Nicolò e i vaccini obbligatori
Nicolò è giunto all’età delle prime vaccinazioni. A parte il dolore fastidioso, anche se tutto sommato sopportabile, delle punturine, Nicolò non è affatto contrario ai vaccini. Anzi, l’idea di “allenare” il sistema immunitario gli sembra una delle parti più intelligenti della scienza medica. Ha invece qualche problema con la obbligatorietà delle vaccinazioni. Convinto come è che ciascuno giudica del suo proprio interesse meglio di chiunque altro, trova inaccettabile la giustificazione secondo la quale lo stato ti obbliga a vaccinarti per tutelare la tua salute.
Ha sentito dire che proprio con l’obiettivo di tutelare la salute dei sudditi fu giustificato il primo vaccino obbligatorio antivaiolo in Prussia; anche se sembra che il vero obiettivo fosse quello di fornire al re militi sani e prestanti. Come che sia, pensa Nicolò, alla mia salute ci penso io, o al più, finché sono troppo giovinetto, i miei genitori; lo stato pensi alla sua di salute, che non sembra molto prospera.
Tuttavia Nicolò ha visto messe in discussioni queste sue opinioni dalla lettura della Costituzione del paese nel quale gli è capitato di nascere (Costituzione che ha ritenuto di leggere per capire dove si trova; ma con ciò subito rendendosi un po’ straniero in un paese in cui quelli che hanno letto la Costituzione sono un’infima minoranza).
Ebbene, all’articolo 32 la Costituzione recita sì che “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario” ma aggiunge “se non per disposizione di legge”. E perchè i costituenti, si è chiesto Nicolò, hanno previsto che la legge possa obbligare una persona a un determinato trattamento sanitario, ad esempio a farsi iniettare un vaccino? Probabilmente, ha scoperto Nicolò, la motivazione sta in una sentenza della corte suprema statunitense del primi anni del secolo scorso, con la quale si ammise la vaccinazione obbligatoria non già per tutelare la salute di colui che era sottoposto all’obbligo, ma per impedire la diffusione di epidemie che danneggerebbero altri rispetto al renitente al vaccino.
A prima vista Nicolò aveva trovato questa argomentazione convincente; bisogna capirlo: in fondo a due mesi di vita si è poco allenati alla speculazione intellettuale; ma proprio quando il dolore che gli procuravano le due punturine appena subite si faceva più acuto, Nicolò ha realizzato che l’argomentazione non reggeva. Ma se io decidessi di non vaccinarmi, ha pensato Nicolò, l’unico possibile danneggiato sarebbe colui che pure ha deciso di non vaccinarsi. Chi liberamente decide di vaccinarsi sta comunque tranquillo, e non può essere danneggiato dalla mia scelta. Dunque, l’argomentazione della corte suprema statunitense, che è la medesima che sta alla base dell’art.32 della costituzione italiana, non regge.
Mentre così rifletteva, e veniva sospinto nel suo passeggino nel parco, ha incontrato una amichetto un po’ più grande, e lo ha messo a parte delle sue riflessioni. L’amico, a causa dell’età più acculturato, ha spiegato a Nicolò che se tutti ragionassero così, e decidessero di non vaccinarsi, alla fine l’epidemia ci sarebbe davvero; e ha fatto riferimento al test della universalizzabilità di un certo Immanuel Kant. Ma qui Nicolò ha dovuto riconoscere che la disputa si faceva ineguale, perchè lui non ha ancora avuto tempo per leggere ciò che questo Kant ha scritto, anche se a prima vista il test della universalizzabilità gli sembrava troppo poco rispettoso della libertà individuale.
Mentre la discussione andava avanti, un po’ di bambini, al solito sfaccendati nelle loro carrozzine, si erano intanto avvicinati; dapprincipio ascoltavano, ma poi ciascuno pretendeva di dire la sua; e l’opinione prevalente era quella secondo la quale la discussione era inutile: una volta che Nicolò aveva ammesso di volersi vaccinare, cosa gliene importava se il vaccino era o no obbligatorio? Qui Nicolò si è un po’ preoccupato; e ha pensato: ma se ciascuno di noi non difende gelosamente la propria libertà – che è anzitutto libertà dall’invadenza dello stato – chi lo farà per noi?
