6
Feb
2013

Università di Siena

L’Università di Siena è un’Università Statale con sede a Siena e distaccamenti ad Arezzo e Grosseto.

Il Consiglio di Amministrazione è composto, oltre che dal Rettore e dai rappresentanti degli organi interni all’Università , anche da:
_un rappresentante rispettivamente della Regione Toscana, della Provincia di Siena, del Comune di Siena;
_un rappresentante del Governo nominato dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica ed un rappresentante delle categorie economiche designato dalla Camera di Commercio;
_un rappresentante per ciascun soggetto pubblico o privato che si impegni a contribuire, per la durata e nella misura indicata dal Consiglio di Amministrazione, al bilancio dell’Università con l’erogazione di fondi non finalizzati.

L’Università di Siena riceve, come tutte le Università statali, contributi attraverso il Fondo per il Finanziamento Ordinario delle Università, che ne costituisce la principale fonte di entrata. Read More

4
Feb
2013

Retroattività “per ragioni di copertura” — di Aldo Canovari

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Aldo Canovari.

Il (sia lodato il cielo!) caduto governo del prof. Monti, tra altri micidiali provvedimenti che hanno messo a terra la nostra già agonizzante economia, decretava norme in palese violazione dell’art.3, D.lgs. 26-01-2001, n.32 (Statuto dei contribuenti), il quale recita: “…le disposizioni tributarie non hanno effetto retroattivo. Relativamente ai tributi periodici le modifiche introdotte si applicano solo a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore delle disposizioni che le prevedono), norme che fortunosamente il Parlamento ha rigettato.

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31
Gen
2013

Torte in faccia ai divieti

Chi è che non ricorda una festa di compleanno fatta in classe? Di solito, duravano il tempo di un intervallo, la torta veniva portata da casa e tutti bimbi erano satolli e felici. Di solito, anche le mamme, perché la scelta della torta fatta in casa è economica e sana. Read More

29
Gen
2013

DL 1/13: la tutela ambientale non si fa con proroghe e deroghe

La tutela ambientale è probabilmente la materia in cui il legislatore fa un ricorso più costante e assiduo alla decretazione d’urgenza e agli istituti della proroga e della deroga.
Ne è una dimostrazione il varo, a camere sciolte, di un decreto legge (d.l. 1/13) recante, per l’appunto, “Disposizioni urgenti per il superamento di situazioni di criticità nella gestione dei rifiuti e di taluni fenomeni di inquinamento ambientale”.
Il secondo comma dell’articolo 1 rinvia di un anno, al 31 dicembre 2013, l’entrata in vigore del divieto di smaltimento in discarica dei rifiuti con potere calorifico superiore a 13.000kj/kg.
La norma oggetto di rinvio risale al 2003 e già prevedeva un’applicazione differita al 31 dicembre 2010. Nove anni non sono però bastati a creare le condizioni affinché le imprese potessero trovare soluzioni alternative alla discarica economicamente sostenibili. Sono pertanto intervenute quattro proroghe in due anni per rinviare fino al 31 dicembre 2013 l’entrata in vigore della norma. Read More

28
Gen
2013

American Petroleum — di Massimo Nicolazzi

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un estratto dall’articolo “American Petroleum” di Massimo Nicolazzi, comparso sul numero speciale di Limes “Quel che resta della terra”.

Dice che l’Inghilterra, senza il carbone, sarebbe giusto rimasta un’isola. Prova a togliere in quell’altro secolo il petrolio all’America. Magari succedeva che l’Inghilterra rimaneva l’Inghilterra; e gli Stati d’Europa persino dei soggetti politici. Il dominio, a volte, ha anche un fondamento energetico.

Il petrolio d’America. Quello che gli ha cambiato il mondo. Gli americani sono stati i primi e i migliori a saperlo coniugare a tecnologia e processi industriali (dai motori, peraltro creazione europea, al fordismo come modello produttivo, alle nuove tecniche di raffinazione che moltiplicavano le rese di distillati «leggeri» e perciò i volumi di petrolio da cui potevi fare benzina); però erano anche quelli che ne avevano tanto, e più di tutti.

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27
Gen
2013

Cornuti e tassati

Qual è la tassa più odiata dagli italiani? Forse l’IMU, che – secondo un’illustre opinione – aggredisce, con la casa, «il pilastro su cui ogni famiglia ha il diritto di costruire la sicurezza del suo futuro»? Sbagliato. Per caso l’IRAP, congegno machiavellico che tiene in ostaggio le nostre imprese? Tentate di nuovo. Allora l’IRPEF, che più efficacemente ci ricorda come la condizione del suddito non sia poi così lontana da quella dello schiavo? Nope. Magari l’IVA, che non ci abbandona nemmeno dal fruttarolo o dal salumiere? Acqua.

Facciamo un passo indietro. Molti tra i lettori di Chicago-blog saranno incappati in un recente spot televisivo. A chi lo seguisse distrattamente potrebbe sembrare la réclame di una rivista di bricolage. Un televisore viene usato come secchiello per il vino, un altro come acquario, un terzo accoglie le evoluzioni dei burattini con cui un nonno incanta i nipoti. Ma non è sui modi più estrosi per rivitalizzare un apparecchio esausto che gli autori c’invitano a riflettere: al contrario, la voce narrante ci ricorda che «qualunque cosa tu faccia con il tuo televisore, il canone è un’imposta obbligatoria legata al suo possesso».

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24
Gen
2013

Il diritto di (non) voto

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Silvia Pietrantuono Sarti

Questa breve riflessione scaturisce dalla lettura di numerosi articoli, in sé motivati ed argomentati, riguardo l’impossibilità da parte degli Italiani non residenti all’estero, ma semplicemente al di fuori del Paese per periodi relativamente brevi, principalmente studenti, di esercitare il proprio diritto di voto nelle prossime elezioni politiche del 24 e 25 Febbraio.

Per quanto la protesta sia giuridicamente infondata, poiché la Costituzione, essendo stata scritta in tempi in cui l’emigrazione aveva caratteri del tutto differenti, riconosce il diritto di voto ai soli cittadini regolarmente registrati presso l’AIRE, la fascinazione che ha prodotto sulle masse è stata molta, con effetti di scala sorprendenti data l’esiguità numerica dei “richiedenti diritto”.  Read More