Il pompiere Monti – di Costantino De Blasi
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Costantino De Blasi.
Il mio lavoro è fare il risk manager. Per esperienza so che quando si sviluppa un incendio in un capannone industriale il danno maggiore, in valore assoluto, paradossalmente, è quello provocato dai vigili del fuoco che intervengono sul posto per sedare le fiamme.
La circostanza è statisticamente così rilevante che esistono società specializzate nel recupero e ripristino dei macchinari, i più importanti fattori della produzione, a seguito di bagnamento.
Quando Mario Monti è stato chiamato a “salvare l’Italia”, il nostro Paese era avvolto dalle fiamme delle tensioni sui tassi d’interesse, dalla perdita di credibilità internazionale dovuta alle mancate politiche di rigore economico, dall’indecente spettacolo offerto dai partiti politici.
Come un vigile del fuoco armato di acqua e piccone, il professore prestato alla Patria ha agito su due fronti, uno esterno, tranquillizzando partner europei e mercati sulla futura affidabilità dei conti pubblici, e uno interno, agendo pesantemente sul conto di cassa attraverso l’inasprimento del prelievo fiscale e la lotta all’evasione.
Il 20 settembre scorso la presidenza del consiglio dei ministri, di concerto con il ministero delle finanze, ha pubblicato una nota di aggiornamento al documento di Economia e Finanza 2012 in cui fotografa lo stato dei conti pubblici dell’esercizio in corso e fa una previsione per il prossimo triennio.
La crescita, precedentemente valutata in un -1,5%, si attesterà a fine anno ad un -2,4% (contro un dato in area UE compreso fra lo -0,6 e lo -0,2). Per effetto di trascinamento delle manovre di finanza pubblica anche il 2013 vedrà una contrazione del prodotto interno lordo stimata in uno 0,2%.
Il tasso di disoccupazione salirà quest’anno al 10,8% e all’11,4% nel 2013.
Il rapporto debito/pil, al lordo degli interventi di sostegno ai Paesi in difficoltà, chiuderà al 126,4 nel 2012 e al 127,1 nel 2013 per poi cominciare a scendere nel biennio seguente (122,9 a fine esercizio 2015). In ordine a questo punto, l’annosa questione dell’abbattimento dello stock di debito accumulato prevede anche un programma di dismissioni di asset pubblici per un punto di pil l’anno, ovvero circa 15.6 miliardi nel primo anno e 15.8 miliardi nel secondo.
Le raccomandazioni del consiglio Ecofin indicano il proseguimento delle politiche di pareggio di bilancio attraverso l’avanzo primario e, si dice per tale ragione, il debito pubblico, seppur elevato, è sostenibile.
La sostenibilità è data da un incremento delle entrate fiscali, in cui è compreso l’aumento dell’iva inizialmente previsto per l’ottobre di quest’anno e poi spostato a luglio 2013.
Le entrate tributarie passeranno così dai 481 miliardi del 2012 ai 495 del 2013, ai 503 del 2014, ai 515 del 2015 (+7% in 3 anni). La pressione fiscale rimarrà sostanzialmente costante, compresa fra il 44,7 di quest’anno (ma CGIA di Mestre e Confesercenti la calcolano al 45,2) e il 44,6 di fine triennio.
Specularmente aumenterà nel triennio anche la spesa pubblica, passando dagli attuali 805 miliardi agli 845 del 2015 (+5%).
Da qualche settimana Monti dice che è cosciente di aver aggravato la situazione economica del Paese ma, aggiunge, che l’uscita dalla crisi comincia a intravvedersi.
Può darsi che abbia motivo per essere ottimista, come pure può darsi che abbia in mano dati che sfuggono ad un’analisi quantitativa. Tuttavia, in un quadro così deteriorato, con in atto un rallentamento della domanda globale, con la parte produttiva allo stremo per effetto dell’irrigidimento del credito, anch’esso oggetto dell’osservazione del ministero dell’economia, non riusciamo proprio a vedere le ragioni di tanto ottimismo.
Piuttosto rileviamo che le politiche di aumento delle entrate tributarie e della pressione fiscale stanno producendo gli stessi effetti (peraltro facilmente preventivabili) dell’acqua gettata su un quadro elettrico.
I maggiori partiti politici si stanno avvicinando alle elezioni dell’anno prossimo rilanciando la cosiddetta “agenda Monti”, per cui è probabile un secondo mandato oppure una presidenza del consiglio affidata a Passera con Monti supervisore dal Quirinale.
Se quest’agenda dovesse prevedere le stesse ricette proposte in questo scorcio di legislatura, il declino, temiamo, sarà irreversibile.
Un intervento che non brilla certo per ottimismo, ma qualcuno è in grado di contraddirlo?
Con questi risultati come vi spiegate che il pomiere che ha inondato di benzina il capannone che brucia venga cos’ lodato e ritenuto indispensabile? Ritengo che il professore sia un incapace e che se si seguiranno le sue ricette il sistema economico andrà in rovina. E non riesco a capire il favore della Merkel e di Obama. Che questi signori ci guadagnino da una Italia così ridotta?
@omero mastix
Certo, mettere le briglie all’industria italiana non dispiace a nessuno.
Mi chiedo solamente come Monti sia riuscito a costruirsi un’immagine internazionale di alto livello e non riesco a darmi una risposta, comunque chapeau “professore” !, almeno in questo è stato insuperabile
La sostenibilità è data da un incremento delle entrate fiscali, in cui è compreso l’aumento dell’iva inizialmente previsto per l’ottobre di quest’anno e poi spostato a luglio 2013.
Le entrate tributarie passeranno così dai 481 miliardi del 2012 ai 495 del 2013, ai 503 del 2014, ai 515 del 2015 (+7% in 3 anni). La pressione fiscale rimarrà sostanzialmente costante, compresa fra il 44,7 di quest’anno (ma CGIA di Mestre e Confesercenti la calcolano al 45,2) e il 44,6 di fine triennio.
Ecco su questi due punti sono molto scettica, soprattutto per il secondo.