Basta che poi chi ha legittimamente deciso di non vaccinarsi non mi chieda di pagargli un trattamento sanitario assai più costoso di una punturina…
Ragazzi, vi leggo con interesse e diverse volte mi avete convinto, ma qui è proprio dove vi perdo. Qui si capisce che è bene che ciascuno parli nel proprio campo di competenza, quindi che gli economisti parlino di economia, ed i medici di medicina.
“Nicolò, l’unico possibile danneggiato sarebbe colui che pure ha deciso di non vaccinarsi. Chi liberamente decide di vaccinarsi sta comunque tranquillo, e non può essere danneggiato dalla mia scelta. Dunque, l’argomentazione della corte suprema statunitense, che è la medesima che sta alla base dell’art.32 della costituzione italiana, non regge.”
Spiegate a Niccolò che virus e batteri mutano, quindi chi è vaccinato può ricevere comunque un danno da chi non è vaccinato.
L’amichetto piu’ grande avrebbe dovuto spiegargli, anche senza Kant, che esiste una certa soglia minima di vaccinati che impedisce alle epidemie di propagarsi. Tale soglia varia tra l’80% e il 95%, a seconda delle malattie. Se la percentuale di vaccinati e’ superiore alla soglia, scatta quella che si chiama “immunita’ del branco”, e il rischio per la percentuale non vaccinata di ammalarsi e’ prossimo a zero. Se la percentuale di vaccinati e’ inferiore alla soglia, esiste il rischio concreto di epidemie.
Allora, se uno non vuole vaccinarsi, sono affari suoi? Al massimo gli facciamo pagare una tassa come quelle sulle sigarette in modo da compensare la possibile spesa aggiuntiva al SSN. O no? Il problema non e’ lui. Il problema sono tutte quelle persone che per qualche motivo da loro indipendente non hanno potuto vaccinarsi. Ci sono patologie che impediscono la vaccinazione, ma fortunatamente le persone non vaccinate restano protette dall’immunita’ del branco. A meno che questa non venga meno.
Questa e’ una spiegazione piu’ o meno tecnica dal punto di vista della scienza. Dal punto di vista della legge in linea di principio non so cosa farei ma, vedendo come i gruppi antivaccino legati a convinzioni antiscientifiche crescono come funghi, sono contento che molte vaccinazioni siano obbligatorie.
Condivido il principio di obbligatorietà dei vaccini proprio per tutelare la comunità da possibili epidemie.
Ci sono organizzazioni inglesi che vanno in Africa a propinare vaccini omeopatici (sic!), per non parlare delle numerose associazioni anti-vaccino, questa avversione per la scienza è semplicemente insensata.
Ci sarebbe anche da riflettere sul fatto che un minore si trova sempre e comunque limitato nelle proprie libertà essendo i genitori a decidere per lui, a volte con tragiche conseguenze come la cronaca ci ha testimoniato.
Bisogna rendere obbligatorio il vaccino contro la superstizione. Chi va in Africa a proporre l’omeopatia ed i gruppi anti-vaccino lo fanno per pura superstizione. Si meritano un bell’attacco di vaiolo.
@Sara
Beh, il minore non è nemmeno stato libero di scegliere di venire al mondo… si deve adeguare.
Ci sono due osservazioni da fare, una è che appunto le vaccinanzioni nonostante le affermazioni di complottisti ignoranti hanno una loro effettiva utilità sia nel prevenire epidemie, sia nel ridurre ANCHE le cosidette esternalità di alcune malattie, chiunque abbia più di 50 anni sa benissimo che c’era un buon numero di disabili a carico della società in seguito alle ricorrenti epidemie di poliomelite, che da quando c’è la vaccinazione non si sono più presentate, per esempio nel 1957 ci sono stati 8000 casi di polioparalisi, da quando c’è la vaccinazione obbligatoria un numero insignificante.
