8
Set
2009

Ma a che cazzo serve la marca da bollo?

Questo post non intende svolgere un argomento o sostenere un’idea. Questo post intende porre una semplice domanda ai lettori di Chicago-blog, ai loro conoscenti e ai conoscenti dei loro conoscenti: a che cazzo serve, nell’anno del Signore 2009, la marca da bollo?

Mi spiego. Ieri mi è toccata l’infame trafila burocratica per il rinnovo del passaporto (in realtà per fare un nuovo passaporto, visto che quello vecchio era già stato rinnovato una volta). Dunque, come è ben spiegato sul sito della Polizia di Stato, oltre a un po’ di cose burocratiche per avviare l’iter occorre “la ricevuta di pagamento di euro 44,66 per il libretto a 32 pagine e di euro 45,62 per quello a 48 pagine“; e serve “1 contrassegno telematico di euro 40,29 per passaporto“. Il contrassegno telematico ha sostituito, dal 1 settembre 2007, la vecchia marca da bollo, ma sempre di quello si tratta: tu paghi 40,29 euro e ricevi un quadratino di carta appiccicosa che certifica che hai pagato euroquarantavirgolaventinove.

Ora, la mia domanda è semplice: perché, per pagare una novantina di euro scarsi, devo utilizzare due mezzi diversi e incompatibili? Perché devo andare prima in posta (e perder tempo in coda) e poi dal tabacchino (e infilarmi odiosi spiccioli nel portafoglio)?  Ho parlato della cosa con qualche amico, e mi hanno dato essenzialmente quattro tipi di risposta.

Risposta numero 1. I flussi attivati dal versamento e dalla marca da bollo vanno a diversi soggetti, quindi devono essere mantenuti separati. Obiezione: benissimo, ma perché non posso fare due versamenti, oppure comprare due marche da bollo, o ancora due bonifici bancari, o scegliere tra una combinazione di questi mezzi?

Risposta numero 2. La marca da bollo (pardòn, contrassegno telematico) è più economica, per lo Stato, perché garantisce un flusso più voluminoso, mentre il versamento impone singole scritture contabili di piccola entità. Benissimo, ma allora perché non chiedere due marche da bollo?

Risposta numero 3. La marca da bollo garantisce un’entrata sicura ai tabacchini. Di per sé è del tutto inutile, ma anche loro tengono famiglia.

Risposta numero 4. Non rompere i coglioni.

You may also like

L’emergenzialismo
Punto e a capo n. 18
Autonomia differenziata: più parole che fatti
Digitalizzare la PA: la sfida dei processi e delle competenze

10 Responses

  1. Risposta 5. I due balzelli sono stati attivati in tempi differenti utilizzando il primo metodo di riscossione che gli è capitato. Senza curarsi assolutamente dell’efficienza o meno della cosa dal punto di vista del cittadino. Come è ovvio che sia, trattandosi di burocrazia. Se la burocrazia tendesse verso l’efficienza, dovrebbe autoeliminarsi. Il che è ovviamente, utopico.

  2. Filippo

    Leggo e condivido appieno il post. E non ho una risposta. So solo che l’appiccicoso contrassegno telematico serve in particolare per fissare in maniera inequivocabile il periodo di “attivazione” del passaporto nel periodo di validità, ovvero un anno pieno dalla data di emissione del contrassegno; così si evita il giochino di chi una volta comprava la marca da bollo ma non la incollava, sperando nella distrazione del controllo alla partenza, “tenendo in vita” il bollo quasi in eterno, finché non te lo annullavano con timbro (o finché non ne aumentavano il valore richiesto).
    Con il contrassegno, un anno vale, che sia appiccicato la passaporto o meno.

  3. La goliardia ci insegna che la marca fu l’antesignana della marchetta, laddove la via si fa +stretta. Con linguaggio da MinCulPop, mutuato dal mitico istitutoLuce, essa e’ l’immarcescibile tassa da pagare alle fallopere della PA.
    Sin dalla nascita siamo abituati a credere che la marchetta sia il costo da pagare per la prestazione degli statali inopinatamente coinvolti nell’osceno episodio.
    Da ieri, il cavaliere di Arese, alla stregua dell’Aretino Pietro o del famigerato Menga, ci propone di “informatizzare” tutta la PA, cosi’ potremo svolgere da casa tutto il lavoro ” in-vece” della PA.
    Meraviglioso….cosi’ la pagheremo e basta !!!…proprio come ora.
    Putroppo registro omissis sulla marca, sui diritti di segreteria e sulle sterminate marchette del dantesco italico bordello.
    Serenissimi Saluti
    Martino