Aumento Iva significa contrazione dei consumi, meno acquisti meno produttività meno fatturato. Dire che le entrate tributarie saranno maggiori è un eufemismo, a meno che lo stato non si metta ad applicare gli studi di settore con presunzione di reddito non congruo anche ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. Non cito l’evasione perchè dubito che siano in grado di recuperare tutto il sommerso.
Le gente urla a squarciagola che il re è nudo ma i giornalisti, che devono tutto ciò che hanno agli architetti del disastro, sanno che la verità corrisponde alla loro fine. Ecco perché si tappano le orecchie e pregano che le cose tornino da sole al loro posto.
Prima o poi anche a loro toccherà rendersi conto di quanto i fatti siano cocciuti.
condivido la analisi non le conclusioni.
se e’ vero che l’Italia si trova in queste condizioni, e’ si colpa dei politici ladri e disonesti ma altrettanto di quelli incapaci, tronfi e cialtroni.
Pero’ chi li ha messi in quel posto? non ci sono andati per unzione da parte del Papa ne di un monarca, ma sono stati eletti da un popolo di cialtroni panem et circenses che da oltre 30 anni, boccalone, va a votare “s”i ogni piu becero ed imbecille referendum (oltre 24 milioni che hanno votato “si” ed altri 24 milioni non meno cialtroni sono rimasti a casa perche’ gli andava bene comunque, per riferirsi solo all’ultimo referendum per esempio) o che da ben oltre 30 anni votano sempre gli stessi dinosauri cialtroni ed incompetenti di destra e di sinistra.
Bene ha fatto Monti ad aumentargli le tasse, prima o poi devono pagare per la loro totale deficienza mentale, mi rammarico che non abbia aumentato la benzina e messo una tassa stratosferica sull’uso della elettricita che compriamo all’estero o sulla produzione di immondizie che pero’ non vogliamo bruciare nei nostri inceneritori ma paghiamo i tedeschi perche’ ci facciano elettricita e ce la rivendano spero a caro prezzo… servono altri esempi, che so TAV, fotovoltaico, alcoa, ilva, fiat etc. etc.? e sperate che alle prossime elezioni cambi qualcosa? forse uno 0,1% in piu o in meno e via che vai bene….
@paul
Secondo te un Briatore che se ne vedi il curriculum viene da vomitare, come ha fatto a diventare “manager”?
Basta un servizio tv un articolo di giornale et voilà!
http://it.wikipedia.org/wiki/Flavio_Briatore
Questa è l’Italia, baby!
X Paul
E’ esattamente la stessa identica cosa che continuo a chiedermi io e che non capirò mai in particolare nei confronti della Germania: come fa la Germania a continuare ad incensare Monti che non ha fatto un emerito tubo delle riforme che loro vorrebbero che adottassimo (parlo in concreto perchè in teoria ci sono state liberalizzazioni, riforme pensioni e mercato lavoro… in realtà zero o giù di li)
De Blasi:
Ha presente il Draghetto Grisou dei cartoni animati,
che da grande voleva fare il pompiere?
Egregio dr. De Blasi,
Poveri pompieri! Non credo che siano contenti di essere paragonati a Monti. Spesso il danno maggiore è la mancata produzione. Oltre ai mancati introiti, mesi e mesi di produzione, più tempo ci vuole a ripristinare la produzione più è facile che l’impresa esca dal mercato fallendo.
Oggi in Italia si sta assistendo ad un aggravamento di tutti i parametri economici dovuto al collasso del mercato interno ed alla minore competitività a livello internazionale in conseguenza all’aumento del carico fiscale sulle imprese. Se per compensare la perdita di competitività sull’export le imprese riducono i margini a zero o quasi, gli effetti si ripercuotono ulteriormente sul mercato domestico.
Quando intervengono i vigili del fuoco è perché l’incendio è già scoppiato. Peccato che in questo momento non si stiano cacciando ne i politici ne gli amministratori e funzionari pubblici che con i loro comportamenti hanno finito per accendere cento focolai. Anzi due tristi notizie di oggi, il rigetto da parte del GIP del piano da 400 milioni per l’ILVA e la vicenda Sallusti (anche gli antiabortisti hanno il diritto di parola), dimostrino che persino chi dovrebbe essere istituzionalmente sereno nei giudizi è invece animato dalla volontà di affermare il proprio ruolo anche a costo di aprire ferite irreparabili.
P.S.
Ragazzi, se mi mandano in galera per quest’ultima frase, ogni giorno mangerò il mio piatto di “sboba” a spese di voi contribuenti ancora a piede libero.
@Gianfranco
Lei deve essere uno che non paga le tasse!
LEI DEVE ESSERE UNO CHE LE PAGA … E ZITTO!
@Gianfranco
Hai ragione, ma l’esempio dei referendum non calza, gli italiani hanno abolito il ministero dell’agricoltura, hanno abolito il finanziamento pubblico dei partiti, hanno chiesto il sistema elettorale bipartitico… ma l’esito è stato agevolmente stravolto perché in Italia non c’è la democrazia.
Le istituzioni democratiche (camere, consulta, ecc…) sono tenute in ostaggio da un folto gruppo di persone che non vengono selezionate dagli elettori: da un punto di vista tecnico-legale questo gruppo di persone è propriamente una associazione a delinquere (non in base a ciò che dovrebbe essere, ma in base alla Legge italiana vigente).
…che ci sia anche il fatto che prima i pompieri litigavano tutti tra loro con pesanti e personali accuse al capo-pompiere che aveva (ha ?!?!) una vita privata turbolenta per mandarli via e che quando è arrivato un nuovo capo-pompiere “immacolato” gli altri pompieri hanno finalmente iniziato a pensare più alle fiamme che al capo ???
@Riccardo
vedo che gianfranco fa rispondere a riccardo. pago le tasse e non sono stato mai zitto, e per questo sono sotto tutela con provvedimenti pazzotici da parte del fisco. Non credo che i fatti personali debbano occupare lo spazio di questi commenti, pertanto da questo momento starò zitto. Cordialità.
