15
Feb
2012

In Spagna, lavoratori pubblici licenziabili! Da noi?

Ha perfettamente ragione il Foglio di oggi. Nessuno in Italia ha mostrato di accorgersi di una delle novità più clamorose della riforma del mercato del lavoro appena varata dal governo Rajoy. Non si è solo ridotta l’indennità economica per i licenziamenti economici non sottoposti al vaglio del giudice – già prima il mercato del lavoro spagnolo come flòessibiolitùà in uscita era assai meglio del nostro attuale  – abbassandola di un quarto a 33 giorni di salario l’anno e per un massimo dell’equivalente di due anni di stipendio invece dei 42 mesi precedenti.  La grande novità è che si è introdotta la possibilità di licenziamento economico dietro versamento di eguale indennizzo e senza filtro giudiziale anche per i dipendenti pubblici! O meglio, per più di un quinto dei dipendenti pubblici, 685mila su 3,1 milioni totali, quelli che hanno un contratti di lavoro equiparato al privato non essendo coperti dalla qualifica di funzionario pubblico. Il criterio è che se un’amministrazione pubblica è in deficit per più di 9 mesi, chi la guida può praticare licenziamenti. Nove mesi! Che ne direste di una misura simile da parte del governo Monti? Perché nessuna misura di energuica ridefinizione del perimetro pubblico è stata sin qui indicata dal governo dei professori? perchè sono tali e quali ai politici di destra e di sinistra? O ci vogliono e ci possono ancora stupire?

Sul dilemma di come sarà davvero la riforma del mercato del lavoro su cui fervono gli incontri, a seguire quanto ho scritto su Panorama di questa settimana.

Domanda: ma se tutti convengono che l’essenziale è sbloccare la crescita senza per questo mettere da parte subito i vecchi istituti della cassa in deroga, che hanno attenuato l’impatto devastante di più di 20 punti di produzione industriale ancora mancanti rispetto al 2008, ma allora chi glie lo fa fare a Mario Monti di esporsi a uno scontro frontale con Cgil e sindacato sull’articolo 18? Risposta. Il bello viene nelle prossime due-tre settimane, dunque chi si azzarda a fare pronostici deve mettere in conto un’alea elevata. Ma almeno due elementi sono certi.

Primo. Mario Monti ed Elsa Fornero si sono già rivelati bravissimi nell’operazione-pensioni. Per risollevare immagine e giudizio sostanziale dell’Italia sui mercati, annunciare attraverso anticipazioni di stampa provvedimenti di svolta energica rispetto ai ritardi e alle diluzioni degli anni precedenti. Per poi assumerli davvero, nei tempi annunciati cioè brevi, e coerenti a quanto detto, cioè tosti. A comportarsi così il governo ci guadagna tre volte. In primis, più forte è la sollevazione iniziale dei contrari, maggiore è l’effetto-rivoluzione che le misure assumono sui media italiani, su quelli internazionali, agli occhi di Ue, Fmi e Ocse. Poi, si cresce nella stima degli italiani, in altre parole la decisionalità diventa autoportante rispetto alla durezza della protesta. Infine, incassate questi due vantaggi, si può anche giocare d’abilità e impostare lo stesso teatrino mediatico-protesta su altri capitoli come nel caso del decreto liberalizzazioni, ma varando poi nel merito provvedimenti assai meno rivoluzionari di quanto prospettato. Molto meno. Ma con la ragionevole aspettativa, puntualmente rivelatasi fondata, che i media ormai tengono lunga e spessa l’onda a favore, e la tavola da surf del governo va sempre più in alto.

A questo punto, secondo elemento, bisogna capire se la riforma del mercato del lavoro sarà un colpo di maglio salvifico e deciso come quella sulle pensioni, oppure se alla fine s’incassa comunque l’onda positiva ma accontentandosi di una mediazione. Chessò, un articolo 18 sospeso nella reintegra giudiziale solo per i nuovi assunti in cambio di trasformare i loro contratti da precari a tempo indeterminato. Fino a qualche giorno fa, avrei detto che questa o analoghe furbate sia l’ipotesi più probabile. Poi mi sono arrivati sul tavolo report riservati di fonte europea, successivi al voto del parlamento greco e alla riforma – quella sì notevole- varata da Rajoy in Spagna, migliorativa in flessibilità del già molto avanzato sistema precedente in quel Paese. Caro Monti non puoi fare un pastrocchio, dicono quelle note riservate. Anche lunedì, nell’incontro italo-tedesco, il messaggio di Berlino è stato chiaro. Ci stupisca, allora, il governo Monti. Levi il reintegro giudiziale per i licenziamenti economici e per tutti, non solo peri neoassunti, come già ha detto Bonanni. Intervenga anche con drastici paletti sulla reintegra giudiziale in caso disciplinare. Eviti la demagogia del contratto indeterminato come modello unico. Se Monti-Fornero facessero cose simili la lotta di rito ai finti cococo- che ci sarà comunque, le partite IVA già inziano a scendere – sarà equilibrata da misure crea-lavoro. Altrimenti l’effetto netto sarà solo più gente a spasso, finché siamo in recessione. Stupiteci, e i consensi dei media diventeranno ancor più imbarazzantemente stellari. Magari con un po’ di attrito sindacale, però.

