3
Nov
2009

Germania, Final Destination

Su Noise from Amerika si intona l’inno funebre per il nostro paese, prendendo come pietra di paragone la Germania. I dati sono del World Economic Outlook del FMI e risalgono al mese di ottobre. Come la Germania ridurrà l’indebitamento netto nei prossimi anni è  però ancora oggetto di discussione in questi giorni. E tutto fa pensare che il buco di bilancio si allargherà ancora un bel po’. Verrebbe da dire: “equilibrio” un accidenti! Che cosa induca infatti gli economisti dell’FMI (e l’autore di NfA) a credere che la Germania non sprofondi nel baratro dei debiti non è affatto chiaro. Basterebbe dare un’occhiata al dibattito politico tedesco delle ultime ore. Di tagli alla spesa non si discute più. La Frankfurter Allgemeine di ieri parla di un governo che “a tutto gas si dirige nella nebbia politico-economica”. E così sarà.

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3 Responses

  1. giorgio arfaras

    Si possono fare molte ipotesi, fra le quali il pregiudizio verso l’Italia. Un’altra – malignazza – è questa. Se uno simulasse che anche il bilancio pubblico germanico andasse come quello italico, dove finirebbero i rendimenti delle obbligazioni? Molto in alto, a causa dell’offerta cospicua di debito pubblico pure da parte del paese “virtuoso”. Con i rendimenti molto alti, forse non avremmo nemmeno la modesta ripresa ormai prevista da tutti.

  2. Non ho scritto l’articolo in questione (ma l’ho approvato). Le previsioni IMF non sono perfette, ma sulla base dei dati a disposizione sono le meno incredibili.

    Ne hai di migliori? Mettile e motivale. Come diceva quell’altro, it takes a model to beat a model.

    Invece di fare processi alle intenzioni basati su evidenza nulla ed invece di discettare sui pregiudizi altrui, basta sporcarsi le mani e mettere giu’ due numeri.

    Li annotiamo e poi, fra un anno, due, tre, confrontiamo le due rispettive previsioni e vediamo chi ha fatto meglio e chi ha fatto peggio.

    It’s as simple as that: put your money where your mouth is.

  3. Temo che non si sia capito il senso del post. Provo a rispiegarlo. Le previsioni dell’IMF si basano sul trend della politica di bilancio del governo tedesco di grande coalizione ed in larga parte coincidono con quelle del Ministero delle Finanze tedesco (sotto Steinbrueck). Previsioni che, alla luce del cambio di governo, andranno presto riviste. Basta aprire un giornale o ascoltare un telegiornale qua in Germania, per accorgersi che l’ipotesi di un pareggio di bilancio nei prossimi anni non rientra nel novero del realizzabile. Lo stesso Ministro delle Finanze Wolfgang Schaueble, pur ammettendo di non voler andar oltre un indebitamento netto per il 2010 di 86 miliardi, ha chiarito che per un po’ di tempo il pareggio di bilancio non sarà l’obiettivo del governo. La stessa idea dello Schattenhaushalt (bilancio ombra), formulata dalla nuova coalizione, prelude ad un buco sempre più profondo. Di dati non ne ho, perchè non ci sono ancora. A volte però il buon senso e un’occhiata alla situazione politica aiutano più dei dati. Cordialmente, GB

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