Il problema è secondo me la stima sulla crescita delle entrate tributarie senza prevedere correttamente un taglio dei costi sul funzionamento burocratico della macchina pubblica. Tagliare i costi serve ad evitare, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi di crescita, l’inevitabile ulteriore aumento della pressione fiscale. L’analisi di Costantino Di Blasi è corretta e in effetti le stime di Monti sembra anche a me pervase da un ottimismo che non riesco proprio a condividere. Tagliare chiudere gli enti inutili, comunità montane, province etc. E poi liberalizzare tutto per offrire maggiori opportunità. Le persone devono poter fare tutto ciò che non è espressamente vietato, e francamente di cose vietate in Italia ce ne sono veramente troppe gli esempi di Giannino delle scorse settimane ( la fabbrica di calzature che non ha mai aperto ed i capitali sull’impianto di produzione di energia non convenzionale che sono finiti all’estero ) ne sono la conferma.
@paul ,
lo capirà se si andrà a vedere Pazzaglia in “Quelli della notte” di Renzo Arbore.
@Gianfranco ,
condivido tutto tranne gl’inceneritori.
@Gianfranco
Salve Omonimo!
Temo veramente che tutto cio’ che possiamo fare sia reggerci in previsione dell’impatto.
Monti e’ un tecnico, e per definizione i tecnici sono privi di visione. Applicano le regolette che sanno e speriamochemelacavo.
Quindi, ed era chiaro sin dall’inizio, non ci dovevano essere aspettative di sorta.
Finora ha raggiunto un solo obiettivo: dimostare all’estero che gli italiani subiscono le tasse volentieri.
Cordiali saluti
Gianfranco.
Quando Soros disse che l’Europa aveva 3 mesi credevo avesse esagerato. Ora invece mi sembra che ci abbia preso in pieno. Ai cittadini rimane l’economia reale mentre Monti e compagnia navigano nella loro realtà con i loro tempi. Due mesi se ne sono andati, la Grecia più di un mese non resiste dopo di che viaggia verso un’altra orbita. Significa che nel giro di un mese i leader europei devono creare, accettare e divulgare il programma per la creazione degli Stati Uniti d’Europa e iniziare a dargli esecutività…
Vorrei sapere dal sig. De Blasi quali sarebbero state le sue azioni se si fosse trovato al posto di Monti nelle medesime “condizioni operative” (ivi includendo anche le resistenze delle forze politiche alle varie liberalizzazioni, dismissioni di patrimonio pubblico e misure serie per la riforma del lavoro).
Grazie per l’attenzione.
La Germania o qualsiasi altro stato membro non e’ interessata agli effetti delle varie manovre economiche sul popolo italiano ma e’ interessata solo a vedere che lo stato italiano sia in grado di pagare il suo debito pubblico cioe’ che i conti siano in ordine. Monti o chi altro sia in grado di fare questo viene considerato un dio. Che poi Monti o qualsiasi altro affami l’Italia questo passa in secondo ordine almeno fino a quando la multinazionale di turno non si lamenta perche’ gli e’ crollato il mercato in Italia. @LucaS
Premetto che condivido in larga misura le critiche verso il governo Monti che Oscar Giannino esprime quasi quotidianamente. Anche il commento di De Blasi e il paragone del pompiere va in qualche modo il quella direzione. Ma … cosa vogliamo aspettarci da questo Paese e dai suoi abitanti … noi stessi ! Monti ha raccolto stima internazionale perché brilla e sfavilla al confronto di chi lo ha preceduto. Si può dissentire anche molto sull’operato del Governo e ipotizzare il perseguimento di fini occulti o comunque di interessi oligarchici, ma almeno Monti e i suoi ministri sanno l’italiano e sanno di cosa parlano. Non è sempre stato così nel recente passato e tanto basta a livello inernazionale.
Ma il problema di base è che la classe politica rappresenta il popolo che la elegge, non illudiamoci con la solita favoletta che ” il Paese reale è migliore”. Certo una parte è meglio, una parte è peggio e la maggioranza è uguale. Lo Stato italiano spende troppo ? Va bene, ma chi li incassa questi soldi ? Solo i politici corrotti o semi-corrotti ? Certamente no. Delle spese eccessive dello stato campano anti italiani, sia dipendenti dello Stato stesso, sia imprenditori che lucrano su tali spese e danno comunque lavoro a qualcuno. La situazione non cambia perché a troppe persone va bene così: questa è l’amara realtà.
A mio modesto parere, invece, i l’articolo e molti dei commenti non rendono giustizia a Monti.
Signori, non dimentichiamoci la situazione in cui ci troviamo e come ci siamo arrivati: decenni di politica irresponsabile e spesa pubblica fuori controllo, che hanno raggiunto il loro apice con Berlusconi.
Quando Berlusconi si e’ dimesso l’Italia era ad un passo dal default, era veramente questione di settimane. In tale situazione di emergenza Monti non poteva fare assolutamente nulla di diverso dal sistemare i conti pubblici con aumento della pressione fiscale.
Le misure sono dol
…continua…
Le misure sono dolorose, ma non bisogna confondere la cura, per quanto spiacevole, con la malattia.
A seguire: siamo tutti d’accordo che le misure prese (liberalizzazioni, riforma del lavoro, spending review, etc) sono una frazione di quello che servirebbe davvero – ma sono, per la prima volta in decenni, misure che vanno nella direzione giusta.
Non dimentichiamo, poi, che se tali misure procedono lentamente o finiscono annacquate, la colpa non e’ certo di Monti ma dei partiti che continuano purtroppo a sedere in parlamento e a mettersi irresponsabilmente di traverso (per non parlare poi degli ultimi deliri berlusconiani).
L’unica via possibile, oggi, e’ proprio un monti bis che prosegua in questa direzione, possibilmente in maniera piu incisiva, se alle prossime elezioni coli sara’ un cambio negli equilibri di potere in parlamento (meno pdl e piu Fermare il Declino, per dire…)
@Ricardo
ho appena finito di ascoltare la presentazione di Brunetta del suo ultimo libro con cui sostiene tutto il contrario. Per favore illuminate se potete il pensiero di un uomo normale che non sia professore di economia. Grazie.
@ omero mastix
Cosa ha detto Brunetta nello specifico?
