9
Mag
2013

L’austerity non esiste in Italia

L’austerity è un concetto che è proprio fuori moda. Praticamente nessun Governo europeo sostiene questa politica di controllo del proprio deficit.

Bisogna partire tuttavia da un punto fermo: negli ultimi anni, anche a causa della crisi, il deficit sul Prodotto Interno Lordo di quasi tutti i Paesi è esploso.

Il deficit semplicemente misura la differenza tra quanto incassa lo Stato tramite tasse ed imposte e quanto spende; quando lo si rapporta al PIL si ottiene il famoso parametro di Maastricht che dovrebbe restare sotto il tre per cento.

Così chiaramente non è stato. Pochi paesi hanno rispettato questo parametro, anche perché con l’economia in recessione, raggiungere l’obiettivo diventa molto più complicato.

In Spagna, per esempio, nel 2012 il deficit è stato superiore al 10 per cento, ma anche in Francia o nella “virtuosa” Danimarca si è superato il 4 per cento. Tra i grandi Paesi solo la Germania ha visto un avanzo di bilancio.

È interessante tuttavia fare un’analisi più precisa di quei paesi europei che sono in mezzo alla burrasca dell’Euro: i PIGS.

L’acronimo, che è utilizzato da molti economisti anche in maniera dispregiativa, prende le iniziali dei Paesi interessati alla crisi dell’Euro, vale a dire Portogallo, Italia, Grecia e Spagna.

L’analisi comincia dal 2010, anno del rimbalzo della prima crisi che invece è stata globale. E’ da ricordare infatti che questa seconda crisi non è globale, bensì è tutta europea. Certo gli effetti della recessione europea hanno un impatto in tutto il mondo, ma è una crisi della zona Euro e dell’Europa in generale

 

PIGS AusterityCosa significa austerity? Nel gergo comune: tagli della spesa.

Ma è davvero così? Cosa è successo negli ultimi tre anni?

Per vederci bene è essenziale studiare l’andamento della cosiddetta spesa pubblica (Government expenditure in inglese) e quello del PIL.

I paesi che hanno avuto un decremento maggiore della spesa pubblica rispetto al PIL, hanno avuto una discesa dell’incidenza della spesa pubblica sul PIL. Dei quattro PIGS solamente il Portogallo ha denotato questa situazione con una decrescita della spesadi quasi il 12 per cento a fronte di una caduta del PIL del 4,3 per cento.

Cosa è successo invece in Italia, Spagna e Grecia. Nel nostro paese a fronte di un PIL in crescita dello 0,9 per cento in tre anni – situazione da stagnazione – le spese sono cresciute dell’1,3 per cento. In Italia non ci sono segni di austerity dunque o almeno così dicono i dati. Può darsi che ci sia stato un riequilibrio della spesa tra i diversi settori dell’economia gestita dallo Stato.

Lo stesso è successo in Spagna con un PIL in crescita di solo lo 0,1 per cento e delle spese cresciute invece dell’1,6 per cento. Ben diversa è la situazione greca, dove in effetti le spese sono scese del 7 per cento, mentre il PIL è caduto del 12,8 per cento. Una situazione tragica per la Grecia, che nonostante un taglio della spesa ha visto la propria economia avvitarsi in una recessione quasi senza fine.

Certo bisogna ricordare che la spesa per il debito è cresciuta, ma anche questa è una scelta deliberata delle politiche pubbliche. Arrivare al 127 per cento del debito sul PIL in Italia è una scelta intergenerazionale. Significa semplicemente che le generazioni attuali stanno spendendo di più di quanto possono e faranno ricadere le “colpe” del debito sui giovani e sulle prossime generazioni.

La parola austerity, che ha molto attecchito tra molti attori politici, sociali ed economici non sembra che si possa tradurre in italiano in Austerità. La spesa pubblica è aumentata arrivando ormai ad intermediare oltre il 60 per cento dell’economia.

Senza riforme, riforme e tagli degli sprechi dove vogliamo arrivare?

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58 Responses

  1. Anzi T.

    Se ora il nostro debito fosse tutto ancora in lire non sarebbe un problema come non lo è ad esempio quello giapponese con il 240% di debito, però chiaramente ciò è possibile -e i giapponesi lo sanno benissimo – perchè non adottano e non adotteranno mai l’euro, pena il suicidio economico da debito.

  2. stefano

    La spesa nei grafici è al netto degli interessi??

    La pressione fiscale non è irrilevante nel contesto

    Anche il fondo monetario ha dovuto ammettere che il moltiplicatore fiscale è maggiore di 1, Rogoff e Rehinart sono stati sbriciolati quindi, prima di rovinarsi la reputazione farei sttenzione visto che ha già dato a suo tempo…

  3. Gianfranco

    Anzi T, sarebbe carino giustificasse la sua affermazione, poiche’ per me e’ una solenne castroneria.

    Grazie.

  4. Anzio T.

    Si legga le ultime sul giappone e sulla enorme quantità di denaro emesso dalla banca giapponese e dopo vada a verificare gli indici di borsa – sempre giapponese – tutti positivi dopo tale mossa.
    Per la lira è una moneta sovrana come lo yen giapponese, la metodica è la stessa, non chieda a me quello che è ampliamente scritto dai fatti che solo astrattismi teorici, che ancora oggi risultano esseri privi di qualsiasi riscontro verificabile sul campo, possono negare.
    E come spiegare ad un credente cosa sia la ragione.

  5. David DB

    Il paragone con il debito giapponese nn calza. Il debito giapponese e’ detenuto dai giapponesi quindi è meno esposto al mood dei mercati. La realtà e’ che l’Europa nn cresce più e il one size fits all imposto dall’euro se da una parte evita il default della periferia, dall’altra nn permette che si trovino soluzioni al di fuori della dieta, e la dieta nn sta funzionando ne’ in Grecia ne’ in Portogallo. Senza emissione comune per rifinanziare il debito della periferia e una seria politica comunitaria che detti i tempi alle singole economie in base alle specificità la vedo dura uscire dal coma perché la fase di stallo blocca gli investimenti proprio dove adesso servirebbero come il pane. Se nn si può svalutare, bisogna per forza di cose socializzare e ridare fiato alle economie in difficoltà.

