I conti dei giornali: l’Ingegnere batte Rcs
L’assemblea del gruppo Espresso oggi a Roma non ha solo approvato il bilancio del 2008, ma anche annunciato tempestivamente l’andamento del primo trimestre 2009. Al contrario di Rcs, che ha preferito “opportunamente” limitarsi al preconsolidato dell’anno scorso, approvandolo qualche giorno prima della fine di marzo ed evitando così di dare al mercato gli andamenti aziendali “in tempo reale”. Il gruppo Repubblica-Espresso chiude il 2008 con un risultato netto di 20,6 milioni che registra un -78,4% sull’anno precedente, rispetto al meno 83% di Rcs passata da 220 mio a 38,3. Ma annunciando che il primo trimestre 2009 si chiude con un risultato negativo per 2,5 mio a fronte degli oltre 10 mio di utile nel 2008, e con un andamento del fatturato del -18% nel trimestre rispetto alla media di poco superiore al 6% nel 2008, il gruppo editoriale controllato dalla famiglia De Benedetti ha il merito di rompere per primo l’assordante coro di autoincensamenti editoriali all’ombra del quale si è appena conclusa la nomina dei “nuovi” direttori di Corriere e Sole 24ore. C’è da immaginare che d’ora in poi le cifre parleranno un linguaggio meno opaco. Ma a tempo debito, vedrete, il più tardi possibile… la colpa evidentemente è di chi non compra, mica di chi li fa, i giornali…