25
Mag
2011

L’incredibile rinvio a giudizio sismico

Il rinvio a giudizio per omicidio colposo dei sette componenti la Commissione Grandi Rischi, per aver sottovalutato i rischi dello sciame sismico del terremoto dell’Aquila e non aver indotto la popolazione all’evacuazione, a mio giudizio ha del clamoroso. E’ un nuovo passo verso la pangiuridizzazione dei rischi, dopo la condanna Thysen per omicidio volontario all’ad e ai manager della società per le sette vittime della tragedia sul lavoro avvenuta nell’acciaieria torinese. Siamo al punto che per i giudici il rischio sismico va amplificato seguendo non un’inesistente metodica scientifica previsiva, bensì affidandosi al principio della massima cautela. Che è come dire che ai cartomanti e negromanti d’ora in poi sarà meglio che prestino orecchio, scienziati e tecnici degli organi pubblici chiamati a valutare il rischio di terremoti e l’impatto sulla popolazione e sui territori. Immagino che, esattamente come nel caso Thyssen, resterò in minoranza assoluta visto che, per averlo detto al’assise di Confindustria di Bergamo, alla fine Confindustria ha chiesto scusa, come ad ammettere che ai giudici non bisogna mai opporre alcuna voce critica. Non sarò mai d’accordo, con questa impostazione che mi sa di paura e terrore, non di ragionevolezza. Qui non è in discussione l’autonomia e l’indipendenza della magistratura. Bensì l’elementare buon senso, senza del quale anche la legge può diventare strumento di pura illogicità. E di ritorno al Medioevo, in cui, dimentichi del diritto romano e prima di riscoprirlo, si praticava l’occhio per occhio e non la proporzionalità di fattispecie e pena alle responsabilità accertabili secondo prove e logica. In questo caso , secondo scienza. Che cosa avrebbe dovuto disporre il prefetto di Roma, lo sgombero della città due settimane fa quando confusi vaticinii pretendevano fosse colpita da un terremoto? E la fine del mondo secondo il calendario Maya, dove la vogliamo mettere? Poveri noi, questo è il mio unico commento. Rassegnato al fatto che i più mi replicheranno che le vittime del’Aquila pretendono giustizia, naturalmente. Ma questa non lo è affatto, per me.

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75 Responses

  1. alessandra

    Iniziassero a pagare dei loro errori, che distruggono persone e famiglie…
    io sono con Lei. Con tutto il rispetto per le vittime di qualsiasi genere…

  2. Franco Baldussi

    Caro Giannino, lei si sbaglia. La Commissione Grandi Rischi avrebbe dovuto evacuare l’Aquila. Pare infatti che un gufo avesse sorvolato tre volte la città e un cupo ululato fosse stato sentito solo tre giorni prima. Inoltre sembra sicuro che nessuno nella Commissione, con colpevole manchevolezza, abbia provveduto, pur essendo a conoscenza dello sciame sismico, alla lettura dei fondi di caffè o alla prova della zampetta di coniglio.
    Mi auguro che il CSM intervenga. Beninteso subito dopo il Sabba.

  3. Oscar ,scusami non dirmi che scopro l’acqua calda,ma vogliamo considerare nel tuo bel pistolotto anche la prevenzione.
    Vedi amico mio è proprio in questo campo che i giudici hanno trovato lo spazio per muoversi.
    Sei entrato in un opificio dopo i fatti da te menzionati,non hai idea dicome le industrie si sono messe alla pari con le lgg vig.
    La stessa cosa vale per il terremoto , bisognava senza allarmare la popolazione evaquare le città,dirai e se il terremoto non veniva forte e devastante,poco male,facciamo conto che si era tenuta una esercitazione di evaquazione di massa.In Giappone ne fanno tre ogni anno in molte località.

  4. Oscar, può darsi tu abbia ragione nel giudizio. Ma è un po’ superficiale il giro di battute sui cartomanti. L’accusa non è di avere trascurato segni magici, ma dati scientifici: che le scosse e i dati dei giorni precedenti rendessero plausibile una cautela straordinaria. Che poi questo debba costare un rinvio a giudizio ai responsabili è, ripeto, cosa discutibile. Ma è un rinvio a giudizio basato su un’ipotesi di fatti, non di sciocchezze maya.

  5. Davide

    Inutili provocazioni.
    Leggo sempre con interesse e condivido i suoi spunti ma ultimamente sta facendo dei grandi scivoloni!da Fukushima in poi sta perdendo il suo smalto.

    lode al vecchio Giannino

  6. Dottor Giannino, mi meraviglio di lei. Ero convinto che una persona della sua intelligenza e della sua esperienza avesse la sufficiente conoscenza delle cose giudiziarie italiane da non meravigliarsi più di nulla.

    Ultimamente ho seguito la vicenda giudiziaria di un mio amico, accusato di furto, rinviato a giudizio e condannato ad otto mesi. Innanzi tutto sono rimasto sconvolto dal modo in cui sono state eseguite le indagini, ovvero da come non sono state eseguite indagini. La casalinga di Voghera avrebbe fatto molto meglio, e si sarebbe accorta che in realtà non vi era stato alcun furto.

    Ma la cosa che ha fatto crollare totalmente la mia fiducia verso la magistratura è stato lo svolgimento del processo e le motivazioni della sentenza. Ero convinto che per emettere una sentenza di condanna occorressero delle prove. In realtà l’unica cosa che conta è il libero convincimento del giudice il quale è stato dotato dal Padreterno della capacità di vedere e capire cose che noi comuni mortali non riusciamo a vedere, in barba alla presunzione di innocenza, all’oltre ogni ragionevole dubbio, alla più elementare logica.

    Questo fatto mi ha terrorizzato perchè mi ha convinto che ognuno di noi, in qualsiasi momento, può essere indagato, rinviato a giudizio e condannato per cose inesistenti se non nel libero convincimento del giudice, il quale dispone, secondo la mia convinzione, di un potere smisurato ed arrogante, suffragato dalla garanzia di non rispondere mai dei danni commessi nei confronti delle persone.

    Ho molti conoscenti pluripregiudicati i quali mi dicono che raramente vengono condannati per reati che hanno commesso, ma quasi sempre per fatti ai quali sono completamente estranei. Non che siano dei santi, naturalmente. Ne fanno di tutti i colori e meriterebbero la galera a vita. Ma giusto per capire quanto siano fallaci le sentenze penali dei nostri tribunali.

  7. Stefano Tagliavini

    Non credo che stavolta rimmarrà in minora Dott. Giannino, sono strabiliato anch’io dalla richiesta dei giudici su una vicenda assolutamente incredibile, è scientificamente dimostrato che allo stato attuale nessun terremoto è prevedibile e credo che l’idea di informare la popolazione dei rischi che avrebbe corso lasciandola libera di evacuare o meno la città, è qualcosa che appartiene di più a un copione di un film che alla vita reale.
    Tuttavia non può accumunare questa vicenda surreale a quella della Thyssen Gruop, in quel caso l’evento – morte degli operai – era prevedibile a seguito di un incidente, considerato che i sistemi di sicurezza erano a dir poco carenti. Si tratta di due cose diametralmente opposte. Non credo che la vicenda del terremoto avrà un seguito in termini di condanna, dimostrare l’imperizia, la negligenza o l’imprudenza che rappresentano le tre ipotesi della fattispecie colposa, mi pare compito piuttosto arduo, anche questo più adatto per un copione cinematografico.