  6. Non vedo l’ora che il Giappone crolli definitivamente sotto il peso del 240% di debito (secondo Zingales ed altri avverrà entro qualche anno) così finalmente i keynesiani de noantri la pianteranno di attaccare il disco rotto sul Giappone: “Se potessimo stampare denaro quanto ci pare e piace l’Italia starebbe bene come il Giappone”. In realtà, stampare denaro e altre cose di questo tipo non è la cura, ma è come la morfina che si dà al malato terminale. Senza contare che così i giapponesi rischiano di esportare inflazione in tutto il mondo.
    Per quanto riguarda la cosiddetta “austerity”, la parola “austerità” è stata usata in maniera impropria per indicare due cose opposte: 1) l’aumento delle tasse per coprire (illusoriamente) il debito, 2) il taglio della spesa pubblica.
    La numero uno è una cosa di sinistra ossia è una cosa sbagliata, la numero due è di destra ossia è una cosa giusta. Ebbene, effettivamente in Grecia sono state fatte entrambe queste cose incompatibili: aumento delle tasse e taglio di migliaia di posti di lavoro pubblico. La Grecia è franata nella miseria. Domanda: quale fra il fattore numero uno (aumento tasse) e il fattore numero due (taglio spesa pubblica) è stato la causa efficiente del disastro?
    I keynesiani rispondono: il taglio della spesa pubblica ha indebolito la domanda aggregata e bla bla. Scemenze. L’unica vera causa efficiente del baratro è stato l’aumento del carico fiscale (stessa cura usata dal satanico Monti in Italia). Se la Grecia si fosse limitata a tagliare alla radice la spesa pubblica improduttiva (cosa che ha fatto solo in parte) avrebbe potuto coprire il debito senza alzare le tasse e senza spread sui bond. Un documento del FMI dimostra che tutti i paesi che hanno tagliato la spesa senza alzare le tasse sono rifioriti. Fine della discussione.

  7. Francesco_P

    Invito a scaricare le tavole dalla seguente pagina dell’Istat http://www.istat.it/it/archivio/89879 e osservare l’andamento della spesa pubblica dal 1990 a 2012, facendo attenzione al come sono cresciute le voci della spesa in conto capitale e quella corrente.
    In sintesi il totale delle voci economiche relative all’anno 2012 è di 801,2 miliardi di euro di cui 753,255 miliardi di spesa corrente e 47,827 miliardi quella in conto capitale. Nel 2009 la spesa in conto capitale è stata di 66,934 miliardi, nel 2006 di 74,718.
    Dato che la ricchezza prodotta è sempre minore e che la spesa corrente cresce in modo automatico, come si fa sostenere il debito pubblico Italiano?
    Il nodo centrale è rappresentato dalla rapidità e dalla costanza della crescita della spesa corrente. Lira o euro siamo come una nave da 100.000 tonnellate carica d’esplosivo che viaggia a 30 nodi contro una scogliera. Quello dell’unità monetaria E’ UN FALSO PROBLEMA che rischia di alzare una cortina fumogena dietro a cui nascondere la questione chiave: la demenziale macchina burocratico-pseudo-assistenzialista è insostenibile.

  8. Anzio T.

    @David DB
    Ma mi scusi, a parte il fatto che quello che lei chiama “debito” sia detenuto dai giapponesi e da altri cosa cambia?? L’unico interesse di un creditore è tornare in possesso del suo capitale con la maggiorazione pattiuta degi interessi e quindi come può uno stato con sovranità monetaria a non poterne fare fronte visto che la può stampare la moneta è proprio un ossimoro il suo.
    E poi ancora se uno stato stampa moneta come fa ad essere una passività?? Un debito?? Se io mi stampo 1000 € e li spendo, secondo il suo ragionamento sono in debito?? E verso chi?? Me stesso?? Guardi qui siamo proprio oltre l’ossimoro, mi pare che abbia le idee confuse.
    E per finire che interesse ho se stampo moneta che interesse ho facilitare gli investitori esterni quando il primo investitore – e il più grande – è lo stato a sovranità monetaria??

  9. claudio p

    manca l’Irlanda, che prova a rimettere a posto i conti puntando su un governo limitato e su una politica economica liberista. purtroppo anche lì il fardello del salvataggio delle banche è tale che le cose ancora non vanno come si vorrebbe.

  10. Riccardo

    Giovanna Jacob lei mi sembra molto manicheista, potrebbe indicare dove si trova il documento del FMI che lei cita? Provi a pensare come mai nel mondo occidentale tutti i maggiori paesi (non parlo di piccoli casi come Irlanda, Svezia ecc.) hanno un forte deficit? A me non sembra una questione di politiche di sinistra o di destra, semplicemente ormai il mondo occidentale non si sviluppa piu se non a forza di debiti, le aziende investono nel ex terzo mondo perchè li hanno piu profitto e noi mondo occidentale, USA compresi, dobbiamo dividierci una fetta piu ristretta della torta. Bush Junior ha ridotto il carico fiscale negli anni duemila e ora gli USA sono alla canna del gas come e quanto l’Italia con un debito enorme, ma possono sfruttare la loro maggiore dimensione e passata credibilità. Mi domando fino a quando

  11. @Riccardo
    Il buon Luttwak ha notato con sdegno che il documento del FMI non è stato né pubblicato né citato né tanto meno tradotto da nessun giornale italiano. Non so, con un po’ di pazienza magari si riesce a trovare quello originale in rete, io per il momento non l’ho trovato. Comunque, lo citano sia Luttwak che Giacomo Zucco nei rispettivi filmati di Youtube che ho pubblicato in questo post sul mo blog:
    http://reginadigiove.wordpress.com/2013/02/06/satana-in-politica-le-menzogne-di-mario-monti/

  12. Il punto è che gli stati devono spendere meno di quello che incassano, come tutti.
    Il deficit può essere comprensibile se episodico e ripianato, ma no strutturale.
    La realtà dei fatti è che i governi occidentali hanno, in passato, deciso di promettere l’impossibile e adesso non sanno più cosa fare per evitare di fare default sul loro debito.
    Hanno rapinato i fondi pensione esistenti, forzandoli ad investire in titoli di stato. Adesso le pensioni sono anche più di prima legate alle tasse raccolte dallo stato. Invece di avere una terza gamba previdenziale ne abbiamo una sola.
    La monetizzazione del debito ha salvato, per ora, glis tati dalla bancarotta, ma sta svenando la gente, perché i risparmi non rendono nulla e si svalutano velocemente. L’unica cosa che fa il credito facile delle banche centrali è tenere in piedi banche fallite (a spese dei cittadini) e derubare i cittadini del loro potere di acquisto.

    L’unica soluzione è tagliare radicalmente il costo dello stato e i servizi pubblici, i dipendenti pubblici e le pensioni pagate. O lo faremo noi, di nostra spontanea volontà, oppure lo farà il mercato per noi in modo molto meno piacevole.

