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1 Response

  1. Giovanni Cincinnato

    Letto quello che scrive Mario Seminerio ma stavolta, una volta tanto non sono d’accordo.

    E’ inutile stare a sindacare sulle definizioni di bene pubblico e di servizio pubblico, così come i manuali di diritto pubblico e di diritto amministrativo le descrivono, (considerato l’elevato tasso di astrazione che i nostri legislatori adoperano). Se volessimo fare un parallelismo ed operare in via analogica, guardiamo al ciclo rifiuti, la cui privatizzazione non ha prodotto miglioramenti apprezzabili, anzi in certi casi ci sono stati DISASTRI , come le ATO siciliane che hanno sperperato 1.000.000.000 di euro e peggiorato la gestione rifiuti. La colpa come al solito è dello STATO che non è capace di vigilare sui servizi che affida ai privati, ma dato che lo sappiamo e che prima di essere liberisti, bisognerebbe essere REALISTI dobbiamo notare che:

    – Lo Stato è incapace di arginare gli abusi dei privati nella stessa misura in cui è incapace di contenere gli sprechi.
    – I privati sono mossi dalla logica del profitto (giustamente).
    – Fra politici ignoranti, burocrati incapaci e legislatori amanti del formalismo, chi dovrebbe prendere le decisioni in merito alle linee guida ed alle politiche da adottare?

    Alla luce dei tre punti precedenti, e considerando le esperienze passate, come liberista e con la morte nel cuore mi terrei il sistema attuale (inefficiente) piuttosto che quello proposto (efficiente solo nelle intenzioni).

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