  8. Luciano Pontiroli

    Del caso Thyssen discuteremo quando conosceremo le motivazioni della sentenza, ma sembrerebbe trattarsi di un ordinario esempio di giurisdizione che lascia sorpresa l’opinione pubblica ignara dei tecnicismi del diritto penale.
    Qui sembra che ci sia qualcosa di ben diverso: si tende a sottoporre a giudizio, secondo un criterio sfuggente ed elastico – il principio di precauzione – i membri di un’autorità scientifica per valutazioni compiute nell’esercizio dei suoi compiti, quasi che un eventuale allarme producesse automaticamente un evento – l’evacuazione – che verosimilmente dipendeva da altri. Le corti si ergono ad occhiuti e discrezionali censori di qualsiasi attività umana, sottoponendo a processo chiunque abbia la sventura di poter influire – anche solo in astratto – su eventi imprevedibili.
    Se il nostro beneamato PdC non avesse sprecato il fiato in campagne pro domo sua, questo sarebbe un argomento per riformare radicalmente l’ordinamento giudiziario e quello processuale.

  9. mauro

    @Franco Baldussi
    purtroppo non si trattava di gufi, si trattava appunto di tre scosse importanti nell’ultima settimana antecedente al disastro in una marea di scosse minori cominciate da novembre dell’anno prima! Non si discute di prevedere, ma di adottare le piu’ elementari misure di informazione e di precauzione dovute.
    dunque non parlate di cose che (fortuna vostra ) non avete vissuto

  10. Mario

    @Luciano Pontiroli
    Direi che questo e’ un argomento per riformare radicalmente gli ordinamenti giudiziario e processuale a prescindere dalle campagne del PDC pro domo sua.

  11. Pietro Francesco

    Dopo la condanna dell’amministratore della thyssen, dopo questa… C’E’ ANCORA QUALCUNO CHE PENSA CHE LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA SERVA SOLTANTO A BERLUSCONI????????

  12. L’unica cosa con cui non sono d’accordo è che si tratterebbe di un ritorno al Medioevo. Magari lo fosse, l’abisso che separa il mostro che in Italia viene chiamato Giustizia, dallo stato di diritto e al rispetto delle leggi che, ad esempio, vigeva nella Serenissima repubblica sta li a dimostrare che non siamo più andati avanti, ma solo tornati indietro. Un bel libro a questo proposito è il Medioevo delle libertà di Guglielmo Piombini.

  13. Stefano

    Come prima cosa, dato che non si possono prevedere terremoti ed eruzioni (e a dire “potrebbe accadere” sono capace anch’io), licenziamo tutti i sismologi e vulcanologi pagati con denaro pubblico.

  14. marco

    Giannino ormai riesci a commentare qualsiasi cosa con un approccio IDEOLOGICO di tipo Stalinista, lui a prescindere è contro.
    Mi domando una cosa, visto che lui si vanta sempre di essere informato, ma per giudicare ha letto le relazioni della Commissione Grandi Rischi prima di parlare ?
    Se non lo ha fatto parla a vanvera ed è privo di qualsiasi credibilità, Fukushima docet.

  15. marco

    un primo dovere della comissione grandi rischi era rilevare se ci fossero strutture che in una situazione di scosse ripetute per mesi e mesi dovessero essere messe in sicurezza ed evacuate…e questo non è stato fatto per esempio con l’Ospedale che poi è stato gravemente danneggiato e in parte è crollato e soprattutto con la Casa dello studente, la cui instabilità era stata più volte segnalata inutilmente, e il cui crollo ha causato tanti morti.
    Non le viene il dubbio, sig. GiudizioVeloce Giannino, che sia almeno il caso di indagare a fondo e sottoporre a processo questa commissione ? Il dubbio sig. Giannino, il dubbio, qualche volta prima di scrivere di getto si faccia qualche domanda, e tenga conto anche che esistono gli altri, quelli che hanno subito un danno, quelli che hanno un altro pensiero, un altro interesse, consideri il dubbio prima di esprimere un giudizio soprattutto quando ci sono dei morti che gridano…giustizia.

  16. Andrea

    Separiamo i fatti. Punto primo in assenza delle motivazioni della sentenz tyssen non possiamo dire perche’ un giudice terzo ha identificato il dolo eventuale. Per la commissione grandi rischi e’ una interpretazione del giudice assolutamente burocratica. Non si puo’ dire a migliaia di persone ora andate via da casa vostra per, non so una settimana, un mese, un anno. finche’ non esistera’ un sistema in grado di prevedere i terremoti con una buona precisione, c’e’ solo da studiare, ricerca e costruire con criteri antisismici, veri (la prevenzione!!!!)

  17. Gio

    Ignorantia legis non excusat si dice in diritto, probabilmente i magistrati pensano che si applichi anche all’ignoranza sul futuro.

  18. Renato

    Dottor Giannino, sono con Lei.
    Alcuni dei commentatori precedenti si sbracciano per evidenziare come la CGR dovesse operare con la massima vigilanza, trascurando il fatto che, se avessero evacuato L’Aquila (dove, poi) e il terremoto non ci fossa stato oggi li avrebbero denunciati per procurato allarme. Non tutti i rischi sono prevedibili e prevenibili: ficcatevelo in testa!

  19. Giovanni Bravin

    @Giorgio Fracchiolla Lei ha espresso con altre parole, quello che è un mio convincimento. Nei tribunali italiani, è meglio entrarvi come colpevoli e sperare in un errore giudiziario, ottenendo l’assoluzione o lieve condanna, anziché entrarvi per ottenere giustizia. In altre Nazioni non è così, inoltre, c’è la certezza della pena!

  20. Mi sembra piuttosto affrettato come giudizio.
    Ad una prima lettura sarei d’accordo con Lei, caro Giannino. Tuttavia è anche vero che se non si poteva prevedere tout-court l’avvenimento del terremoto in quel momento e con quella intensità, forse si poteva valutarne il rischio. In tutte le scienze quando si ha a che fare con l’imprevedibilità, si deve assegnare un rischio, e sulla base di quello muoversi per minimizzarne gli effetti.
    Ora, forse, dico forse, la CGR (o chi per essa) poteva fare prevenzione? Non dico svuotare l’Aquila (assurdo), ma almeno verificare l’idoneità strutturale delle strutture nel caso in cui si fosse verificato un terremoto di una certa entità, quello si. E’ stato fatto? qualcuno ha responsabilità in questo?
    In questo senso, il rinvio a giudizio potrebbe esser giustificato. In fin dei conti è “solo” un rinvio a giudizio, non una sentenza di condanna.
    Se vogliamo esser garantisti, occorre farlo in un senso e nell’altro.

    Cordialità.

  21. Francesco

    Dott. Giannino, è la persona che più stimo in questo paese, tuttavia stavolta non me la sento di appoggiarla al 100%. E’ ovvio che i terremoti non si possono prevedere in maniera assoluta e che attuare il massimo della cautela significherebbe evaquare un’intera regione per mesi e mesi… Ma stavolta è mancata la cosa per cui un vero liberista dovrebbe battersi: la libera circolazione delle informazioni. Questi signori rinviati a giudizio sapevano che era in atto un’attività sismica significativa, avrebbero dovuto dire che era troppo costoso e troppo complicato organizzare un’evacuazione che con tutta probabilità sarebbe stata inutile, avrebbero dovuto informare la popolazione che un terremoto devastante era improbabile, ma dato lo sciame sismico in atto concretamente possibile. Invece la popolazione è stata semplicemente tranquillizzata, senza troppi complimenti.