    Quando la gente perderà fiducia nella moneta, invece di risparmiare, cercheranno di spenderla il più velocemente possibile. L’Iperinflazione è un evento politico. Draghi ha già fatto capire, se ce ne fosse bisogno, che stamperà tutto il necessario e oltre, come Bernanke e la Banca Centrale del Giappone. Tutti i governi mondiali stanno distruggendo le loro monete cercando di inflazionarle per sostenere le loro esportazioni a danno dei vicini e dei concorrenti.

    La reazione dle mercato è impietosa: in Cina, dopo lo smackdown dell’oro i privati si sono comprati 300 Tonnellate di oro fisico in 3 settimane. Oro che arriva direttamente dalle banche centrali europee e americana. C’è un motivo per cui la Fed non vuole far vedere l’oro tedesco che ha in custodia e chiede anni per spedire indietro qualche tonnellata di oro. Quell’oro è andato, finito, sparito, venduto. Sta alla voce “Oro e Ricevibili” che tutte le banche centrali usano per mascherare la loro reale condizione. Come mischiare contanti e cambiali sulla stessa voce di un bilancio. Da galera.

    Son buoni tutti a far salire i prezzi in borsa (a creare una bolla) stampando 80 Miliardi di $ al mese e comprando tutta la cartaccia comprabile con altra cartaccia. Ma quelle quotazioni quanto valgono realmente? Quando gli investitori vorranno uscire dai loro investimenti, chi comprerà a quei prezzi, con rendimenti ridicoli?

    Signori, è la fine del sistema delle valute fiat mondiali non supportate da nulla se non la fede nei governi e nel loro credito. Siamo vicini alla fine del sistema sociale statalizzato occidentale. I governi hanno fallito e non resta che aspettare che affondino a causa dei loro stessi peccati. Chi può è meglio se abbandona il Titanic e sale su una scialuppa di salvataggio. Chi resta sul Titanic sa già la fien che farà.

    Oro, argento, Bitcoin, denaro onesto, non manipolabile. Ecco cosa serve per ripartire.
    Altrimenti la società, senza denaro, non funziona e si ritorna alle caverne.

  13. firmato winston diaz

    @Francesco_P
    “Quello dell’unità monetaria E’ UN FALSO PROBLEMA”

    … falso problema, magari… e’ uno dei problemi, il fatto reale e’ che nel nostro paese in risposta all’aumento del suo fabbisogno lo Stato, non potendo pagare le sue oggettivamente incomprimibili spese allargando la base monetaria (non sarete cosi’ fessi da sognare ancora sogni impossibili tatcherian-reganiani), ha risposto con un ulteriore drammatico incremento della pressione fiscale, creando un circolo di deflazione/recessione che e’ identico se non peggiore a quello che ha innescato la terribile crisi del 1929.
    In altre parole, bisogna partire dall’oggettiva considerazione del fatto reale che lo Stato Italiano comanda al suo interno, e’ uno Stato debole, periferico e semi-levantino impossibilitato a scaricare finanziariamente all’esterno le sue incongruita’ economiche come USA, inghilterra e da un po’ germania economicamente imperiale nell’area EU possono permettersi di fare, per cui se decide di conseguire il pareggio di bilancio senza diminuire la sua spesa, necessariamente si obbliga ad aumentare per la milionesima volta il carico fiscale schiacciando i suoi cittadini, cosa che si ripete e si ripete ostinatamente, invariabilmente, a cadenza biennale da quando siamo entrati in questa follia che piu’ antiliberista non si puo’ del cambio allineato (anni ’80, SME, da quando esplode il debito e la tassazione, ad anni alterni, un anno il deficit un anno la tassazione, ineluttabilmente, da trent’anni).
    Io onestamente, se la scelta e’ fra dargli, allo Stato, la possibilita’ di allargare la base monetaria, o costringerlo ad impormi un salasso fiscale, vista l’oggettiva impercorribilita’ che la realta’ a posteriori conferma del contenimento della spesa, scelgo di ridargli la sovranita’ monetaria.
    Questa e’ l’oggettiva, amarissima, realta’, non vi basta quello che avete visto finora? A massacrare il paese di tasse come non mai prima e’ stato il “liberista” Monti con cui fino all’ultimo il “liberista” Giannino ha cercato di stringere accordo elettorale, accordo fallito solo per il totale disprezzo di Monti. Evidentemente qualcuno che non ha capito nulla di cio’ che sta succedendo, e che si ostina a vivere nel suo velleitario mondo di fantasia, c’e’. E sta anche nel nuovo governo, identico se non peggiore del precedente nel nascondere il capo sotto la sabbia e perseverare ostinatamente nel bluff dell’innalzamento della posta all’infinito, come i peggiori giocatori d’azzardo.
    Rendetevi conto che il “sogno liberista” e’ da accantonare per un bel po’ di lustri, quello che forse si puo’ ancora tentare di evitare e’ l’esplosione di un conflitto europeo che da economico volga in militare, di tipo tradizionale o piu’ probabilmente terroristico, di popoli impoveriti contro sorde elites imperialistiche eurocratiche, per cui ci sono tutte le premesse. Eh si’, il “sogno” europeo si e’ mutato nel solito vecchio incubo imperialistico, per chi non se ne fosse ancora accorto, dove a fare le parti dell’impero e’ la ottusa e presuntuosa, non a caso di nuovo a guida teutonica, eurocrazia di bruxelles.

