L’occhio vigile dell’Enac
L’Istituto Bruno Leoni ha pubblicato, ieri, un Focus sulla vicenda Windjet a firma di Andrea Giuricin. Tra le altre cose Andrea si chiedeva:
Se il presidente Riggio ha dichiarato che sapeva della situazione delicata da oltre un trimestre, non si capisce il perché non abbia ritirato la licenza o dato quella temporanea alla compagnia siciliana.
Il presidente Riggio si è offeso.
La risposta dell’Enac sarebbe perfino divertente, se non fosse per tre piccoli particolari.
Primo: noi non diciamo che possedevamo informazioni riservate; ci limitiamo a osservare che, poiché l’Enac sostiene di essere stato al corrente della situazione almeno da marzo, è quanto meno curioso che non abbia preso alcun provvedimento se non “a babbo morto”.
Secondariamente, se l’Enac nonostante tutto ritiene di volersi avvalere delle nostre “capacità analitiche e predittive” che il presidente Riggio “apprezza da sempre” siamo naturalmente disponibili. Quando il paese chiama…
Terzo, forse al presidente Riggio sfugge la differenza tra i doveri di un ente di regolazione e quelli di un istituto di ricerca. Differenza che, in ogni caso, non sfugge a noi.
Infine, pur apprezzando da sempre lo humour del presidente Riggio, siamo lieti – da contribuenti prima ancora che da analisti – che all’occhio vigile dell’Enac non sfugga alcuna critica e non manchi il tempo di vergare una risposta puntuta e puntuale. C’è solo un piccolo problema, che solleviamo bonariamente e senza alcun intento polemico: l’occhio dell’Enac, così vigile sull’Istituto Bruno Leoni, non pareva altrettanto vigile quando Windjet è colata a picco a sua insaputa. Del resto, mica si può fare tutto.
Rosalia, la signora delle pulizie che cura il mio ufficio, catanese al 100% e provvista di licenza media inferiore, sapeva già da tre mesi che WindJet sarebbe andata a … catafascio.
Esattamente come lo sapeva il presidentissimo Riggio che però ha qualche titolo in più.
Quando è successo il patatrac, Rosalia ha candidamente dichiarato “fusse statu per mmia, l’avria serrata a Pasqua la UINDGET”.
Serve mica del personale con esperienza all’ENAC?
Rosalia prenderebbe in considerazione eventuali proposte.
Ma non per fare le pulizie … ovviamente!
e perchè ritirarla in agosto poi, proprio nel pieno dei viaggi delle vacanze, quando c’è meno margine di manovra anche per gli altri vettori per coprire i voli saltati?
ma è tutto sbagliato, pensateci, il governo adesso interviene (in base a quali poteri o regole poi?) perchè vuol far comprare la patata bollente da alitalia, la quale chiaramente non vuole ma operando in regime “protetto” dal governo non può nemmeno permettersi di indispettirlo troppo, e in tutto questo nessuno vede alcunchè da ridire, anzi si parla di “mercato” aereo como se esistesse davvero……
povera italia
chissà quanto ci costerà tutto questo bailamme!!!!! Compresi i rimborsi ai passeggeri che sicuramente windget non sarà in grado di fare…….insomma svuotata per tempo!!!
@Mimmo CRISTOFARO
Sig.Cristofaro se tutti i meridionali fossero come lei e la sig.ra Rosalia,saggi, ironici e pungenti al punto giusto,posso dire di essere con orgoglio originario del Sud! Bravo, continui cosi’ e buona giornata.MarcoM.
Io penso che all’ENAC, così come in tutti gli enti pubblici italiani, chi ha delle responsabilità se la fa sotto, e prima di fare scelte importanti aspetta sempre il la del politico potente di turno… fino a quel momento si “accontenta” del suo stipendio sproporzionato e dei suoi benefit ingiustificabili senza rompere le scatole a nessuno.