  22. aponus

    Il problema é che dai tempi di Galileo nulla é cambiato. Si va avanti per dogmi: prima erano religiosi, ora scientifici. Il risultato? Nessuno continua a mettere in discussione conoscenze date per certe ed acquisite. Provate a far fare a molti scienziati o esperti il test dei sei puntini e poi ne riparliamo.

  23. Francesco

    Per quanto riguarda la magistratura (e non le responsabilità degli indagati in questo specifico caso) invece sono con lei. Tutti, dai politici agli imprenditori dicono di “avere fiducia nella magistratura”, ma in realtà lo dicono per evitare di vedersi la cassetta della posta intasata di lettere verdi. Siamo in balia di gente che può rovinare intere esistenze senza dover rendere conto a nessuno delle proprie responsabilità.

  24. Valerio

    La sicurezza di Bernardo De Bernardinis ed il consiglio di tornare a casa e bere un bel bicchiere di Montepulciano è rimasto impresso forte in tutti i cittadini che chiedevano almeno la predisposizione di un piano di evacuazione. Non si preoccupi Dott. Giannino verranno tutti assolti insieme alla maggior parte dei costruttori, tecnici ed amministratori superficiali, come il suo commento che ho ascoltato su radio 24.
    Si documenti meglio e cerchi di dire qualcosa in più su tutte le costruzioni abusive che andrebbero giù anche senza terremoto e che questo governo continua ad incentivare.
    saluti

  25. NicFE

    Se non fosse tragico, ci sarebbe quasi da ridere: sembra una piece teatrale, la caricatura di un regime in cui si cercano i colpevoli per tutto, anche per i terremoti. E invece di investire in architettura antisismica, come il resto del mondo, facciamo i processi a chi non ha “previsto” la catastrofe. Una solo domanda (retorica): ma che ci facciamo ancora in questo sciagurato Paese….?
    Continui così, Dott. Giannino, non è solo.

  26. Stefano2

    @mauro
    Del senno di poi ne sono piene le fosse.
    Come si può pretendere che in condizioni di scarsa o assente informazione si possa decidere per un’evacuazione? Chi avrebbe preso in mano la situazione e attuato la decisione, rischiando, se il terremoto non fosse avvenuto, di subire critiche e causare un danno economico rilevante?
    E se anche si fosse iniziato già da novembre ad evacuare, quanto sarebbe dovuta durare l’evacuazione? Chi si sarebbe preso la responsabilità della decisione? Quali zone bisognava esattamente evacuare, quali no?
    E’ facile parlare di evacuazione senza peraltro comprenderne le implicazioni!

  27. mr_kost

    Oggi ho sentito su radio24 un’intervista al procuratore capo di L’Aquila. Non si è capito mica il motivo per cui sono stati rinviati a giudizio i componenti della commissione grandi rischi. Il procuratore ha affermato che ha portato davanti al giudice le risultanze delle indagini ed il giudice ha deciso che gli accusati fossero colpevoli. Detto da me potrebbe anche essere accettato ma detto da un procuratore no. Ma non si devono avere tre gradi di giudizio per dichiarare un soggetto colpevole?
    Oltre ciò, per quel che riguarda il merito, non è compito della commissione operare per manutenere il patrimonio immobiliare aquilano ma dei proprietari (pubblici o privati). Addossare le colpe delle morti dei ragazzi della casa dello studente o dei vari altri edifici pubblici ai componeneti della CGR è come minimo disonesto. Stanno sbagliando completamente i bersagli della giustizia, forse per proteggere alcuni notabili aquilani il cui compito era di vigilare sulle costruzioni pubbliche o che hanno costruito in zone in cui non si sarebbe dovuto fare.
    Povera giustizia in mano a questa magistratura.

  28. Libero_di

    A quando l’incriminazione di Galileo Galilei e Keplero per procurato allarme e abuso della credulità popolare? meno male che allora c’era solo la Santa Inquisizione …

  29. Caro dott. Giannino, devo ammettere che non la seguo assiduamente, anzi ho scoperto della sua esistenza solo ora. Non so se il suo pensiero sia simile al mio in generale, ma in questo caso Lei sembra aver dato voce ai miei pensieri. Ignorando coloro che non sanno far altro che schierarsi acriticamente dalla parte dei facili moralismi, le dico -come anche altri hanno fatto- che “Lei non è solo”. Si faccia forza…

  30. Famoso Iole

    Secondo me i due casi che cita sono totalmente diversi. Posto che non ho trovato una chiara analisi in rete di cosa venga esattamente contestato alla CGR a su che basi, a pelle mi sembra che un giudice voglia entrare in un dibattito scientifico stile Carlucci-Maiani.

    Per la Thyssen, se le cose stanno come traspare, sono state volutamente (e non per negligenza) trascurate le norme di sicurezza per risparmiare sugli investimenti necessari. Non sono un giurista ma se sei consapevole di mettere a rischio la vita altrui con il tuo comportamento e lo fai lo stesso, mi viene da chiamarlo omicidio.

  31. Stefano Tagliavini

    @Pietro Francesco
    Vorrei che lei mi spiegasse come la riforma della giustizia che vorrebbe Berlusconi potrebbe evitare casi di questo genere. La riforma della sanità non impedisce certamente che qualche medico si dimentichi le garze dentro la pancia di qualche paziente. Quì siamo difronte a un caso che dall’esterno appare inverosimile, sarà poi il tribunale a decidere sulla base delle prove. A me pare che si voglia una riforma della giustizia che decida sulla base dei sentimenti del popolo e di qualche interesse di pochi, ma questa non è giustizia.
    Paragonare il caso Thyssen con questo dimostra solo malafede. Mantenere in funzione un impianto senza sistemi di sicurezza è come guidare sapendo che l’auto non ha i freni. Mi pare che l’evento sia assolutamente e scientificamente prevedibile.

  32. mark

    quante balle era sufficiente che avvisassero il ministro dell’interno e il governo del pericolo permanente dovuto al continuo sciame sismico che durava da mesi. poi il governo avrebbe preso una decisione.
    invece se la presero con quel poveretto che in qualche modo aveva avvertito di quello che stava per succedere grazie alle sue stima sulle fluttuazione del gas radon.

  33. gelsomini in fiore

    è definitivamente impazzito…vede Obama si inchina (pensando forse di essere al bunga bunga) e di che gli parla ….delle sue allucinazioni

    Berlusconi vede Obama e attacca i pm
    “In Italia c’è dittatura giudici di sinistra”

    Al G8 di Deauville carpito il labiale di un breve colloquio tra il premier e il capo della Casa Bianca sulla riforma della giustizia: “Per noi è fondamentale, perchè in questo momento abbiamo quasi una dittatura

  34. Pelle

    Ricordo che il tipo che affermò che si stava preparando un grave terremoto in Abruzzo è stato indagato per procurato allarme. Ora abbiamo i 7 della commissione che per aver tranquillizzato rischiano il processo e comunque già subiranno la gogna mediatica.

