Perché Hollande non può dirsi sorpreso del suo declassamento — di Emmanuel Martin
Questo articolo è stato originariamente pubblicato sul quotidiano “Il Foglio” del 22 novembre 2012.
Moody’s ha declassato la Francia da AAA a Aa1, mantenendo un “outlook negativo” sul paese, a causa delle “sfide strutturali” di Parigi – perdita di competitività, mercato del lavoro rigido, squilibri fiscali – e della sua esposizione alla crisi europea attraverso i meccanismi di salvataggio comunitari e i suoi istituti di credito.
Quella presa dall’agenzia di rating potrebbe sembrare una decisione che genera confusione. C’è infatti chi aveva pensato che nelle ultime due settimane il presidente della Repubblica, François Hollande, avesse impresso una svolta di 180 gradi rispetto alle politiche annunciate in campagna elettorale. Per Moody’s però queste recenti misure “è difficile che siano di portata sufficientemente vasta per rilanciare la competitività”.