1
Giu
2012

Lettera Entrate, un bluff a poker – di Enrico Zanetti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Enrico Zanetti.

Le decine di migliaia di lettere inviate in questi giorni ai contribuenti italiani dall’Agenzia delle entrate, recanti “alcuni elementi di valutazione relativi ai redditi dichiarati nel 2011 (anno d’imposta 2010)”, stanno generando molteplici reazioni in coloro che ne sono destinatari e in chi li assiste nel sempre più complesso rapporto con l’Erario.

C’è chi è letteralmente inferocito, chi è significativamente preoccupato, chi è moderatamente perplesso.

Non si hanno notizie di convintamente entusiasti, ma non è escluso che qualche eccezione possa confermare la regola.

La reazione degli inferociti pare francamente eccessiva ed è probabilmente la reazione, altrettanto sbagliata, alla opinabile avvedutezza con cui l’amministrazione finanziaria, negli ultimi tempi, ha talvolta ritenuto di dover parlare di “sana paura” da mettere negli evasori, apparendo così poco serena, prima ancora che molto determinata, nel perseguire la propria lodevole missione.

Proprio a questo si ricollega anche l’altra delle reazioni, sicuramente assai più condivisibile della prima: la preoccupazione.

Perché, con simili premesse, anche il più onesto dei cittadini che ricevesse pure la più innocua delle lettere, ha tutto il diritto di avere la “sana paura” che, per umano errore, potrebbero scambiarlo per evasore ed emettergli un accertamento esecutivo, prima ancora che un giudice si pronunci sul suo ricorso.

Chi di “sana paura” ferisce, di “sana paura” perisce.

Resta infine l’ultima emozione della gamma delle reazioni che queste lettere hanno suscitato: la perplessità.

È giusto che, per quanto cortesi e senza obbligo di risposta da parte del cittadino, lo Stato invii sotto scadenza fiscale lettere che invitano a valutare attentamente se ravvedersi per l’anno prima e come comportarsi per l’anno sotto dichiarazione, sottolineando che “nel caso in cui non fosse in grado di dimostrare la compatibilità delle spese sostenute con il reddito dichiarato, l’Agenzia delle entrate potrà procedere all’accertamento sintetico del reddito complessivo”?

Sì; non e’ il massimo, ma, nel mondo imperfetto in cui viviamo, ci può assolutamente stare.

A una condizione, però: che queste lettere siano trasparenti nello spiegare al contribuente dove i conti sembrerebbero non tornare, o comunque a quanto ammontano le spese potenzialmente “critiche”.

Le lettere inviate in questi giorni, invece, si limitano a evidenziare con una “X” la tipologia delle spese considerate, ma, nel presupposto che siano comunque note al contribuente, non ne comunicano l’ammontare, nemmeno complessivo, “per tutelare la sua riservatezza”.

Tanto scrupolo per la privacy del contribuente è ammirevole e il lavoro dell’Agenzia delle entrate è talmente ingrato che, probabilmente, se non lo avesse avuto, sarebbe stata criticata anche per questo.

Ciò non di meno, è difficile non vedere il notevole divario nel livello di attenzione per la privacy tra quando si tratta di mettere l’amministrazione finanziaria in grado di conoscere vita, morte e miracoli di un contribuente e quando invece si tratta di mettere lui nella condizione di capire le “carte” che ha in mano l’amministrazione finanziaria.

Insomma, se il modello e le procedure del nuovo redditometro non sono ancora pronte, perché si sta giustamente cercando di affinarle il più possibile, sarebbe forse opportuno astenersi da un utilizzo al buio e a spanne delle logiche di funzionamento proprie di questo istituto.

Il rischio concreto è infatti di renderlo, prima ancora che sia pronto, ancor più inviso di quello che comunque, inevitabilmente, sarà.

Oppure di trasmettere la sensazione che, nel rapporto tra fisco e contribuente, anziché andare nella direzione di contribuenti che finalmente dichiarano tutto al fisco, andiamo nella direzione in cui pure il fisco smette di dichiarare tutto ai contribuenti, per poi vedere chi regge meglio la tensione e quale dei due bluff vince la posta sul tavolo.

Così, per favore, no.

lettera ai contribuenti per redditometro

 

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16 Responses

  1. carlo alberto

    È arrivata anche a un mio cliente, l agenzia gli comunica che deve dichiarare un reddito adeguato perché nel 2010 ha acquistato un immobile. Il problema è non ha acquistato nessun immobile nel 2010.. Sottigliezze!

  2. Eugenio

    E’ arrivata anche a me: mi hanno contestato l’acquisto della casa che però ho effettuato nel 2008, e per di più, essendo di nuova costruzione, ho incominciato a pagare dal 2005!
    Sono libero professionista e il commercialista mi ha caldamente consigliato di prendere contatto con l’ADE per dimostrare la mia “innocenza”.
    Il risultato è che butterò via un sacco di tempo, e anche dei soldi perché per il supporto extra il commercialista lo farà pagare a me, non allo stato…
    Questi sono matti.

