Guadagnare in borsa
Se la borsa sale moltissimo in poche ore e voi siete in una birreria ai tempi di Weimar, siete diventati più ricchi? No, perché il prezzo di un boccale di birra notoriamente saliva fra una bevuta e l’altra. Dunque l’ascesa dei corsi va depurata dalla crescita dei prezzi. Uno è diventato più ricco se compra più beni e servizi, non se ha un maggior patrimonio nominale.
L’esercizio consiste nel prendere l’indice della borsa degli Stati Uniti dal 1980 ad oggi, da quando è partito il grande ciclo del dopoguerra. Si prende l’indice delle azioni e lo si confronta con l’indice dei prezzi di alcuni beni. Delle arance, dei medicinali, dei servizi scolastici, delle televisioni.
Dunque l’alimentare, la salute, l’istruzione, l’intrattenimento.
Con il livello dei prezzi delle azioni di oggi si comprano più arance di trent’anni fa, più medicinali, la stessa quantità di servizi scolastici, ed un numero abnorme di televisioni – 100 volte più televisioni per unità di indice. Chi è carente di vitamina C, ammalato ed infine adora avere un televisore in ogni stanza ha guadagnato investendo in borsa. Chi ha studiato non ha guadagnato.
Considerazione interessante, sarebbe opportuno anche un paragone con l’indice dei prezzi degli immobili!!
La performance in termini di crescita è terribile, tranne per i televisori. In sostanza, non c’è stato alcun incremento di ricchezza per arance, università e medicinali (tassi di crescita dello 1%-1.5% l’anno sono da ridere) in 30 anni. E pare che la Borsa oggi sia un po’ sopravvalutata… 🙂
1) Mediamente le azioni quotate nelle borse dei paesi sviluppati non sono, oggi, sopravvalutate rispetto ai valori di libro.
2) Siamo reduci da una botta colossale, e le valutazioni ad oggi di un investimento in borsa di lungo periodo risentono di questo (figurarsi se si ha investito nel 2007..). Ma ci andrei piano col dare per scontato che l’investimento in azioni sia una ciofeca: le borse chiudono per natale, e poi riaprono..e il mondo non finirà nel 2012, salvo sorprese.
D’altronde, chi avrebbe scommesso sulla ripresa dei mercati a fine marzo? E chi ha investito in obbligazioni, dopo il crollo epocale dei corsi seguito al fallimento Lehman? O chi è avvezzo alle capriole, ormai ricorrenti, dei mercati, o chi è ben gestito.
Parlare di mercato per le dinamiche economiche degli ultimi venti anni è come parlare di libera scelta per i matrimoni combinati con le bambine in Afghanistan…
Chi ha studiato non ha (quasi) mai guadagnato. L’accumulazione o è incolta o non è…