 

 

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53 Responses

  1. Claudio Di Croce

    Il buon OG non si rende conto che sta rischiando la pelle ? In Italia il dogma del posto pubblico a vita qualunque cosa succeda e qualunque cosa faccia o non faccia il dipendente è più forte e intoccabile di qualunque cosa . Però mi chiedo e chiedo a OG , non ha controllato da dove vengono i superministri del fenomeno MM ? Dal mondo del pubblico impiego e anche la quasi totalità dei loro familiari percepisce laute prebende dal denaro dei contribuenti .Il trio Deaglio, Fornero e figlia docet . E lui vuole che si ridimensionino economicamente e giuridicamente ? Se li immagina i professori universitari o i giudici che possono essere licenziati ? Io , purtroppo , no.

  2. massimo

    mamma mia quanto siete ignoranti!!! in italia la norma sui licenzaimenti dei pubblci dipendenti in caso di esubero per motivi economici c’è dagli anni ’80 ed è stata rinforzata da Berlusconi con l’ultima manovra Tremonti. Licenziatevi voi, disinformati e in malafede!

  3. Massimiliano Morganti

    Come da commento che mi precede, ho anche io paura che l’opinione pubblica italiana non sarà così entusiasta.
    Da giovane però esulterei se mi dicessero che finalmente dovrò smetterla di pagare anche per le tutele degli altri.
    Già è odioso dover pagare due volte la pensione, pagando contribuiti per chi tutt’ora usufruisce del sistema finanziato a ripartizione e cuccandomi io quello a capitalizzazione integrale.
    Già è odioso avere dei contratti acrobatici in ingresso.
    Almeno che non si continui a farci pagare servizi inesistenti solo per mantenere il voto clientelare dei dipendenti pubblici a cui pare proprio i partiti non riescano a rinunciare….sarà perché son circa 8 milioni di voti?
    Che amarezza….

  4. Sarebbe una prima concreta riforma … federale. Infatti ogni “luogo” la interpreterebbe a modo suo. Gia oggi vogliamo confrontare il rapporto tra popolazione e dipendenti pubblici nelle varie regioni d’Italia? o tra insegnanti e studenti diviso per regione. Non voglio essere leghista, ma…

  5. le colporteur

    E’ vero bisognerebbe iniziare a licenziare gli incapaci ed a diminuire la spesa pubblica così, senza più mass media finanziati dal pubblico, il nostro Oscar Giannino dovrebbe trovare dei lettori che paghino per leggere le cazzate che scrive e probabilmente dovrebbe iniziare a trovarsi un lavoro.
    Per non licenziare i dipendenti pubblici basterebbe fare assunzioni oculate e nel rispetto della costituzione e cioè tramite concorsi pubblici per titoli ed esami e secondo le vere necessità del sistema ma la politica preferisce chiamate e nomine dirette, incarichi a tempo determinato, …. per posti da addetti di segreteria politica o dirigente del niente e mancano infermieri, medici, ispettori del lavoro, forze dell’ordine, vigili del fuoco, insegnanti.

  6. alexzanda

    concordo al 100% con Claudio Di Croce, in più aggiungo solo che questi cosiddetti professori hanno già dimostrato che, oltre ad essere espressione della spesa pubblica che quindi non hanno tagliato, sono molto attenti e sensibili a quanto scrivono di loro i giornaloni, ma allora dove sta tutta la loro indipendenza e competenza se poi fanno non quello che hanno predicato in precedenza ma quello che serve per crearsi un futuro in politica aggraziandosi i principali massmedia?

  7. Giambo64

    La cosa che più indigna e’ l’enoe farsa che sta andando in scena sul palcoscenico italiano, dove il problema viene focalizzato su questo Benedetto articolo 18…..ma perché nessuno tranne il buon OG non di e chiaro e tondo che fino a quando non si decideranno ad abbassare il costo del lavoro non si potrà mai parlare di un piano serio di aumento delle assunzioni? Cosa me ne faccio di poter licenziare un dipendente se non mi posso nemmeno permettere di assumerlo? Quello che stanno facendo e’ spostare l’attenzione dal vero problema : la loro impossibilita’ a risolvere il problema alla radice per il costo troppo elevato della spesa pubblica……perché se qualcuno si illude che anche potendo licenziare dalla pubblica amministrazione questo verra’ effettivamente messo in pratica credo rimarra’ amaramente deluso

  8. bruno

    Quello della ristrutturazione della P.A. e di una equiparazione del sistema pubblico al privato è una questione troppo importante nella sfida al superamento della crisi per non pretendere venga rapidamente affrontata e realizzata. Ci troviamo davanti ad un sistema che si è autoalimentato nel tempo fino a diventare sostanzialmente un sistema autoreferenziato sottoposto alla valutazione solo e soltanto di se stesso! Di questo si tratta. Chiedersi chi ha svolto nel tempo il ruolo di controparte è una domanda che ha una sola risposta: nessuno! Avrebbero dovuto farlo i politici e amministratori per conto dei cittadini azionisti (esclusi i dipendenti pubblici in evidente conflitto di interessi) e avrebbero dovuto farlo usando un solo criterio trattandosi di soldi pubblici ovvero controllo su massima efficienza, massima onestà e massima parsimonia nella spesa e nei costi quindi controllo su retribuzioni, organici, sistemi di valutazione obiettivi legati a risultati reali, livelli massimi di retribuzione, limite a ruoli ecc. Ognuno giudichi se crede che questo sia avvenuto . A mio giudizio ci troviamo di fronte ad un sistema deformato e arroccato: difficile parlarne, difficile anche solo azzardare che si dovrebbero affrontare i nodi spinosi , scattano le varie salvaguardie, : quella della funzione essenziale, della rappresentanza,dell’ autonomia e così via. Fuori c’è il mondo delle aziende private di produzione di beni e servizi, quelle che si confrontano col mercato, che devono essere concorrenziali, che hanno un padrone, un ufficio personale, una contrattazione reale, un bilancio da quadrare .Quelle che molte volte di questi tempi chiudono e ti lasciano a casa e quelle che chiedono più elasticità nei licenziamenti, quelle che ti mandano ovunque sia necessario andare per sopravvivere e soddisfare le esigenze dei clienti. C’è il mondo degli artigiani, degli agricoltori, dei giovani in cerca di occupazione , dei ricercatori, ecc. Sembra che abbiano dei problemi, siano in difficoltà, sentano la crisi…beh s’arrangino!