Ps: questa non e’ una considerazione economica, ma io tenderei a diffidare di uno che si autodefinisce un genio e sostiene (sempre da solo) che avrebbe potuto vIncere il Nobel ma ha preferito fare altro…;-)
@Ricardo
ha detto che lo spread era un imbroglio e che non eravamo sull’orlo del baratro e ha invitato Monti a riconoscerlo se, come ritiene, è un uomo retto.
@ omero mastix
Quindi l’ha sparata proprio grossa, ho capito.
Dunque: lo spread dipende da un meccanismo concettualmente molto semplice: lo stato per finanziarsi emette titoli che pagano degli interessi. I titoli li comprano un po’ tutti, banche, fondi, altri stati, semplici individui, in tutto mondo.
Ora, se i mercati iniziano a temere che uno stato non sara’ in grado di ripagare il debito, smettono di comprare i titoli, o li comprano solo a prezzi piu’ bassi del valore nominale (quindi con un tasso di interesse di fatto di alto).
Il fenomeno e’ a rischio di avvitamento: lo stato si trova a pagare interessi sempre piu alti finche’ la corda si rompe: lo stato non riesce piu’ a vendere i titoli, rimane senza finanziamenti e va in default anche prima del tempo.
Questo e’, in estrema sintesi, quello che stava succedendo: lo spread stava andando fuori controllo e l’italia non avrebbe potuto reggere ancora a lungo.
Punto fondamentale: tutto questo non avviene all’improvviso o per caso, ci siamo arrivati accumulando debito, aumentando la spesa e strozzando la crescita per decenni – niente complotti internazionali di massoni illuminati o stupidaggini limitrofe: per i politici e’ sempre molto piu facile dare la colpa di tutto ai cattivi speculatori invece di assumersi le loro responsabilita’ di malagestione
@Riccardo
Posso concordare che quando un anno fa Monti ha preso le redini del Governo esisteva una situazione di emergenza nei confronti della finanza e dei mercati ed ha dovuto operare in modo rapido per fare cassa.
Ma un anno è lungo, se si vuole passare da una politica di emergenza ad una di giustizia e di equa ripartizione dei sacrifici, unita ad una vera azione di recupero dell’evasione fiscale e di recupero di quanto lo Stato ha ingiustamente elargito ad alcune categorie particolari (politici, dirigenti statali, apparati pubblici, consulenti, ….) il tempo ci sarebbe stato.
Questo manca a Monti: la politica, opera come un contabile, servono 20 miliardi di tasse in più ? Si pescano dove di pensa che questa ricchezza sia disponibile, nella casa !!! Se poi in questo modo si scarica sui cittadini la necessità di monetizzare un capitale, proprio nel momento nel quale non si riesce a vendere neppure una stanza, visto che le tasse di pagano con denaro e non con capitale, questo non è affare suo. Se in una famiglia monoreddito si azzerano le detrazioni per coniuge e figli, mentre se lo stesso reddito familiare è il risultato di due diversi contributi le detrazioni restano, questo a Monti non interessa. Se quando servono 20 miliardi di euro si procede prima anticipando una imposta (l’IMU) invece che riducendo le spese, non si può poi dire che il governo sta operando bene.
No, il governo si comporta come quei signorotti del Medioevo che se avevano una esigenza la scaricavano sui sudditi.
Questo siamo diventati con Monti, sempre più sudditi e sempre meno cittadini.
(sempre più arbitrio e sempre meno stato di diritto: non mi stancherò mai di dire che l’addizionale comunale dell’IMU pretesa già nel 2012 viola lo Statuto del Contribuente, L.212/2000)
Alla violenza dello Stato si dispone in modo pacifico, ma fermo, deciso e senza rassegnazione.
Monti non è solo un incapace ma come molti incapaci è anche presuntuoso e arrogante
Un governo tecnico doveva servire a fare quello che un governo politico in Italia non riesce a fare, cioè tagliare le spese perchè in teoria può permettersi di non guardare in faccia a nessuno e non deve rispondere elettoralmente a nessuno. E invece cosa fà: stanga di tasse insostenibili !
Di stamattina il governo spagnolo: nuova manovra con pochissime tasse e tagli alla spesa per 45 mld
Quello che mi preoccupa di più ? Se vincerà la sinistra alle prossime elezioni la spesa correrà ancora più veloce, metteranno la loro amata patrimoniale e poi, quando avranno ridotto tutto in macerie degne del Patto di Varsavia ?
@Paolo 54
Lei ha ragione : i sinistri sono solo capaci di aumentare il furto fiscale per comprare i voti . D’altra parte l’Italia è un paese di vecchi che hanno paura di perdere il tenore di vita che hanno conquistato nei decenni e quindi tendono ad affidarsi a qualcuno che li protegga. La ” badante ” scelta in prevalenza è ” mamma stato ” . E non si rendono conto che la colpa della situazione in cui siamo è dello Stato e affidarsi ancora di più allo Stato peggiorerà la situazione . I sinistri contano su questa paura per vincere le elezioni .
@Luigi
Alcune precisazioni a Luigi e ad altri.
L’analisi dei dati di finanza pubblica (documenti, lo ricordo, elaborati dallo stesso governo Monti) fotografano una situazione che si è aggravata. Due, a mio avviso, sono gli elementi più significativi in ottica prospettica:
1) spesa pubblica ancora in aumento in valori assoluti
2) rapporto debito/pil ancora molto alto (>122/%) nel 2015 nonostante il piano di dismissioni.
Monti ha ereditato una situazione pesantissima nella quale sarebbe stato per chiunque difficilissimo fare bene. L’aumento degli spread dell’autunno scorso, applicato ai titoli in asta nel 2012 sarebbe valsa una maggior spesa per interessi fra i 15 e i 20 miliardi. Dunque tutta la prima parte dell’azione di governo è stata orientata a calmierare i mercati. Però ha agito con minore determinazione ed efficacia sugli altri punti in agenda, ovvero liberalizzazioni, tagli alla spesa (ricordo l’obiettivo di “soli” 4.3 miliardi dato al commissario Bondi) e mercato del lavoro. Nulla ha fatto e nulla ha annunciato sul fronte della riduzione della pressione fiscale complessiva, vera zavorra per consumi interni e attività d’impresa.