  14. Riccardo

    A mio avviso non sono i govermi ad aver fallito, anzi hanno centrato bene l obiettivo, dagli anni settanta, da quando la crescita nel mondo occidentale si stava spegnendo e si stava per iniziare la globalizzazione, e non era piu possibile sfruttare il terzo mondo, per farci credere che le politiche liberiste ci avrebero fatti ricchi e per far guadagnare le grandi multinazionali, tutti i governi hanno favorito ka crecita del debito pubblico e privato per sostenere i consumi. Adesso siamo nel passaggio in cui le prospettive di crescita sono nei paesi ex del terzo mondo, e noi occidentali dobbiamo per forza ridurre i nostri consumi. Un esempio per tutti:Negli usa il pil reale e cresciuto dal 1991 del 77%, il debito pubblico di almeno il 40%( ma probabilmente di piu) , il debito privato e sicuramente aumentato anche se in parte si e scaricato su quello pubblico. La pur potente crescita tecnologica ha fatto il (molto poco) rimanente. I numeri sono simili, molto simili, per tutti i grandi paesi occidentali. Si tratta solo di trovare un nuovo equilibrio in cui noi consumeremo piu o meno come gli indiani o i cinesi, tenendo conto che le risorse di questo pianeta non consentono di consumare come stiamo noi facendo ora. Lo sviluppo come sempre verra dalla crescita tecnologica. E, come sempre, bisognera lottare per la propria fetta di torta. Per quanto riguarda quello che possiamo fare in italia, oltre a cercare di essere piu efficienti nel sistema pubblico, e piu equi nel nostro sistema sociale, io credo che dovremmo poensare individualmente ai nostri consumi, a consumare di piu i prodotti italiani, in fondo tutti, alla faccia del liberismo sbandierato, pensano a se stessi, multinazionali e tedeschi per primi. Noi, nei nostri consumi, dovremmo essere meno liberisti e consumare meno, meglio e piu italiano, piu locale, non e protezionismo e una semplice logica forse da casalinga, o se vogliamo del buon padre di famiglia, anziche credere alle sirene del consumare tutto quello che esiste nel mondo. I tempi ormai sono cambiati, i numeri ci dicono questo.

  15. firmato winston diaz

    @Mirco Romanato
    “Signori, è la fine del sistema delle valute fiat mondiali non supportate da nulla se non la fede nei governi e nel loro credito. Siamo vicini alla fine del sistema sociale statalizzato occidentale.”

    Religione.
    Senza valute “fiat”, che compensano l’inghiottimento continuo di loro stesse nei gorghi dei circuiti autoreferenziali dei mercati speculativi finanziari in cui rendono molto di piu’ semplicemente spostandole da una casella all’altra della roulette, sparirebbe non solo il sistema sociale statalizzato, ma anche l’economia di mercato tout court. Se non nella forma del baratto.
    Le valute “serie” e non “fiat”, tipo l’euro, non vengono create, vengono prestate: dopo un po’ tutti sono debitori verso pochi, e vivono e lavorano solo per pagare interessi sempre piu’ alti. E’ quello che sta succedendo, e continuera’ a succedere finche’ a dirigere il gioco, che condurra’ tutti al macello, sia creditori che debitori, saranno creditori sempre piu’ irragionevolmente avidi. Contenti cosi’…

  16. Francesco_P

    @firmato winston diaz

    Misurare in millimetri anziché in centimetri non allunga un oggetto.

    La possibilità di espandere virtualmente la base monetaria fornisce solo la falsa illusione di poter rinviare il problema fondamentale, cioè la spesa pubblica forsennata e inconcludente.

    Dopo che avremo ridotto la spesa pubblica potremo anche parlare di moneta. Altrimenti possiamo scegliere solo fra iperinflazione o ipertassazione. Fra Ebola e la SARS preferirei rimanere sano!

  17. Giorgio L.

    Questo articolo andrebbe spedito a Sebastiano Barisoni di Radio 24 che, con il suo Focus Economia, da mesi sta martellando con la sua propaganda antitedesca, attribuendo tutto all'”eccesso di austerità” imposto dalla cattivissima Merkel. Ma quale austerità?!? Abbiamo solo alzato le tasse a dismisura, ma certo non adottato una condotta “austera”. Il fatto è che Barisoni è un keynesiano di ferro, e pur di tirare l’acqua al mulino della spesa pubblica in deficit non sta certo a sottilizare. Mi chiedo solo se ci è o ci fa.

  18. Piero from Genova

    @Francesco_P

    problema fondamentale è occidente Usa/Gb/Jpy converte megadebiti pubblici privati (Anglo ce l’han soprattutto privati) in moneta a costo zero x ora (fra qualche anno sarà inflazione Globale indi anche x noi).. Europa causa Germania conversione lenta costosa.. ingenuotti austriaci masochisti nn han capito: novembre 2011 se Draghi nn faceva Ltro vostri risparmi invece che consumarsi sparivano xrchè fallivano vostre banche nn solo italiche..

    concordo invece che problema è solo rimandato.. ancor più sopra dei debiti pubblici e privati occidentali c’è : megasovracapacità produttiva/tecnologica senza precedenti storici con domanda ipersatura + ciclo invecchiamento + emersione Brics (cc lavoro zero diritti + commodity razionate).. ma su questi fattori ahimè nulla se pò fa.. diluizione (e scoppio bolle ogni 5 anni) è male minore..

    per fortuna (anche vostra) contate come 2 di briscola all’interno delle banche centrali

  19. Piero from Genova

    @firmato winston diaz

    bella “moneta prestata” vs “moneta stampata”.. Bce ha già stampato con varie sigle.. e ristamperà ancor di più.. anche Euro diventerà Fiat.. ma sorry temo che x dar contentino a Tedeschi lo farà in cambio di una bella patrimoniale.. 3 mesi o 3 anni nn si sà..
    internazionalmente Nonno Comico Pelato potrebbe incattivirli e fargli calcar mano di più..

  20. firmato winston diaz

    @Piero

    “dar contentino a Tedeschi lo farà in cambio di una bella patrimoniale”

    Per i tedeschi la patrimoniale e’ una questione di principio, a prescindere, e’ una prova di virilita’.

    “megasovracapacità produttiva/tecnologica senza precedenti storici con domanda ipersatura”

    Se le merci non interessano piu’ a nessuno, a prescindere dalla disponibilita’ di moneta per acquistarle, perche’ dovrebbe esserci iperinflazione? Ci sara’ iperdeflazione eventualmente.
    Incidentalmente, secondo me e’ cio’ su cui keynes basava la sua filosofia economica degli anni 20 e 30: la supposizione che il popolo, raggiunto un certo grado di agiatezza materiale, non avrebbe avuto piu’ bisogno di nulla e non avrebbe piu’ speso nulla, a prescindere. Probabilmente, ciclicamente in senso storico, questa affermazione ha dei gradi di verita’ che noi contemporanei facciamo fatica a capire dato l’enorme incremento dei beni di consumo materiali inventati dal nulla che e’ seguito a quell’epoca. Per noi che ci siamo cresciuti in mezzo questo incremento favoloso non puo’ avere fine, e’ “dato”, e per questo facciamo fatica a capire keynes, che viveva in un mondo in cui la maggior parte della popolazione occidentale poteva ancora fregarsene della macchina economica e ritornare all’autoconsumo e al baratto come aveva fatto fino a pochi anni o mesi prima.

  21. firmato winston diaz

    @Francesco_P
    “La possibilità di espandere virtualmente la base monetaria fornisce solo la falsa illusione di poter rinviare il problema fondamentale, cioè la spesa pubblica forsennata e inconcludente.”