  9. LucaS

    Sante parole Giannino! Io mi spingo addirittura oltre:
    1) Abolizione totale dei sindacati: in Italia avevano senso 100 anni fa oppure in Cina oggi… ma in Italia oggi sono una roba fuori dal mondo.
    2) Drastica riduzione dei dipendenti pubblici (diciamo un 40-50% in 10 anni).. tanto anche la metà possono benissimo fare quello che fanno oggi se non di più… basta farli lavorare sul serio e usare in modo massiccio la tecnologia già disponibile esattamente come fanno i privati anche considerando che molti sono totalmente inutili e possono essere eliminati anche domattina senza dover ridurre di uno 0, i servizi ai cittadini.
    3) Impedire ai dipendenti pubblici di votare e stabilire per contratto che non possono guadagnare più dei corrispondenti dipendenti privati ma soltanto meno.. altrimenti 1) le ricette liberali verranno sistematicamente sconfitte alle elezioni e 2) la gente non avrà sufficienti incentivi a stare nel privato anzichè andare nel pubblico a farsi mantenere!
    In alternativa che tutte le forze produttive emigrino in paesi business-friendly e poi voglio vedere chi li mantiene tutti i pachidermi statali e i pensionati rimasti qui… l’unica opzione è o la ristrutturazione del passivo finanziario e di welfare oppure l’uscita. In quest’ultimo caso gli statali dovrebbero mantenersi da loro… allora si che ci sarà da ridere!

  10. riccio

    ma in Italia siamo più avanti della Spagna: in Italia il dipendente pubblico già da anni può essere licenziato semplicemente mettendolo fuori pianta organica e riconoscendogli la mobilità per 24 mesi con un’indennità che con l’ultima modifica di Tremonti è stata portata all’80% della paga base. Non serve dichiarare il dissesto, il lavoratore ha diritto per i 24 mesi ad essere inserito nelle liste di mobilità ed essere riassuno da altre amministrazioni che ne fanno richiesta

  11. Aldus

    Certo è urgente andare all’attacco dei parassitismi nella pubblica amministrazione!
    E il presidente Napolitano la smetta di dire che Italia non è la Grecia! Ricorda troppo lo spaventoso “spezzeremo le reni alla Grecia”.

  12. Vincenzo

    So che l’argomento è diverso, ma ho una gran voglia di dirlo lo stesso, in fondo le tasse sono l’argomento principale del blog.
    Giannino, legga il Panebianco dell’inserto del Corriere di oggi, guardi che è un assist per Lei…..Si sta muovendo qualcosa, pare che la manina che ci governa stia cercando sponda.
    Forza!!!

  13. Filippo

    va bene tutto però:
    progetto di tagliare del 20-30% il personale in esubero delle FF.AA ma,se è vero quello che ho letto,una parte delle persone verrà spostata dove l’amministrazione pubblica ha più bisogno e l’altra verrà m”messa in pensione con il 90% dello stipendio(?)” quindi sono tagli per modo di dire perchè se vengono messi in pensione comunque lo Stato (cioè tutti i contribuenti)dovranno farsi comunque carico di queste persone….non è che stiamo giocando al gioco dei tre bicchieri,spostando di qua e di la’ le cose per non cambiare niente alla fine?Penso che in ogni caso anche Monti non possa arrivare ad usare l’accetta come forse vorrebbe fare e come sicuramente piacerebbe a molti dei lettori di questo blog.Il sistema ha bisogno di una grossa ristrutturazione,sicuramente anche molto dolorosa,ma questo Governo ha la forza per poter imporre la cosa a questo parlamento?Non è che forse i nostri parlamentari finchè non vengono colpiti nelle loro stesse carni appoggiano Monti,passando così per virtuosi,ma se i provvedimenti dovessero farsi più severi anche per loro sarebbero pronti a mandare M a casa senza curarsi delle conseguenze che potrebbe avere una decisione di questo tipo o facendo comunque affidamento allo “stellone italico”che in un modo o nell’altro ci tira sempre fuori dai guai?
    Perchè il Paese non cerca di dotarsi di infrastrutture adeguate?Perchè non si eliminano lungaggini e ostacoli burocratici che rallentano enormemente ogni fase della vita economica di questo Paese?Siamo sicuri che la causa di tutti i mali sia l’art.18?Perchè non possiamo avere più efficienza?Perchè non si parla più di abolizione delle provincie?