Dunque se la domanda è cosa avrei fatto io nelle sue condizioni, la risposta non può che essere un’azione coordinata e contestuale su tutti i capitoli di finanza con l’obiettivo di agire anche sul denominatore, il pil, e non soltanto sulle entrate.
@dott. De Blasi.
Egregio dottore,
la mia domanda va letta nella sua completezza: che cosa avrebbe fatto lei nelle “condizioni operative” in cui si è trovato Monti.
Lungi da me l’idea di fare il suo avvocato difensore, ma vorrei sottolineare alcuni fatti:
1) il decreto sulle liberalizzazioni è stato decisamente annacquato dal Parlamento (un esempio per tutto, la posizione pro-tassisti tenuta da Gasparri);
2) riforma del lavoro: Monti partì per Tokio quando sembrava che la discussione sull’art.18 si fosse incanalata lungo il sentiero giusto; al suo ritorno, lo stop imposto dalla Camusso tramite il Pd aveva di fatto abortito il nocciolo della riforma stessa;
3) il “partito della spesa” in Italia è più forte di quanto pensiamo. Ogni volta che si parla di tagli, i sindacati scendono in piazza.
4) infine, a consuntivo di tutto ciò, vorrei sottolineare l’inerzia assoluta del Parlamento per quanto riguarda la riduzione dei costi della politica. Una manovra che, se trascurabile dal punto di vista dei saldi, è tuttavia imprescindibile come esempio per tutti in un momento come questo. Trincerandosi dietro la sovranità del Parlamento per quanto riguarda le proprie retribuzioni etc, di fatto nulla si è mosso, nonostante le reiterate promesse.
Di nuovo grazie per l’attenzione.
Luigi Bocchino
@Luigi
Il “disastro” di Monti è costituito dal non avere sfruttato la sua reputazione e la disperazione dei partiti della casta politico-burocratica per mettere questi ultimi con le spalle al muro.
Quando? Subito, appene eletto nel novembre 2011. Come?
– Rifiutando la scandalosa nomina di senatore a vita,
– proponendo leggi e decreti-legge di abbattimento RADICALE della spesa pubblica,
– destinando questi enormi risparmi alla RIDUZIONE MASSICCIA della tassazione del reddito e del lavoro dipendente ed autonomo,
– LIBERALIZZANDO totalmente il mercato del lavoro, delle libere professioni ed altri,
– minacciando DIMISSIONI IMMEDIATE nel caso in cui uno solo di questi provvedimenti fosse stato bocciato od annacquato; e la casta avrebbe dovuto dare spiegazioni agli italiani, all’Europa, al mondo.
Sarebbe stata l’azione eccellente di un liberista e di un uomo onesto e coraggioso;
abbiamo avuto l’ennesima vigliaccata dell’ennesimo ominicchio codardo, presuntuoso ed incompetente.
Ma forse, come la botte può dare solo il vino che ha, l’Italia può solo presentare delle me.rdaccie umane come il signor Monti.
@Luigi
Sono sostanzialmente d’accordo con Lei Luigi.
Avessi conoscenza degli ostacoli che si incontrano nelle burocrazie di Stato Le risponderei in modo più diretto. Non frequentando né “i palazzi”, né il Parlamento, posso solo osservare che ogni aumento della pressione fiscale ottiene, nel caso dell’Italia, un indebolimento dell’economia e, per conseguenza, un allontanamento dagli obiettivi di finanza pubblica. L’esempio più plastico lo si trova nelle entrate attese dalle imposte indirette che, seppur in aumento, mancano di 3.2 miliardi le previsioni.
Grazie a Lei
@ Dott. de Biase e Luigi
Mi fa piacere che siate sostanzialmente d’accordo, ma, se la domanda è ” cosa avrebbe fatto lei se si fosse trovato nelle condizioni operative di Monti “, allora forse mi sfugge qualcosa. Il Monti si è trovato a capo dell’esecutivo in un momento in cui la politica poteva solo accettare le sue condizioni. Il programma che avrebbe dovuto presentare e la cui approvazione politica avrebbe dovuto essere pregiudiziale all’accettazione della carica di capo dell’esecutivo, doveva essere costituito da pochi punti, incisivi:
– taglio drastico della spesa pubblica e politica
– ridimensionamento della spesa sanitaria
– programma di dismissione del patrimonio pubblico
– corrispondente taglio del carico fiscale su lavoro dipendente e società
– ricostituzione immediata dello Stato di Diritto, fisco incluso
Una volta che la politica avesse accettato le condizioni, il Monti avrebbe dovuto andare a Francoforte e dire a Weidmann e alla Merkel :
cari signori, mi impegno ad attuare questo piano di riforme da lacrime e sangue, ma voi vi impegnate a sostenerle, cioè, in soldoni, a continuare a sottoscrivere i miei BOT e CCT quando dovrò sostituire quelli che andranno in scadenza, in modo tale che lo Spread non parta per la tangente. Cari amici tedeschi, tertium non datur: se non vi va, ditelo subito, ché non ho nessuna intenzione di affossare i miei concittadini chiedendo loro sacrifici che non potranno mai essere compensati. A questo punto fateci pure fallire subito, e chi vivrà vedrà. Questo, a mio parere, avrebbe dovuto essere fatto. Ma il Monti probabilmente non è tanto l’uomo degli italiani, quanto l’uomo del sistema finanziario marcio che ancora comanda.
Scusatemi se sono stato troppo prolisso.
@Stefano
L’introduzione dell’IMU è in realtà un provvedimeno del Governo precedente, per tentare di riparare al danno che avevano fatto abolendo l’ICI a deficit, Monti ha solo alzato un pò le aliquote.
L’IMU rientra esattamente nel discorso di prima: trovare risorse in fretta per evitare il default.
Per il resto: che le misure di Monti stiano procedendo troppo lentamente e che è necessario spingere molto di più è assodato, l’ho detto anche nel commento precedente, ma non si può ignorare il fatto che Monti deve far passare i provvedimenti allo stesso parlamento che c’era prima, con dei partiti, PdL in prima linea, che si mettono di traverso.