Direi che nella selva di imboscati incompetenti e parassiti, il presidente Riggio mi è piaciuto più degli altri: primo perché sa dell’esistenza dell’IBL (e non è scontato), secondo perché dice che ne avrebbe preso in considerazione le osservazioni e terzo perché si è premurato di rispondere alle critiche con una dichiarazione pubblica (peraltro ironica e pacata).
Ieri ha detto anche che se si guardano i conti bisognerebbe chiudere tutte le compagnie.
-Una domanda: ma in che senso chiamiamo Alitalia compagnia di bandiera
La vicenda Windjet, oltre al naturale sputtanamento internazionale,non e’ altro che l’ennesima testimonianza del fallimento del modello paese che la nostra lungimirante classe dirigente ha perseguito con tenacia ed abnegazione negli ultimi 20 anni. In un paese civile l’ente regolatore che ha permesso di arrivare a tale situazione avrebbe avuto la decenza di dimettersi. Il dramma tutto italiano consiste nel fatto che, escluso gli ignari e malcapitati passeggeri, nessuno paghera’ per l’accaduto.
Pardon mi correggo, aspetto in queste ore che qualcuno proponga che sia Pantalone ha pagare: d’altronde la storia ci insegna che gli “asset strategici” del paese vanno salvaguardati per non parlare dell’occupazione ad ogni costo in determinate aree del paese…..
Ma siamo poi sicuri che la Merkel abbia poi cosi’ torto?
l’ENAC è un ente pubblico e , come tutti gli enti pubblici , ha in mente solo due cose : portare a casa un bello stipendio pagato dai contribuenti , e non avere grane , non dover ” faticare ” come dicono i meridionali per il verbo lavorare.
Tutto il resto non interessa.
E pensare che anche questo sito è popolato di persone che pensano allo ” Stato ” alla mano ” pubblica ” come una soluzione ai problemi , senza rendersi conto che lo ” Stato ” la ” mano pubblica ” sono ” il problema “.
Credo che l’ENAC non abbia nessuna funzione di controllo sullo stato finanziario delle Compagnie Aerre. Sua mission è quella di verificarne la congruità tecnica ed il rispetto delle normative ICAO. Non ho/abbiamo dati sufficienti per determinare se anche Riggio ne avesse per cogliere segnali negativi sulla gestione amministrativa della Compagnia.
Non dimentichiamoci che il perdurante stato di crisi e l’aumento del prezzo del carburante
possono erodere alla velocità della luce i già risicati margini delle Compagnie Low Cost, se poi questa, come nel caso della WindJet, è in una fase di Start-up, il danno provocato è ancora più veloce e pesante. Si potrebbe, invece, disquisire su una diversa regolamentazione del sistema dell’aviazione civile, con un organo di controllo che intervenga quando una Compagnia Aerea oltrepassa la soglia di certi livelli prefissati di utile/perdite tali che, un recupero in tempi relativamente brevi possa essere attuabile senza l’intervento di amortizzatori sociali o iniezioni di capitale pubblico sotto qualsivoglia forma. Forse, su questo tema, più che Riggio, è più qualificato a rispondere l’Avvocato Pierluigi Di Palma, dell’avvocatura di Stato e già fondatore dell’ Ente Nazionale Aviazione Civile, ed autore della Carta dei diritti dei Passeggeri.
@Mauro
Compagnia di bandiera?
Beh, sì, ha i colori della bandiera italiana sul timone di coda.
Semplice, no!
@BroccardiS
No, la Merkel ha ragione e anche tanta.
Ovvio che sfrutta la posizione di predominio economico per no far pagare ai tedeschi quello che hanno sperperato tutti insieme Irlandesi, Portoghesi, Greci, Spagnoli ed Italiani.
Se qualcosa si poteva fare doveva essere il rifiuto di un cambio Euro/Lira ad un tasso così sproporzionato.
Consoliamoci: il peggio deve ancora arrivare!