  14. graziano

    Chiamiamo un tedesco, uno spagnolo, un finlandese.
    Interroghiamo i dirigenti delle Regioni.
    Il 50% andrebbe a casa per manifesta incapacità.
    Qualcuno di Voi vuol cominciare ancora dai quadri o dai commessi per risolvere i problemi? Illusi.
    Qualche controllo sulle Società partecipate dalle Regioni?
    Qualche controll..ino sugli Enti nominati dai Politici?

  15. roberto

    è venuto il momento di licenziare molti dipendenti pubblici che non lavorano per niente o che sono solo stati messi al loro posto per far sembrare che la disoccupazione reale sia inferiore alla realtà ben più ampia!
    se il momento è difficilissimo per i privati sia così anche per il settore pubblico altrimenti la legge non è uguale per tutti!

  16. Claudio Di Croce

    Le reazioni dei dipendenti PA – in servizio e pensionati – alla provocazione di OG sono ancora composte. Non si è ancora invocata la COSTITUZIONE nata dalla RESISTENZA .Credo che la spiegazione più semplice sia perchè sanno benissimo che da parte di ministri espressione della burocrazia non verranno mai tagli veri alla loro casta che – tra parentesi – è molto più costosa per le tasche dei sudditi della casta dei politici che in compenso ha fatto più danni .

  17. Filippo

    @Claudio Di Croce
    Perchè sdegnarsi e richiamarsi alla Costituzione?basta qualche di taglio di qua,un gioco delle 3 carte di là (dipendenti FF.AA. giusto per fare l’esempio),una limata alle pensioni,intanto il grande pachiderma continua tranquillo nella sua strada e tutti stanno buoni e tranquilli e continuano a coltivare il loro orticello come se niente fosse incuranti delle nubi di tempesta che si addensano all’orizzonte.Ma i lampi e tuoni sulla Grecia sono ancora lontani da noi,e poi adesso c’è San Remo,sarà ben più importante di tutto il resto!.Speriamo di continuare ad ingannare il “mercato” e gli investitori esteri con questi trucchetti da circo….

  18. Giuseppe

    Sono libertariano da prima del chicago-blog, e leggo mises.org direttamente in inglese. Lavoro all’estero e sono un dipendente privato. Pero’ devo ammettere che da un po’ di tempo (dalla crisi greca in poi) ho iniziato a dubitare:

    – Il sistema sui quali vorremmo far girare certe APPLICATIONS economico-sociali esiste dai tempi di Bretton-Woods ed e’un sistema basato sulla denaro-carta, le banche centrali, sulla creazione monetaria e sul debito ( abbandonato da allora il golden standard) e democrazia indiretta ( i partiti) a sostegno.

    – le liberalizzazioni, le privatizzazioni, le riduzioni di dipendenti pubblici sono applicativi – APPS “liberali” in contropartita di una riduzione dello stato e quindi delle tasse sui cittadini per restituire efficenza all’allocazione del capitale (ed in antitesi con il sistema esistente).

    Ma allora mi chiedo, fermo restando che questi applicativi trovano il mio favore, credo che ormai si sia arrivati al momento di fare un bel RESET del sistema operativo mondiale e poi, soltanto poi, rilanciare le nuove applicazioni.

    Se il mio sistema e’ un vecchio MS-DOS che senso ha cercare di installarci la nuova Applications dell’ipad?

    Infatti in Grecia simili applicativi hanno solo ridotto il “reale” in mancanca di possibilita di aggiustamenti “nominali” (vedi svalutazione competitiva della moneta). Dove per reale si parla di svendita di asset (compagnie, proprieta’, ecc), perdita di posti di lavori ecc, riducendo ulteriormente le possibilita’ che i Greci possono pagare il loro debito.

    Immagino quindi che il 90% di chi legge e scriva questi commenti, non abbia introiti diretti o indiretti con la PPAA italiana. che chi vende i suoi prodotti anche alla funzionaria dell’Inps o all’impiegato del comune sotto casa, sia pronto alla perdita di fatturato secco che arrivera’ con la riduzione “alla greca” del numero dei dipendenti pubblici e che ne sia contento. Taglio hic et nunc dei dipendenti come in Grecia (altro che Spagna) e “sic stantibus rebus” vi chiedo: siete pronti a 10 anni alla greca in Italia? e alle vs famiglie e ai vostri figli cosa direte?

    Immagino anche che coloro che commentano entusiasti abbiano le spalle grandi per supportare il proprio di licenziamento se si e’ in qualche modo legati alla PPAA.

    Se il denaro che gira e’, come e’, pura carta straccia dal valore reale inesistente e puramente creato dal nulla ( questo discorso vale innanzitutto per gli USA) allora che senso ha tutto il resto?

    Ho ragione di dubitare di un sistema che trova “giusto”, licenziare un dipendente inutile della PPAA (che pago con le mie tasse, ma che mi ritornarno con i suoi consumi e depositi di risparmio) ma invece devo continuare a permettere ad una nicchia di persone ai livelli altissimi del potere finanziario internazionale, appartenemente a settori “privati”, di costruire fortune “reali” (case, proprieta’, barche, oro, ecc.) sempre sullo stesso denaro inesistente? essendo in entrambi i casi le posizioni di ciascuno create dal nulla…

    Come si chiama questo gioco?