  4. Gmeula

    Perchè la marca da bollo è una tassa che ha validità annuale da quando è vidimata, mentre il versamento è una tantum. In teoria è necessario pagare la marca da bollo ogni anno, altrimenti il passaporto non è utilizzabile in italia. In pratica, dopo il primo anno, per uscire dall’Italia basta usare la carta d’identità, e per entrare negli altri paesi si usa il passaporto con la marca da bollo scaduta.

  5. bill

    Roba da ridere: ha lei una vaga idea di cosa significhi oggi, in Italia in generale e a Bologna in particolare (dalla via che qui vivo), fare musica? E per fare musica intendo tutto quello che c’è dietro, ovvero chi organizza una serata musicale e chi si esibisce. Se le interessa, essendo io un musicista da trent’anni, la posso illuminare su questo settore che, escludendo le programmazioni che , per quanto riguarda quasi esclusivamente la lirica e la musica classica, vengono allegramente pagate dallo stato e dalle sue appendici, è completamente in balia del caos, di una burocrazia (locale) semplicemente allucinante quanto completamente inutile (se non ai burocrati stessi), e oltre a questo costretto a creare un mercato completamente in nero, giacchè balzelli e contributi vari, assolutamente slegati dalla realtà del mercato stesso, renderebbero impossibile organizzare alcunchè.

  6. trotto

    riguardo scadenza marca da bollo..non fà fede la data di emissione..mà la data di annullo..che si puo fare alle poste o direttamente in aeroporto al momento del controllo..quindi non dite che la marca ha una validita di un anno al momento che il tabaccaio ve la stampa..perche è una fesseria…ma la fesseria più grande è che all’aeroporto di fiumicino..( leonardo da vinci..)..aeroporto internazionale…all’interno ed esterno…tabaccaii e non..vendono sigarette liquori e cassi vari….mà non vendono una marca da bollo per passaporto…perche a detta loro non hanno la macchinetta per stamparli…perche ne stampano pochi e non gli conviene….bel servizio del menga..
    P.S…visto e considerato che è un tassa di uscita esclusivamente per paesi extra cee..non sarebbe più regolare applicarla sul biglietto aereo e levarci dalle balle tutti sti giochetti????…è no troppo semplice….anche perche spesso e volentieri uno prova a passare senza bollo…. e fanno bene..è giusto pagare le tasse…ci mancherebbe..ma qui mi sembra più un voler mettere pali e paletti per non dire rotture di marroni a chi viaggia….e produce…economia…ma gli si rompe le balle fino in fondo anche se vuole andare a farsi una semplice vacanza fuori dall’europa….

  7. Rispondo a questo vecchio articolo per segnalare che anche io non ne posso più di marche da bollo. Le ritengo un balzello odioso, antiquato e ingiusto. Non solo la marca sul passaporto, ma tutte le marche da bollo .
    Perchè devo pagare lo stato per farmi scrivere su un pezzo di carta il mio stato di famiglia ? Se ci sono dei costi li pago volentieri al mio comune che li sostiene (attraverso i diritti di segreteria), ma lo stato cosa vuole ?
    E questo è solo un esempio.
    Perciò per combattere la marca da bollo, per raccogliere sostenitori e tentare di far giungere alle orecchie di chi può che noi non vogliamo più l’imposta di bollo, ho creato il sito http://www.nomarcadabollo.it in cui chiedo un’opinione, un commento, sulla necessità e la possibilità di abolire tutte le marche da bollo !

  8. Mat

    Propongo di fare una “massa critica” di gente che, tutte le volte che viene richiesta una qualunque marca da bollo, vi applica una “scatarrata” (o semplice sputo) dinanzi all’impiegato per poi pretendere che sia accettata. Piantandosi lì finché il documento non viene recepito (cosa che l’impiegato, incolpevolmente, non potrà fare) e non andandosene finché non viene la polizia a prelevarlo/a. La cosa probabilmente farebbe notizia e a quel punto questa “prassi” si diffonderebbe nel resto della popolazione.
    Vi segnalo questo sito: http://www.nomarcadabollo.it/

Leave a Reply