13
Feb
2023

Autostrade: lo Stato è il peggior azionista

Editoriale IBL, 7 febbraio 2023

Quest’anno l’aumento dei pedaggi autostradali è arrivato più in sordina che in passato. A partire dal 1 gennaio è già scattato un incremento del 2 per cento, a cui seguirà un ulteriore scatto dell’1,34 per cento dal 1 luglio. La revisione riguarda in particolare le tratte di competenza di Autostrade per l’Italia, corrispondenti a circa la metà dell’intera rete autostradale italiana. Perché non si assiste alle consuete proteste, ora che Aspi è passata in mani pubbliche?

Gli aumenti derivano dall’applicazione delle regole esistenti, e più volte contestate, le quali – secondo i critici – garantiscono al concessionario una remunerazione eccessiva. Oltre alla troppa generosità con le revisioni dei pedaggi, il peccato originale starebbe nelle modalità di privatizzazione che furono congegnate in modo tale da massimizzare il gettito per lo Stato. Per molti anni si è imputato agli azionisti privati di aver catturato il regolatore ottenendo condizioni di ingiustificato vantaggio. A dire il vero, il settore è stato interessato da svariati interventi di riassetto nel corso del tempo, che hanno gradualmente portato verso un modello tariffario (a tendere) coerente con le sue caratteristiche.

Tuttavia, nella sua tormentata evoluzione c’è stata nell’ultimo anno una netta cesura. A partire dal crollo del Ponte Morandi i governi che si sono succeduti hanno fatto un enorme pressing affinché Aspi tornasse in mani pubbliche. E così è stato. Si disse, all’epoca: in questo modo si potrà finalmente mettere mano alla governance del settore. Purtroppo, siamo stati facili profeti quando abbiamo avvertito che il subentro della cordata guidata da Cassa depositi non solo non avrebbe facilitato una riforma, ma l’avrebbe anzi definitivamente archiviata.

L’unico frutto positivo del caos che si è scatenato dopo la tragedia di Genova sarebbe stato il tentativo di dare un assetto stabile al settore, preservando il principale beneficio della privatizzazione, cioè la dialettica tra regolatore e regolato. In tutti questi anni quello che è mancato è stato un regolatore sufficientemente forte. Ora che Aspi è pubblica, tale contrasto di interessi si è completamente atrofizzato; e la stessa sorte riguarda le altre concessionarie, molte delle quali già controllate da enti pubblici, mentre altre nazionalizzate silenziosamente (è questo il destino toccato in sorte al gruppo Toto, con la revoca della concessione dell’Autostrada dei parchi).

Se qualcuno si aspettava che ne sarebbero sortite condizioni favorevoli a una riforma, ha ottenuto la risposta. Rincari come prima, più di prima.

8
Feb
2023

Aiuti di stato, quando l’eccezione diventa la regola

Newsletter IBL, 4 febbraio 2023

Se nulla è più definitivo del transitorio, allora il quadro temporaneo per gli aiuti di stato introdotto per far fronte al Covid e poi prorogato per contrastare gli effetti della crisi energetica è qui per restare. Mercoledì scorso la Commissione europea ha annunciato una comunicazione sul Green Deal Industrial Plan che, nella sostanza, punta a rilassare strutturalmente i vincoli alle agevolazioni pubbliche concesse dagli Stati, quanto meno nel contesto delle politiche ambientali.

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7
Feb
2023

Punto e a capo n. 2

5 news di tecnologia – Rubrica di Claudia Giulia Ferrauto

Il prossimo Sanremo lo vince ChatGPT 

Un nuovo impressionante sistema di intelligenza artificiale di Google è in grado di generare musica di qualsiasi genere: MusicLM. In passato ci sono stati altri tentativi, tra cui Riffusion – intelligenza artificiale che compone musica visualizzandola – così come Dance Diffusion, poi AudioML di Google e Jukebox di OpenAI. Ma a causa di limiti tecnici e dati di formazione limitati, nessuno è stato in grado di produrre canzoni particolarmente complesse nella composizione o ad alta fedeltà. Spoiler per i cantanti sanremesi e dell’eurovision: nessuna AI è in grado di sostituirvi (per il momento)

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6
Feb
2023

Dietro la guerra all’automobile ci sono obiettivi ambientali o politici?

Editoriale IBL, 31 gennaio 2023

L’automobile è tornata protagonista del dibattito pubblico. Da un lato, la decisione europea di vietare l’immatricolazione di nuovi veicoli a combustione interna dal 2035 ha messo in crisi l’industria automotive europea. Dall’altro, la proposta di imporre un limite di 30 km all’ora nell’intera città di Milano ha suscitato una forte discussione sul rapporto tra l’auto e la città. Inoltre, non pochi rivelano tranquillamente che queste policy hanno in realtà un obiettivo più ambizioso: ridurre il numero di auto in circolazione. E’ un proposito ragionevole? La risposta breve è: no, si tratta di un attacco alla libertà di ciascuno di organizzare la sua vita.

