, amichevole. Ma, questa volta, personalmente non posso essere d’accordo. Sono però pronto a a capire come la pensi ciascuno di voi, liberamente potete dire qui che che sono un perfetto coglione, e che in definitiva al più è solo uno spreco di denaro pubblico ma che è sbagliato inalberarsi, perché magari qualche evasore si pente prima ed è meglio così. Ecco la lettera: Read More

30
Mag
2012

Le parole del procuratore di Modena sui capannoni, che orrore

Già stamane nella trasmissione su radio24 ho subito cercato di spiegare l’infondatezza di molte reazioni al sisma emiliano, improntate all’attacco a testa bassa contro gli imprenditori che avrebbero chiamato i dipendenti a lavorare a forza, e natur5almente dopo aver irresponsabilmente risparmiato sui capannoni sbriciolatisi. Ricordo a tutti che quella parte di territorio italiano prima del 2003 non era classificato sismico, ergo per questo si hanno capannoni prefabbricati di costruzione con caratteristiche costruttive di non tenuta al sisma, che in realtà però sono perfettamente in regola. Perché la norma è diventata coattiva solo dopo il sisma in Abruzzo del 2009 ma per le nuove costruzioni, non imponendo di fatto l’adeguamento sismico sul costruito ad eccezione di alcuni casi. La maggior parte delle scuole, palestre ed edifici pubblici ricadono nella medesima situazione. Questi sono fatti, non opinioni, di fronte ai quali il riflesso condizionato ostile all’impresa è invece partito di scatto. Perché è ideologico, non basato su fatti concreti e responsabilità iondividuate. E’ moro anche un’imprenditore, ieri, insieme agli operai. Di fronte a questo, mi ha lasciato stupefatto, scandalizzato e pensoso la dicghiarazione  Il Procuratore capo di Modena, Vito Zincani, nell’annunciare  l’apertura di un inchiesta relativa alle vittime dei crolli avvenuti in provincia di Modena a causa del sisma di ieri. Il Procuratore sui crolli dei capannoni ha detto che la “politica industriale a livello nazionale sulla costruzione di questi fabbricati è una politica suicida”. Bene, c’è già la sentenza. Prima di ogni verifica.  Un ottimo contribuito alla giustizia basata sui fatti e non sulle opinioni. Scusate, lo dico a voce bassa: che orrore.

30
Mag
2012

La Spagna è saltata, l’Italia dorme, l’irresponsabilità impera

In Spagna ieri si è dimesso il banchiere centrrale spagnolo, ma nessun giornale italiano gli ha dedicato una riga. Capisco: il terremoto, i corvi del papa, il calcio marcio, tutto quel che volete voi. Ma Angel Fernandez Ordonez  si è dimesso, anzi è stato sacrificato dal governo di fronte a una richiesta parlamentare di commissione d’indagine sul crac di Bankia, le sette casse di risparmio vicine ai Popolari riunite l’anno scorso per tentarne il salvataggio: invano. E c’è di più. Perché nel frattempo – anche su questo in Italia non vola una mosca, mah – la BCE ha stroncato il piano governativo di salvare Bankia, iniettandovi non 19 miliardi di capitali pubblici – il governo non li ha – ma 19 miliardi di titoli del debito pubblico, per girarli subito come collaterale alla BCE. Ciò che costituisce violazione dell’impedimento al finanziamento monetario del debito, nell’euroarea. Dunque siamo al crac bancario iberico, ed è per questo che oggi lo spread spagnolo è andato verso quota 520, il record per quiel Paese dacché c’è l’euro, e noi siamo a quota 460.  Eppure a nessuno sembra fregare niente. Rajoy punta al ricatto. O Berlino e BCE dicono sì all’eurosalvataggio di Bankia senza passare per la procedura di aiuti EFSF-ESM, che implicherebbe il commissariamento della politica spagnola “alla greca” tramite Trojka Ue-Bce-Fmi, oppure comunque tra poche settimane con la Grecia salta tutto. La stampa tedesca stamane è insorta come un solo uomo. Da Stefan Ruhkamp sulla Frankfurter Allgemeine a Markus Zydra sulla Suddeutsche Zeitung, il coro di stroncature alla mossa del governatore e del governo spagfnolo è unanime. Dovrebbe suonare come un allarme rosso per l’Italia. Domani si tiene l’assemblea Bankitalia. Ma un piano d’emergenza per le banche italiane non c’è. Ed è un grave errore. Read More

29
Mag
2012

Controlli o … razzie?

Che cosa diremmo se venisse disposto che nel corso dell’anno la Polizia Stradale deve effettuare su tutto il territorio nazionale un dato numero di servizi sulla strada per incrementare di un tot percento le contravvenzioni a carico degli automobilisti? Che cosa diremmo se venisse disposto che nel corso dell’anno le Forze dell’Ordine debbono effettuare un dato numero di interventi sul territorio per incrementare di un tot percento le denunce di reato alla Magistratura? Read More

28
Mag
2012

La vera rivoluzione liberista nel mercato del lavoro – di Michele Vangelisti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Michele Vangelisti.
Definire oggigiorno il mercato del lavoro bloccato è quasi riduttivo. Ritenuto da tutti il tema centrale da affrontare e inserito, almeno virtualmente, al primo posto dell’agenda economica del Governo e del Parlamento, resta tuttavia un argomento spinoso per tutti. Sapevamo che una riforma prima del voto amministrativo non sarebbe mai arrivata; sapevamo anche che alla volontà di procedere speditamente palesata dal Governo, col ministro Fornero in primis, si sarebbe contrapposta una resistenza campale di tutte le forze conservatrici di questo paese, tutte pronte ad avanzare proteste o richieste, più o meno condivisibili.
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26
Mag
2012

Tripla C – di Gerardo Coco

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gerardo Coco.

NdR: Per un problema di trasmissione l’articolo era stato inserito incompleto, solo fino al punto in cui dice “si tratterebbe di un altro sopruso”. Il post è stato aggiornato ed è adesso completo.

Buona  parte della stampa non sopporta Germania e tedeschi e ora sembra soddisfatta per il ridimensionamento che il ruolo della Merkel ha subito negli ultimi summit formali ed informali dove sul tema della crescita è stata messa in minoranza dalla maggioranza che si illude di risolvere la crisi europea con gli eurobond.

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26
Mag
2012

La spesa pubblica come variabile indipendente

Se tutti pagassimo il dovuto tutti pagheremmo meno e avremmo servizi pubblici migliori (M. Monti, 17 maggio 2012)

Quanti invece pensano che se tutti pagassimo quanto la legge ci chiede ci sarebbe più legalità ma non pagheremmo neanche un centesimo di meno e continueremmo ad avere gli stessi (scadenti) servizi pubblici? Credo molti. A tutti questi molti che non sono in grado tuttavia di dimostrare la loro pessimistica intuizione segnalo le conclusioni di un corposo studio  pubblicato due settimane fa dal Netherlands Institute for Social Research e il cui titolo è “Countries compared on public performance. A study of public sector performance in 28 countries”. Come si evidenzia nella presentazione: Read More

25
Mag
2012

Il futuro dell’Italia: 3, 2, 1…

L’aspetto positivo degli ultimi eventi – l’astensione, la liquefazione del PDL, il successo grillino – è che qualcosa si sta muovendo nell’ambito liberale, o, per usare un termine meno connotato politicamente e più adatto a descrivere l’eterogenea composizione dei suoi membri, ‘moderato’.

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