18
Set
2009

John Stossel, un libertario alla Fox

Una piccola, buona notizia sul fronte dei media americani. Il più noto giornalista e anchor-man libertario d’America, John Stossel, lascerà la ABC per approdare al gruppo Fox. Sul credo libertario del giornalista non ci sono dubbi: basti ricordare che quando nel 2001 Health Care News gli chiese di descrivere la sua posizione, egli rispose: “Sono jeffersoniano. Il governo migliore è quello che governa meno”.

Sulla rete televisiva posseduta da Murdoch e nettamente schierata con i repubblicani, Stossel condurrà uno show settimanale che, a suo dire, potrà gestire in maniera del tutto autonoma e riempire di contenuti coerentemente antistatalisti. Secondo il noto giornalista, il cambio di rete sarebbe soprattutto da ricondurre al fatto che la Fox gli avrebbe promesso ampi spazi e la possibilità di sviluppare un programma con il quale realizzare un costante monitoraggio sulle libertà individuali: in temi come il fisco, la previdenza sociale, la sanità, il libero scambio internazionale, le libertà civili, e via dicendo. In ogni puntata egli sarà affiancato da esperti e l’intento sarà quello di esaminare casi specifici e temi d’attualità con l’obiettivo, esplicito, di favorire una migliore comprensione della società nel suo insieme. Egli sarà anche ospite regolare di altri programmi della Fox e in questo modo avrà modo di influenzare ancor di più l’opinione pubblica americana, specialmente quella su posizioni conservatrici.

La scelta della Fox è più che comprensibile: ora che il bushismo neoconservatore è nella polvere (dato che ha portato guerre, crisi finanziarie e poco altro) e ora le speranze di un qualche cambiamento – nell’America di Obama – sembra possano venire da iniziative come i “Tea Party” e da battaglie oggettivamente libertarie come quella contro la statizzazione del sistema sanitario, per l’opposizione dare più spazio alle voci di quanti confidano nella libertà individuale e nel mercato può essere una strategia sensata.

Il rischio è che, qualora il vento dovesse mutare, la destra con gli anfibi – protezionista e illiberale – torni nuovamente a dettare legge. È un film già visto in passato e che potrebbe ripetersi.

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2 Responses

  1. Rino P.

    Un bel Santoro liberale (non semplicemente uno di destra) sarebbe cosa buonna e saggia. Ma durerebbe una sola puntata. Pensate a come è odiato Bruno Vespa solo perchè parla da “uomo saggio”, senza particolari inclinazioni ideologiche e senza cavalcare necessariamente il cd. mainstream.

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