  19. Marco Tizzi

    @Giuseppe
    Si chiama Monopoli.
    Sottoscrivo dalla prima all’ultima riga.
    L’Euro è aria quanto il dollaro, non ci illudiamo che l’assenza di un prestatore di ultima istanza lo renda “reale”.
    Allora o si dice chiaramente “torniamo al gold standard” oppure vediamo di non far mancare l’aria a nessuno, altrimenti ci andremo di mezzo tutti, in un modo o nell’altro. La recessione non se ne andrà con l’austerità, nonostante quello che giurano e spergiurano Monti, Passera & C., casualmente rappresentanti di quella parte di paese che la moneta-aria non se la fa mai mancare.

    Il problema della PA italiana è che invece che essere un supporto a chi paga le tasse è un ostacolo. Lo dimostra la composizione della nostra spesa pubblica: istruzione, sanità, pensioni e ammortizzatori sociali sono in linea con gli altri paesi della zona euro, mentre la voce “amministrazione generale” è esplosa.
    Va arrestata quella emorragia.
    E si può fare, è vero, tramite licenziamenti, aumentando la voce “ammortizzatori sociali” o la voce “pensioni”, ma si può fare anche usando una più sana mobilità e, soprattutto, tagliando il vero scandalo che è la dimensione degli stipendi pubblici.

  20. Giuseppe

    @Marco O.
    “their money” is a fallacy simply because “paper money” is JUST paper not money. In today economy there is NO company in the world making business only by savings (their “own” money) or cash, the entire business is a fallacy based on generational credit swapt (deficit). Once we are clear on this point we can play any game you want.

    “spending isn’t good, pruducing is good”. this was the aim of this Friedman Q&A session, proving that taxes are wrongs even in case of a direct effect Government Spending on consumer demand.

    Again my point is: to produce we need some money to start with (saving or someone else saving, so called “loan” or “credit”) but in a system like today where the value of the $ is 92% less than the $ value from its initial issuance in 1913, so what we are talking about? What money?

  21. LucaS

    X Filippo
    Finchè Monti continuerà a non solo a “dialogare” ma addirittura a stringere accordi coi sindacati, inclusi quei fuori di testa della Fiom non c’è da aspettarsi niente di buono… addirittura se non ho capito male la proposta di Cisl e Uil di limitare l’articolo 18 ai licenziamenti discriminatori escludendo quelli per ragioni economiche è più avanzata di quella di Monti…. Ahimè tutto lascia pensare che rimarremo ancora per un bel pezzo nel socialismo-reale con l’aggravante che si illude la gente di averlo superato… Ci vorrebbe una nuova lettera dalla BCE o un vero commissariamento da parte del FMI invece Monti ha allontanato queste opzioni… meglio l’FMI oppure un governo Monti di 5 anni con mani libere!

  22. Stefano Nobile

    @massimo
    E infatti il numero di dipendenti pubblici dagli anni ’80 è andato sempre più in calo, o no?
    Ma dai, un dipendente pubblico non lo licenziano nemmeno se fa una strage.
    E in più sono sempre sotto organico, a sentire loro.
    Ho dovuto frequentarne, di uffici pubblici, e devo dire che in alcuni veramente non facevano niente: NIENTE !
    Ma per fare niente in quanti bisogna essere?
    Orsù bandiamo un concorso per 500’000 nuovi addetti al fancazzismo, con la qualifica di capo ripartizione.

  23. adriano

    Le prossime elezioni saranno politiche o tecniche? Qualsiasi cosa il governo faccia per me rimane abusivo e basta.In Europa ha successo?Non mi sorprende considerando le teste grosse che ci sono là.Aspetto solo il voto.Se ci sarà bene,altrimenti pazienza.Per quello che conta.

  24. Giuseppe

    Sembra a sentir parlar in tanti che il denaro, i soldi, i quattrini stiano li, e che la decisione sia semplicemente tra tassarlo tanto allocandolo a questo o quel settore di dipendenti pubblici parassiti oppure tassarlo meno e lasciarlo in mano agli investitori/imprenditori per sviluppare piu’ il paese. In realta’ il denaro non e’ li a disposizione ma ogni giorno creato e moltiplicato dal sistema delle banche centrali e della finanza che ne e’ la ramificazione. In estrema semplificazione:

    Il settore privato per fare investimenti/consumare prende i soldi dalla banche che lo prendono dalla banca centrale, che crea moneta in cambio di titoli di stato che alla fine tassano i cittadini.

    Il settore pubblico per fare investimenti/consumare prende i soldi dalla tasse dei cittadini, che lo guadagnano lavarando, in strutture produttive che funzionanano tramite l’inizione di credito delle banche, che si finanziano a loro volta alla banca centrale.

    Se non si blocca il rubinetto alla fonte, potete tappare tutti i buchi che volete, ma la perdita rimarra’ e alla fine ci sara’ comunque un allagamento (negli USA e’ il settore privato che e’ entrato in collasso prima del settore pubblico, in Europa ed in particolare in Italia e’ il contrario).

    Bisogna abolire le Banche Centrali che monopolizzano creazione monetaria ( massa monetaria) e velocita di circolazione (tassi di interesse troppo bassi che falsano le decisioni di investimento) e rivedere tutto il sistema a monte, se si vuole ridurre lo stato e le tasse. (questo dice Ron Paul per esempio negli stati uniti…)

  25. Claudio Di Croce

    @Giuseppe
    Ma lei crede veramente che la ricchezza – beni immobili, barche, proprietà , oro ecc.. – non sia posseduta anche da un numero elevatissimo di esponenti della burocrazia , corretta o corrotta ? ma dove vive ?

