7
Giu
2012

Che pena l’Agcom partitica. Banda larga: come ne esce Bernabè?

Le nomine all’Agcom e Privacy fatte dai partiti ieri in Parlamento sono di vecchio, vecchissimo stampo. Purtroppo Agcom è l’Autorità il cui criterio di nomina è il più lottizzatorio, fatto apposta pr “fotografare” gli equilibri parlamentari., non certo per scegliere professionalità e competenze. Perché Agcom per la politica italiana significa da sempre “questione televisiva”, RAI versus Mediaset e vicevers. E,d è ovvio che per tenere le trincee contrapposte occorrono servi fedeli, non esperti del settore. Che schifo. E che pena che i partiti neanche adesso, capiscano che è ora di cambiare se non vogliono essere travolti. E’ anche un peccato per un’altra ragione. In reltà,  non è lo scontro televisivo la questione più delicata che toccherà assai presto sbrogliare all’Agcom. Sulla cosiddetta “banda larga”, nelle ultime settimane si è infatti improvvisamente messo in moto ciò che per anni era rimasto bloccato. Read More

6
Giu
2012

La colpa è nostra, non dell’odiato tedesco, e la pagheremo per 23 anni: se va bene

Ok, la vecchia Europa ci è riuscita. Laddove il caos della finanza ad alta leva del mondo anglosassone aveva atterrito il mondo per tre trimestri, dal crac Lehman fino alla potente ripresa della locomotiva asiatica a metà 2009, e sia pur senza aver adottato da allora regole nuove davvero adeguate al guaio, la vecchia e declinante Europa dopo due anni e mezzo di crisi greca è riuscita a prendersi il posto della dea Ati, la signora della discordia, dell’ira e dei pugni levati al cielo. In poche settimane, a giugno, rischiamo il contagio bancario prima, e l’uscita dall’euro degli eurodeboli uno dopo l’altro. Ma attenti: l’eccesso di debito pubblico è nemico peggiore dell’odiato tedesco che oggi  accomuna tutti i blabla sull’eurocrisi. Read More

5
Giu
2012

Cari canadesi, facciamo cambio: a voi i nostri calciatori, a noi i vostri politici

Nei giorni scorsi si è parlato molto di un possibile trasferimento di Alessandro Del Piero in Canada. L’ex-capitano della Juve è corteggiato dal Montréal Impact, squadra dove giocano altre stelle del calcio italiano come Matteo Ferrari, Bernardo Corradi e Marco Di Vaio. Il Canada è un paese agli antipodi rispetto all’Italia, ma ha avuto una situazione economica per molti versi simile alla nostra. Due decenni fa viveva una crisi del debito causata dalla spesa pubblica fuori controllo, era in profonda recessione e sull’orlo del default. Secondo il Wall Street Journal il debito crescente stava facendo diventare il Canada un “membro onorario del terzo mondo”. In poco tempo il paese invertì la rotta: taglio della spesa, equilibrio di bilancio, riforme e liberalizzazioni portarono in breve ad un boom economico con conseguente riduzione della disoccupazione e rafforzamento del dollaro canadese che raggiunse la parità con quello USA.

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5
Giu
2012

Lo sciacallaggio politico su Rivara

Tra le tante vittime del terremoto in Emilia Romagna, c’è l’impianto di stoccaggio gas di Rivara. Dopo un lungo braccio di ferro con l’amministrazione regionale, il governo ha dovuto cedere bloccando la valutazione d’impatto ambientale. Esultano i verdi e i consueti comitati anti-tutto. Dovrebbero esultare meno i consumatori di gas e tutti coloro che si illudono che in Italia esista qualcosa come lo “stato di diritto”.

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4
Giu
2012

Giudizio tributario: qualche proposta utile.

Il Ministro della Giustizia avrebbe elaborato una serie di misure per accorciare la durata dei processi civili limitando l’accessibilità ai gradi di appello e di legittimità per evitare che i diritti di impugnazione delle Sentenze vengano abusati da parte dei contendenti.
L’occasione è dunque propizia per affrontare anche la questione del decongestionamento del contenzioso tributario nell’ambito del quale il diritto di impugnazione viene molto spesso abusato da parte dell’Amministrazione Finanziaria: anche se vige il principio della soccombenza Read More

4
Giu
2012

Siamo ancora Sudditi. Nicola Rossi racconta la nuova iniziativa editoriale di IBL Libri

