1
Ago
2012

Fermare il declino: i libri da leggere

Si può arrivare a una diversa offerta politica in Italia partendo da alcuni libri, invece che dagli arabeschi bizantini della maggioranza ABC che sostiene Monti, e di Grillo e Di Pietro che l’avversano? Si può eccome. Anzi, talvolta si deve. Vi spiego dunque come e perché l’appello che ho firmato insieme ad altri 240 accademici, professionisti, manager, imprenditori ed esponenti di associazione società civile, appello che insieme a 10 punti programmatici trovate su www.fermareildeclino.it con indicate le modalità di adesione e sostegno – appello che NON è “mio”, NON significa che farò politica, NON è al servizio di Confindustria, NON è turboliberista, perché è solo un primo passo compositorio insieme a cofirnmatari che provengono da altre culture, per verificare se sia possibile dar vita a un’aggregazione per meno debito pubblico e senza patrimoniale e meno spesa con meno tasse per crescere –  nasca in alcuni dei promotori, o comunque sicuramente in me, anche e  proprio dalla lettura di alcune opere. Che vi caldeggio di prendere in mano, nel caso appello e programma vi lasciasse, com’è legittimo, incerti o delusi. Read More

1
Ago
2012

Ilva, fermiamo l’autodistruzione

L’immagine dei dirigenti Ilva tradotti come delinquenti all’interrogatorio mi ha provocato uno sturbo. Ma sono convinto che polemizzare contro la magistratura sia un doppio errore: non solo serve a niente, ma fa psssare dalla parte del torto. Cerchiamo dunque di svolgere ragionamenti fondati sul caso ILVA-Taranto. Anche se i Riva ai domiciliari dopo i miliardi che hanno investito anche nella compatibilità ambientale mi appare come la perfetta fotografia di un Paese che si prende a calci da solo. Read More

31
Lug
2012

Caro Milton, cento di questi giorni

Oggi, come ricordato da Luciano Capone nel precedente post, era il centesimo anniversario dalla nascita di Milton Friedman: l’Istituto Bruno Leoni, in collaborazione con l’organizzazione Atlas, ha voluto rendere omaggio al grande economista organizzando una commemorazione in suo ricordo presso la liquoreria pasticceria Marescotti di Genova. A ricordare il contributo del premio Nobel, il professore di economia politica della Facoltà di Economia di Genova, Giovanni Battista Pittaluga, e il professore di Economia presso la New York University, nonché nota firma del blog Noise from Amerika, Alberto Bisin. Read More

31
Lug
2012

Buon compleanno, Milton

Il 31 luglio 1912, esattamente 100 anni fa, nasceva a Brooklyn Milton Friedman. Per coloro che hanno del liberalismo la concezione come di un club esclusivo di grandi borghesi, riesce sempre misterioso che il figlio di due poveri immigrati dall’Europa orientale sia diventato il più grande difensore dell’economia capitalista nel Novecento. Tutto il contrario del grande “riformatore” del capitalismo, John Maynard Keynes, figlio di un economista di Cambridge, studente delle esclusive università di Eton e Cambridge e frequentatore dei circoli più “in” dell’epoca.

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31
Lug
2012

Spending review: vietato scrivere Aspirina

In una lunga seduta notturna del 27 luglio scorso, la Commissione bilancio del Senato aveva approvato, rimettendolo all’aula, il seguente emendamento al disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini (cd. decreto spending review): Read More

28
Lug
2012

Nasce “Fermare il declino”: l’interpretazione autentica

Stamane su sei giornali – il Fatto, ilFoglio, il Sole 240re, Messaggero, Mattino, Gazzettino – è uscita una pagina a pagamento con il manifesto di cui sono promotore insieme ad altri 240 cittadini italiani, accademici, manager, professionisti, imprenditori, esponenti della società civile e di associazioni culturali ed economiche. Il manifesto rinvia al sito www.fermareildeclino.it, dell’associazione ALI – Alleanza Impresa Lavoro, sul sito trovate dieci punti programmatici, modalità di adesione e sostegno anche finanziario. Ovviamente la stampa presenta l’iniziativa alla sua prima uscita dandone le interpretazioni più varie: “la lista di Giannino”, “gli amici della Marcegaglia”, “i turboliberisti”, “manifesto ultraliberal col giallo Marcegaglia”. Ecco a voi allora una piccola guida con l’interpretazione autentica, da parte di chi è stato in prima fila nell’idearla, promuoverla e nella fatica volontaria che tocc fare per animarla e d’ora in poi, speriamo, farla crescere. Vorrei che mi credeste quando dico che: NOn cambio mestiere, NOn penso a una cosa mia e tagliata -figuriamoci! – su di me. La situazione italina è troppo seria, per mettersi a giocare ai piccoli Napoleone. Ergo, qualche istruttivo chiarimento, che non è solo mio personale, ma condiviso parola per parola dalla pattuglia dei promotori. Read More

27
Lug
2012

Germania 2012. Il mito dell’organizzazione e quello del caos — di Angelo Spena

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Angelo Spena.

Tornando da un breve viaggio, in cui non ho notato niente di particolare, mi sono domandato cos’abbia di speciale la Germania contemporanea che la renda un modello per molti.

Di speciale, non sono riuscito a trovare nulla. Anzi alcuni aspetti del carattere tedesco, l’introversione, l’attenzione maniacale ai dettagli, il culto del gruppo paiono stemperati nell’almeno apparente multiculturalità della vita quotidiana, soprattutto fra i giovani e negli eterogenei ambiti urbani.

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26
Lug
2012

Impresa privata e Sistema pubblico. Quando il cavallo non deve più trainare il carro — di Massimo Brambilla

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Massimo Brambilla.

L’Italia è sempre stata un Paese complesso da raccontare. Le sue mille contraddizioni, la presenza di tradizioni culturali diverse e poliformi la rendono difficilmente descrivibile a chi la osserva dal’esterno. Nel nostro paese convivono da sempre una profonda etica del lavoro quasi calvinista con una visione dello Stato borbonica, clientelare ed assistenzialista.

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25
Lug
2012

Mr Costato goes to Rome

Primo produttore nazionale di farine con Grandi Molini Italiani, Antonio Costato è un imprenditore veneto, del genere che frequentano più i mercati che i salotti. Nel 2008 gli è capitato quasi per caso di fare il vicepresidente di  Confindustria, “avevano bisogno di qualcuno da qualificare come veneto. Presero me perché nel corso della mia breve carriera confindustriale non avevo fatto in tempo a farmi conoscere”. Read More