19
Dic
2012

AMA Roma S.p.A.

Proseguiamo con la pubblicazione settimanale dei contributi più significativi a Wikispesa, l’enciclopedia sulla spesa pubblica italiana collaborativa e liberamente modificabile – e alla cui crescita tutti i lettori di Chicago-Blog sono invitati a partecipare.

 

AMA Roma S.p.A. è una società italiana che opera nel settore dei servizi ambientali. È la public utility del Comune di Roma per la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, per l’espletamento dei servizi cimiteriali e per il mantenimento del decoro urbano (pulizia delle strade, dei bagni pubblici, disinfestazioni, cancellazione delle scritte vandaliche ecc.), operando anche conto terzi. [1]

Il bilancio dell’Azienda ha conosciuto il suo anno più nero nel 2008, quando la perdita di esercizio era di 256 milioni 996 mila 777 euro [2]: il direttivo di AMA S.p.a., per scongiurare il collasso finanziario, azzera quindi il capitale sociale contravvenendo a precise norme legislative. [3] Read More

18
Dic
2012

Riequilibrio modale: cosa (non) può insegnarci la Svizzera

Sono in molti, in Italia ma non solo, a considerare il sistema ferroviario svizzero un modello di eccellenza. Eco della proverbiale puntualità elvetica è giunta fino in quel di Cupertino: i programmatori di Apple hanno deciso di riprodurre l’orologio che campeggia nelle stazioni della Confederazione sull’iPad. L’ammirazione sembra essere fondata su solide basi: sia in termini qualitativi che quantitativi l’offerta di servizi per passeggeri e merci non ha probabilmente eguali in Europa.

L’esempio svizzero può quindi essere preso come riferimento per valutare in quale misura una politica di forte sostegno al trasporto ferroviario, che ne elevi significativamente le prestazioni, possa modificare la scelta del modo di trasporto da parte di persone e imprese e contribuire al cosiddetto riequilibrio modale

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17
Dic
2012

La vistosa mano della politica (2/2) – di Nicola Saporiti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Nicola Saporiti.

La puntata di Report di domenica 2 dicembre[1] ha presentato ai telespettatori un secondo caso di come la vistosa mano della politica interferisca con le attività economiche del nostro paese, ignorando gli interessi dei contribuenti.

L’accordo bilaterale tra il nostro Ministero per lo Sviluppo Economico ed il Ministero delle Miniere e dell’Energia della Repubblica Serba prevede la realizzazione di nuovi impianti idroelettrici e l’importazione in Italia di energia da fonti rinnovabili al fine della sua contabilizzazione nell’obiettivo stabilito dalla Comunità Europea.[2]  Questo accordo, stabilisce che una società privata Italiana (SECI Energia) ed una società pubblica Serba (Elektroprivreda Srbije) costituiranno una joint venture per la realizzazione e la gestione degli impianti, da cui il nostro paese acquisterà energia per 15 anni ad un prezzo di 150 €/MWh.

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17
Dic
2012

Miserabile a chi? Gérard Depardieu e l’elusione fiscale

Torno ancora a parlare di elusione fiscale. Questa volta abbiamo da imparare persino da un francese: sebbene di solito l’oltralpe non sia esattamente considerato il regno della disobbedienza civile e dell’orgoglio capitalista, questa volta dobbiamo a Gérard Depardieu, volto simbolo del cinema francese, un’altra storia di Atlanti che scrollano le spalle e decidono di non accettare prima l’esproprio e poi la demolizione morale che lo stato sanguisuga destina ai più produttivi fra i cittadini.
Prima di riportarvi una traduzione (a cura del blog Economia e Libertà) della lettera di Dépardieu al Journal du Dimanche, un po’ di contesto. Dépardieu è celeberrimo attore e imprenditore di successo. Per anni ha restituito parte della fortuna che gli era capitata alla società in cui era nato: pagando tasse pari all’85% del suo reddito al governo francese, offrendo opportunità di lavoro e contribuendo alla diffusione nel mondo dell’immagine di grandeur del suo paese. Read More
15
Dic
2012

Il Gosplan della sanità

L’ultimo regolamento sui nuovi standard ospedalieri previsto dalla spending review sa di vecchio. Nel testo si definiscono i nuovi standard per posti letto ospedaliero, in un’ottica di pianificazione centralizzata a scapito della libertà di scelta del paziente. A una prima occhiata, il provvedimento parrebbe ragionevole: non si parla forse da anni di razionalizzare la rete ospedaliera? Read More

15
Dic
2012

Alcuni chiarimenti sul recente andamento dell’orologio del debito

Nel corso del 2011 e del 2012 il nostro paese ha contribuito in maniera sostanziale al fondo EFSF (il c.d. fondo “salva stati”) conferendo oltre 20 miliardi di euro nel 2012 (erano 3,1 nel 2011 e 0 nel 2010 – Bollettino statistico bankitalia, pag 11, tav.4, serie S441461M), il grosso dei quali versati a marzo e aprile. Inoltre a ottobre e novembre Banca d’Italia ha rivisto al rialzo le stime del debito dal 1997 al 2005, eseguendo la decisione Eurostat del 31 luglio 2012 che ha previsto  inclusione debiti commerciali PA ceduti a intermediari finanziari con clausola pro soluto.

Queste voci “straordinarie” hanno comportato la sottostima del nostro “orologio” che effettua le sue stime sulla base dei dati degli ultimi 15 anni. Al netto di questi eventi imprevedibili, l’orologio stima l’ammontare del debito con un margine di errore inferiore all’1 per cento.

Dove siamo diretti: a Dicembre, come di consueto, il Tesoro effettua delle operazioni di riacquisto dello stock di debito (“buy back”), riducendo l’ammontare. Ne consegue che l’orologio GIRERÀ AL CONTRARIO, riducendo lo stock di debito da oltre 2 mila miliardi a circa 1990, una riduzione pari a circa 1 miliardo l’anno! Non sappiamo se anche quest’anno il Tesoro effettuerà operazioni di buy back – quel che è certo e che a gennaio il debito riprenderà a crescere – l’Epifania tutte le feste si porta via, purtroppo.

14
Dic
2012

La vistosa mano della politica (1/2) — di Nicola Saporiti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Nicola Saporiti.

La puntata di Report di domenica 2 dicembre 2012[1] ha presentato ai telespettatori due esempi lampanti di come la vistosa mano della politica nelle attività economiche del nostro paese, con le dita tozze e l’orologio d’oro, persegua egoisticamente i propri interessi, danneggiando i contribuenti.

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14
Dic
2012

Google, la concorrenza fiscale e l’orgoglio di essere capitalisti.

In un recente intervista l’executive chairman di Google, Eric Schmidt, ha commesso due peccati: si è dichiarato capitalista, “fieramente capitalista”, e si è rifiutato di sottostare alla retorica dell’evasore fiscale come parassita.

Diversi governi europei, a cominciare dall’Inghilterra e dall’Olanda, si sono lamentati del fatto che il motore di ricerca riuscisse ad evitare di pagare una cifra intorno ai due miliardi di dollari globalmente attraverso la creazione di sussidiarie alla Bermuda, dove il regime fiscale è notoriamente meno penalizzante di quello europeo. Questo ha causato un’ondata di indignazione generale, cavalcata dai politici di entrambi i fronti con l’accusa di “immoralità”. Una cosa a cui noi italiani, abituati a farci dare dei parassiti da una classe politica che ci ha bruciato il futuro, non faremmo nemmeno caso e subiremmo passivamente. Read More