@daniele
In realta’, uno dei compiti fondamentale dell’Enac per mantenere la licenza di servizio di un azienda consiste nel “monitoraggio,anche attraverso la valutazione dellapersistente idoneita’ finanziaria dell’impresa e la vigilanza sulle performancessocietarie ed operative, finalizzato ad assicurare la continuita’ aziendale nell’ottica della tutela dell’utenza.”
Per cui, se e’ normale che il presidente Riggio fosse a conoscenza della grave situazione in cui versava windjet, e’ INACCETTABILE che non siano state attuate delle procedure che programmassero un’uscita di scena della compagnia che non danneggiassero gli utenti oltre all’immagine del nostro paese.
E’possibile che fosse ancora attivo il sistema di vendita online dei biglietti quando la crisi era gia’ deflagrata?
E’ possibile che non si sia tenuto conto che far deflagrare una crisi incontrollata nel mese di agosto avrebbe comportato difficoltà nel reindirizzare gli utenti su altri voli già sovraccarichi per gli spostamenti delle vacanze?
L’attuale trattamento della crisi con un aggiornato sistema di informazione per assistere gli utenti non mitiga l’amarezza per l’ennesima prova di declino e di inefficienza del ns sistema pubblico, di cui come sempre nessuno sara’ responsabile….
Anzi probabilmente alla fine della fiera non e’ di fuori che qualcuno verra’ premiato per la gestione della crisi: d’altronde un premio alla produttivita’ ed all’efficienza nel pubblico non si nega a nessuno….
@Daniele
Enac deve anche assicurare che i velivoli siano accuratamente manutentati.
Da quel che ho letto Alitalia attende ancora la conferma di tali manutenzioni.
@Daniele
Windjet non era in fase di start-up in quando fondatata nel 2003! L’ENAC ha, tra gli altri compiti, quello di verificare la solidita’ economica delle aziende che sorveglia. Fatto che e’ chiaramente venuto meno. Da addetto ai lavori, le confermo che le voci di un fallimento di Windjet erano in piedi da almeno un anno.
La differenza tra “paesi virtuosi” come la Germania e paesi in cui la virtù è sinonimo della capacità di attaccarsi alle mammelle dello stato come dirigenti (non ho mai capito con quali capacità…) consiste che :
in Germania (1) questo non sarebbe accaduto (2) qualora fosse accaduto le dimissioni del dirigente e di chi è responsabile della nomina del dirigente sarebbero state chieste e ottenute entro pochi giorni (3) l’opinione pubblica avrebbe avuto soddisfazione in quanto i loro stipendi vengono pagati con i soldi del contribuente.
In Italia (1) questo accade sempre (2) il dirigente, che si indigna – pure permaloso -, scarica la responsabilità su qualcuno che poi viene promosso a incarichi diversi e con retribuzione maggiore (3) l’opinione pubblica viene manipolata e gli fanno credere che la colpa di questo schifo sia dell’evasore di Cortina.
ma quando la finiremo con ‘sti titoloni davanti ai nomi (“Presidente”) in Italia, quasi sempre accompagnati da capacità direttive, professionali, imprenditoriali, etc. etc. discutibili?
Che vada giù per il gabinetto WindJet con l’Italia intera se gli organismi di sorveglianza lavorano in questo modo.
Pfui!
In un paese minimamente decente: 1. Il Riggio di turno chiederebbe pubblicamente scusa e si dimetterebbe in un nanosecondo; 2. Windjet semplicemente fallirebbe, senza aiuti di Stato. Ma questa è l’Italia, il “Paese dei Balocchi”.
Secondo me la ragione della scarsa efficenza dei questo ente è che manca di risorse ed è sotto organico. Nel prossimo ” seminario ” dei nostri professori al governo ,verrà varato un bel decreto che autorizza il raddoppio dell’organico e della dotazione finanziaria a carico dei contribuenti.
Amen