Il secondo aspetto è che il piccolo Nicolò non essendo ingrado di decidere è in balia delle convinzioni di un terzo ( il genitore ) che in questo caso non paga le conseguenze di una sua scelta, forse da questo punto di vista mi piacerebbe capire se a di là dell’obbligo delle vaccinazioni non ci possa essere anche una responsabilità penale per il genitore che non facendo vacinare un figlio gli causi danni permanenti ( caso tuttaltro che impossibile ).
Mi considero liberale e liberista ma dissento dall’articolo. Il commento di Claudio non può che essere condivisibile.
@claudio
Riporto una lettera riportata in http://enricobarazzoni.wordpress.com/2007/08/12/obiezione-alla-vaccinazione-obbligatoria-lettera-di-due-genitori-allussl/ che chiarisce molte leggende metropolitane riguardo la presunta necessità dei vaccini.
A suo tempo mi sono informato anch’io e sono arrivato alla conclusione che mentre le vaccinazioni obbligatorie sono pressoché inutili (il tetano non è una malattia infantile e dopo alcuni anni è necessario rifare la vaccinazione perché possa risultare efficace, la difterite così come la poliomielite è una malattia pressoché scomparsa nei paesi industrializzati – e nel caso dovessero riaffiorare dei focolai si farebbe sempre in tempo a prevenire la malattia con delle vaccinazioni, in questo caso sì, opportune – e infine il vaccino per l’epatite b che per stessa ammissione dei medici non dovrebbe essere obbligatorio …), presentano gravi rischi per la salute dei bambini, dall’aumento di probabilità di avere l’asma, all’intolleranza fino ai casi più gravi in cui si arriva persino alla morte.
Come sempre il buon senso dei privati cittadini, interessati alla salute dei loro bambini, è superiore all’interesse della politica intrecciato a quello di multinazionali che anziché superare le resistenze dei genitori-consumatori investendo sulla ricerca per fare prodotti migliori, preferiscono prendere la scorciatoia di pagare qualche bustarella a dei ministri compiacenti e farsi garantire, senza ulteriori sforzi, che le decine se non centinaia d milioni di vaccini che sfornano ogni anno, siano venduti ancora prima di essere prodotti e di aver dimostrato la loro efficacia a chi li dovrebbe scegliere per la salute dei propri figli.
Concordo pienamente con Nicolò, è veramente un bambino prodigio!
@claudio
La Sua argomentazione è contraddittoria ed è superata dalla riflessione di Nicolò: Lei afferma che una percentuale del 90% di vaccinati fa sì che l’infezione non si propagihi al restante 10% di non vaccinati. Ma se quel 10% di non vaccinati hanno accettato consapevolmente il rischio di ammalarsi non vaccinandosi, perché volere tutelarli per forza contro la loro volontà quando comunque ammalandosi danneggerebbero solo loro stessi e non certo chi si è vaccinato?
@Pietro
Sta proprio qui la distorsione: l’esistenza si un ssn pubblico, pagato con i soldi pubblici, ha l’unico effetto di spingere le persone verso la irresponsabilità e ad allontanarle dalla responsabilità, in quanto in caso di comportamenti che possano mettere in pericolo la propria o altrui salute, a pagare non è il diretto responsabile ma tutta la collettività. A proposito di esternalità negative, lo sa Lei quanto costano al ssn le migliaia di ubriachi e drogati che intasano i p.s. ogni venerdì e sabato sera? Lo sa quanto costano al ssn le cure per malattie sessualmente trasmissibili (aids, sifilide, epatiti, etc) contratte andando a prostitute? Le sembra giusto che tutta la collettività paghi per questi comportamenti irresponsabili? Usando lo stesso metro di giudizio, la legge dovrebbe anche proibire di drogarsi, di bere alcol e di fare sesso con sconosciuti!!!