    Ok allora perche’ non ci concentriamo sulla base monetaria creata quella si’ dal nulla delle borse azionarie? Quando il prezzo di un titolo, per azioni artatamente speculative va alle stelle, quel titolo non e’ forse spendibile come moneta? E quando avviene il contrario, per cui l’economia reale va in recessione perche’ di colpo sprovvista di quei mezzi di pagamento che erano i titoli scambiati come moneta, non dovrebbe lo stato allargare in qualche altro modo la base monetaria, cosi’ da dare peraltro agli speculatori nuova materiale con cui scatenarsi dopo essersene impossessati?

  22. Giordano

    Buongiorno sono un mostro, cioè un dipendente pubblico (anzi statale arrrggghhhh), anche se ancora per poco. Il mio stipendio è fermo da 5 anni (dal 2009), il che al 3% di inflazione fa 15% di meno. Nel frattempo un kg di carne (scamone, il filetto è perso da anni) è passato da 9 euro al Kg a 13, un litro di gasolio da 1.12 a 1.78, un litro di latte da 1 euro a 1.70, l’assicurazione auto da 400 a 600 e così luce, acqua, gas, scuola, ecc.ecc.. L’Italia non fa l’austerity, ma gli italiani si….

  23. Piero from Genova

    @firmato winston diaz

    mia ipotesi inflazione stile anni 70 (DOPO 2015/16) nn dipende da consumi interni occidente.. sarà esogena = emersione ceto medio Brics pomperà commodities a loro volta oggetto speculazione banche d’affari utilizzando parte liquidità di questi anni..

  24. Piero from Genova

    @firmato winston diaz

    banche centrali (salvo Bce al 50%) tengono sù azionario x creare effetto ricchezza fiducia consumi contenimento out gap impianti/lavoro.. ogni tanto lasceranno alternare un pò di panico.. e banche d’affari guadagneranno anche al ribasso.. per poi ricomprare solo loro e ripartire.. cmq rialzo tassi è attualmente previsto “dopo” 2015 (inflazione)..

  25. claudio p

    @Giordano
    no… infatti! il processo di smantellamento dello stato è in corso, solo che il processo è lento, appena percettibile.
    è in corso non per volontà, lungimiranza o incompetenza di chicchesia. è in corso perché si tratta di un processo spontaneo, un processo prevedibile dal momento in cui gli stati hanno imboccato una strada sbagliata, un processo inevitabile nel momento in cui gli stati si sono arrogati mansioni che non sanno svolgere, nel momento in cui hanno “offerto” servizi che non si possono rifiutare, nel momento in cui hanno incominciato a mettere il becco nei rapporti tra adulti consenzienti.
    ora, lentamente, i nodi vengono al pettine… ed è bene che sia così

  26. Giuseppe

    A@Giordano
    A uno spazzino forse l’aumento del pane e della pasta può crare problemi.
    A un primario no. Almeno il senso della misura.

  27. Marco Tizzi

    @Giordano
    Buongiorno caro dipendente statale,

    dal 2008 le mie tariffe sono scese del 25%, il mio fatturato del 35%, a tassazione è salita del 15%.

    E le assicuro che io sono un superprivilegiato.

  28. Giordano

    @ Giuseppe – Vediamo, le faccio una domandina facile facile. Quanto guadagna “un primario”? A un primario monoreddito con famiglia, mutuo, auto, gasolio, assicurazioni obbligatorie eccetera E CHE PAGA TUTTE LE TASSE, le assicuro che può creare problema tutto.

  29. Giordano

    @ Marco – E dunque siamo pari. Perchè lei può lamentarsi ed io no? E poi. Non era in Svizzera?

  30. Giordano

    @Giuseppe
    L’anno scorso è venuto lo spazzino per pulire la cappa dell mia stufa a legna. Ore di lavoro 1. Anni di studio per fare il lavoro 0. Attrezzi uno spatolone ed una spatolina. Attesa una settimana perchè era pieno di richieste. Tariffa 150 euro. Fatture 0. Ore di lavoro in una giornata 10. Lavori fattibili 8. 150 x 8= 1200. Fatture 0 (o 1?). 1200 x 5 = 6000 x 4= 24000 (mese). Fatture 0. Reddito dichiarato poco. Ticket sanitari 0. Mense scolastiche 0. E cosi via…….. Se civuole misura… è già colma…..

  31. Giorgio L.

    @Giordano
    Se lo spazzino non emette fattura, la colpa è almeno altrettanto sua a non chiedergliela e, in caso di (improbabile) rifiuto, pretenderla.
    In Italia non ci sarebbero tanti evasori se gli Italiani non fossero in gran parte complici di questo andazzo.

  32. Marco Tizzi

    @Giordano
    Non riesco proprio a vedere dove sia il concetto di “pareggio”, soprattutto considerando che il flusso è dalle mie alle sue tasche 🙂

    Sto finendo un progetto in Italia, poi vedremo.

  33. firmato winston diaz

    @Giordano
    e se e’ per questo dalle mie parti ai bei tempi un idraulico italiano, e non rumeno o albanese, ti chiedeva 400 euro di mezza giornata senza materiali, piu’ di un neurochirurgo, e viaggiava in mercedes o audi (macchina rigorosamente tedesca, come tutti i miserabili arricchiti).

    pero’ bisogna chiedersi come mai la gente glieli da’, e anche volentieri quando ne ha bisogno, i soldi, a questa gente? perche’ FANNO UN LAVORO UTILE.

    cio’ non toglie che siano disonesti, ma cosa si dovrebbe allora dire di chi e’ pagato sostanzialmente per rompere le palle solo perche’ fa parte di quell’organizzazione oggettivamente mafiosa che sappiamo, e viene pagato non per carita’ pubblica facoltativa ma per obbligo di legge fino a spingere al suicidio chi vivrebbe del proprio per dignita’ se non gli fosse portato via tutto, per prima cosa la dignita’, visto che, almeno chi si ammazza, evidentemente ce l’ha?

