Microsoft e Commissione: ancora tu?
Quanto vale una singola riga di codice? Una sola. Nella maggior parte dei casi, nulla. Per un programmatore talentuoso, potrebbe forse valere un’assunzione. Per uno Zuckerberg, magari centinaia di migliaia di dollari. Solo per la Commissione Europea, però, una riga di codice può valere 561 milioni di euro. A tanto ammonta la multa rifilata dal vice presidente Almunia a Microsoft: una sanzione che porta il saldo dell’azienda di Redmond con gli sceriffi della concorrenza in Europa – prima dello spagnolo, furono Mario Monti e Neelie Kroes a incrociare le armi con la creatura di Bill Gates – a 2,2 miliardi, in meno di 10 anni.
Nel 2009 Microsoft ratificò un accordo con la Commissione: in cambio della chiusura delle indagini sull’offerta congiunta del sistema operativo Windows e del browser Internet Explorer, avrebbe equipaggiato tutte le proprie macchine di un browser ballot: un meccanismo tale da consentire all’utente che per la prima volta accedesse ad internet di scegliere e scaricare un software di navigazione alternativo. Microsoft ottemperò – e tuttora ottempera – a tale prescrizione, destinata ad esaurirsi l’anno venturo; ma non incluse il ballot nel primo Service Pack di Windows 7. Un errore tecnico, secondo l’azienda: il sistema percepisce questo genere di aggiornamenti come installazioni ex novo: pertanto, sarebbe servito un esplicito comando per attivare la schermata di scelta. Una riga di codice, appunto.