C’era una vorta un Re cche ddar palazzo
mannò ffora a li popoli st’editto:
«Io sò io, e vvoi nun zete un cazzo,
sori vassalli bbuggiaroni, e zzitto.
Io fo ddritto lo storto e storto er dritto:
pòzzo vénneve a ttutti a un tant’er mazzo:
Io, si vve fo impiccà nun ve strapazzo,
ché la vita e la robba Io ve l’affitto…»

Giuseppe Gioacchino Belli

 

Cara amica, caro amico,

in un’Italia in cui anche il dibattito pubblico è costantemente condizionato da interessi di breve periodo, sono poche le voci che sanno riportare la discussione sui principi – e trasmettere non solo slogan ma proposte.
Questo è quello che abbiamo sempre cercato di fare con l’Istituto Bruno Leoni. Credo, con un certo successo. Grazie a un team di ricerca competente e capace, l’IBL è diventato un punto di riferimento: per tutti quelli che non si rassegnano al declino italiano.
Ma è venuto il momento di fare un passo in più. In libreria, e nelle librerie che vendono eBook su Internet, trovate un libretto con un titolo inequivocabile: “Sudditi. Un programma per i prossimi 50 anni”. Sono i cinquant’anni che ci legano al bicentenario del nostro Paese. Read More

1
Giu
2012

Eurocontagio, Draghi-Visco e il silenzio della politica

Mario Monti si è finalmente reso conto dell’effetto contagio che da Grecia e Spagna incombe sul sistema bancario italiano. Di stamane è il dato sulla disoccupazione record italiana in epoca euro, al 10,2%. In Germania la disoccupazione giovanile è invece ai minimi record, il 5,4% rispetto al 35% certificato stamane dall’Istat da noi. El Pais riporta stamane che il ritiro dei depositi in Spagna ha segnato quota meno 66 miliardi di euro nel solo mese di marzo. Il Financial Times Deutschland scrive stamane che le autorità tedesche preferiscono tenere la bocca chiusa nell’attesa dell’esito – stasera – del referendum irlandese tenutosi ieri sul fiscal compact, e delle prossime elezioni politiche francesi. Ma il tempo per agire al fine di evitare il contagio bancario è ora, aspettare il post voto greco è molto ma molto rischioso. La novità – comunque positiva – è che la stampa di mezza Europa oggi commenti le proposte avanzate ieri – nel silenzio del governo Monti – dai due banchieri centrali italiani, Draghi parlando la parlamento europeo come presidente BCE, e Ignazio Visco nelle sue prime considerazioni annuali da governatore Bankitalia. Cerchiamo di capire perché è importante quel che hanno detto, innanzitutto per il tempismo, prima ancora di dire la nostra su come la pensiamo. Non come loro, purtroppo. Read More

1
Giu
2012

Lettera Entrate, un bluff a poker – di Enrico Zanetti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Enrico Zanetti.

Le decine di migliaia di lettere inviate in questi giorni ai contribuenti italiani dall’Agenzia delle entrate, recanti “alcuni elementi di valutazione relativi ai redditi dichiarati nel 2011 (anno d’imposta 2010)”, stanno generando molteplici reazioni in coloro che ne sono destinatari e in chi li assiste nel sempre più complesso rapporto con l’Erario.

C’è chi è letteralmente inferocito, chi è significativamente preoccupato, chi è moderatamente perplesso.

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1
Giu
2012

Lo Stato è la volontà generale? Jean-Jacques Rousseau a tre secoli dalla nascita – di Gerardo Coco

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gerardo Coco
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Nel mese di giugno di trecento anni fa, a Ginevra, nasceva Jean-Jacques Rousseau (28 giugno 1712 – 2 luglio 1778). È una ricorrenza importante perché questo grande narratore e filosofo sociale ha, più di ogni altro, influenzato la politica e la cultura moderna. Leggendo le sue opere politiche si capirà perché i punti di svolta decisivi della Storia sono spesso portati da tempeste improvvise. Quella che Rousseau scatenò fu annunciata da un grido: “L’uomo è nato libero ma dovunque è in catene”. È così infatti che si apre il primo capitolo del Contratto Sociale, la sua opera politica più importante. Fu la parola d’ordine del secolo successivo. Marx la trasformò in appello all’azione a dimostrazione di come le frasi roventi agiscono sulle menti più dei ragionamenti e diventino strumenti di potenza in mano a capi politici che se ne servono per influenzare le masse.

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