  3. Fabio Lusardi

    Anche a me ,la stessa cosa ,diceva che era stato acquistato un immobile ,invece non era vero.
    Abbiamo inviato all’agenzia una mail per far presente l’errore ,ci hanno risposto che prendono atto e ringraziano.

    Fabio Lusardi

    @carlo alberto

  4. Fabio

    carlo alberto :
    È arrivata anche a un mio cliente, l agenzia gli comunica che deve dichiarare un reddito adeguato perché nel 2010 ha acquistato un immobile. Il problema è non ha acquistato nessun immobile nel 2010.. Sottigliezze!

    Confermo.

  5. chiara

    la mia risposta alla lettera:
    egregio dott. befera se per voi avere in regalo dal proprio padre la
    casa in cui vivo e la macchina con cui vado a cercare lavoro è un
    problema evidentemente non avete mai provato a vivere con 200 euro al mese!
    cercate di tartassare chi se lo merita che è meglio!
    se poi avete bisogno delle prove che a 40 anni io vengo ancora mantenuta
    da papà pur avendo una laurea e aver studiato all’estero per più di un
    anno, perchè un questo paese non conta cosa sai fare ma chi
    conosci…beh chiamate mio padre che ve lo conferma o chiamate me che vi
    dico quanto ci si senta frustrati !

    invece che andare a rompere le scatole a chi sta cercando di non farsi
    prestare i soldi per pagare l’imu e le rate di equitalia che
    probabilmente invece dovrà farlo….guardatevi allo specchio e vergognatevi!

    se poi volete che io paghi più tasse allora trovatemi un lavoro, se
    volete vi allego il curriculum.

    distinti saluti

  6. chiara

    la mia risposta alla lettera (visto anche che l’immobile in questione è stato comprato nel 2007 e l’auto nel 2011…mah):
    egregio dott. befera se per voi avere in regalo dal proprio padre la
    casa in cui vivo e la macchina con cui vado a cercare lavoro è un
    problema evidentemente non avete mai provato a vivere con 200 euro al mese!
    cercate di tartassare chi se lo merita che è meglio!
    se poi avete bisogno delle prove che a 40 anni io vengo ancora mantenuta
    da papà pur avendo una laurea e aver studiato all’estero per più di un
    anno, perchè un questo paese non conta cosa sai fare ma chi
    conosci…beh chiamate mio padre che ve lo conferma o chiamate me che vi
    dico quanto ci si senta frustrati !

    invece che andare a rompere le scatole a chi sta cercando di non farsi
    prestare i soldi per pagare l’imu e le rate di equitalia che
    probabilmente invece dovrà farlo….guardatevi allo specchio e vergognatevi!

    se poi volete che io paghi più tasse allora trovatemi un lavoro, se
    volete vi allego il curriculum.

    distinti saluti

    @carlo alberto

  7. Marco Gianeletti

    E’ arrivata anche a me. Stessa situazione,mi contestano l’acquisto di un fabbricato nel 2010 ma io in quell’anno ,ma neanche nell’anno precedente,non ho acquistato nessun bene immobile. Che ci sia qualcuno in giro che mi sta comprando case a mia insaputa?

  8. omero mastix

    A me è arrivata direttamente la cartella di Equitalia riferita ai redditi 2008 con una rettifica di euro 14 per carente versamento di sovraimposta regionale. Il tutto alla fine superava 27 euro. Il problema non è soltanto questo. Ho ricevuto una raccomandata che mi indicava l’ufficio comunale dove avrei potuto finalmente ritirarla. Insieme alla mia giacevano all’ufficio dei VV UU circa altre 800 cartelle simili alla mia. Insomma il messo notificatore non ne aveva notificata alcuna e si era limitato a spedire 800 racc. al costo di 5,88 lasciando ai vigili il lavoro non pagato di consegna, registrazione ecc.. Il vantaggio è stato di non avere Equitalia alla porta, ma in cambio ho dovuto sopportare la noia di perdere un paio d’ore per andare in comune e fare la fila.

  9. Pasquale

    Stessa cosa. La x si trova in corrispondenza della voce “Acquisto fabbricati”. Peccato che in quell’anno non ho acquistato una beneamata cippa. Ho chiamato il n verde indicato cercando di segnalare tale incongruenza ma mi hanno risposto che devo rivolgermi all’ufficio periferico!!Ma come, se nella lettera c’è scritto che posso segnalare a loro eventuali errori? Così ho mandato una mail ma ad oggi non mi hanno risposto.

  10. Pasquale

    Pasquale :Stessa cosa. La x si trova in corrispondenza della voce “Acquisto fabbricati”. Peccato che nell’anno 2010 non ho acquistato una beneamata cippa. Ho chiamato il n verde indicato cercando di segnalare tale incongruenza ma mi hanno risposto che devo rivolgermi all’ufficio periferico!!Ma come, se nella lettera c’è scritto che posso segnalare a loro eventuali errori? Così ho mandato una mail ma ad oggi non mi hanno risposto.

