23
Gen
2013

Trambus Open S.p.A

Trambus Open S.p.A., società del Gruppo ATAC[1] del Comune di Roma, nasce nel 2003 dall’incontro di Trambus S.p.A., che gestisce sul territorio romano i servizi di Trasporto Pubblico Locale, e Les Cars Rouges – leader a Parigi nella gestione dei servizi turistici con autobus scoperti. [2]  Read More

22
Gen
2013

Se il controllore non può controllare – di Vitalba Azzollini

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Vitalba Azzollini.

Le opinioni sono espresse a titolo personale e non coinvolgono in alcun modo l’ente di appartenenza (Consob)

Si è avuto modo di esporre come la trasparenza delle partecipazioni rilevanti nelle imprese editrici costituisca il punto di forza del complesso normativo – in particolare della disciplina antitrust specifica nonché delle leggi in materia di finanziamenti statali per il settore editoriale – disposto dall’ordinamento a garanzia della libertà di stampa e del pluralismo delle fonti e come la tutela di tali valori, fondamentali in ogni sistema democratico, richieda di evitare fenomeni di concentrazione e di favorire la presenza di più soggetti nel panorama informativo.1 Read More

21
Gen
2013

Oscuri strumenti di trasparenza – di Vitalba Azzollini

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Vitalba Azzollini.

Le opinioni sono espresse a titolo personale e non coinvolgono in alcun modo l’ente di appartenenza (Consob)

Vi sono ambiti nei quali più che in altri la trasparenza delle informazioni relative ai soggetti che ivi operano è un obiettivo rilevante in funzione della tutela degli interessi coinvolti.

Nel settore della stampa tale obiettivo è quanto mai importante anche in considerazione del sistema normativo che il legislatore ha predisposto a garanzia della libertà di informazione (art. 21 Cost.), attiva e passiva, e delle limitazioni cui ha assoggettato la libertà di iniziativa economica privata (art. 41 Cost.) al fine di garantire la concorrenza, intesa quale pluralità delle fonti di pensiero.

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18
Gen
2013

La lezione del Giappone – di Gerardo Coco

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Gerardo Coco.

Il 2003 è cominciato davvero male. Il nuovo primo ministro del Giappone Shinzo Abe ha annunciato al mondo la sua ricetta per rilanciare il paese e innalzarne lo standard di vita: svalutare lo yen. Alla grande, naturalmente e attraverso un’aggressiva politica monetaria. La notizia è importante perché, siccome nel mondo tout se tient, la decisione si ripercuoterà soprattutto sui paesi più fragili in questo momento, Europa e Stati Uniti. Le svalutazioni, infatti, equivalgono a misure protezionistiche che portano sempre a ritorsioni, del tipo di quelle che, è opportuno ricordarlo, peggiorarono la Grande Depressione.

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18
Gen
2013

“Obesità e tasse”: dieta di stato o dieta dello stato?

È da poco disponibile, per il download o persino in quegli obsoleti luoghi del sapere che chiamiamo “librerie”, il nuovo libro di IBL Libri: “Obesità e tasse. Perché serve l’educazione, non il fisco”. Il volume valuta l’opportunità di forme di tassazione selettiva degli alimenti in funzione di politica sanitaria, attraverso i contributi di giuristi ed economisti – inclusa la nostra Lucia Quaglino, che già si è esercitata sul tema dalle colonne di questo blog.

Non spetta a me – per evidenti motivi – giudicarne i meriti, ma è indiscutibile che si tratti di una pubblicazione tempestiva. La necessità di ricorrere alla fat tax, nelle sue varie declinazioni (imposte sulle bibite zuccherate, sui grassi, sul junk food – qualsiasi cosa si intenda con tale espressione), è sempre più frequentemente discussa in Europa e negli Stati Uniti; e non mancano i casi in cui tali misure siano giunte all’approvazione.

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15
Gen
2013

Addio a Raimondo Luraghi (1921-2012) – di Luigi Marco Bassani

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Luigi Marco Bassani.

Un paio di settimane fa la “repubblica delle lettere” europea e americana ha perso un grande, grandissimo personaggio. Raimondo Luraghi, uno dei massimi storici della guerra civile americana al mondo ci ha lasciati dopo una intensa vita di studi, di affetti e amicizie. La scomparsa di Luraghi segue di pochi mesi quella di Eugene Genovese, storico del Sud degli Stati Uniti, con il quale lo studioso milanese (era nato a Milano e mi ha confessato di avere un rapporto profondo con questa città) condivideva interessi di ricerca, opzioni scientifiche e metodologiche, passioni per il suo oggetto di studio. Come il suo alter ego americano, Luraghi era uno storico marxista, anche se non troverete per lo più menzione di ciò nei ricordi scritti in lingua italiana. E invece il suo “marxismo culturale” non lo imbarazzava affatto, non era qualcosa da nascondere, ma una parte della sua vita sulla quale era tranquillissimo.

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