E non bisogna nemmeno scordare che, se è vero che Monti procede lentamente rispetto a quanto vorremmo, nonstante le difficoltà di cui sopra ha fatto in un solo anno molto di più di quanto non sia stato fatto negli ultimi 10 o più, anche e soprattutto perchè ha invertito il senso di marcia (quello che ci ha portati nella situazione attuale)
@ ncik1964
@ mario
Fermo restando che siamo assolutamente d’accordo su cosa bisogna fare, dall’abbattimento della spesa e delle tasse su lavoro e imprese, alle liberalizzazioni, dismissioni patrimonio pubblico, etc, voi la state facendo un pò troppo facile.
Se Monti avesse adottato la tattica che proponete, cioè essenzialmente un rigido aut-aut ai partiti, altrimenti “muoia Sansone con tutti i Filistei”, il suo Governo sarebbe caduto immediatamente (o credete si possa contare sullo spirito di responsabilità dei deputati PdL???), l’Italia sarebbe andata in default, tirandosi giù anche l’euro con conseguenze devastanti sulla già provata economia mondiale.
No, non è così che agisce un “liberista e un uomo onesto e coraggioso”, questa sarebbe l’azione di un talebano irresponsabile. Monti ha fatto e sta facendo molto bene, considerando qual’è la situazione.
Poi siamo d’accordo che questo molto bene non è ancora sufficiente (per essendo, ribadisco, molto più di quanto è stato fatto negli ultimi 10 anni), ma per fare di più c’è una sola via: aumentare il peso parlamentare delle forze liberali e responsabili (e.g. Fermare il Declino &Co) e mandare finalmente a quel paese berlusconi&Co
@Riccardo
La situazione che l’ha messo in serpa era tragica e necessitava e rendeva possibile l’assunzione di aut aut straordinari. Altrimenti, che i politici si prendessero la responsabilità del default. Lei pensa davvero che il muoia Sansone ecc non si verificherà comunque ? Le pare che l’euro non abbia oggi ancor più probabilità di andare a farsi fottere ? Abbiamo in realtà solo perso tempo e permesso ai tedeschi di disfarsi in parte della ns cartaccia, rendendoci di fatto ancora più dipendenti dalle loro decisioni. In quanto al coraggio, tiriamo un velo pietoso. La realtà è che non c’è tempo; più ne passa, più la situazione si incancrenisce.
@Mario
Bravo, mi congratulo.
Compravendite residenziale meno 26%, non è colpa nè dell’IMU nè di MM, purtroppo però un sacco di entrate tributarie derivanti da IVA prima casa e Imposta di registro Prima casa sono andate già in fumo. Mi auguro che le entate IMU stiano almeno pareggiando le perdite derivanti dal settore imm.re, a breve credo che ci saranno nuovi incendi.
@Mario
“”””””””La situazione che l’ha messo in serpa era tragica e necessitava e rendeva possibile l’assunzione di aut aut straordinari”””””””””
Necessitava forse, rendeva possibili non lo credo. E cmq nel dubbio, direi che è meglio non fare eccessivo affidamento sul senso di responsabilità dei pariti, non crede?
Il fatto che poi si sarebbe potuto dire che la colpa era loro non sarebbe stato di gran consolazione dopo il default.
“””””””Lei pensa davvero che il muoia Sansone ecc non si verificherà comunque ? “”””””””
Il rischio del default dell’Italia esiste ancora, ma oggi le probabilità di evitarlo sono molto maggiori di quanto non fossero a Novembre scorso – molto (anzi, direi tutto) dipenderà da cosa succederà quando andremo a votare ad Aprile.
“””””Le pare che l’euro non abbia oggi ancor più probabilità di andare a farsi fottere?””””””
Anche qui: il rischio che l’euro crolli esiste ancora – ma no, non direi che sia più probabile di prima, anzi le prospettive dell’Euro sono di molto migliorate, in parte considerevole proprio grazie al fatto che l’Italia ha smesso di essere IL problema che rischiava di tirar giù tutto. Anzi, addirittura Monti ha iniziato a diventare parte della soluzione con il piano anti-spread.
….ma vogliamo fare i ragionieri, parlare di giustizia o spegnere gli incendi ?
Se per togliere il fuoco si strappano le sterpaglie e le si buttano altrove non si spegne l’incendio, anzi!!
Se si vuole parlare di conti in questo momento i 480 miliardi di euro di debito pubblico italiano in possesso delle banche italiane rendono 20 miliardi di euro ogni anno. Sono soldi che lo Stato paga ogni anno di interesse alle banche. Perchè lo Stato deve chiedere a noi sudditi 20 miliardi di IMU all’anno ? Perchè non smette di pagare quegli interessi (è un puro esempio contabile, ma …..).
Perchè diamo per scontato che aumentare le tasse (ed anche illegalmente visto che per una legge dello
Stato in vigore -L.212/2000 art. 3 e art.1- la addizionale comunale dell’IMU dovrebbe essere applicata solo a partire dal 2013) sia lecito e ridurre gli interessi sul debito no ?
In entrambi i casi lo Stato modifica una norma, ma in un caso penalizza “solo” 20 milioni di proprietari di casa, i suoi sudditi che sopportano, chinano la testa, magari mugugnano, ma non fanno nulla e, alla fine, pagano, tanto è tipico dei sudditi essere torchiati.
Nell’altro caso invece penalizzerebbe qualche decina/centinaio di banche, ma su queste non si può, loro devono essere tenute buone, se no chi ce lo ricompra il debito in scadenza ?!?
Questa è la logica democratica del governo Monti: non mi interessano i cittadini, l’Italia ha solo dei sudditi ed il riferimento, le entità veramente importanti sono banche e finanziarie.
Questo è il criterio col quale si prendono tutte le decisioni in Italia ora (ed in parte da sempre): sudditi, non cittadini !!!
Nessuno che cerca di capire dove sono stati spesi tutti questi soldi: oltre agli 80 miliardi di interessi che lo Stato paga ogni anno, ci sono altri 13.000 €
all’anno per ogni Italiano che lo Stato spende.
Noi in famiglia siamo 5, nessuno è pensionato o dipendente statale, a chi vanno i 65.000 € che lo Stato spende “per noi” ?