  26. giuseppe

    vivo in Francia, ho vissuto in UK e in Italia. la burocrazia pubblica cui fa riferimento, non solo non e’ distinta e distante dalla quello che dico io, ma al contrario e’ continua e funzionale a questo sistema di banche centrali, di IMF, di FED, di World Bank ecc, l’attuale presidente dell IMF era il vecchio ministro delle finanze in francia, monti viene da GS, ecc. ma l’importante e’ far credere che siano l’uno contro l’altro…. beato lei! Si chiamano vasi comunicanti…

  27. Giuseppe

    vivo in Francia, ho vissuto in UK e in Italia. la burocrazia pubblica cui fa riferimento, non solo non e’ distinta e distante dalla quello che dico io, ma al contrario e’ continua e funzionale a questo sistema di banche centrali, di IMF, di FED, di World Bank ecc, l’attuale presidente dell IMF era il vecchio ministro delle finanze in francia, monti viene da GS, ecc. ma l’importante e’ far credere che siano l’uno contro l’altro…. beato lei! Si chiamano vasi comunicanti…

  28. Alberto

    Detto ciò, secondo gli economisti di Fedea non mancano gli aspetti positivi della “reforma laboral” approvata dal governo conservatore. “A partire dalla possibilità di licenziare per motivi economici, nel caso dí enti pubblici in perdita, tutti quei dipendenti statali che non sono entrati nella Pubblica amministrazione per concorso – spiega Conde-Ruiz – ma che piuttosto sono stati assunti per chiamata diretta o più spesso nomina politica di sindaci e amministratori locali”. Su oltre 3 milioni di statali, si tratta di circa 685 mila dipendenti – con contratti sia a tempo determinato che indeterminato – d`un tratto non più inamovibili (a patto ovviamente che il loro licenziamento sia opportunamente indennizzata “Si dovrà capire cosa accade davanti ai giudici del lavoro – dice Conde-Ruiz –

    Per ora si osserva – Madrid ha approvato un decreto governativo; è da vedere cosa uscirà dal dibattito parlamentare: “Per l`Italia la sfida è difficile, ma abbiamo l`occasione di fare meglio della Spagna – dice al Foglio il viceministro del Lavoro, Michel Martone, che ieri ha partecipato al terzo incontro tra esecutivo e parti sociali – Possiamo fare infatti una riforma del mercato del lavoro con il consenso sociale”.

    Ora faccio rilevare ce i dipendenti pubblici Spagnoli sono oltre 3 milioni e quelli italiani 3,3 milioni; le rispettive popolazioni sono 44 milioni contro 61 milioni.

    Questo tanto per puntualizzare le cifre, ma questo modo di proporre gli argomenti di Giannino a volte mi fa ribrezzo, non perchè non sia d’ accordo sul licenziamento degli scansafatiche, che sono tanti, ma perchè sembra che i problemi della spesa pubblica improduttiva siano tutti da addebitare ai dipendenti e non soprattutto alla corruzione, come oggi tutti possono leggere sulle cronache.

  29. Fabio

    Claudio Di Croce :@Giuseppe Ma lei crede veramente che la ricchezza – beni immobili, barche, proprietà , oro ecc.. – non sia posseduta anche da un numero elevatissimo di esponenti della burocrazia , corretta o corrotta ? ma dove vive ?

    Leggendo questa frase mi sono venute in mente le teorie utilizzate dal moviemtno bolscevico per giustificare l’esproprio proletario…

    Condivido ciò che dice Alberto, qui si semplifica troppo.

  30. Alberto

    Dato che ragionare per categorie e non per dati, cosa che spesso Giannino fa, pentendosi poi, come accaduto quando nel 2010, diceva che i conti di Tremonti erano a posto, sarebbe opportuno iniziare a ragionare sulle cifre relative alle presenze per regioni (sul Lazio il dato è ovviamente gravato da presenze di categorie assenti altrove) da dove si vede che esistono anomalie cospicue, ed iniziare a lavorare con metodi scientifici.

    Lazio: 6,9 per 100 abitanti

    Lombardia: 4,1 per 100 abitanti

    Sicilia: 5,6 per 100 abitanti

    Veneto: 4,6 per 100 abitanti

    Emilia e R.: 5,1 per 100 abitanti

    Campania: 5,2 per 100 abitanti

    Toscana: 5,6 per 100 abitanti

    Piemonte: 5,0 per 100 abitanti

    Sardegna: 6,3 per 100 abitanti

    Liguria: 6,3 per 100 abitanti

    Puglia: 5,3 per 100 abitanti

    Trentino: 7,1 per 100 abitanti

    Calabria: 6,0 per 100 abitanti

  31. Alberto

    Faccio altresì presente che attualmente il rapporto generale sul territorio è di 5,4 dipendenti per 100 abitanti contro i 6,8 della Spagna. Se si adeguasse, da noi il rapporto al minimo che è quello della lombardia, pari a 4,1 dip per 100 abitanti, avremmo una riduzione automatica di 1,3 dip per 100 abitanti, pari a 793.000 dipendenti, con un risparmio di circa il 24% che in termini di spesa pubblica fanno circa 40 MLD annui sui circa 170 descritti nella tabella di pag.46 del prec.te documento della RGS, già pubblicato.
    Io credo che in Italia, non dovremmo guardare a ciò che fanno altrove, ma ci sono tutti gli elementi per fare le cose che devono essere fatte con metodo scientifico e zittendo le proteste, e questo è un discorso che dovrebbe entrare nella zucca anche di Giannino.