  11. carlo alberto

    parlando con alcuni colleghi in merito a queste lettere “intimidatorie” sono emersi due approcci diversi di comportamento:
    chi sostiene che è necessario dover rispondere all’AdE facendo presente che non sono stati fatti acquisti nell’anno 2010: in questo caso si può tranquillamente contattare il funzionario dell’ufficio competente al numero di tel. indicato nella lettera, senza necessariamente farlo fare al commercialista;

    chi sostiene che nonostante nella lettera si faccia erroneamente riferimento ad acquisti mai realizzati nel 2010, nessuna spiegazione è dovuta all’AdE in quanto tale lettera non costituisce nessuna pretesa tributaria, non essendo una contestazione, nè un avviso di accertamento o di liquidazione dell’imposta dovuta, essendo poi spedita per posta ordinaria la sua validità è pari a un volantino di pubblicità… e quindi non rispondere sarebbe meglio per “non svegliare il can che dorme” confermando con la nostra risposta di aver ricevuto e preso visione della lettera inviataci…

  12. ma vai vai....

    Carlo Alberto,
    questa lettera è una lettera minatoria e basta.
    Non intimidatoria.
    Il succo è: stiamo arrivando, preparati.
    La soluzione c’è. I xmila contribuenti che l’hanno ricevuta non devono seguire il consiglio che c’è scritto, cioè non è necessaria una SUa risposta.
    Devono invece scrivere, specificare, allegare 2000 documenti (anche inutili) e spedire, attenzione non tramite mail come si dice lì, ma tramite raccomandata a.r.
    Voglio vederli schiattare a leggersi 10000 lettere con relativi allegati.
    Testo della lettera:
    Io mi compro quello che voglio.
    Venite, venite, venite a cercarmi. Sto aspettando.

  13. Sabina09

    Leggo che a molti cittadini e’ segnalato l’ acquisto di un immobile…fantasma. Quanto spreco di tempo, carta, denaro e i costi per il cittadino lievitano..

  14. carlo alberto

    ma, sinceramente io non sprecherei nemmeno del tempo per raccogliere, fotocopiare, allegare e attendere in fila in posta per spedire una raccomandata all’AdE per rispondere ad un avviso senza alcun valore in quanto si basa su dati errati (acquisto di case inesistente).
    Anzi, il rischio sarebbe di fornire all’AdE altre informazioni (atti, fatture notaio, ecc..) e ulteriori spunti di indagine…

    Se hanno intenzione di fare un accertamento sintetico con il famoso redditometro (quello vecchio, perchè quello nuovo deve ancora entrare in funzione) che lo facciano… ma solo allora dovremo produrre la documentazione relativa agli acquisti (quelli veri)… e se contesteranno acquisti mai realizzati nel 2010 sarà un accertamento nullo… ma di fronte a queste lettere prive di senso e con il solo scopo di far aumentare il reddito dichiarato del 2011 (e magari senza che poi l’AdE proceda ad accertare il reddito) forse è meglio ignorare totalmente tali “minacce”… se vogliono accertare che accertino e utilizzino i mezzi a loro disposizione, emanando avviso di accertmento sintetico con redditometro con tutto ciò che ne consegue. Se vogliono solo incutere un “sano timore” con queste letterine mandate a caso, mi dispiace ma non avranno nessuna risposta, la miglior risposta è la non curanza… questo è quello che penso…

  15. stefano

    Secondo me nel nuovo redditometro inserireranno in stile “abuso del diritto” anche il “fattore psicologico”. Infatti se hai acquistato la casa nell’anno precedente o negli anni precedenti, psicologicamente avendo sulla capa un debito che ti porti quasi in tomba (quasi perchè ti fanno pagare anche l’assicurazione se crepi prima) o avendo avuto una emorragia di diverse centinaia di migliaia di euro, le tue spese a causa del tuo istinto di conservazione, o meglio per l’attegiamento da buon padre di famiglia, diminuiscono e quindi se diminuicono ti aumenta il reddito e quindi di quelllo che risparmi devi farne a metà con il pachiederma sempre bello panzuto.
    Adesso ditemi se quello che chiamiamo pachiederma non è un passo avanti a tutti.
    Sudditi! siamo soggetti ad una classe dirigente che passa la vita ad inventarsi bisogni inutili, che siamo chiamati a soddisfare per giustificarla e mantenerla.
    La ferocia e l’astuzia del predatore affamato ci vorrebbe, invece ci comportiamo come animali da preda.
    Veniamo difesi dal fattore in attesa di essere separati uno ad uno dalla mandria muggente ma distratta ed intenta a brucare pigramente. Una volta separati per quanto scalciamo e tiriamo dalla parte opposta da soli non riusciamo dalle abili mani del macellaio.

  16. Ignazio

    Io vorrei comprarmi un monovano zona cimitero: mi contesteranno pure questo?
    Certo che una lettera dai simili toni, se scritta da un comune mortale, sarebbe andata a finire davanti ad un giudice!

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