    Come vedete, la stessa medaglia ha due facce opposte che però arrivano alla stessa conclusione, cioè la possibilità che vengano emesse sentenze penali che accertano la veridicità delle accuse mosse alle persone coinvolte. Sembrerebbe fuori dalla logica, certo lo è dalla logica cartesiana, ma non dalla logica giuridica e processuale [mi fermo qui altrimenti apro un argomento infinito].

    Credo che il punto sia non tanto di stabilire se e come fare per il futuro, ma piuttosto e finalmente capire e fare in modo che effettivamente in Italia, territorio altamente sismico per eccellenza, si costruiscano le case in modo che possano resistere ai terremoti. L’ultima tragedia giapponese ci ha mostrato che i danni ed i morti li ha provocati lo tsunami non il terremoto.

    Credo ancora che informare le persone del rischio terremoto e non tranquillizzarle come sarebbe stato fatto, alla fin fine sarebbe come gridare al lupo, al lupo: la prima volta ti ascoltano, la seconda forse, la terza ti mandano a fare in c… [si può scrivere?]

    Grazie per l’attenzione.

  35. anonimo ricercatore

    Commento solo il nocciolo della notizia. Qui si sta rimproverando a una commissione di non essere divini e infallibili: una previsione prevede che si dica quando e dove, con i dovuti errori. Per essere chiaro vuol dire ore 12.34 del 5/6/78 più o meno delta tempo (…/uno/due/tre giorni/…) alla latitudine x più o meno delta x, longitudine y più o meno delta y, alla profondità di z chilometri più o meno delta z. Essendo un terremoto anche la magnitudo più o meno delta magnitudo. E *non è possibile* tutt’oggi fare tale previsione.
    Poi si può scendere a disquisire sul fatto che siccome le osservazioni suggeriscono che quando ci sono diverse piccole scariche di energie (sciami) è poco probabile una violenta scossa, appunto perché l’energia è già stata dissipata. Il che giustificherebbe un eventuale parere sul poco probabile violento terremoto.
    In territori sismici l’unica vera (ad oggi) previsione è la seguente: se non si fa adeguata prevenzione (misure antisismiche) i danni non possono essere limitati in nessuna maniera. Ora dite: il territorio italiano è sismico? Provocatoriamente chiedo: forse qualcuno dovrebbe essere rinviato a giudizio per non aver verificato che le normative fossero rispettate? O forse anche per non averle rese ancora più severe?
    Ora la smetto di scrivere, altrimenti rischio di compiere un grande peccato: non è il mio campo la ricerca su terremoti, e solo chi comprende le tematiche dovrebbe parlarne.

  36. CLAUDIO DI CROCE

    Non sono affatto stupito del comportamento dei giudici : questa casta di impiegati statali, inamovibili ,costosissimi, irresponsabili , che vengono ” giudicati ” dai loro compari , pardon dai loro colleghi e fanno pagare per i loro errori i contribuenti ,dopo il 1992 hanno creduto – e ci riescono per colpa di una classe politica debole che litiga comportandosi come i polli di renzo – di essere diventati la guida ” morale ” della massa di italiani ignoranti, ladri , rozzi . E si comportano come tali. Sono quasi sempre di origine meridionale , pieni di rancore e di complessi di inferiorità verso coloro che hanno avuto successo nella vita per le loro capacità imprenditoriali o professionali. e quindi vogliono far valere il loro potere che è elevatissimo : possono mandare in galera quelli che non sono a loro graditi. E si comportano di conseguenza .

  37. Cosimo rivizzigno

    Buona sera dott. Giannino,
    prima di leggere il suo commento alla vicenda ho ascoltato quello alla radio di questa mattina. Non sono uno che parla per generalità e quindi non sono un sostenitore di categorie a prescindere. Non posso prendere le difese di una categoria, perchè ognuno deve rispondere per quello che fa e non per quello che è. detto questo, ci sono persone che si sono salvate perchè da settimane dormivano vestite e pronte a scappare. non stiamo parlando di stregoni ne di super scienziati, ma di gente comune, dotata di due cose che, soprattutto in questo paese, sembrano essere fondamentali per la sopravvivenza: la totale sfiducia nelle istituzioni ed una sana paura. Adesso, non so ne se sia giusto che esista una Commissione Grandi Rischi, ne se sia giusto accusarla di omicidio colposo, certo è che in questo paese dove il territorio frana, come a messina, le case ed ospedali crollano, come a l’Aquila, i fiumi esondano, come in veneto il cittadino italiano si sente inesorabilmente sempre più solo ed abbandonato prima, durante e dopo le tragedie.siamo sicuri che in questo paese certe tragedie avvengano per caso? io non lo credo, e se ci sono magistrati e giudici che sentono la curiosità di approfondire il discorso, per me sono ben venuti.

  38. Marco Cavalca

    Non credo che riuscirò più a guardare questo sito. Il perchè è presto detto: quando una notizia come qualla del rinvio a giudizio per il terremoto dell’Aquila o della condanna per l’AD di Thysen sono date da un TG inframezzate a Ruby, trans e “puttanate” varie assumono un aspetto evanescente, un po’ comico. Ma se si leggono qua viene da riflettere e allora prima ci si spaventa (ma allora può capitare anche a me!) e poi ci si incazza. Come spesso accade sono daccordo con Lei caro Giannino. Ma le mie coronarie e la mia ipertensione mi consigliano di abbandonarLa.

  39. Pietro Francesco

    PER STEFANO TAGLIAVINI

    Risposta alla prima domanda: la riforma della giustizia che forse si farà prevede proprio un minore potere discrezionale dei pm nell’esercizio dell’azione penale, e quindi in tal caso non si sarebbe chiesto il rinvio a giudizio per alcuno.
    Risposta alla seconda domanda: il “dolo eventuale” non esiste nella legge, è una creazione giurisprudenziale: per la legge un delitto o è colposo o è doloso, senza vie di mezzo. L’applicazione del “dolo eventuale”, quindi, è già di per sé una violazione del diritto(che dovrebbe essere sanzionata dalla corte di cassazione e dalla corte costituzionale) in quanto il codice penale e la costituzione prevedono un principio che si chiama “tassatività della fattispecie penale incriminatrice” e un’altra cosa che si chiama ” divieto di analogia e di interpretazione estensiva nella legge penale”. Un omicidio, per la legge, o è doloso o è colposo. L’omocidio con dolo eventuale non esiste nella legge, è una creazione dei giudici.

  40. Marcello

    La vera tragedia è che esistono dei veri colpevoli per le case abusive, l’assenza di esercitazioni, strutture mal costruite, etc…ma non sono quelli su cui sta indagando la magistratura! Chi glielo dice…???

  41. Luciano Pontiroli

    @Pietro Francesco
    Il diritto non si esaurisce nel codice, ogni ordinamento giuridico è composto di altri “formanti” oltre alla legge scritta, come la giurisprudenza e la dottrina. Poi anche questi si dividono al loro interno in scuole e correnti interpretative.
    In ogni caso il dolo eventuale è riconosciuto da lungo tempo, se non da sempre. Il problema dei rapporti tra legge, dottrina e giurisprudenza non si risolve con semplificazioni esagerate.

  42. japo

    i giudici sono questi, ma anche noi siamo questi: quando riguarda gli altri (le indagini) vanno sempre bene e non si deve accettare di rischiare nemmeno per un secondo (come se alzarsi dal letto alla mattina non fosse un rischio continuo)…e alcuni dei peggiori ce li portiamo anche in politica (opinione personale).
    la realtà è che viviamo nel pensiero che tutto sia non solo facile, ma addirittura dovuto, la “struggle for life” ce la siamo dimenticati, pancia troppo piena?

