6
Set
2012

Strategico a chi? – di Massimo Brambilla

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Massimo Brambilla.

Ci sono parole che più di altre si prestano ad occultare la realtà per perseguire interessi personali più o meno confessabili. Una di queste è “strategico”, un termine di cui sono soliti avvalersi i supporters dello stato pervasivo ogni qual volta si pensa di dismettere le partecipazioni dello Stato e degli Enti Locali definendo le stesse come appunto strategiche e pertanto non dismettibili.

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5
Set
2012

Realizzazione e finanziamento di infrastrutture idriche – di Nicola Saporiti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Nicola Saporiti.

Mentre in Italia i comitati promotori del referendum del 2011 chiedono a gran voce al Governo disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico, in Spagna ci si accorge che realizzare opere idriche tramite appalti gestiti da enti pubblici finisce per costare il 30% in più dell’importo di aggiudicazione d’appalto.

Secondo quanto pubblicato dal quotidiano El País, questo è il poco rassicurante risultato di un’analisi del Ministerio de Agricultura, Alimentación y Medio Ambiente (MAGRAMA) sugli appalti condotti da enti pubblici quali la direzione per le opere idrauliche dello stesso Ministero, da autorità di bacino e società pubbliche di acquedotto tra il  2004 ed il 2012.  È da notare che nel 2011 entrò in vigore una nuova legge, fortemente osteggiata dai costruttori, che poneva un tetto del 10% alle cosiddette “modifiche” prezzi per i contratti di opere infrastrutturali.

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4
Set
2012

Aritmetica di un salvataggio – di Gerardo Coco

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gerardo Coco.

Quando la BCE tra il mese di luglio 2011 e il mese di febbraio 2012 ha immesso nel sistema bancario europeo 1,3 trilioni di euro (in soli nove mesi!) per soccorrere il sistema bancario (espandendo così il suo bilancio a tre trilioni, una cifra ben superiore al PIL tedesco) avrebbe dovuto essere chiaro che l’estrema gravità della crisi europea non solo era di molto superiore a quella di cui i leader europei parlavano, ma che fino ad allora avevano mentito sulla reale esposizione dei paesi membri che ha reso la crisi irreversibile. Non è l’euro ad essere irreversibile come dice il governatore della BCE, ma la sua crisi.

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3
Set
2012

Manovra sui farmaci: pillola difficile da mandar giù

Capita di rado che un manager di una multinazionale del farmaco intervenga nel dibattito pubblico. Lo ha fatto di recente Pierluigi Antonelli, presidente di Msd Italia e Chairman dello Iapg, denunciando come il settore farmaceutico sia in balia di riforme normative continuamente modificate: l’incertezza regolatoria impedisce di programmare le attività di ricerca e sviluppo in un settore dove il progresso è economicamente e socialmente strategico e desiderabile. Read More

3
Set
2012

Acciaio, atto secondo – di Lucia Navone

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Lucia Navone.

Oggi a Campiglia Marittima, in provincia di Livorno, soffia il maestrale. E quando è maestrale da quassù si può vedere l’isola d’Elba e oltre, fino alla Corsica. Un’immensa distesa di campi con al centro la vecchia centrale dell’Enel (ora spenta), dove dopo gli uliveti, i vigneti e la piana agricola di Venturina, ci sono i grandi impianti della Lucchini con il fuoco della cokeria e il fumo dell’altoforno.

Impianti dove, negli anni d’oro, lavoravano diecimila, dodicimila operai, rimasti oggi poco più di tremila. In quest’autunno che si preannuncia caldo sul fronte occupazionale anche la Lucchini di Piombino (gruppo Severstal) vedrà ridurre del 20% la propria forza lavoro perché, dicono, “il settore siderurgico è in crisi e in Italia manca una politica industriale”.

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3
Set
2012

Carbosulcis, il teatro dell’assurdo – di GB Zorzoli

Ripubblichiamo questo articolo di GB Zorzoli, comparso sull’edizione odierna della Staffetta Quotidiana .

Non fosse per il dramma di 463 lavoratori (e delle loro famiglie) che vedono a rischio il posto di lavoro, la vicenda della Carbosulcis potrebbe essere assimilata a una piéce del teatro dell’assurdo o, per quanto riguarda la mia esperienza professionale, anche a un remake di un film di successo, “Ritorno al futuro”.

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2
Set
2012

Anidride solforosa e politica

Anidride solforosa e politica, questi i due semplici ma insuperabili problemi che caratterizzano la miniera di Nuraxi Figus e la stessa Carbosulcis. Questi i due motivi per cui, pur con rispetto e dispiacere, non riesco a essere troppo solidale con i minatori sardi asserragliati a 373 metri di profondità; ci sarebbero anche le modalità della protesta ma si tratta di un altro discorso.

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31
Ago
2012

Accise carburanti: per limite il cielo?

Sterilizzare le accise sui carburanti è uno dei mantra più ripetuti dalla politica italiana, quando è in animo di fare promesse populiste che verranno disattese prima ancora di essere dimenticate. Non si sottrae il governo tecnico guidato da Mario Monti che ancora una volta, complici i prezzi record del pieno, garantisce che “si stanno valutando” misure del genere. Peccato che la sterilizzazione sia – nell’ordine – complicata, inutile e dannosa.

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31
Ago
2012

Perché fermareildeclino si può e si deve – di Alessandro De Nicola

Questo testo è stato pubblicato su L’Espresso del 30 agosto 2012.

Nelle pieghe dell’estate della crisi, si è infilata la pubblicazione di un Manifesto sottoscritto da sette promotori (tra cui, oltre a Boldrin, Brusco, Giannino, Moro, Stagnaro e Zingales, anche chi scrive) e 250 primi firmatari, esponenti di quella che si suole chiamare la “società civile” (espressione un po’ stucchevole, ma che aiuta a semplificare). Il manifesto si intitola “Fermare il declino” e si articola in un ulteriore decalogo di 10 proposte, sintetiche ma nette.

In buona sostanza, il manifesto parte dalla premessa che, salvo alcune eccezioni individuali, la classe politica emersa nel 1992-1994 ha fallito. Inoltre, constata che in Italia non esiste un’offerta politica adeguata per coloro i quali si richiamino ai principi di merito, concorrenza, trasparenza, mercato, legalità, libera iniziativa e reclamino meno spesa pubblica, meno debito e meno tasse.

Le 10 proposte cercano di indicare percorsi chiari affidandosi anche ai numeri: ridurre la spesa pubblica per un ammontare pari al 6% del PIL in 5 anni e nello stesso periodo le imposte per un valore pari al 5% del PIL, abbattere il debito pubblico attraverso vere dismissioni sia di immobili che di aziende pubbliche, liberalizzare l’economia, sostenere i redditi di chi perde il lavoro e non le imprese decotte e così via (si può consultare tutto sul sito www.fermareildeclino.it). Read More