  32. adriano

    C’è una sgradevole tendenza a demonizzare i poveri dipendenti pubblici e l’unica proposta per castigarne i privilegi sembra essere una improbabile possibilità di licenziamento.Piuttosto che pensare a come adattare a costoro l’antipatico istituto,conviene estenderlo automaticamente privatizzando.Si individuano i lavori con specifiche rilevanti professionalità e si assegnano ad apposite società di servizi private.I restanti lavori dequalificati si conferiscono a rotazione ed a tempo determinato alla platea del precariato.Fine dei privilegi acquisiti o comunque loro più equa distribuzione.

  33. Mario

    Secondo me la Francia e la Germania dovrebbero caricarsi il loro bel fardello di ingiustizie appioppate al popolo greco,(sentivo di armamenti obsoleti che i greci sono obbligati ad acquistare da quiqui quoquo).
    Non credo che una UNIONE seria, fatta da Nazioni responsabili, possa guadagnare sull’ignoranza o sulla debolezza di un’altra.
    Sarebbe dittatura latente, non democrazia.
    Se però c’è dell’altro, allora che gli elettori greci piangano il male che si sono fatti eleggendo coppieri che li hanno ubriacati comprese le olimpiadi di Atene 2004.
    Meno male che Monti non ce lo fa fare.
    E speriamo che da noi il 18 politico e l’articolo 18 vengano definitivamente aboliti dal nostro patrimonio culturale così che non si arrivi alla canna del gas come in Grecia o in Spagna o in Portogallo.

  34. Claudio Di Croce

    un piccolo esempio di come sono solerti anche se in carenza di organico , sottodimensionati per i tagli lineari di Tremonti, in assenza di risorse non più trasferite dallo stato centrale , con carichi di lavoro insopportabili ecc… ecc.. i dipendenti della PA :ho dovuto recarmi a un importante ospedale cittadino per chiedere una informazione – dopo che naturalmente al telefono non rispondeva nessuno – all’ingresso c’era un gabbiotto dove due dipendenti stavano allegramente chiaccherando tra di loro con il giornale aperto davanti , senza minimamente guardare chi entrava o usciva e senza degnare di uno sguardo chi – come me- cercava di attirare la loro attenzione per chiedere informazioni. Ho dovuto battere più volte il vetro divisorio per farmi notare. Dopo il tempo necessario per girare la testa si sono finalmente accorte di me e mi hanno dato le informazioni .E’ un piccolissimo esempio ma , secondo me, significativo della mentalità borbonica del mondo pubblico . Il cittadino , pardon il suddito , non è visto come colui che paga loro lo stipendio e al cui servizio sono tenuti . Ma come uno scocciatore , che fa perdere tempo prezioso distraendoli dai loro importanti interessi ( uscire dopo aver striscato il pass per andare a fare i loro affari , starsene in malattia quando hanno altro da fare , ecc, ecc, tutte cose che ognuno di voi ha visto e conosce , per non parlare di bustarelle e co. ).Mi attendo reazioni sdegnate .

  35. Ecate

    @Claudio Di Croce
    è come se scrivessi che oggi hai scoperto che in Italia moltissime persone parlano l’italiano.

    Reazioni sdegnate ? Puoi, in modo pacifico e secondo le norme democratiche e assumendoti le responsabilità delle tue parole e azioni, manifestare e esternare il tuo pensiero. Poi, come faccio io, quasi fosse masochismo, speri ci siano 4 persone che condividano il sdegno, ma finisce tutto lì. E’ sempre finito tutto lì.

  36. Alberto

    Scusa se te lo chiedo, ma sei sicuro che fossero dipendenti dell’ ospedale? Te lo chiedo perchè a Roma, dove vivo, tutti gli ospedali che conosco, come tutte le grandi aziende, affidano i servizi di portineria a personale di vigilanza esterna.@Claudio Di Croce

  37. Claudio Di Croce

    @Alberto
    Avevano il tesserino ma non ho controllato cosa c’era scritto . In ogni caso di esempi del genere se ne potrebbero fare a decine . Quando si va in un ufficio pubblico si percepisce che il dipendente oltre lo sportello e ancora di più dietro la scrivania si ritiene non al servizio di chi gli paga lo stipendio come dovrebbe essere , ma il dispensatore di un favore e come tale si comporta..

  38. Alberto

    Sono d’ accordo, ma esistono anche sostanziose eccezioni. Comunque l’ andazzo è notevole, le situazioni di sovradimensionamento ma contestualmente di sottodimensionamento, di reparti sono notevoli. Dirò di più, le situazioni di sottodimensionamento sono presenti soprattutto nei settori a maggior contenuto professionale, mentre abbondano situazioni di iperdimensionamento laddove c’è bisogno di minore o poca professionalità. Il lavoro è enorme per disboscare la foresta e la prima cosa è quella di fissare livelli proceduralizzati e standard di valutazione delle prestazioni di interi comparti e di prestazioni per addetto, fissando rigidamente il rapporto tra quantità di prodotto e relativo numero di addetti. Fissare rigide normative, inclusi i codici etici a cui debbono attenersi i vari responsabili e di conseguenza sanzioni sia per loro sia per i sottoposti in caso di livelli di prodotto inferiori a certi parametri e di scarsa attenzione al rispetto dei cittadini; in qualche modo dovrebbe essere procedurato un sistema che preveda il gradimento dei cittadini verso la struttura.@Claudio Di Croce

  39. Bartolo da Sassoferrato

    Tutto discorsi che lasciano il tempo che trovano,fatti da chi se lo può permettere.Fosse per me quelli come giannino li metterei al governo immediatamente…forza giannino,licenziamoli tutti,ma proprio tutti tutti eh.Poi quando 4 milioni(ripeto 4) non avranno soldi per fare la spesa e nei supermercati i guadagni calano il debito pubblico lo ripaghi tu???ah….4 milioni di disoccupati ci avete pensato cosa possono provocare in termini di ordine pubblico e sicurezza???o pensate di mandare le forze armate???

