Tra il dire e il (decreto del) fare…
Cominciamo oggi una analisi, articolo per articolo, del “decreto del fare”, emanato alcuni giorni fa dal Governo. Per vedere tutti i commenti degli esperti dell’Istituto Bruno Leoni, clicca qui.
Il governo Letta ha ereditato dal precedente l’arte del “predicare” le misure urgenti di rilancio per il paese: dopo i decreti del crescere e del salvare, è arrivato il decreto del fare.
Verbi altisonanti, che narrano di governi che si sono rimboccati le maniche cercando di cavare dalla contorta legislazione di questo paese le necessarie misure per farlo riemergere dalle sabbie mobili.
Come i decreti salva-Italia e cresci-Italia, anche il decreto del fare dice tanto: 86 articoli che spaziano dalla ricerca alle PMI, dall’energia alla giustizia, dal fisco all’edilizia, per favorire – come dice – “la crescita economica”, la “semplificazione del quadro amministrativo e normativo”, “l’efficienza del sistema giudiziario e la definizione del contenzioso civile” e “dare impulso al sistema produttivo del paese”.
Ma tra il dire e il fare…