  34. Giuseppe

    Tipico ragionamento fa funzionario della Agenzia delle Entrate.
    Lei ha incontrato un bandito, ma i banditi in linea generale sono dei gran morti di fame, anche se torna comodo pensare il contrario. Penso che in linea di massima un primario guadagni più di mio cognato che è aiuto e non se la passa male.Almeno quanto un medico della mutua, che viaggia sui cinqemila. Molto di più di un Ingegnere, che ha fatto studi molto più impegnativi, e in generale vale di più. La sua categoria tende un pochino a sopravvalutarsi.
    Queli che conosco io (di primari) hanno tutti la Porsche. Anzi la avevano, perché la furia iconoclasta di Monti & C. li ha costretti a disfarsene, svendendola a metà ptezzo in Germania (in Italia non la vogliono nemmeno regalata)
    Il guaio della Sinistra è che è stata occupata da chi non è il soggetto destinatario del suo interesse originari.Capita così che moglie e marito regolarmente occupati si definiscano come nuovi poveri oppure ne sia convinto anche qualcuno che prende quato tre stipendi normali.Che saranno mertatissimi o forse pochi. Ma non è il caso di lamentarsi di questi tempi.Beati monoculi in terra caecorum. Sono sicuro che ancbe per il caro Giannino questi non sono tempi buoni.

  35. Giordano

    @Marco Tizzi
    Io lo vedo. Perchè visto che lei si ammala e io la curo per quattro cicche di tabacco, la metà della metà del prezzo di mercato, e produco un valore che (per lei) è incommensurabile e io potrei chiederle tutto, (e forse qualcuno lo fa), ma io glielo faccio pagare le suddette quattro cicche di tabacco (perchè sono onesto ed etico), siamo pari. Perchè sono generoso. In Svizzera. Che tristezza. La come farà a trovare un facile capro espiatorio (come me) per le sua (suppongo anche lei le abbia) inadempienze? Ci ripensi, stia qui con noi statali che così qualcuno con cui prendersela ci sarà sempre (anche se adesso molti di meno… ha letto? 2009 3700000 saprofiti pubblici, 2012 3300000….quasi come in Francia… quasi come in Germania! Oddio! Vuoi vedere che non è colpa loro? E se no, di chi è? eppure il PIL è crollato lo stesso….azzz…)

  36. Giordano

    @firmato winston diaz
    Se è per quello nel 2003 un idraulico milanese, in servizi al San Raffaele, venne a cambiarmi la caldaia. Stette li tre ore, durante le quali mi ruppe le palle a manetta (avevo preso ferie), dicendo che tutti evadono, soprattutto i dentisti e i medici. Intanto che era li, mi confessò, era anche là (al San Raffaele, in servizio). Alla fine mi chiese 500 euro. Visto che non li avevo gli proposi un assegno. Mi guardò come un demente e mi fece andare a prendere i soldi al bancomat. In nero, it goes without saying…. e dopo avermi preso per il c…. i fondelli con i medici evasori.
    Perchè glieli diamo senza fattura? Perchè ci conviene, è ovvio. Checche ne dica alcuno, non si viaggia nell’oro…..

  37. Giordano

    @Giuseppe
    Il morto di fame gira con la A6. Io con la Ford. Il primario guadagna 4200 euro al mese. Un aiuto (non esiste più da 15 anni, l’aiuto) ne guadagna 3700. Il “di più” suo cognato se lo procura altrimenti. Come ripeto io ho la Ford, e sono così pirla da pensare che il potersi fare la barba la mattina senza avere bisogno del Plasil, possa valere la pena di non avere una Porsche. Anche se poi, a sentire certi discorsi, mi verrebbe voglia di quotare i miei servizi al prezzo di mercato, e togliere anche le mutande a chi ha avuto sfortuna (lo so che alcuni lo fanno, non ho bisogno di conferme). P.S. So benissimo che 4200 euro al mese sono manna, ai giorni nostri. Però in questo caso non è venuta dal cielo e, comunque, lo spazzacamino guadagna il quadruplo di me. Saluti

  38. Marco Tizzi

    X Giordano:

    Sa che mi diverte provocarla… 🙂
    Se un sistema sanitario fosse VERAMENTE privato (e non lo è nemmeno in Svizzera o in USA, sia chiaro), quindi senza che in alcun modo lo Stato intervegna obbligando i cittadini ad assicurazioni e/o calmierando prezzi e/o pagando al posto dei cittadini (ma coi soldi dei cittadini) i servizi, lei potrebbe lavorare molto meglio e i suoi servizi costerebbero molto meno, nonostante il suo stipendio superiore.
    Perché il privato in un sisitema davvero concorrenziale diventa efficiente.
    Sarebbe meglio per lei e meglio per me.

    Il numero di dipendenti pubblici non può essere misurato rispetto alla popolazione, glielo ho già spiegato, perché se la popolazione non lavora, come succede in Italia, non può mantenere nemmeno UN dipendente pubblico.
    Quindi il numero di dipendenti pubblici non deve essere misurato rispetto alla popolazione tutta, ma rispetto agli occupati non-pubblici, che li mantengono.

    Poi le ripeto quello che le ho già detto: se gli unici dipendenti pubblici restano quelli sanitari e le uniche tasse che pago le pago per pagare la sanità, io ci metto la firma subito.
    Ma se posso scegliere tolgo tutto.

    P.S.
    No, inadempienze nessuna: le ripeto, ero un privilegiato e lo resto. Posso lavorare in tutto il mondo anche senza bisogno di trasferirmi, ho solo due gatti da mantenere e se il mio lavoro non lo troverò più un giorno non ho alcuna paura di sporcarmi le mani e fare qualsiasi altra cosa pur di non vivere a scrocco.
    Ma le assicuro che quando mancherà il lavoro a me i problemi saranno ben altri, perché i suoi pazienti arriveranno da uno scenario di guerra.

    P.P.S.
    Sta diventando un incubo scrivere qui, se non le rispondo non è per maleducazione.

    Un caro saluto

  39. firmato winston diaz

    @Marco Tizzi
    Bah, la sanita’ negli usa, dove e’ per meta’ privata, costa alla societa’ ben il doppio che in italia (15 per cento di un PIL che e’ superiore al nostro, contro il 7-8).
    Almeno al nord, della sanita’ non ci si puo’ lamentare, tutto sommato, rispetto ai costi. Nell’ex lombardo-veneto siamo ai vertici mondiali di qualita’, con una spesa che e’ meta degli usa e meta’ della tanto celebrata olanda (anche li’ spendono come negli usa, un enorme 15 per cento, se non ricordo male).
    Il problema e’ che un po’ alla volta quella pubblica ce la vogliono far pagare due volte, prima con le tasse, poi quando ne abbiamo bisogno, e solo per coprire i buchi immani di altri settori (e altre zone…) dello stato (la scuola, ad esempio, pur pagando relativamente poco gli insegnanti, e’ una delle piu’ costose per alunno, esclusa l’universita’).
    Un medico ospedaliero di reparto regolarmente assunto, con un minimo di anzianita’, che io sappia, guadagna comunque molto bene rispetto credo ad un qualsiasi altro laureato. Piuttosto, alcuni, in certi reparti di urgenza, non hanno nemmeno il tempo di spenderli i soldi che guadagnano, perche’ passano la vita in sala operatoria. Alcuni fanno davvero una vitaccia, letteralmente vivono in ospedale, giorno e notte.