  40. adriano

    Io ne ho viste di cose che voi dipendenti privati non potete neppure immaginare.Ho visto autorizzare l’acquisto di cavalli da corsa(1) e leoni sbranare impiegati nei sotterranei degli uffici(2).E tutti questi momenti andranno perduti come le tredicesime sui conti correnti.E’ tempo di privatizzare.
    (1)Si dice che un buontempone,per dimostrare l’ottusità del sistema,si vantasse di poter far acquistare anche un cavallo da corsa.Infatti,compilato l’apposito modulo di richiesta,si vide autorizzato l’acquisto su piazza perchè mancava la scorta a magazzino.
    (2)Nei sotterranei di un ufficio situato in un ex convento si aggirava un leone che,quando aveva fame,mangiava un impiegato.Nessuno se ne accorgeva.

  41. Quirino

    Marco Tizzi :
    @Giuseppe
    Si chiama Monopoli.
    Sottoscrivo dalla prima all’ultima riga.
    L’Euro è aria quanto il dollaro, non ci illudiamo che l’assenza di un prestatore di ultima istanza lo renda “reale”.
    Allora o si dice chiaramente “torniamo al gold standard” oppure vediamo di non far mancare l’aria a nessuno, altrimenti ci andremo di mezzo tutti, in un modo o nell’altro. La recessione non se ne andrà con l’austerità, nonostante quello che giurano e spergiurano Monti, Passera & C., casualmente rappresentanti di quella parte di paese che la moneta-aria non se la fa mai mancare.
    Il problema della PA italiana è che invece che essere un supporto a chi paga le tasse è un ostacolo. Lo dimostra la composizione della nostra spesa pubblica: istruzione, sanità, pensioni e ammortizzatori sociali sono in linea con gli altri paesi della zona euro, mentre la voce “amministrazione generale” è esplosa.
    Va arrestata quella emorragia.
    E si può fare, è vero, tramite licenziamenti, aumentando la voce “ammortizzatori sociali” o la voce “pensioni”, ma si può fare anche usando una più sana mobilità e, soprattutto, tagliando il vero scandalo che è la dimensione degli stipendi pubblici.

    E io sottoscrivo Lei dalla prima all’ ultima riga.

    E, citando dall’articolo di Oscar Giannino: “i media ormai tengono lunga e spessa l’onda a favore, e la tavola da surf del governo va sempre più in alto”, mi permetto di osservare che quanto più alta è l’onda, tanto più è difficile per il surfista non esserne travolto quando si inizia a scendere dalla cresta e la massa d’acqua incombe dal di sopra con tutto il suo peso…
    Fra 12-18 mesi, a mio parere, e forse anche prima, il window-dressing fatto ai conti pubblici sulle spalle della classe media e delle categorie produttive mostrerà il vero volto depressivo di questa politica economica suicida, e allora forse non basterà al sig. Monti aver appena levato i piedi dal surf…

  42. antonella

    I dipendenti pubblici doc (quelli assunti per pubblico concorso nei ministeri e negli enti locali) sono ormai una razza in via di estinzione. Vi è capitato di vedere l’annuncio di concorsi sulle varie Gazzette Ufficiali? No. Semplicemente perchè non possono farlo. Dunque non c’è bisogno di licenziare. Farlo adesso significherebbe solo aumentare la recessione. Tra poco tuti i dipendenti pubblici saranno costretti a lavorare perchè sono rimasti in pochi ( evecchi)Ci sono altri modi per contenere la spesa pubblica. Licenziare mi sembra solo una delle tante mosse popuilistiche dettate più dall’invidia sociale (come siamo ridotti!) che da una precisa visione economica. In Spagna l’hanno fatto? Hanno buttato più gente sulla strada? Sareste più contenti? Imprenditori, chi compra poi le vostre merci? Non è rovinando la gente che si risana il Paese.

  43. antonella

    Giannino, ha fatto caso a quanti dipendenti pubblici la seguono?
    So per certo che molti dei suoi fan e ascoltatori ( molti la sentono, come me, su Radio 24) sono dipendenti pubblici. Lei che ne dice?

  44. Ivan

    Gentilissimo Autore,
    Potrebbe cortesemente spiegare ai suoi lettori su quali dati fonda la certezza che l’eliminazione della reintegra sia una misura “crea-occupazione”?
    La ringrazio in anticipo. Cordialmente,

  45. Isabella M.

    quindi se capisco bene lei è favorevole al furto delle pensioni? e all’accanimento contro i dipendenti pubblici? e alla persecuzioni contro i miserabili che lavorano da 40 anni per 1000 euro al mese?
    Non ho parole, le auguro quello che sta succedendo a me, lavori forzati a vita in povertà totale

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