2
Feb
2022

Linguaggio inclusivo e schwa: perché i liberali non possono rimanere indifferenti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Tim Wörner

Questo articolo comincia con una vicenda accaduta in Germania all’università di Kassel (Assia) nel marzo dello scorso anno, quando uno studente universitario di 20 anni ha ricevuto un voto più basso rispetto alle aspettative per non aver usato un linguaggio inclusivo nel suo compito scritto. Non desta stupore che il fatto abbia suscitato delle polemiche.

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31
Gen
2022

Il divieto di allevamento di visoni e altri animali da pelliccia

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Luigi Mariani, Flavio Barozzi, Giuseppe Bertoni, Alessandro Cantarelli, Francesco Marino e Angelo Troi

Dal testo della Legge di Bilancio 2022 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2021 (Legge 30 dicembre 2021, n. 234, Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024) si apprende l’introduzione del divieto di allevamento degli animali da pelliccia (in proposito si veda il comma 980 della legge suddetta), forse grazioso regalo natalizio per le associazioni “animaliste”. Al riguardo riportiamo il comunicato dell’AIP – Associazione italiana Pellicceria, pubblicato come avviso a pagamento sul Corriere della Sera di Venerdì 24 dicembre:

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31
Gen
2022

Il piano strategico nazionale per l’intelligenza artificiale

INNOVA-TECH
tuttoèdesign

L’intelligenza artificiale è oggi un fattore centrale che rappresenta un tassello essenziale per l’economia. Nel prossimo futuro l’IA fornirà sempre più opportunità in diversi ambiti. In questo quadro è evidente come l’ecosistema italiano sia oggi ancora poco attrattivo, per questo l’Italia ha varato il Programma Strategico per l’Intelligenza Artificiale 2022-2024.

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27
Gen
2022

Come risolvere la crisi dei prezzi dell’energia?

Meno moralismi, più economia
Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Bruno Prior.

La crisi dei prezzi energetici è un problema d’ordine economico, non morale.

Si tratta di allineare la domanda e offerta di vari prodotti. Il fatto che alcune persone ne possano soffrire non ne fa un problema che può essere risolto moralizzando. Le opzioni per alleviare le sofferenze sono tutte nell’ambito dell’economia: migliorare l’efficienza o le misure di welfare o garantire un’offerta abbordabile.

Non è neanche un fallimento del mercato. Il mercato sta continuando a funzionare secondo i suoi meccanismi. L’offerta è diminuita rispetto alla domanda e ciò ha comportato un aumento dei prezzi. Essi indicano non solo che dobbiamo contenere la domanda, ma anche che l’offerta supplementare sarà preziosa e che vi è del potenziale per esplorare delle alternative che possano sostituirla.

Come dovremmo reagire quando i prezzi ci lanciano segnali allarmanti?

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24
Gen
2022

Per una nuova destra?

L’erratico atteggiamento tenuto dal centrodestra in occasione delle elezioni del Presidente della Repubblica ha rafforzato una sensazione già nota. Pur scontando una stolida opposizione da sinistra e la presenza di certi ingombranti nomi, infatti, la coalizione tra Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e partiti minori non sembra essere riuscita a capitalizzare la posizione di pole position da cui pure partiva, così suggerendo di essere sempre più soltanto un cartello elettorale, e sempre meno un progetto, un programma, un’idea. Alberto Mingardi, scrivendo sul Corriere della Sera, ha inquadrato i termini del discorso osservando, per l’appunto, che «non è questione di saper prendere voti», bensì di «assenza di una prospettiva, di un nucleo di principi attorno ai quali provare a raccogliere persone. Il centrodestra ha i suoi gruppi sociali di riferimento, interagisce con chi li rappresenta, presta ascolto alle loro istanze ma raramente offre loro un orizzonte, un’idea del loro posto nel mondo e in Italia. A furia di evitare di porsi il problema, il centrodestra rischia di ritrovarsi sempre nelle medesime condizioni. Un perpetuo ’94, in cui non mancano i consensi ma non si sa come incidere sul Paese e sui suoi apparati». 

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19
Gen
2022

La DAD e il futuro della scuola. Suor Anna risponde

Concordo con l’analisi fatta dal signor Degli Esposti (A cosa serve la scuola in presenza?), d’altronde da mesi andiamo ripetendo che il Covid ha accelerato alcuni processi già in atto da tempo, facendo emergere tutti i limiti di un sistema scolastico che tende ad alimentare le disparità fra il Nord e il Sud. Credo doveroso ripetere alcuni passaggi ormai storici proprio per pensare che sia possibile avere in Italia una scuola di qualità perché equa che ritorni ad essere un ascensore sociale.

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