  43. Andrea

    Giuliani (lo so lo so…. un cialtrone, quello che vuole lei….) la sera del terremoto aveva chiamato i suoi amici – visto che era stato denunciato solo questo poteva fare – dicendogli “dormite in macchina stasera”. Su youtube può vedere l’intervista ad una donna, commossa, che racconta come dopo aver ricevuto la telefonata andò nelle strade del paese a convincere la gente a uscire di casa mentre quelli della protezione civile gli dicevano che tutto era tranquillo e di tornare nelle loro case… poche ore dopo quasi tutti morti. (l’intervista qui: http://www.youtube.com/watch?v=GvQ2IRsBbGk)
    Giuliani (anche lui su youtube) dice che lasciando stare il suo contestatissimo (credo anche a ragione) metodo di previsione attraverso le variazioni del Radon, quella sera bastava guardare i normalissimi sismografi per capire che lo sciame sismico era in aumento e si avvicinava all’apice. Di fatto le persone che di lui si fidavano si sono salvate. Ho anche diversi amici all’Aquila che mi confermano quanto le dico.
    A parte questo le dico anche che all’Aquila c’era un evidente problema di strutture pericolanti a causa delle centinaia di scosse del periodo antecendente alla grande scossa. Ricorderà il fax del sindaco Cialente a Presidenza del Consiglio dei ministri (dipartimento della Protezione civile), il governatore della Regione Gianni Chiodi, l’assessore regionale alla Protezione civile Daniela Stati e la Prefettura dell’Aquila Oggetto: una istanza per la dichiarazione dello “stato d’emergenza” per la città dell’Aquila, assieme alla segnalazione dello sciame sismico in corso, e di gravi lesioni ad edifici pubblici e privati.
    Anche lì tutti dissero “tutto a posto, tranquilli”.
    Direi che è giustissimo che la Magistratura indaghi se permette.
    Un caro saluto.
    Andrea Apostoli

  44. Alberto Poloni

    Caro, carissimo Giannino, ancora con il Medioevo ! Il Diritto Romano, quello che noi tutti oggi invochiamo di fronte agli scempi cui assitiamo in campo tributario ed oltre, venne assunto in toto dai Padri della Chiesa. Di jus naturae è impregnato il pensiero di Agostino ed Ambrogio. Già nel V secolo si distingueva tra auctoritas del Papa e potestas dell’Imperatore e, come conseguenza, cominciò a farsi largo il concetto per cui, quando il re viene meno ai suoi compiti e cessa di “reggere” per diventare tiranno, i sudditi non lo devono consentire (dice niente ?). Tutto questo accompagna il passaggio dall’antichità all’epoca della Cristianità ed è proprio il pensiero che si sviluppa nel corso di quest’ultima a creare i presupposti per il progresso dell’arte, della scienza e della società intera nel mondo occidentale, ineguagliato nel resto del globo terracqueo.

    Per venire allo specifico, sono con lei, ineguagliabile Giannino ! Tutta l’Italia, ed in particolare le regioni a ridosso degli Appennini, sono affette da sciame sismico. In queste aree si verificano scosse piu’ o meno (o niente) avvertite in corso d’anno. Che facciamo; mandiamo le persone a vivere altrove ? E delle città e di tutti gli insediamenti costieri che ne facciamo ? Li abbattiamo ? Chi può escludere che un evento come quello di Messina non abbia a ripetersi mai piu’ ?

    Vi è una perniciosissima forma di demenza che si sta impadronendo di buona parte dei nostri connazionali. Hanno dimenticato chi sono, le loro origini, la loro storia e, purtuttavia, reputano l’uomo infallibile al pari di Dio. Ritengono un loro diritto la salute e l’intangibilità dagli eventi naturali. E’ la riprova di quanto sosteneva il Beato Giovanni Paolo II: quando l’uomo smette di credere in Dio è disposto a credere a tutto ! Un altro Padre della Chiesa.

  45. marco

    Giannino, lo richiedo, se avesse la cortesia di risponderci: ma lei, prima di scrivere queste quattro righe di disinformazione, ha letto il dispositivo dei giudici ? Lo ha letto o parla a vanvera ?

    Poche info perchè possa parlare dopo aver letto:
    Si contesta, in particolare, «una valutazione del rischio sismico approssimativa, generica e inefficace in relazione all’attività della commissione e ai doveri di prevenzione e previsione del rischio sismico». Nello stesso capo d’imputazione si legge, tra l’altro, che «sono state fornite, dopo la riunione, informazioni imprecise, incomplete e contraddittorie sulla pericolosità dell’attività sismica, vanificando, in tal modo, le attività di tutela della popolazione». Secondo la Procura della Repubblica, pertanto, gli imputati «sono venuti meno ai doveri di valutazione del rischio connessi alla loro funzione», anche per quanto attiene al profilo dell’informazione. Queste notizie rassicuranti «hanno indotto le vittime a restare nelle proprie abitazioni». A ciò si aggiunge anche una dichiarazione di De Bernardinis che invitava tutti a star tranquilli «e bere un buon bicchiere di Montepulciano d’A bruzzo».

  46. marco

    Cioè ha capito di cosa stiamo parlando: questi professionisti si presume che abbiano fornito informazioni imprecise, incomplete, contraddittorie…non pensa che valga la pena di vederci chiaro, visto tutti i morti che ci sono stati ?

    Sono convinto che se la commissione fosse stata sotto il controllo di un governo di sinistra lei avrebbe applaudito a questa decisione.
    Caro Oscar datti all’ippica.

  47. marco

    Oscar, sei in onda su Radio 24, ma cosa stai dicendo ? ma ti rendi conto ? stai dicendo che chi ha casa in una zona sismica lo sa , ma lo sa cosa ? cosa lo sa , che rischia di morire perchè non è informato bene o perchè c’è una casa dello studente pericolante e nessuno glielo dice ?
    ma vergognati !

  48. Massimo Micucci :
    Giannino For President
    http://www.thefrontpage.it/2011/05/25/colpevoli-di-non-aver-previsto-i-numeri-del-lotto/

    Giannino for President!
    Peccato che i miracoli non esistano…

    Delle due l’una: o la cgr aveva il compito di verificare la staticità degli edifici, mettere in sicurezza quelli a rischio, fare insomma prevenzione a tutto campo, oppure questo era un compito di competenza di altri.

    Nel primo caso avrebbe un senso indagarne responsabilità ed omissioni, nel secondo assolutamente no.

    Ma IN OGNI CASO questo rinvio a giudizio non c’azzecca nulla! E qui sta la giusta critica di Oscar!

    O mi dici che non ho fatto prevenzione (e, scusate, in questo cosa diavolo c’entra la prevediblità o meno della data dell’evento: in qualsiasi terremoto che produca in zone sismiche danni superiori al lecito la prevenzione è necessariamente mancata…ma io di altri interventi della magistratura non sono a conoscenza in precedenti circostanze!) oppure stai zitto!