@Marco O.
Evidentemente il suo “considerarsi liberale e liberista” non corrisponde alla realtà.
BASTA CON STATO LADRO E OPPRIMENTE! BASTA IRAP! BASTA CON LA SANITA’ PUBBLICA!
@ sacrosanto quanto dice Claudio, con un’aggiunta: il fallimento nel raggiungere la “herd immunity” (immunità di branco) mette a rischio non solo i non vaccinati, ma anche quelli vaccinati (perchè la copertura del vaccino non è al 100%), come ha dimostrato una recente epidemia di morbillo insorta in UK dopo il panico legato al (non dimostrato) legame tra vaccinazioni ed autismo.
L’esempio sulle vaccinazioni è un classico esempio utilizzato da chi vuole criticare le semplificazioni individualiste del pensiero liberista, stupisce vederlo citato per avvalorare la tesi opposta.
Senza contare poi che la scelta se vaccinarsi o meno non dipende da Nicolò, ma dai suoi genitori. Il diritto alla salute di cui parla la costituzione italiana deve fare una scelta tra la tutela della libertà di scelta in merito dei genitori, e della salute del figlio; a me sinceramente pare una scelta (in questo caso) molto facile.
Condivido i commenti precedenti, in particolare quello di Claudio, stavolta Niccolo ha toppato. Il punto è che Niccolo non vive in un isola deserta ed inoltre che i genitori non possono fare quello che vogliono con lui. Devono avere meno limitazioni possibili ma Niccolo non è un’oggetto. Ad esempio negli States c’è una legge che vieta agli indiani (non ricordo la tribù) di dare ai loro figli minori il peyote per quanto da adulti possano consumarlo e per quanto sia usuale nella loro cultura. A mio parere è giusto così.
In medio stat virtus. Se il liberismo sconfina nell’anarchia gli effetti sono opposti a quelli desiderati. Vedi il problema a fare una qualunque infrastruttura in Italia.
@michele
la lettera che tu linki non chiarisce proprio nulla ma anzi propugna di sua alcune leggende metropolitane al riguardo. L’unico punto che riesce a ottenere e’ affermare che i vaccini possono causare reazioni avverse. Ma va’? Tralasciando le citazioni “allegre”, il top lo tocca quando attribuisce le “morti in culla” (SIDS) ai vaccini quando e’ ben noto che non vi e’ nessuna causazione (http://www.cdc.gov/vaccinesafety/Concerns/sids_faq.html) o al piu’ vi e’ un effetto protettivo (protettivo!) per alcuni vaccini.
Ovviamente il tutto farcito dalla solita tiritera su big pharma bla bla i politici bla bla.
Inoltre riesce anche ad affermare che “nel caso dovessero riaffiorare dei focolai si farebbe sempre in tempo a prevenire la malattia con delle vaccinazioni”. Buon per lei che ne e’ convinto. Un po’ meno, per esempio, per i bambini recentemente morti di morbillo in UK… Ma non saranno mica morti per il “buon senso dei privati cittadini” che lei auspica tanto?…
@Pietro Francesco
Non e’ il mio discorso ad essere contradditorio, e’ lei che ha probabilmente perso un passaggio.
Io (purtroppo) fumo, pago tramite le tasse sulle sigarette le mie future cure mediche e cerco di non danneggiare nessuno (non fumo in luoghi chiusi ne’ in auto). Se i non vaccinati danneggiassero solo se’ stessi, bene. Ci troveremmo nella stessa situazione: giocare a dadi con la propria salute.
Purtroppo (non deve aver colto questo punto) ci sono persone che non possono vaccinarsi (per patologie varie) e inoltre, come ribadisce Cachorro Quente, i vaccini non proteggono al 100%. Dunque il non vaccinato rischia di danneggiare altre persone, non solo se’ stessso.