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3
Feb
2023

Start-up, ma soprattutto bottom-up

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Emiliano Valerio Morgia

A dieci anni dall’introduzione dello Start-up Act, la pandemia e la crisi energetica hanno reso ancora più evidente lo stretto legame che esiste tra innovazione e libertà

“L’organizzazione è nemica dell’innovazione”
Naval Ravikant

“Innovazione” è il nome che diamo a un fatto sorprendente: abbiamo meno cose in comune con un nostro discendente del 2123 che con un nostro progenitore, cittadino dell’antica Roma, dell’anno 23; nonostante il primo sia 20 volte più vicino a noi nel tempo.

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1
Feb
2023

Sosteniamo IBL nelle scuole con Il Mio Dono

Newsletter IBL, 28 gennaio 2023

Il lavoro proposto nel nostro Liceo ad indirizzo Economico Sociale (LES), fa proprie le indicazioni nazionali previste dal Ministero per l’intero quinquennio superiore, traendo origine dalla convinzione che l’azione della scuola debba essere in grado di favorire un approccio modulare ed operativo alla crescita culturale e consapevole degli studenti.

L’idea di fondo quindi sta nel fatto che gli allievi debbano sentirsi a pieno titolo persone responsabili, conoscitori dei propri diritti e doveri e consci dell’importanza delle azioni che pongono in essere.

Sono diversi anni che collaboro con lBL, sicuramente già dal 2017, frequentando i corsi per docenti nella sede di Milano, dove ho potuto usufruire di riflessioni chiave, guidate da esperti, anche su nuove ed attualissime tematiche sociali ed economiche ricollegabili alle altre discipline di insegnamento come la Storia, la Letteratura, le Scienze Umane e confrontarmi con parecchi colleghi e dirigenti di altre città.

Ho avuto poi la possibilità di ospitare, sia in presenza che on line (nei periodi di emergenza covid), i relatori IBL che hanno incontrato i ragazzi approfondendo le tematiche concordate con me; competenza e disponibilità sono sempre state le cifre delle lezioni dialogate che si sono tenute, con lessico preciso ma costantemente adeguato all’età degli studenti.  

Nel LES si attua un partenariato “strategico” tra l’operato dei docenti e le indicazioni della Commissione UE, che prevede lo sviluppo e l’attuazione della dimensione europea dell’insegnamento; da IBL ho ricevuto un significativo supporto per organizzare la Giornata dell’Europa ed attuare una formazione alla cittadinanza europea, che ho speso poi anche in tutti gli altri indirizzi del Liceo Ariosto, migliorando le conoscenze delle dinamiche economiche e sociali delle politiche europee e le riflessioni sull’Euro. In sostanza, l’appartenenza all’UE riguarda una situazione imprescindibile che governa gran parte degli aspetti della vita individuale ed associata dei nostri giovani cittadini che non è possibile trascurare. Per questi motivi, quando è apparsa l’opportunità di sostenere con “Il mio dono”IBL, non ho esitato ed ho inviato, con convinzione, il mio voto.

Maria Rita Casarotti
docente responsabile Dipartimento Diritto ed Economia politica
Liceo Classico “Ludovico Ariosto” Ferrara

31
Gen
2023

Punto e a capo

5 news di tecnologia – Rubrica di Claudia Giulia Ferrauto

La democrazia è una cosa fragile

Meta ha confermato i rumors che si sono susseguiti nelle ultime settimane e, a seguito delle richieste formali presentate anche in vista delle prossime elezioni, ha riattivato gli account di Donald Trump su FaceBook e InstaGram. A questo punto l’ex Potus – che venne bannato anche da Twitter  – è potenzialmente di nuovo attivo su tutte le principali piattaforme, ma questo riapre una questione tuttora irrisolta: è giusto lasciare che siano i social network a stabilire chi ha diritto di parola?

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30
Gen
2023

Equo compenso online: bene l’AGCOM

Editoriale IBL, 24 gennaio 2023

Come deve essere ripartito tra editori e piattaforme online il valore creato dalla diffusione dei contenuti dei quotidiani su internet? È una domanda complessa e su cui i rappresentanti dei vari interessi in campo si scontrano da anni. Da un lato, gli editori della vecchia carta stampata rivendicano la paternità dei contenuti e lamentano che essi siano in qualche modo appropriati dalle big tech. Dall’altro, queste ultime obiettano che è solo grazie alla visibilità creata su internet se tali contenuti hanno una circolazione molto più ampia che in passato. A questo conflitto l’Italia ha provato a dare una risposta dirigista: nel contesto del recepimento della direttiva europea sul copyright, l’allora ministro della Cultura, Dario Franceschini, aveva assegnato al Garante della comunicazione l’onere di stabilire la dimensione delle relative fette. Per fortuna, l’Agcom ha dato seguito a tale obbligo riportando il mercato al centro.

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25
Gen
2023

Nuova stretta al fumo? Si eviti lo Stato balia e gendarme

Newsletter IBL, 21 gennaio 2023

Nel 2003, il governo Berlusconi II approvò una legge fondamentale in materia di regolamentazione del fumo. Più nel dettaglio, la cosiddetta legge Sirchia ha esteso il divieto di fumo a tutti i locali chiusi, ammettendo – come uniche eccezioni – i circoli e gli ambiti privati, come le abitazioni civili, e concedendo la possibilità di creare spazi riservati per fumatori. Si è trattato di un compromesso efficace tra le esigenze di libertà individuale e la tutela della salute come bene collettivo.

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