Taglio del cuneo fiscale: utile, ma non risolutivo
Newsletter IBL, 12 maggio 2023
Il taglio del cuneo fiscale disposto dal decreto lavoro non è certamente “il più importante taglio delle tasse”, come ha rivendicato Giorgia Meloni, ma è una misura utile e ben calibrata. Il governo ha aggiunto 4 miliardi di euro ai 4,6 già stanziati con la legge di bilancio, alzando così l’esonero contributivo nella seconda metà dell’anno dal 2 al 7 per cento per i redditi fino a 25 mila euro e dal 2 al 6 per cento per quelli fino a 35 mila. La logica di base è inattaccabile: utilizzare le risorse disponibili per abbassare le tasse e dedicare questo taglio a chi ha subito maggiormente l’impatto dell’ondata inflattiva, cioè i lavoratori a medio-basso reddito.