In piazza sabato a Milano: – Stato, + Libertà
“Meno tasse, meno Stato, più Libertà”. All’insegna di questo slogan si terrà la manifestazione convocata dal Tea Party Italia a Milano il prossimo 26 novembre.
In Italia, converrete con me, il tè non è popolare. Noi preferiamo il caffè. Quello napoletano poi ci piace assai. In questo caso, però, il tè è soltanto la rievocazione storica della rivolta americana contro l’ennesimo balzello imposto dalla madrepatria inglese. Gli organizzatori bevono grandi dosi di caffè, e prediligono slogan semplici e immediati. Vogliono parlare al “popolo”, e vale la pena ascoltarli.I ragazzi del Tea Party vanno in jeans, adorano il rock. Sono libertari di strada. Detestano il politichese così come l’autoreferenzialità di una certa politica. Quello che chiedono è un passo indietro da parte dello Stato. Più semplice di così?
“Basta con l’invasione dello Stato nelle nostre vite – spiega con un inconfondibile accento toscano David Mazzerelli, coordinatore nazionale, appassionato di cultura e storia americana – Chi avrebbe dovuto fare la rivoluzione liberale negli ultimi diciassette anni, non l’ha fatta. E oggi c’è il rischio che il governo dei tecnici proponga ancora tasse e solo tasse”.
David è un under 30, come molti dei “partisans”, che arriveranno da diverse Regioni d’Italia. “Partiranno pullman dalla Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Veneto…Vogliamo fare una grande festa colorata, allegra, pacifica. Una cosa diversa da quelle cose tristi cui ci hanno abituato gli indignados o quelli che occupano Wall Street”. I ragazzi del Tea Party hanno ben chiaro che la risposta al fallimento dello Stato non è “più Stato”. Ad alcuni potrà suonare come una bestemmia, ma la realtà dimostra che hanno ragione loro.
I pullman ovviamente se li pagano gli aderenti. Tutto è rigorosamente autofinanziato, cosa non dappoco per un’organizzazione che è nata soltanto un anno e mezzo fa. “È iniziato come un gioco (nel maggio 2010, ndr), quasi per scherzo, con un evento tra amici in una sala a Prato”. Sull’onda della mobilitazione americana, dove si coagulano oltre settecento movimenti eterogenei tra loro (dalle schegge anarchiche, per intenderci, agli evangelici conservatori). Il Tea Party Italia pone al centro l’urgenza della battaglia contro il fisco opprimente e anticrescita; nel contempo non esita a difendere il diritto della persona a scegliere per sé, in ogni ambito, senza esclusione.
Sabato a piazza San Babila ci saranno, tra gli altri, Carlo Stagnaro e Carlo Lottieri dell’Istituto Bruno Leoni, Alessandro de Nicola del Sole24ore, Giancarlo Pagliarini. I protagonisti però saranno i cittadini. Un microfono per una sorta di Hyde Park Corner, dove ognuno ha diritto di parola. In un grido corale per la libertà. Chissà che l’alternativa non possa partire proprio da qui.
Io ci sarò. Tu non mancare.
invece che protestare contro i mulini a vento perché non cercate una forma di contestazione più efficace?
Poi ho il vago sospetto che per il vostro bel gruppetto sia altrettanto autoreferenziale della politica che additate…
E ancora, prima di criticare gli indignados guarderei nel mio orticello…cos’avete fatto? Chi siete? Da dove venite?
