Il dito della burocrazia, la luna delle norme
Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Luigi Olivieri (ieri, per errore, era stato pubblicato al posto di questo un vecchio post di Olivieri. Ci scusiamo con l’autore e i lettori per l’errore).
Il dibattito sulla “lotta alla burocrazia” di questi mesi dà la sensazione che i problemi dell’amministrazione italiana possano combattersi, se non esclusivamente, prevalentemente mediante nuove regole sul reclutamento della dirigenza. Si conferma la tendenza alla “personalizzazione” dei problemi, nella convinzione che “cambiando allenatore, la squadra migliori”.
Indubbiamente il problema della selezione e soprattutto valutazione dei vertici si pone, ma se il tema è la “burocrazia che opprime”, questo non basta.