    Qui si rinviano a giudizio delle persone per non aver informato la popolazione o aver sottovalutato più o meno volutamente il rischio esistente! Come a dire: sapevate che ci sarebbe stato un terremoto e siete stati zitti!!
    Ma scusate…e la comunità scientifica che fa in questo paese? Se ci fosse stata l’assoluta certezza che un evento sismico grave si sarebbe di lì a breve verificato, nessuno avrebbe detto nulla? Silenzio colpevoli di sismologi, vulcanologi, geologi, cnr e compagnia cantante?
    Propongo di indagarli e metterli tutti alla sbarra!
    E a giudicarli? Paolo Fox, che dalla tivù di stato diffonde la sua sapienza tutte le settimane!
    Grande Giove!

  49. mauro bianconi

    Mi associo totalmente alle considerazioni etico-morali e di serio pragmatismo sull’argomento .Se passa questo atteggiamento si creeranno delle insostenibili situazioni di deresponsabilizzazione a tutti i livelli . La politica che farà ? demanderà alla magistratura o parte di essa la deregulation del giusto comportamento .Sono da liberal socialista (orfano , dove è finito il vero socialismo ?) in linea con ciò che ascolto da Oscar Giannino nelle critiche molto serie e che dovrebbero essere maggiormente divulgate delle varie situazioni italiane.

  50. adriano

    Evacuare una città.Come,dove,quando?La vita è una probabilità marginalmente determinabile.La pretesa di prevedere tutto è comprensibile,ma velleitaria.Dividiamoci su opinioni ed interpretazioni,ma almeno concordiamo sulla necessità di giudicare i giudici rendendone possibile la rimozione.L’incarico venga assegnato attraverso elezioni,limitandone temporalmente il mandato per evitare danni eventuali da eccentriche esagerazioni.L’eternità mi sembra una durata eccessiva.L’obiezione della competenza è confutabile ed amaramente sconsolante pensando agli amabili resti della cronaca.

  51. Emanuele Morganti

    Dottor Giannino,
    lei è in assoluto uno dei giornalisti che stimo di più. Proprio per la limpidezza delle sue idee e la libertà con cui le esprime. Ascolto la sua trasmissione tutti i giorni e grazie a lei ho imparato a vedere le cose sotto diverse sfumature. Concordo con lei con l’assurdita di questo rinvio a giudizio, ma assolutamente non ho gradito l’accostamente con il caso Thyssen. Conosco la sua posizione in merito, ma questo accostamento è veramente vergognoso (ovviamente è la mia semplice opinione).

  52. Stefano Tagliavini

    @Pietro Francesco
    La invito a vivamente a portare la sua tesi sul dolo eventuale quale fattispecie di mera invenzione giurisprudenziale nelle aule dei tribunali. Immagino che anche la fattispecie colposa aggravata dalla previsione dell’evento non rientri nella sua logica penale.

  53. Stefano Tagliavini

    @Pietro Francesco
    “si ritengono altresì voluti i risultati del comportamento che sono stati previsti dal soggetto, anche soltanto come possibili, purchè egli ne abbia accettato il rischio o, più semplicemente, purchè non abbia agito con la sicura convinzione che non si sarebbero verificati. In questa ipotesi si ha dolo indiretto, detto anche eventuale. Ma non manca chi distingue il dolo eventuale dal dolo indiretto valutando il diverso grado della previsione e quindi dell’accettazione del rischio.
    Da quanto detto discende una conseguenza di fondamentale importanza, la quale non deve essere mai perduta di vista nell’applicazione della legge. Allorchè la norma incriminatrice non richiede espressamente – come non poche volte avviene – che il soggetto abbia agito con un determinato fine, per potersi parlare di volontà dell’evento, e più precisamente per potersi considerare voluto un certo risultato, non è necessario che questo sia stato il punto di mira o uno dei punti di mira dell’attività criminosa: basta che il reo lo abbia previsto come possibile, accettando il rischio della sua verificazione; basta in altri termini, che egli abbia agito a costo di determinarlo. Solo se il soggetto, pur essendosi rappresentato l’evento, ha operato con la sicura convinzione che non si sarebbe verificato, l’evento medesimo non si considera voluto e l’esistenza del dolo si deve escludere”.
    Queste sono pagine del manuale di diritto penale generale di Francesco Antolisei, un odei più conosciuti penalisti italiani e sui manuali molti studenti hanno studiato. Magari lei può dimostrare il contrario.

  54. Edo P

    Giannino,
    Mi trova d’accordo per quanto riguarda la questione Aquila. Ma per quanto riguarda il rogo della Thyssen, se verrà dimostrato che i dirigenti erano a conoscenza dei malfunzionamenti del sistema di sicurezza e che per interesse non hanno adottato alcun provvedimento, allora l’accusa ci può stare.

  55. Pietro Francesco

    @Stefano Tagliavini
    Il codice penale all’articolo 42 comma secondo recita: “Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come delitto, se non l’ha commesso con dolo, salvi i casi di delitto preterintenzionale o colposo espressamente preveduti dalla legge”. Successivamente, il secondo capoverso dell’articolo 43 definisce che il reato “è colposo, o contro l’intenzione, quando l’evento, ANCHE SE PREVEDUTO, non è voluto dall’agente e si verifica a causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per l’inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline.”
    ANCHE SE PREVEDUTO!!!!!!!!!

  56. Pietro Francesco

    @Stefano Tagliavini
    L’organo del pubblico ministero nasce storicamente (basta aver studiato un po’ di storia del diritto processuale per saperlo) per l’esigenza di collegare il potere giudiziario al potere politico. Tant’è vero che solo in Italia esiste l’anomalia della pubblica accusa totalmente indipendente ed autonoma dal potere politico. Il potere politico nel nostro paese è per nostra fortuna democratico e quindi la decisione su quali reati perseguire dovrebbe essere affidata o al governo/ministro della giustizia o al parlamento, entrambi espressione (indiretta il primo, diretta il secondo) della sovranità popolare. Visto che è il popolo che decide quali sono i reati (riserva di legge in materia penale), è anche giusto che sia lo stesso popolo a decidere quando e come perseguirli.
    L’obbligatorietà dell’azione penale attualmente vigente si traduce concretamente in una discrezionalità assoluta della pubblica accusa nella scelta dei reati da perseguire.
    In Italia la pubblica accusa non è espressione della sovranità popolare (come negli usa), bensì è composta da laureati in giurisprudenza che abbiano vinto un concorso pubblico.
    Voi direte: perché in Italia è presente questa anomalia? Ebbene, ho fatto questa scoperta qualche tempo fa mentre rileggevo le discussioni ed i lavori che accompagnarono l’assemblea costituente: l’indipendenza e l’autonomia assoluta della pubblica accusa furono volute fortemente dai democristiani in funzione anti-comunista in quanto quasi tutti i magistrati in servizio erano di formazione fascista ed avrebbero in qualche modo ostacolato eventuali colpi di stato da parte dei comunisti.
    Con il tempo la situazione si è capovolta ed eccoci qua. Ho scoperto anche che Togliatti era contrario ad una Corte costituzionale forte perché temeva che avrebbe ingabbiato troppo la politica (e anche qui la situazione si è capovolta).
    Come vedete, ciò che 60 anni fa la sinistra contestava alla destra è esattamente lo stesso che oggi la destra contesta alla sinistra. Con la differenza che all’epoca c’era in rischio che l’Italia diventasse uno Stato satellite dell’URSS, ed oggi per fortuna, chiunque vinca l’Italia resta una democrazia.
    Il discorso ovviamente è diverso per la magistratura giudicante: questa sì che deve essere IN MODO ASSOLUTO autonoma ed indipendente, terza e imparziale.

