16
Ott
2020

I costi dell’insularità della Sardegna: un botta e risposta

Il Paper dell’Istituto Bruno Leoni su “Il costo dell’insularità. Il caso della Sardegna” ha avuto grande visibilità mediatica e ha suscitato un intenso dibattito in relazione alle possibili implicazioni di policy. La discussione si è intrecciata con quella relativa a una proposta di legge di riforma costituzionale, finalizzata a riconoscere il concetto di insularità nella nostra Carta fondamentale. Si tratta di un’iniziativa finalizzata a incrementare la dipendenza della Sardegna dai trasferimenti dal centro? Oppure è un tentativo di riconoscere le peculiarità delle regioni insulari e disegnare politiche che ne promuovano lo sviluppo?

Ospitiamo su Leoni Blog due pareri di segno opposto. Carlo Sanna sostiene che “non c’è alcuna possibilità di trovare qualcosa di buono nella proposta di fissare per sempre in costituzione una sorta di minorità sarda” [leggi QUI l’articolo di Sanna]. Al contrario, Umberto Ticca dei Riformatori sardi replica che “è necessario anteporre azioni politiche forti, non convenzionali, che identifichino la peculiarità di questa Isola-regione … Una forte azione politica, non un elenco di cose da fare o di finanziamenti o aiuti da ottenere” [leggi QUI l’articolo di Ticca]

Buona lettura.

You may also like

Insularità in Costituzione? Già esistita sino alla riforma del Titolo V°
Il paradosso dell’insularità in costituzione. Una breve storia (assai triste) che riguarda la Sardegna e il suo futuro
L’insularità in costituzione – un’azione politica “forte” per lo sviluppo della Sardegna

Leave a Reply