  40. Giordano

    @Marco Tizzi
    Si, anche a me piace dare risposte sarcastiche, soprattutto quando ho riunioni come quelle di ieri dove tutto quello che dice lei si palesa. Il rapporto dipendenti pubblici/popolazione non lo faccio io ma illustrissimi studiosi… veda lei. No, io penso che un certo grado di tutela pubblica della salute ci debba essere, ma non perchè debba essere un dovere per lo stato, bensì un privilegio. E’ un privilegio occuparsi della salute dei propri cittadini, che pagano le tasse e stipulano un contratto con te (stato) cedendo parte delle loro libertà a favore di un maggiore ordine. Detto ciò, nn penso che si debba confondere il fine (tutela salute) col mezzo (il come) per cui per me pubblico o privato vanno bene lo stesso. E per le inadempienze…. era solo una battuta… anch’io posso andare a lavorare dove voglio… ma alla fine sto qui… Buona notte (o buon giorno)

  41. Piero from Genova

    @Marco Tizzi

    in Usa dove c’è un gran PRivato Sanitario succedono 3 cose nei fatti :
    1) costo totale sanitario procapite (Privato con assicurazioni + Pubblico) costa di più che in Europa (anche prima del lancio del piano Obhama ora mezzo azzoppato)
    2) la parte povera che nn si può assicurare quando si ammala cricca
    3) se fai una assicurazione sanitaria a basso costo quando ti ammali nn te la rinnovano e poi cricchi.. se invece la vuoi protetta da queste rescissioni la devi pagar molto di più ed un ceto medio nn ce la fa.. sorry credo pure tu rientri in questo cluster..

    ok.. tu mi dirai.. neppure Usa Ante Obhama erano il mondo della AnarcoUtopia dove questi piccoli inconvenienti nn esistono.. oppure mi troverai un paesetto con 1 milione di abitanti ricchi dove tutto funziona bene e poi generalizzi dicendo che questo dimostra che si può far in larga scala.. per mia opinione: un conto è mettere sotto controllo sprechi e furti (che dipendono dalla tendenza di massa italiana alla corruzione presente sia nel pubblico che nel privato).. un conto è sfasciar tutto prima del tempo..

  42. Marco Tizzi

    @Piero from Genova
    Piero, mi annoi terribilmente: gli USA sono in assoluto lo Stato con più interventismo sul mondo sanitario che esista al mondo, pensa solo alle big farma e alla loro attività di lobby quanto tira su i prezzi di farmaci e macchinari.

    A te piacciono le iperpotenze, vuoi il Nuovo Ordine Mondiale, un grande Stato che governa tutto.
    Tranquillo, avete vinto, succederà.

    Io non ho mai scritto e detto che voglio portare la Svizzera o Montecarlo a livello globale. Io ho detto che se hai milioni di Svizzere e Montecarlo invece che un solo Stato le cose funzionerebbero meglio.

    Tu ti contraddici perché continui a dire che negli Stati piccoli puoi fare quello che vuoi e le cose funzionano, ma poi vuoi uno Stato grande, grandissimo, infinito.
    Perché sei un invasato di propaganda, sei uguale identico spiccicato ad un qualsiasi stalinista ed un qualsiasi nazista. Una noia mortale.

    Avete vinto, sereni. Il totalitarismo non è più nemmeno in discussione.

    E questo pernso sia l’ultimo post in questo blog.
    Adieau.

  43. Giordano

    @Piero from Genova esatto. Tu prendi il Barcellona (o adesso il Bayern) e al posto di Messi e Iniesta ci metti Robinho e Flamini e vedrai che va in presa dall’Atalanta. Tu prendi il migliore sistema del mondo e ci metti persone che pensano solo al loro interesse privato, che privatizzano l’interesse pubblico, che colgono ogni occasione per rubare, che intrallazzano in ogni dove, e il sistema crollerà miseramente. E questa disamina si applica, in qualche grado, a tutti gli ambiti dell’amministrazione pubblica. E’ un problema di singole persone, non di sistema. E’ un problema culturale. Ed è molto peggio, perchè per cambiare l’effetto negativo di una generazione, servono 20 anni.

  44. Giuseppe

    @Giordano
    Carina questa invocazione del Mercato!
    Ma, mi dispiace deluderLa, lo Stato è Stato e il Mercato è Mercato.
    Chi non è soddisfatto non ha che da tentare il grande salto nel buio.
    Se non altro avrebbe modo di sperimentare sulla propria pelle certe strane teorie.
    Lo Stato non avrebbe alcun problema (stante la prevalenza dell’offerta rispetto alla domanda) a trovare sostituiti più giovani, egualmente preparati, a tariffe più basse.

  45. firmato winston diaz

    @Piero
    In Usa non costa di piu’, incide il doppio sul PIL!
    In usa privato/pubblico 50/50, in italia 30/70.
    E’ un mito sia che la sanita’ sia privata in usa, sia che sia pubblica in italia: in italia dove funziona male, ma anche dove funziona bene, per essere trattato bene, o per essere trattato meglio, la visita ad esempio nell’ambulatorio privato del primario che opera nella struttura pubblica se non sei poverissimo la fai eccome, e costa spropositi. Se hai il cancro e ti servono esami urgenti, spesso, anche nei posti migliori, se non conosci nessuno che ti raccomandi e ti faccia passare avanti, devi rivolgerti al laboratorio privato, e pagare. Poi c’e’ il costo dell’assistenza notturna dei malati gravi (probabilmente non rientra nemmeno nelle statistiche, ma una moldava che assista un malato grave si porta a casa la cifra spopositata di 6000 euro/mese esentasse, molto di piu’ di qualunque dipendente della struttura, e infinitamente di piu’ di qualunque altro lavoratore fuori dalla sanita’, sanita’ dove, notoriamente, nel momento del bisogno se si hanno soldi non si bada a spese, DA CUI, ATTENZIONE, DERIVA IL FATTO CHE CHI CI LAVORA ATTORNO PUO’ SPECULARE AL MASSIMO, questo e’ uno dei tipici settori dove il libero mercato mostra il suo lato peggiore)
    In usa tutti gli ospedali che ricevono sovvenzioni dallo stato sono OBBLIGATI a soccorrere d’urgenza chiunque si presenti, quello che succede poi e’ che se sei assicurato paga l’assicurazione, se hai soldi ma non sei assicurato paghi tu, se sei sempre malato l’assicurazione non ti vuole piu’ come cliente, se non hai nulla, ne’ soldi ne’ beni vendibili paga lo stato. In altre parole se invece di spendere i tuoi soldi nell’assicurazione sanitaria li hai spesi per farti la casa, in caso di bisogno devi vendere la casa. Tutto sommato si tratta di una scelta politica legittima, diciamo che la’ il sistema carica il cittadino di molto maggiore liberta’ e quindi responsabilita’ di scelta, nel bene e nel male. Dove non c’e’ liberta’, non c’e’ nemmeno responsabilita’, se non sei tu a decidere, non puo’ essere data a te la colpa, nemmeno da te stesso a te stesso. Sono scelte sociali che trovo equipollenti, nel senso che ogni societa’ e’ relativamente libera di scegliere cosa fare dei propri individui, se lasciarli liberi e responsabili oppure no. Certo si tratta di una scelta sociale e non individuale, la societa’ vince sull’individuo (tranne il caso di satrapia).