  57. dedi

    Sig.Giannino apprezzo la sua intelligenza e molte sue opinioni.
    Sul terremoto dell’Acquila.no.
    Il buon senso dice che dopo decine di scosse.in una zona sismica, il minimo che le autorita’ dovevano fare era di NON tranquillizzare la popolazione.
    Non si trattava di smobilizzare tutte le citta’,ma una!
    La verita’ e’ che i cosidetti esperti sono dei tromboni come succede spesso da noi e non dovrebbero essere giudicati ma IMPALATI.
    Lei fa’ molto male a sostenerli.
    dedi

  58. DEDI:
    “il buon senso” dice di costruire abitazioni ed infrastrutture applicando regole antisismiche di provata efficacia.
    Il terremoto de L’Aquila è stato di forte intensità (Scala Mercalli) ma di MAGNITUDO MEDIA (Scala Richter), ovvero se le costruzioni, parlo di quelle recenti a partire dalla Casa dello Studente, avessero avuto i requisiti richiesti, le vittime NON

  59. DEDI:
    “il buon senso” dice di costruire abitazioni ed infrastrutture applicando regole antisismiche di provata efficacia.
    Il terremoto de L’Aquila è stato di forte intensità (Scala Mercalli) ma di MAGNITUDO MEDIA (Scala Richter), ovvero se le costruzioni, parlo di quelle recenti a partire dalla Casa dello Studente, avessero avuto i requisiti richiesti, le vittime NON avrebbero raggiunto il numero che conosciamo.
    “smobilitare una città”?
    Si, ma quale?
    Sulmona forse? Come avrebbe voluto l’ ineffabile Giuliani a seguito dei suoi “studi sul Radon” i cui abitanti sarebbero dovuti esssere evacuati a L’Aqula?

    A Lei ed a certi giudici consiglio di andare su:
    http://cnt.rm.ingv.it/earthquakes_map.php
    http://cnt.rm.ingv.it/earthquakes_map.php

    Sito del nostro OTTIMO INGV, istituto che non è, per preparazione e serietà secondo a nessuno, riguardo ai fondi poi, allora le cose son diverse.

    Infine:
    GIU’ LE MANI DA OSCAR

  60. Stefano Tagliavini

    @Pietro Francesco
    Non ha risposto alla mia domanda: se uno spara in una stanza buia senza vedere chi c’è dentro è omicido colposo o doloso nella forma del dolo eventuale? Ne aggiungo un altra se non le dispiace, se uno spara pensando che l’arma sia carica quando invece il proiettile non c’è, risponde di tentato omicidio o cosa?
    Il passaggio Dell’Antolisei raccoglie una vastissima corrente presente nelle dottrina che ha trovato nella giurisprudenza una costante applicazione. La legge va interpretata facendo bene attenzione ai principi sanciti dall’ordinamento giuridico. Il dolo eventuale non è un invenzione stravagante come sono le sue idee prive di ogni riferimento nella legge se non nella sua fantasia.
    Ma capisco che chi non vuol intendere le cose faccia fatica a capire certe cose.

    Comunque non si disperi si impegni per affermare le sue idee strampalate, dopo che la Parlamento Italiano ha riconosciuto che il nostro premier era sicuro che Ruby rubacuori era la nipote di Mubarak non escludo che in qualche aula del tribunale accolgano le sue idee in tema di dolo eventuale. Un suggerimento: nel frattempo potrebbe impugnare tutte le sentenze che hanno pronunciato una condanna applicando questa tesi. Potrebbe anche spiegare ai parenti dei morti della Thyssen, che l’AD si era rappresentato l’evento ma che non lo voleva e che questo si è verificato per imprudenza, negligenza e imperizia sempre che queste categorie siano in grado di ricomprendere il comportamento di chi non investito in sicurezza per ottenere un corposo risparmio di soldi a discapito della vita, quel bene che stando alle sue conclusioni rappresenta uno degli obiettivi da tutelare da parte della legge.
    Nel nostro sistema penale esiste una riserva di legge, quindi è il popolo che decide quali reati perseguire e quelli no? Formalmente è così. Nella sostanza è sicuro che la maggioranza del popolo approvi quello che il parlamento decide? La maggioranza dei cittadini è favorevole a una moratoria sull’abbattimento delle case abusive di Napoli o delle contaravvenzioni elevate ai cittadini milanesi? Perchè a loro si e a gli altri no? Vada all’estero per vedere cosa succede a chi non paga le tasse o costruisce abusivamente. Facciamo il referendum sul nucleare per vedere se la maggiornaza dei cittadini approva quello che ha deciso il parlamento luogo in cui si esercita la sovranità popolare
    Io sono contento di vivere in un paese dove la magistratura non dipende dal potere politico e la decisione di perseguire i reati non dipende da valutazioni di oppurtunità politica. Ho conosciuto diversi magistrati e le assicuro che prima di condananre una persona ci pensono non una ma cento volte e francamente trovo molto più nobile chi lavora per la giustizia di chi lavora per mettere fuori i delinquenti, i politici corrotti, quelli tanto vituperati in questo blog soprattutto quando si parla di spesa pubblica e di buona amministrazione. Nemmeno la sua viva immaginazione sarebbe in grado di rappresentare il nostro pese se l’azione penale fosse dipendente dalle scelte di un esecutivo presieduto da Berlusconi con l’accozzaglia di azzecarbugli di cui è contornato.

  61. Andrea Chiari

    Dopo la scivolata sul caso di Thyssen sarebbe consigliabile un po’ di prudenza. Almeno, non si citasse quel parallelo, che non fa onore a chi ha dimostrato così poca sensibilità umana prima ancora che giuridica e politica.
    Riguardo all’Aquila il commento non non è un commento, afferma che gli esperti sono accusati di non aver previsto il terremoto. Non è così. La faccenda ruota su una sottovalutazione di scosse già avvenute e di strani verbali firmati in modo poco chiaro. Lasciamo lavorare i giudici e facciamo commenti più informati. Di bar sport ce ne sono abbastanza in Italia.

  62. Mauro

    La travalicazione dei giudici oltre ogni ragionevole misura è ben nota in molti campi, soprattutto in materia giuslavoristica.
    Varrebbe la pena però anche approfondire i danni che molti giudici stanno facendo nel campo degli indennizzi malpracties in ambito sanitario. Non è certo in discussione la legittimità dei pazienti di essere indennizzati in casi di reale malasanità. Ma la tendenza in atto è quella della moltiplicazione esponenziale del numero di richieste di risarcimento e degli importi degli indennizzi. Risultato? costi della sanità sempre più alti, molte compagnie assicurative abbandonano il settore della sanità (vedi Generali), si affacciano nel mercato compagnie assicurative non serie, ASL e Regioni che vanno in autoassicurazione, strutture sanitarie private che si trovano in punto in bianco senza coperture assicurative o che rischiano la chiusura per gli aumenti spropositati dei premi.

