30
Giu
2009

Mentre a Dublino si discute, Berlino cade

La Corte Suprema tedesca ha dato il via libera al Trattato di Lisbona. A questo punto il pallino è in mano agli irlandesi, che a ottobre dovranno rivotare la nuova “costituzione” europea (il precedente voto contrario è stato giudicato inaffidabile, perché gli irlandesi hanno votato male). Le concessioni che Dublino ha estorto a Bruxelles per ripetere la consultazione sono senza dubbio una piccola garanzia, ma ora più che mai siamo nelle mani di Dio.

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8 Responses

  1. Sinigagl

    Non credo ci siano più ostacoli per il Trattato di Lisbona, finalmente.
    Gli irlandesi hanno capito con la crisi economico/finanziaria che non conviene stare fuori dall’Europa e voteranno sì.
    Il parlamento tedesco è già stato convocato per l’8 agosto e l’8 settembre (prima e seconda lettura) per emanare la leggina richiesta dalla Corte costituzionale.
    Una volta arrivato il sì irlandese firmeranno anche Kaczyński e Klaus: il cerchio si sarà chiuso.
    E per fortuna saremo fuori dal vortice istituzionale che frena l’azione dell’Unione Europea dal dopo-Maastricht (1995).

  2. Sinigagl

    Dimenticavo: le concessioni “estorte” dall’Irlanda sono ZERO. Non c’è niente di quello scritto nel protocollo che non sia già scritto nel Trattato di Lisbona. L’unica modifica vera è il mantenimento di 1 commissario per ogni stato.

  3. @Sinigagl
    Sinigagl, non leggere Repubblica… Tarquini dice un mare di idiozie. La “leggina” (Begleitgesetz) esiste già e va modificata. In Germania, come da noi, i trattati sono ratificati dal presidente della Repubblica a seguito dell’approvazione della legge di autorizzazione alla ratifica da parte dei due rami del Parlamento.

  4. Sinigagl

    @Boggero
    La mia fonte non era Repubblica, ma che la leggina esista già e vada modificata oppure debba esserne fatta una nuova non cambia il punto: il parlamento è già stato convocato per la discussione.
    In (quasi) tutti i paesi europei i trattati sono ratificati in questo modo.

  5. Ma certo, che il parlamento tedesco si riunirà a breve, facendo gli straordinari è ovvio. La mia era una precisazione. Detto ciò, non credo che Klaus e Kaczynski saranno così docili da piegarsi…

  6. Sinigagl

    Bof. Il giorno dopo che l’Irlanda avrà votato il sì al referendum non avranno altra scelta che firmare. L’hanno già dichiarato entrambi, inoltre non si prenderebbero la responsabilità di fermare un trattato approvato da 25 stati e dai propri parlamenti.

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