Se il controllore non può controllare – di Vitalba Azzollini
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Vitalba Azzollini.
Le opinioni sono espresse a titolo personale e non coinvolgono in alcun modo l’ente di appartenenza (Consob)
Si è avuto modo di esporre come la trasparenza delle partecipazioni rilevanti nelle imprese editrici costituisca il punto di forza del complesso normativo – in particolare della disciplina antitrust specifica nonché delle leggi in materia di finanziamenti statali per il settore editoriale – disposto dall’ordinamento a garanzia della libertà di stampa e del pluralismo delle fonti e come la tutela di tali valori, fondamentali in ogni sistema democratico, richieda di evitare fenomeni di concentrazione e di favorire la presenza di più soggetti nel panorama informativo.1