Se si riuniscono le forze per raccogliere e riunire tutte le VOCI (Zamparini, Alberto Goffi (UDC torino) vedi http://www.youtube.com/watch?v=IhntJlZJrCI) che si levano prima di tutto contro le anomalie:
– ripristinare il minimo diritto che EQUITALIA sia almeno obbliata a dimostrare di aver consegnato al destinatario la contestazione prima di poter sequestrare AUTO, CASE, Conti correnti all’insaputa dell’interessato)
– Costi delle CASTE (dimezzare numero ed emolumento di parlamentari, consiglieri regionali provinciali, comunali e tutti i CDA di società parapubbliche)
– RESPONSABILITA’ CIVILE DEI GIUDICI (devono pagare di tasca loro – almeno leggerebbero le carte)
Se si riuniscono le forze per raccogliere e riunire tutte le VOCI (Zamparini, Alberto Goffi (UDC torino), Grillo, ecc vedi http://www.youtube.com/watch?v=IhntJlZJrCI) che si levano prima di tutto contro le anomalie:
– ripristinare il minimo diritto che EQUITALIA sia almeno obbligata a dimostrare di aver consegnato al destinatario la contestazione prima di poter sequestrare AUTO, CASE, Conti correnti all’insaputa dell’interessato)
– Costi delle CASTE (dimezzare numero ed emolumento di parlamentari, consiglieri regionali provinciali, comunali e tutti i CDA di società parapubbliche)
– RESPONSABILITA’ CIVILE DEI GIUDICI (devono pagare di tasca loro – almeno leggerebbero le carte)
Se si riuniscono le forze per raccogliere e riunire tutte le VOCI (Zamparini, Alberto Goffi (UDC torino), Grillo, Giannino, ecc vedi http://www.youtube.com/watch?v=IhntJlZJrCI) che si levano prima di tutto contro le anomalie:
– ripristinare il minimo diritto che EQUITALIA sia almeno obbligata a dimostrare di aver consegnato al destinatario la contestazione prima di poter sequestrare AUTO, CASE, Conti correnti all’insaputa dell’interessato)
– Costi delle CASTE (dimezzare numero ed emolumento di parlamentari, consiglieri regionali provinciali, comunali e tutti i CDA di società parapubbliche)
– RESPONSABILITA’ CIVILE DEI GIUDICI (devono pagare di tasca loro – almeno leggerebbero le carte)
Cosa ne direste di provare a riunire tutte le forze per raccogliere e riunire tutte le VOCI (Zamparini, Alberto Goffi (UDC torino), Grillo, Giannino, ecc vedi http://www.youtube.com/watch?v=IhntJlZJrCI) che si levano prima di tutto contro le anomalie:
– ripristinare il minimo diritto che EQUITALIA sia almeno obbligata a dimostrare di aver consegnato al destinatario la contestazione prima di poter sequestrare AUTO, CASE, Conti correnti all’insaputa dell’interessato)
– Costi delle CASTE (dimezzare numero ed emolumento di parlamentari, consiglieri regionali provinciali, comunali e tutti i CDA di società parapubbliche)
– RESPONSABILITA’ CIVILE DEI GIUDICI (devono pagare di tasca loro – almeno leggerebbero le carte)
UNA SOTTOSCRIZIONE CON I PUNTI DA MANDARE AL CAPO DELLO STATO, ALLA CORTE DELL’AIA e a TUTTI I POLITICI …… (basterebberi i sei milioni di tartassati da EQUITALIA con metodi anomali.
Pagliarini ??!!
“….Una cosa diversa da quelle COSE TRISTI che ci hanno abituato gl’indignados e quelli che occupano Wall Street.”….” ..Tea Party Italia…”Suppongo che stiamo alle solite pagliacciate italiche. A proposito di pagliacciate,quella che si è svolta quando il barone di turno,(ex)PM Berlusconi , si è dimesso: non pensate che le iniziative del popolino bue sarebbero (state) prese più seriamente se avessero avuto quel comportamento in modo costante DURANTE i vari governi in carica? Sicuramente ci sarebbe meno fisco opprimente e anticrescita, meno corruzione, meno connivenze politiche con le mafie per voti di scambio, meno (semi)analfabeti, meno parassitismo, meno pagliacciate…
>>meno pagliacciate…<< e meno pagliacci
Ottima iniziativa, non se ne può più dell’invadenza dello Stato e dei vari Van Rompuy nella vita dei cittadini. Con una spesa pubblica che super il 50%, aumentare le tasse è criminale, è la solita strategia per non diminuire la spesa.
Ma perché non c’è Antonio Martino, unico parlamentare che da decenni si batte per queste battaglie ?