    @marco
    “Quindi il numero di dipendenti pubblici non deve essere misurato rispetto alla popolazione tutta, ma rispetto agli occupati non-pubblici, che li mantengono.”
    Giusto: nel mio comune, ad esempio, che non e’ nella sila calabrese con i suoi 30000 forestali ma quasi al’estremo opposto dello stivale, a fonte di una popolazione ATTIVA di presumibilmente 100.000 persone, ci sono 10.000 dipendenti comunali (attenzione, non statali – sanita’,scuola,sicurezza – solo comunali, di cui 3.600 direttamente impiegati nella burocrazia dei millemila uffici comunali, dalla emancipazione della donna, alla pace nel mondo, alle biciclette, alle politiche giovanili o degli anziani, ognuno col suo dirigente a 70-120 mila euro l’anno.
    Risultato: tutte le tasse locali al massimo, e dissesto cronico: MA COME PUO’ UN COMUNE CON 100.000 PERSONE ATTIVE (di cui peraltro molte impiegate nello stato) MANTENERNE 10.000 ALLE SOLE DIPENDENZE COMUNALI? E’ evidente che e’ impossibile. Il risultato, comunque, essendo illicenziabili, e’ che vengono aumentate allo spasimo tutte le imposte, chi lavora nel privato e’ letteralmente schiavizzato da questa situazione, e inevitabilmente comunque destinato ad essere trascinato, per quanto faccia, alla rovina. Molti ormai non cercano neppure piu’ di lavorare o cominciare a lavorare se non andando ad aumentare il numero della pletora di parassiti, ben sapendo che il destino, fissato a priori, e’ prima la schiavizzazione e poi il fallimento.

  46. firmato winston diaz

    @Giordano
    “Se è per quello nel 2003 un idraulico milanese, in servizi al San Raffaele, venne a cambiarmi la caldaia. Stette li tre ore, durante le quali mi ruppe le palle a manetta (avevo preso ferie), dicendo che tutti evadono, soprattutto i dentisti e i medici.” Per 500 euri.

    Forse e’ il suo modo, di quell’idraulico, di praticare la giustizia sociale. 😉
    Gli sara’ sicuramente capitato di vedersi a sua volta rapinare nel “privato”, nel momento del bisogno, da uno dei tanti medici che hanno scelto quella professione per i soldi e il prestigio, o hanno cambiato idea nel frattempo dopo aver preso atto della difficile pratica della concretezza della professione che e’ fra lacrime e sangue, pratica che e’ alla portata di pochi affrontare senza cadere nel cinismo.
    Certo che cosi’, alimentando questa spirale di vendette e recriminazioni, non andremo da nessuna parte in cui valga la pena arrivare, ne’ in 20 anni ne’ mai.
    (per Tizzi:) Negli USA, raccontava forse su noisefromamerika uno che ci ha lavorato e voleva sfatare certi miti di “liberalizzazione da far west”, le barriere all’ingresso nella professione di medico sono estremamente ardue, costose, numerose e ferocissime, molto piu’ delle nostre, ma una volta superate ed entrati a far parte dell’empireo, il guadagno e’ stratosferico rispetto ai nostri standard. Questa e’ l’america di oggi.

  47. Giordano

    @Giuseppe
    P.S. Sul fatto che poi sia facile “sostituire” il pirlavecchio…. un “giovane” a 33-34 anni (gli specialisti a questa età sono fruibili) e dopo 25 anni di istruzione accetti di guadagnare 2000 euro al mese (primo stipendio dirigente medico fascia D) x in media 10 ore di lavoro/die + guardie notturne, reperibilità ecc..ecc… ce la possiamo giocare a briscola (paga badante full time anni studio 0 1280 euro/mese – guadagno spazzacamino vedi sopra)

  48. Giuseppe

    Da contratto 38 ore settimanali. Nella pratica quasi tutti lavorano quattro giorni per dodici ore (le dieci ore eccedenti credo siano straordinari, che comunque alzano la retribuzione) Da vedere se queste turnazioni siano ad uso degli utenti o dei dipendenti. In alcuni casi si, in altri no. Eccezion fatta per i chirurghi, di notte ci scappa una bella dormita.

  49. Giordano

    @Giuseppe carobgiuseppe, lei ha informazioni sbagliate. Gli straordinari, in venti anni di professione, non li ho mai visti (un anno ho avuto 900 ore extra, una mia collega attuale ne ha avute, quest’anno, 754) . Le dormite non esistono. Mi dica dove lavora il fortuato cognato a 5000 al mese + pennichella che ci vado anch’io….

  50. Giorgio L.

    @Giordano
    “Excusatio” de che? E’ lei che paga la gente in nero e poi se la prende con gli evasori. Sempre bravi a fare la morale agli altri e poi a trovare mille scuse per autogiustificarsi, vero?

  51. Giordano

    @Giorgio L. Amico mio, immagino che le sia ignoto (probabilmente lei fa sempre così) ma sappia che la Legge (quella con la L maiuscola, come il suo cognome) prevede che l’artigiano dia la sua ricevutina motu proprio, non che gliela si debba chiedere. Tanto è vero che non punisce chi non ha la ricevuta , ma chi non la da si……Quisquilie, immagino, per lei, ma non per il legislatore….. Un abbraccio forte.

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