  63. Aldo

    Prima o poi si verificherà in Italia un altro sciame sismico. Con questo precedente come si comporteranno i mebri della commissione grandi rischi, le prefetture ed i sindaci delle località interessate? Si troveranno di fronte ad un dilemma non da poco, con due sole alternative. 1) far sgombrare le zone interessate, magari nottetempo; 2) non ordinare lo sgombero. Nel caso 1) devono poi sperare vivamente che si verifichi un terremoto disastroso, in assenza del quale si troveranno incriminati da un solerte pm per procurato allarme. Nel caso 2) ove si verifichi un terremoto, anche solo di media intensità, si ritroveranno nelle stesse condizioni della attuale commissione: non potevano prevedere che il sisma non avrebbe fatto danni apprezzabili. Solo dei pazzi masochisti accetteranno di far parte della commissione. L’unica soluzione è che la commissione venga composta da magistrati, non sapranno nulla di sismologia, ma, come usuale, per definizione, saranno sempre e comunque nel giusto. Così è se vi pare…

  64. concordo con quanto da lei sostenuto sia nel commento che nella trasmissione “Le 9 in punto” su Radio 24. Poveri scienziati!!! Adesso che faranno? Non esprimeranno più alcun parere o metteranno le autorità in allarme per un nonnulla e dopo verranno rinviati a giudizio per procurato allarme. Con tutto il rispetto ed il dolore nei confronti delle vittime de L’Aquila, più che gli scienziati, dovrebbero essere rinviati a giudizio tutti coloro che hanno costruito edifici, dimenticando le norme antisismiche, e le autorità preposte all’applicazione ed al controllo delle leggi in materia.

  65. Gianni

    Ora l’obbligo dell’azione penale deve rivolgersi a tutti coloro che, in zona sismica, abitano e non ristrutturano le case strutturalmente carenti, comprese quelle vecchie, le scuole fuori posto, le costruzioni antiche fuori norma, le case senza cementi armati, le basiliche, gli edifici storici che vanno evacuati, Assisi va transennata e dichiarata inagibile, L’Aquila deve essere abbandonata col solo sindaco obbligato a starci dentro.
    Il magistrato competente deve procedere alle ordinanze …. altrimenti il responsabile sarà lui: si auto denuncerà! ….Si sospenderà dell’incarico e dallo stipendio?
    Oh Signore, mandaci un bel terremoto radicale!
    Spes ultima dea.

  66. Valerio Ricciardi

    Allora: se posso, la situazione è ingarbugliata.
    La Commissione Grandi Rischi ha un ruolo consultivo, non deliberante.
    Si tratta di capire che cosa si poteva pretendere dalla stessa.
    Di affermare “con ogni probabilità la situazione si sta evolvendo nella zona dell’Aquila in un modo che lascia presagire un grande terremoto, io evacuerei”?
    Questo, uno scienziato SERIO per quanto attiene i terremoti non te lo dirà mai – al livello di conoscenze attuali.
    Ma innegabilmente alla Commissione non competevano nemmeno affermazioni che son parse rassicuranti ad una quantità di popolo che, non volendo (e meno male) dar retta al “sedicente scienziato indipendente” Giuliani, e sin qui molto sensato, però si sono affidati troppo rapidamente ad affermazioni di “normalità” nell’evoluzione della crisi sismica che non avevano basi scientifiche, come non ne avevano le farneticanti (sbagliate…) “previsioni” di Giuliani.
    Ricordo a me stesso che Giuliani aveva parlato di un terremoto non a L’Aquila, ma a Sulmona – andate a vedere che distanza c’è, c’è anche tutto il Fucino di mezzo – e circa due settimane prima dell’evento poi verificatosi altrove.
    Ammettiamo che si fosse deciso, in base a un principio di massima precauzione mal interpretato, di evacuare Sulmona (capirai…).
    Cosa avrebbe potuto fare il rappresentante del Governo sul territorio, ossia il Prefetto di Sulmona? Presumibilmente, organizzare il trasferimento della popolazione dove oltre a tendopoli potessero essere accolte grandi masse di persone per la notte: ossia città dotate di scuole con grandi palestre, di tendoni pneumatici con sotto campi da tennis o simili, di edifici sportivi, aule Congressi di adeguata caapacità, capannoni svuotabili (tipo quelli per il ricovero di automezzi)…
    Tipo Avezzano, Pescara, l’Aquila. Sotto le macerie di tante palestre in cemento armato crollate nel capoluogo abbruzzese, troppi morti in più avremmo contato.
    E tutto per dar retta ad un tipo buffo anche se presumo in buona fede, che definisce “rete” di rilevatori (sic) un sistema con cinque apparecchi cinque, di cui solo tre pienamente efficienti; che segue un metodo, quello del tentativo di correlazione fra variazione delle emissioni di Radon dal suolo e imminenza di un evento sismico principale, che era allo studio da un paio di anni nel 1978, quando mi iscrissi a geologia, e dopo decine di milioni di dollari (altro che cinque strumentini artigianali) investiti in California e Giappone fu poi sostanzialmente messo da parte, perché poco attendibile – almeno da solo.

    Ma la Commissione Grandi Rischi ha certamente sbagliato anche lei. Per la nota “legge del pendolo”, tanto si è preoccupata di confutare una affermazione (pretendere di aver previsto data e zona di un evento sismico grave, creando allarme) inopportuna, presuntuosa e negativa sul piano non fosse che dell’ordine pubblico… che invece di dire “né noi, né il sig. Giuliani che peraltro ci risulta essere un dilettante e non un sismologo o un fisico alla luce delle conoscenze attuali possiamo legittimamente fare affermazioni di sorta circa il prossimo futuro, per quanto ci riguarda stiamo monitorando attentamente la situazione” invece hanno sostanzialmente detto “non c’è rischio immediato”. Cosa illeggittima e logicamente folle. Se non puoi prevedere una cosa, non puoi nemmeno prevedere che non accadrà.
    Perciò una quota parte di responsabilità c’è. Avessero almeno consigliato di non riaprire l’Università per qualche settimana, o di invitare i fuori sede ad attendere di rientrare le date dei primi appelli in cui dovevano sostenere esami, un po’ di ragazzi morti in meno, quantomeno, ci sarebbero forse stati.
    Da questo, a poter rinviare a giudizio per omicidio colposo – come se avessero saputo l’imminente verità e l’avessero deliberatamente celata – ci corre. Un bel cazziatone si. Stabilire delle regole di comunicazione più serie e che non mettano confusione nella gente, pure. Omicidio colposo, addirittura, per un organismo scientifico no, non ci sta. Non hanno ancora il terremotoscopio, non verso il futuro.
    I sismometri fotografano, e molto bene, solo il presente, che appena presente… è già passato.

    Mentre la denuncia per procurato allarme per Giuliani, che sino a prova contraria è una bravissima persona, magari visionario, magari illuso, magari troppo ignorante per capire le sciocchezze che dice (la cultura scientifica seria serve più per arrivare a capire cosa non sappiamo, che per sapere in senso positivo)… eh, quella ci stava tutta. Tutta.

    Ma anche una CGR prima di dire “state tranquilli e mantenete le vostre abituali occupazioni” (sintetizzo molto) doveva pensarci due volte. Se non tre. tantopiù che so per certo che all’INGV eran preoccupatissimi, temevano proprio che fosse uno sciame che preludeva a qualcosa. Dove? Difficile dirlo. Quando e se? Impossibile dirlo. Allora apri bocca e dici: sono preoccupato, ma non posso aiutarvi, non so come si mette, vorrei tanto potervelo dire ma la Scienza per ora non ci arriva, coi vulcani ci prende ormai benino, coi terremoti ancora no.
    Ma non ti sbilanci con manifestazioni tipo “la situazione è sotto controllo”.
    Non so se son stato abbastanza chiaro.

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