@ Bendazzoli: qualsiasi intervento medico può avere effetti avversi; ci si aspetta che gli effetti benefici siano maggiori. Studi prospettici che hanno coinvolto migliaia di persone e che sono durati anni, e non i capricci dei governi o delle multinazionali, hanno dimostrato la validità di determinati regimi vaccinari. Che il “buon senso” del genitore che si informa dal primo sito cospirazionista su internet sia necessariamente superiore alla medicina delle evidenze mi sembra un’affermazione un tantino difficile da sostenere.
Qui (http://en.wikipedia.org/wiki/Measles_outbreaks_in_the_2000s) e qui (http://en.wikipedia.org/wiki/Mumps_outbreaks_in_the_2000s) qualche dato sugli effetti legati alla libertà di scelta in termini di vaccinazioni: da notare che tra le vittime delle epidemie ci sono stati bambini immunodepressi, bambini vaccinati ma che evidentemente non erano coperti e ragazzi che erano troppo vecchi per aver ricevuto la vaccinazione di routine (ma troppo giovani per essere stati immunizzati naturalmente).
Ciononostante @Pietro Francesco: le vittime, anche se non vaccinate, non hanno scelto consapevolmente un bel niente ma hanno subito la conseguenza della scelta dei loro genitori.
Conservo immutato lo stupore di trovare ideologismo e fanatismo anche in un fronte liberale a cui associavo, come connotati che mi parevano naturali, equilibrio e moderazione. Del resto, i Tea Party americani, a cui il liberismo economico estremo si sposa al creazionismo (!) e al bigottismo, ci insegnano su quali sponde si possa arrivare. Ma capisco questi iperliberisti ideologici. Dopo il crollo del loro mondo, reaganiano e deregolato, con lo stato americano costretto addirittura ad aquistare banche e imprese automobilistiche come fosse un regime socialista qualsiasi, cosa resta da rivendicare se non i seggiolini, le cinture di sicurezza, i vaccini e l’anagrafe? Salviamo il liberalismo, che è ideale troppo importante per in mondo moderno, dagli estremismi. Rinnovo l’invito: nonostante il mondo sia sovrapopolato e inquinato ci sono ancora tante sterminate foreste di pini dove Nicolò e i suoi genitori possono dedicarsi alla pesca dei salmoni e alla raccolte di erbe senza che nessuno stato gli rompa le scatole. Rousseau, Robinson Crusoe, hippy, Balla coi Lupi, ci sono tanti nobili riferimenti.
Bravo Niccolò!
Sei riuscito a spiegarci che la libertà non è un valore assoluto ma ha dei limiti. Anch’io ho il ricordo di bambini affetti da poliomielite, che con il vaccino Sebin è stato sconfitto, se lo stato non l’avesse imposto e sostenuto, oggi avremmo ancora questa vera e propria piaga.
Hai imparato una cosa: l’uomo è un animale sociale e vive bene se la libertà individuale trova un giusto equlibrio con le esigenze del gruppo in cui vive.
Oltre a Kant, prova a leggerti il Leviatano di Hobbes, un po’ esagerato ma rende l’idea.
@claudio
La Sua argomentazione continua a non stare in piedi per due motivi: 1) le persone che non possono vaccinarsi per patologie varie sono in percentuale sul totale vicina allo zero; 2) il 99% dei vaccini hanno una efficacia del 99%.
Quindi, il numero di persone eventualmente coinvolte dalle esternalità negative sarebbe talmente esiguo da essere statisticamente irrilevante.
In più, chi lo dice che se i vaccini non fossero obbligatori la maggior parte delle persone non deciderebbe comunque di vaccinarsi?
BASTA CON L’INVADENZA DELLO STATO!!! LO STATO SOCIALE E LA SANITA’ PUBBLICA SONO UNA TRUFFA!
Pietro Francesco: mi chiedo da quali fonti mediche tu desuma il punto 1) e il punto 2). E’ vero che sono poche le persone che non possono vaccinarsi; altrettanto vero che purtroppo molti bambini, per diverse malattie, possono essere transitoriamente (penso alla leucemia, fortunatamente molto spesso curabile oggi) o persistentemente immunodepressi (e quindi non coperti dalle vaccinazioni eseguite). Esistono poi fasce d’età che NON sono coperte dalla vaccinazione, ed è in questa categoria che in Regno Unito diversi ragazzi sono morti per le complicanze del morbillo (polmonite, panencefalite sclerosante subacuta).
