3
Dic
2012

Internet, occhio a Dubai dove si decide di libertà e OTT

Amici della rete, occhio a quel che succede a Dubai dal 3 al 14 dicembre. L’ITU, Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, riunisce in sessione i suoi 193 Paesi membri, e tra le mille altre cose ha all’ordine del giorno un paio di proposte che potrebbero scardinare alcune delle regole che sin qui hanno presieduto alla libertà della rete. In teoria tutto il mondo libero dovrebbe fare blocco comune, contro le proposte dei “cattivi”. Ma il diavolo vuole che a fianco dei maggiori controlli nazionali sulla libertà di traffico ci sia anche una proposta che fa gola alle grandi telcos europee, e cioè che gli Over the Top paghino nazionalmente per il traffico che originano dagli USA. Vedremo se la libertà occidentale farà fronte comune, oppure se le grandi compagnie telefoniche romperanno la linea, in nome dei propri bilanci. Read More

3
Dic
2012

L’Italia dovrebbe chiedere aiuti e dire sì al veto Ue sui bilanci

Il dibattito politico, le primarie delPd e l’autodafé del Pdl e Berlusconi oscurano sui media ogni attenzione sui temi dell’eurocrisi. E’ un errore. L’Italia si compiace del suo corridoio basso di spread.  Come fosse acquisito per sempre.  Come il debito pubblico non stesse ancora salendo, per effetto del mix sbagliato di politiche fiscali seguite da centrodestra e tecnici, in totale continuità e con cosneguente maggior perdita di Pil e reddito.   L’Italia dovrebbe chiedere essa per prima gli aiuti europei secondo lo schema OMT varato da Draghi: sono totalmente d’accordo con l’analisi e la proposta di Luigi Zingales.  E non mi persuade affatto il no di Monti alla proposta tedesca, avanzata al Consiglio europeo del 18 ottobre scorso. Il veto europeo ai bilanci nazionali è concetto che andrebbe appoggiato, non respinto. Read More

3
Dic
2012

A Torino un pieno senza accise — di Davide Mazzarelli

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Davide Mazzarelli.

Domani il Tea Party Piemonte offre la benzina al netto delle accise: un gesto simbolico contro il governo e per sensibilizzare i cittadini-automobilisti

Martedì 4 dicembre a Torino, presso il distributore “Tamoil” in Corso Svizzera 184, dalle ore 10.00, il Tea Party Piemonte e la sua giovanissima coordinatrice Giulia Bonaudi – in collaborazione con l’associazione “Insieme è domani” – ha deciso, in segno di protesta nei confronti di questo governo, di non far pagare agli automobilisti le accise sul carburante*.

Read More

3
Dic
2012

Con Bersani, vincono patrimoniale e vecchi apparati

 

In molti ci avevamo sperato. Eccome. Ma Matteo Renzi ha perso. E’ stato molto coraggioso, ha posto i due problemi giusti. La necessità di una discontinuità seria rispetto ai vecchi apparati, figli dell’evoluzione diretta dal pci nella doppia matrice cultural-politica e organizzativista, e intorno ai quali si sono accampati nel tempo anche i più degli ex margheritici, per rendita di posizione. E un secco no alla patrimoniale di Bersani-Vendola, una svolta per il merito anche nella pubblica amministrazione. Ma la reazione degli stati maggiori centrale e periferici del Pd è stata durissima. Tutte le regole delle primarie sono state congegnate a questo scopo. Confermare in Bersani il principio dell’unzione carismatica dall’alto, a costo di respingere migliaia e migliaia di elettori nuovi che appoggiavano Renzi per ragioni esattamente opposte. Quali conseguenze, ora?

Read More

3
Dic
2012

Spagna e Italia, lo spettro farlocco della sanità “privata” – di Lucio Scudiero

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Lucio Scudiero

La scorsa settimana le dichiarazioni del presidente del Consiglio, Mario Monti, avevano richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica italiana sulla necessità di trovare un modello sanitario economicamente sostenibile. Una banalità – a dire il vero – contro la quale l’intellighenzia di sinistra unita aveva prontamente protestato, al grido di «Allarme, allarme, il governo privatizza la Sanità». Un bluff, chiaramente, che riporta la memoria indietro ai referendum sciagurati di un anno e mezzo fa, quando per non “privatizzare” l’acqua gli italiani mandarono al macero una normativa partorita nel solco delle leggi europee che avrebbe consentito di affidare i servizi pubblici locali attraverso meccanismo di competizione. Read More

29
Nov
2012

Tasse à la carte – di Massimo Famularo

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Massimo Famularo.

A prima vista, leggendo  l’intervento di Warren Buffet su Repubblica dello scorso lunedì (l’originale era stato inizialmente pubblicato sul New York Times) sembrerebbe che l’oracolo di Omaha (come talvolta viene chiamato il magnate che da molti anni è  ai primi posti nella classifica di Forbes degli uomini più ricchi del mondo) sia d’accordo con i sostenitori italici del tassa e spendi.

Read More

29
Nov
2012

Per l’Ocse debito/Pil oltre il 130%. Come nel 1919

Pochi giornali hanno dato oggi adeguato risalto alle previsioni dell’Ocse sull’economia italiana nel triennio 2012-14.  Tra esse la più preoccupante è che per effetto della mancata riduzione del disavanzo pubblico (causata dalla recessione prodotta dalle manovre) il rapporto debito/Pil continuerà a crescere sino a valori mai registrati nella storia della Repubblica e visti in un solo periodo in quella del Regno d’Italia. Già nel solo 2012 del governo tecnico il rapporto sale di ben sette punti percentuali in un solo anno: dal quasi 121% del 2011 al quasi 128%. E l’anno prossimo sfonderà il 130% per portarsi nel 2014 al 132%. L’unica volta nella storia d’Italia in cui raggiunse e superò tale valore fu nel 1919,  come si può vedere dal grafico sottostante. Non è il caso allora di rottamare l’Agenda Monti prima che sia troppo tardi? Read More

28
Nov
2012

La “sindrome spagnola” e altri pericoli per l’Italia

Lo spread migliora e i Governi europei tirano un sospiro di sollievo.

L’accordo sul debito greco ha dimostrato la volontà dell’Eurogruppo di puntare sull’Euro, mentre la Spagna arriva finalmente a richiedere l’aiuto e il salvataggio europeo per le proprie casse di risparmio.

I trentasette miliardi di euro che arriveranno direttamente dall’Europa nelle casse di Bankia, Caixa Catalunya e le altre due casse di risparmio regionali nazionalizzate dal Governo spagnolo aiuteranno ad alleggerire la posizione finanziaria di questi istituti bancari che navigavano a vista.

Era prevedibile che il leader spagnolo Mariano Rajoy arrivasse a richiedere ufficialmente l’aiuto europeo dopo le elezioni catalane. Si voleva infatti eliminare il pericolo di utilizzare il “fallimento spagnolo” in ottica nazionalista catalana. Tre giorni dopo l’esito che ridimensiona il partito nazionalista CIU al Governo della Catalogna, è arrivato dunque puntuale l’aiuto europeo. Read More