Bravi, ragazzi, fatevi sentire, bisogna ridurre l’ingerenza dello Stato nella vita di noi tutti. Non posso venire all’incontro di sabato perche’ sono all’estero ma vi offro le seguenti frasi tratte da “Se Gesu’ fosse Tremonti…” reperibile sul web (www.segesufossetremonti.blogspot.com);
” Guai a voi scribi e farisei che vi affannate con codici, regole ed altri svariati artifizi che giungono anche in tutte le case a mezzo dei vostri giullari e banditori, a controllare e limitare, anche nei minimi particolari il libero arbitrio degli individui.
Guai a voi che vorreste dominare il pensiero e l’azione dei vostri fratelli….
……Nessun uomo, nessuna oligarchia, nessun Cesare ha il diritto di violare e controllare l’animo umano, neppure Dio lo fa e non lo vuole e non lo permettera’, mai.”
Bè..e allora diciamola tutta..”Allora i farisei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi. Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno. Dicci dunque il tuo parere: È lecito o no pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché mi tentate? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Di chi è questa immagine e l’iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». A queste parole rimasero sorpresi e, lasciatolo, se ne andarono. » (Matteo 22,15-22)…e cerchiamo di non mischiare il Sacro con le pagliacciate italiche.
LA PARTITOCRAZIA è PIù LIBERA DELL’ARISTOCRAZIA
LA PARTITOCRAZIA è PIù LIBERA DELL’ARISTOCRAZIA
LA PARTITOCRAZIA è ELETTIVA…L’ARISTOCRAZIA NO…
LA PARTITOCRAZIA è ELETTIVA…L’ARISTOCRAZIA NO…
L’ARISTOCRAZIA NON è ELETTIVA LA PARTITOCRAZIA Sì
L’ARISTOCRAZIA NON è ELETTIVA LA PARTITOCRAZIA Sì
L’ARISTOCRAZIA NON è ELETTIVA LA PARTITOCRAZIA Sì
L’ARISTOCRAZIA NON è ELETTIVA LA PARTITOCRAZIA Sì
L’ARISTOCRAZIA NON è ELETTIVA LA PARTITOCRAZIA Sì
L’ARISTOCRAZIA NON è ELETTIVA LA PARTITOCRAZIA Sì
C’è una preoccupante opera di convincimento da parte dei media (tv, giornali ecc.) sul fatto che la soluzione di tutti i mali sia l’aumento delle tasse. Chi vuole la patrimoniale, chi il ritorno dell’ICI (che, RICORDATE BENE, è scomparsa ma solo sulla prima casa), chi l’aumento dell’età pensionabile (è una tassa anche questa). Si dice che nessun paese d’europa non ha tasse sulla casa (ma la tassa sui rifiuti cos’è?), ma non ci si accorge che l’imposizione fiscale italiana è la più alta d’europa.
Ci sono una miriade di agevolazioni fiscali con dei limiti di reddito veramente ridicoli, che avvantaggiano solo i nullatenenti (EVASORI), mentre chi dichiara tutto onestamente deve pagarsi sanità, servizi pubblici ecc.
NON SENTO PIU’ NESSUNO PARLARE DI SPRECHI NELLA SPESA PUBBLICA, come se lo stato e l’amministrazione pubblica siano bravissimi nel gestire i soldi delle nostre tasse.
QUESTA E’ UNA VERGOGNA !!! TAGLIARE GLI SPRECHI, NON AUMENTARE LE TASSE.
Così ci saranno sempre più persone spinte ad evadere o lavorare in nero.
Ad aumentare l’ICI, l’età pensionabile e fare la patrimoniale sono capace anche io. Non ci vogliono superministri o professori universitari.
Il compito davvero difficile è tagliare la spesa pubblica (quella improduttiva, non i servizi ai cittadini che già sono pessimi). MA SU QUESTO DUBITO CHE CI SIA QUALCUNO CAPACE DI FARLO E CHE NE ABBIA LA VOLONTA’, SOPRATTUTTO TRA I POLITICI CHE DOVRANNO VOTARE I PROVVEDIMENTI IN PARLAMENTO