Il punto 2) poi è semplicemente non vero. Nessun vaccino copre al 99%, e anche se così fosse ci sarebbe un 1% scoperto (anche se vaccinato) e soggetto alle epidemie causate dalla herd immunity, e non è poco. Se poi questo 1 diventa 5, o 10 o 20 capirai che le esternalità non sono affatto risibili.
Per quanto riguarda la tua ultima domanda: i vaccini hanno un piccolo tasso di complicanze. Un bambino NON vaccinato, se è il solo, è comunque coperto dalla herd immunity; quindi in teoria una famiglia non ha interesse a vaccinare il figlio. Però se tutti fanno questa scelta, non c’è più la herd immunity. In questo caso (non ne faccio discorsi generali) Kant aveva non ragione, straragione.
A costo di andare fuori tema, continuo a sottoporre alla paziente attenzione degli interlocutori una mia fissa. In America si sta assistendo a un abominio: il matrimonio tra l’estremismo liberista e il pensiero reazionario. Cosa intollerabile per la vecchia scuola liberale (essere liberali nell’ottocento europeo, almeno nella prima metà, voleva dire spesso finire in galera). Mi domando, preoccupato: al bravo Nicolò oltre che a diffidare della sanità pubblica e della segneltica stradale, viene insegnato che c’è un Dio creratore che ha fatto il mondo come ora si trova e che i matrimoni gay sono un insulto alla natura? Se troverò una discussione dove meglio incernierare queste mie paure giuro che lascierò in pace alle sue pappine il piccolo contestatore antistatalista.
@ Pietro Francesco
Non ci sono solo le persone che non possono vaccinarsi ad essere danneggiate da chi non fa i vaccini, ci sono anche gli immunodepressi e gli immunodeficenti, chi fa chemioterapia (le cui difese immunitarie vengono danneggiate) e chi ha problemi per malattie al midollo e deve essere trapiantato.
Ma a parte il mancato danneggiamento di queste persone, la vaccinazione obbligatoria fa sì che si eviti il pericolo derivante dalla scarsa sensibilizzazione nei confronti di certe malattie convinca le persone a smettere di vaccinarsi, con il pericolo reale del ritorno della malattia stessa. Già oggi succede: i movimenti antivaccinisti premono proprio su questa argomentazione, ovvero che le malattie per le quali ci si vaccina non ci sono più. Peccato però che si dimentichino di dire che queste malattie sono pressoché scomparse dai paesi industrializzati proprio grazie alle vaccinazioni di massa. In alcune aree in cui si è convinti a non vaccinare più i propri bambini le malattie scomparse sono improvvisamente riapparse. Non pensiate che mantengano le vaccinazioni chissà per quale motivo o per cose inutili, tanto per fare qualche buchetto e per qualche soldo, il vaccino contro il vaiolo è stato ritirato perché la malattia è stata completamente debellata e sono decenni che in nessuna parte del mondo si verifica un caso. Per sicurezza comunque ne tengono comunque dei campioni per rimanere pronti in caso questa riappaia. Pensare però di smettere con le vaccinazioni antipolio, il cui agente infettante non è del tutto debellato, metterebbe a rischio di contagio su una malattia che è stata una vera e propria piaga che ha mietuto moltissime vittime. Pensa inoltre che una vaccinazione non mette solo al sicuro gli altri da te stesso, ma anche te stesso da chi non può vaccinarsi o chi non riceve alcun beneficio dalle vaccinazioni.
@ tutti
La sonofi aventis ha finalmente inserito nel suo bugiardino del vaccino di sua produzione, tra le possibili controindicazioni, l’ autismo. Di fatto correlando causa ed effetto, pensate gente, pensate….