24
Mag
2013

Riscossione dei tributi: la risoluzione della Commissione finanze sia il primo passo per tornare allo Stato di diritto

La Commissione finanze della Camera dei deputati ha inaugurato la sua attività di legislatura mostrando una particolare sensibilità intorno alla questione centrale del rapporto tra fisco e contribuente. Nella seduta del 22 maggio, ha approvato all’unanimità una risoluzione per una maggiore flessibilità dei meccanismi di riscossione coattiva dei tributi con la quale ha posto all’attenzione del governo la necessità di introdurre nel campo tributario elementi di flessibilità e maggiore equità che consentano, specie in quadro economico difficile come l’attuale, di contemperare la tutela degli interessi erariali con la sopravvivenza economica di famiglie e imprese. Read More

24
Mag
2013

Scuola: il buon esempio della formazione professionale

A distanza di qualche anno dalle ultime riforme,  è possibile riflettere sui numeri e sui dati dei percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP). E’ quello che fa Giacomo Zagardo in un recente paper Isfol nel quale si intravedono i vantaggi di un sistema formativo che si sta modellando nel nome della sussidiarietà orizzontale e del pluralismo.  Read More

21
Mag
2013

Passaggi a Livello Photoreddizzati H24 — di Ivan Beltramba

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Ivan Beltramba.

Il rapporto dell’ANSF sulla sicurezza della “Infrastruttura Ferroviaria Nazionale concessa in gestione a Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.” recentemente pubblicato punta il dito, tra l’altro, sui Passaggi a Livello. Recentemente RFI, come provvedimento di “mitigazione” del rischio ha anche proposto di realizzare a propria cura e spese e con l’accordo degli Enti proprietari delle strade, dei “dossi rallentatori” prima dei PL, un pò come se la colpa degli investimenti fosse del treno. Vari aneddoti narrano anche di P.M. che chiedevano al macchinista il perché non avesse frenato per non investire veicoli fermi tra le sbarre (sic!).

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19
Mag
2013

L’ottusità fiscale accelera la corsa del debito

Quanto hanno compreso i capi di governo europei delle questioni relative alla sostenibilità dei debiti pubblici? Temo molto poco, dovendo constatare come un rigore fiscale solo apparente, imposto per rendere più sostenibili gli alti debiti pubblici di alcuni paesi,  finisca in realtà con l’accelerare la crescita del rapporto debito/Pil e dunque per renderli meno sostenibili. Si dovrebbe allora più correttamente parlare di ottusità fiscale, anziché di rigore fiscale. Read More

15
Mag
2013

Serial killer — di Gerardo Coco

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Gerardo Coco

In questi ultimi anni i maggiori istituti di emissione hanno attuato una politica di tagli sistematici ai tassi di interesse per stimolare l’economia e anche la BCE si è pedissequamente adeguata. Con l’ultimo suo intervento all’inizio di questo mese ha ridotto il tasso da 0.75 a 0.5. E’ inutile ripetere che queste manovre non hanno stimolato e mai stimoleranno le economie. Al massimo beneficiano chi si è indebitato a tasso variabile o ne alleggeriscono la situazione debitoria. Ma quest’ultimo effetto è solo apparente perché in realtà queste riduzioni seriali aggravano il peso del debito, devastano il capitale industriale e aumentano la disoccupazione. Come è possibile che la riduzione dei tassi di interesse possa nuocere al sistema economico? Non è forse abbassando questo costo che se ne migliora la condizione? Accade invece, per quanto possa sembrare paradossale, esattamente il contrario. Il fenomeno non ha nulla di ovvio o intuitivo e prima di spiegarlo con qualche esempio, sono opportune alcune brevi osservazioni.

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8
Mag
2013

Il muro di gomma del Potere

Mai come negli ultimi anni il legislatore ha tentato di sostanziare i principi di efficienza ed efficacia che, ai sensi dell’art. 97 Cost., devono improntare l’attività della Pubblica Amministrazione, in relazione alle esigenze della collettività. La crisi economica ha da ultimo non solo caratterizzato una realtà in evoluzione, ma soprattutto e in modo sempre più rilevante evidenziato nuove istanze di tutela dei cittadini nei riguardi dello Stato e la necessità di interlocutori idonei a soddisfarle.

Eppure, lodevoli intenti normativi, ispirati a finalità di trasparenza, semplificazione, definizione precisa dei soggetti pubblici e dei relativi ruoli nel rapporto con il soggetto privato, non risultano tali da indurre la P.A. a condotte connotate dagli stessi principi, quasi che la conservazione di un qualche margine di opacità sia comunque funzionale alla tutela del Potere. Così l’innovazione tecnologica, strumento essenziale perché qualunque riforma della P.A. possa tradursi in un agire concretamente efficiente ed efficace, finisce per costituire il veicolo nuovo di una realtà amministrativa vecchia: sempre uguale a se stessa per l’incertezza normativa, l’apatia operativa, i risultati insoddisfacenti e talora iniqui.

 

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