Le mie tre figlie vanno a scuola e fino a due anni fa pagavo anche la retta della scuola e non incidevo neppure in questo sulle spese dello Stato.
Grazie al cielo siamo abbastanza in salute e non utilizziamo i servizi di Sanità pubblica. Mia moglie cerca di rientrare nel mondo del lavoro dopo aver fatto per anni la mamma a tempo pieno.
Monti, Napolitano & C. hanno il coraggio di chiedere a me di coprire quei 65.000€ che lo Stato paga a qualcuno “per noi” non capisco bene per fare cosa.
Il mio reddito (unico in famiglia chissà ancora per quanto) supera di poco quella cifra (imponibile, il netto è ovviamente ben al di sotto) ma risulto un “benestante”.
Se lo Stato pensa di coprire i 65.000 € che spende
con i pochi spicci che rimangono dopo che siamo riusciti a mangiare e a vestirci senza inutili lussi, sta sbagliando i conti: la prossima IMU la potrò pagare proponendo un baratto: 10mq di una camera, visto che la casa dei miei genitori è sfitta ed in vendita inutilmente da anni.
Non è questa la strada giusta !!
Monti deve smettere di pagare 65.000€ a nome nostro a non si sa chi ed anzi deve iniziare a farsi ridare indietro quello che ha inutilmente pagato fino ad ora !
Solo così sarà primo ministro di uno Stato di cittadini !!!
@Riccardo
Proprio non capisco se Le sfugge la realtà o se infila la testa sotto la sabbia per non vederla.
Comunque, contento Lei…
Mario
@Stefano ,
la stessa sua considerazione l’ho posta ad ogni politico che mi è capitato a tiro, come risposta ho ricevuto un silenzio assordante.
Propongo di far pagare tutte le nostra tasse in particolar modo l’IMU al sig. Riccardo che ne sembra entusiasta.
@Riccardo
Alcuni te l’hanno già detto, io te lo ripeto: in quelle circostanze eccezionali e gravissime si doveva porre il drastico aut aut: o si fa TUTTO quello che voglio io, o me ne vado SUBITO, spiegando agli italiani in conferenza stampa a reti unificate il perchè e il per come.
Invece più si aspetta e più si perde solo tempo, l’economia si aggrava e la malattia diventa MORTALE.
Purtroppo il paragone con il tumore è perfettamente calzante.
Ieri la Spagna ha presentato l’ennesima manovra draconiana di xx miliardi di euro; rischia di diventare inutile perchè è troppo tardi, dovevano farla due o tre anni fa.
Che non si chiami più il tizio M. Monti “professore”; sulla base dei risultati di undici mesi di governo egli è un INCOMPETENTE.
Cioè il principale, ma non l’unico, “utile idiota” per la casta politico-burocratica.
@nick1964
Concordo.Se MM non poteva fare quelle operazioni che da buon economista e direi persona di buon senso avrebbe dovuto fare la cosa migliore era farsi da parte per non tenere il “moccolo” a questi disgraziati e delinquenti che siedono in Parlamento.O forse non avete notato come sono tutti sotto sotto contenti che gli stia facendo il lavoro sporco??E’ chiaro che stiamo solo prolungando l’agonia di un sistema he cosi’ non puo’ andare avanti.Piu’ tardi ci muoviamo peggio sara’.
@nick1964
Il problema della manovra draconiana spagnola, come di quella portoghese, è che si tagliano le spese E si ALZANO le tasse.
E lo fanno perché così vogliono a Bruxelles (o a Berlino, a seconda di quanto si creda nell’indipendenza della troika).
Questo potevi farlo anche 2, 3 o 5 anni fa, ma non cambiava nulla: non fai altro che trasferire ricchezza privata ai creditori dello Stato, solitamente banche fallite che lo Stato ha già salvato con altra ricchezza privata.
Questo non può funzionare, né ieri, né oggi, né domani, né mai.
Esistono solo due modi per ridurre lo stock di debito pubblico: vendere asset o defaultare. Tertium non datur.
La riduzione delle spese è un flusso e il flusso si deve accoppiare con un altro flusso, che sono le tasse.
Il problema è che Mario Monti questa cosa, che probabilmente insegnava alla Bocconi, non la VUOLE applicare.
Perché non vuole defaultare e non vuole vendere.
Allora ha davvero più senso il banana che dice “io il debito pubblico non lo voglio diminuire”. Almeno ha una logica. E’ un programma socialista, alla Stiglitz o Krugman, ma è coerente.
Questa cosa di cercare di diminuire il debito per via fiscale non PUO’ funzionare.
A meno che lo scopo sia tutt’altro: ridurre sul lastrico un continente per poi governarlo più facilmente. Allora sta funzionando alla perfezione.
Nel sito di Fermare il Declino, Zingales titola: “non parlatemi di un Monti-bis”.
La Stampa titola: “Montezemolo in campo per un Monti-bis”.
Io non ci sto capendo più nulla.
Ma FiD è apparentato con Italia Futura o no?
Mamma mia che confusione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
@Marco Tizzi
Montezemolo si arreso a Monti ( e a Marchionne) senza combattere.
La Confindustria (Marcegaglia) idem cum patate.
Squinzi chi lo sa? E Giannino?
Meno male che c’è l’opzione B (Grillo) e l’opzione C ( Renzi?)
@giuseppe 1
I Renziani stanno già lavorando per un Monti-bis con Renzi vice.
A questo punto o Giannino manda a stendere ufficialmente Italia Futura, oppure le mie uniche due opzioni sono Grillo e Facco.
Facco ha sicuramente il miglior programma sulla piazza, ma con quel nome s’è sparato nelle balle.
Grillo è se non altro garanzia di assenza di inciuci e quasi sicuro default.
A questo punto ne vale la pena.
@Marco Tizzi
Mi piacerebbe chiarissi il concetto ” ridurre sul lastrico per poi governarlo più facilmente ”
A me pare che impoverire la gente, soprattutto nel breve e medio termine, scatena tensioni che possono anche diventare incontrollabili. Sei certo che questi non abbiano fatto conti sbagliati, come spesso gli succede ?
@Mario45
Tu ragioni da persona che lavora e paga le tasse, quindi fai parte di un quarto della popolazione. E da uomo libero, quindi fai parte dello zero-virgola-qualcosa.
Se alzeremo troppo la testa, per noi c’è Manganelli, che non a caso prende 6 volte lo stipendio dell’omologo del FBI.
A tutti gli altri basta continuare a non fare un cazzo e vivere a scrocco, magari insultando pure chi ti paga da mangiare.
Loro diventeranno poveri dando la colpa a noi (evasori! truffatori! inquinatori! malfattori! un motivo lo troveranno) finché ad un certo punto arriverà salvifica l’Unione delle Repubbliche Socialiste Europee (o Mondiali) e darà un tocco di pane a tutti in cambio di quel che rimane della libertà.
Pensi che a qualcuno fregherà qualcosa che a comandare siano persone non elette? D’altra parte adesso chi comanda? Non si parla di un bel Monti-bis, ma lui tiene a specificare “però non mi candido”?
Saranno pochi a voler “correre il rischio di essere liberi”, come dice Patrick Wolf in una splendida canzone con un testo che dovrebbe far pensare (lyricsmania.com/the_libertine_lyrics_patrick_wolf.html)
@Marco Tizzi
OK, vielen Dank
RIMPIAZZARE MONTI
Mercoledì 26.9. Monti parlerà all’Assemblea Generale dell’ONU : è ormai troppo tardi per provvedere al rimpiazzo con altro nostro degno rappresentante, ma pare ci siano “buone” speranze che, grazie a come ci apprestiamo a votare in primavera (vedi i numerosi sondaggi pre-elettorali ostinatamente somministratici dai nostri iperascoltati giornalisti-strilloni), la prossima volta saremo più genuinamente rappresentati (tralascio deliberatamente tutti gli ultrasessantenni la cui anzianità impone un conveniente se non meritato riposo !) da esimi personaggi quali Grillo, piuttosto che Fioroni, Vendola, Renzi, Letta, Di Pietro, Bocchino, De Magistris, Fassina, Maroni, Serracchiani, Travaglio, Gasparri …. o, perché no, dal redivivo Ferrero di Rifondazione Comunista (decisamente favorito se riesce a far definitivamente fuggire Fiat & Company e provocare la nazionalizzazione di Ilva, Finmeccanica, Telecom, Eni, MPS, ecc. !).
Se, come risulta dall’allegato articolo del solitamente informatissimo Platero , Monti è considerato da Obama ed i suoi un “player chiave nel contesto internazionale” ed un “ponte con l’Europa”, non facciamo fatica ad immaginare l’enorme successo e credito che riscuoterebbero i suddetti campioni nazionali presso l’amministrazione americana, russa e cinese e presso i delegati ONU di ogni continente !
Né facciamo fatica a pronosticare che, grazie al prestigio personale dei suddetti nostri rappresentanti, verrebbero ipso-facto a cadere i maligni “luoghi comuni” che ingiustamente ci vengono affibbiati con il pretesto di un po’ di debito pubblico che non vogliamo pagare (alla fin fine solo 100.000 € per famiglia !), di un po’ d’inefficienza (7 anni per un giudizio di 1° grado, 5 anni per un permesso, 14 mesi per riscuotere i crediti dalle pubbliche amministrazioni …. ), di un po’ d’evasione ( solo 6.000 € annui per famiglia), di “fisiologica” corruzione privata e concussione pubblica, di delinquenza diffusa (solo 5 milioni di giudizi pendenti), ecc.
E poi, quando anche, i suddetti nostri nuovi campioni nazionali non venissero adeguatamente considerati e creduti a livello internazionale, cosa vuoi mai che ce ne importi e cosa potrà mai succedere di così drammatico ? Al massimo il famigerato spread aumenterebbe dal 3.5 al 5.5 ed il carico annuo degli interessi sul debito pubblico salirebbe quindi a 165 miliardi (dagli attuali 105). E che sarà mai questa differenza di 60 miliardi annui ? Per coprirla basterà quadruplicare i versamenti IMU del 2012 (20,5 miliardi) ! ! !
Quindi non lasciamoci suggestionare e condizionare da chi ci invita a pensare all’avvenire dei nostri figli e nipoti sacrificando parte dei soldi e privilegi più o meno meritati (“chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato” …. e quindi lo Stato deve rispettare i patti senza chiedermi a posteriori di restituire ciò che mi ha dato, fossero anche i 100 Miliardi di sbilancio delle 536.000 baby-pensioni prive di adeguata copertura contributiva !).
E poi, siamo o non siamo furbi ? E perché quindi non dovremmo rifilare il nostro debito pubblico di 2.000 miliardi ai tedeschi che, abusando della loro accresciuta competitività ed efficienza, hanno tratto così tanti vantaggi dall’Unione Europea …. e per di più sono così spocchiosi ed antipatici dal rimproverarci la nostra vita da “cicale” (non è mica colpa nostra se loro sono banali formiche ) !
Quindi votiamo con il pensiero esclusivamente rivolto ai nostri personali ed esclusivi interessi, privilegi, simpatie e partigianerie (la mia provincia, il mio tribunalino, la mia parrocchietta, la mia sagra di paese, il mio convegno culturale con 7 consulenti oratori e 10 ascoltatori comandati, ecc. non si toccano …… gli altri si, eccome, visto che la cosa non mi disturba direttamente !).
Vittorio 24.9.2012
Carissimo risk manager,
un piccolo appunto sulla Sua introduzione con il quale non voglio in alcun modo contrastare la Sua personale opinione.
Parlo perchè io lavoro con quanto Lei ha descritto all’inizio e vorrei sottolineare il fatto che le fiamme non lasciano alcuna possibilità di recupero, al contrario dell’acqua, come Lei stesso ha specificato quando ha affermato che esistono settori totalmente dedicati al recupero dopo il bagnamento.
Dunque la domanda che mi pongo è questa: è meglio lasciare bruciare tutto o teniamo in considerazione la possibilità di recupero dopo il bagnamento? Una metafora che poi possiamo applicare a tutto, non crede?